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Autore: Lory1107    03/06/2014    1 recensioni
Avete presente le solite FF sugli one direction dove c'è la solita storiella del ragazzo cattivo che trova la ragazza buona? bene...dimenticate ogni cosa. La mia storia è diversa da tutte le altre, la mia storia non ha tradimenti o litigi e le solite cose che capitano fra le coppie...è nata per un motivo: spiegare il senso della vita. magari verrà considerata noiosa ma spero che questo racconto porti tutti noi a ragionare, sia grandi che piccoli, e ad apprezzare la nostra vita. La storia è puramente inventata...parte tutto dal dolore di una figlia, da una malattia e dal coma. Sconsigliato alle persone dalle 'lacrime facili'.
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter two

L’aria fresca sul viso mi spingeva i capelli lontani dal volto. Mi guardai intorno mentre volteggiavo leggiadra nel cielo, attraversando le dense nuvole piene di pioggia. Sembravo un uccello, un’aquila...forte, determinata e soprattutto libera…la libertà che desideravo da anni. Diversi paesaggi scorrevano sotto di me, come se qualcuno stesse sfogliando svogliatamente un libro. Non mi chiedevo dove fossi o come facessi a volare… non m’interessava in quel momento. Il vento soffiava forte facendo svolazzare il mio vestito leggero, stranamente non provavo freddo oppure non m’interessava come ormai non m’interessava più nulla. Non m’interessavano i rimproveri e lo sguardo di disgusto di mio padre quando era arrivato all’ospedale, dove ero stata portata per aver consumato una quantità smisurata di alcool e droga, dopo aver perso la mie verginità con un completo sconosciuto. Mio padre aveva subito di tutto in quelli anni senza mia madre, ma si era dedicato interamente al lavoro dimenticandosi di me. Per il resto crescevo da sola, cominciavo a provare odio e rabbia…odio verso mia madre, la quale mi aveva abbandonata senza nessuna spiegazione. Non importa se lei non lo voleva, non importa se aveva perso la vota in un fottuto incidente automobilistico, non importano tutte le scuse di mio padre per giustificare la sua assenza…lei se n’era andata, volente o nolente, mi aveva lasciata per sempre. L’unica cosa che potevo farmi era vendicarmi su mio padre, per non essere stato presente…ribellarmi alle sue regole, sconfiggere il dolore nell’unico modo che conoscevo: droga e sesso. Non sapevo in quel momento che in realtà non stavo affrontando il mio dolore, o forse si… in realtà lo sapevo solo che mettevo a tacere la mia coscienza, stavo solo rimandando il momento in cui avrei dovuto scontrarmi con la terribile realtà, la mia era debolezza…ero una vigliacca ma poco m’interessava. Se mia madre mi aveva abbandonata, se per mio padre non esistevo, perché dovevo sempre fare la bellissima e dolcissima bambina dai capelli d’oro e dagli occhi azzurri? Così tinsi i miei capelli biondi di nero e cerchiai i miei occhi, un tempo azzurri e adesso grigi, di nero…per non parlare dei vestiti, top trasparenti e minigonne quasi inesistenti. All’inizio era stato difficile abituarmi, ma mettevo a tacere tutto con alcool, discoteche, feste, sesso e party. Mio padre non si accorse mai di nulla, un tempo si accorgeva anche di un minimo cambiamento, ad esempio i capelli tagliati anche solo di un centimetro. Dopo la morte di mia madre no, non pianse…si limitava, come me, a guardare con occhi vitrei la bara che veniva seppellita da tonnellate di terra. La bara in realtà era vuota, il corpo di mia madre era talmente spezzato e rovinato che non venne identificato…solo un anno dopo venimmo a conoscenza del fatto che il corpo di mia madre era stato seppellito senza alcuna pietà, senza nessun omaggio funebre. Mio padre, quando raggiunse l’ospedale, dopo avermi urlato contro per mezz’ora su quanto fossi irresponsabile, convinse i poliziotti a non portarmi dentro. Effettivamente non avevano prove né accuse per incastrarmi, non avevo droga addosso, eccetto quella che scorreva velocemente nel mio sangue, non avevo guidato e non l’avevo venduta a nessuno….non potevano accusarmi se volevo rovinare la mia vita. Spesso i bambini odiano quando i genitori gli rimproverano, io in quel momento invece ho amato mio padre, quelli urli per me sembravano dire: “per me esisti, ti voglio bene e mi preoccupo per te”. Ma dopo quel giorno mio padre tornò ad essere quello di prima, gettò la spugna con me, mi lasciò libera di rovinarmi la vita…avevo smesso di esistere per lui. In preda a questi amari ricordi  della mia gioventù tormentata, notai che il vento era aumentato e che la corrente mi stava spingendo lentamente verso il basso, fino a farmi planare dolcemente a terra. Mi guardai intorno, ero sola su un prato verde e silenzioso, senza nessun insetto o fiore…c’era solo verde e silenzio. All’improvviso due figure, vestite di bianco, nettamente in contrasto con il mio trucco nero e il vestito sempre nero, planarono dal cielo, avvicinandosi con grazia a me. Erano un ragazzo di circa vent’anni, e una ragazza più bassa ma comunque bellissima di circa la mia stessa età.
“Chi siete?” chiesi senza dare il tempo a nessuno dei due di aprire anche solo la bocca per prendere fiato prima di parlare.
Rispose il ragazzo, con voce bassa e affascinante, notai la sua magrezza messa in risalto dal bianco. Gli occhi erano scuri e brillanti, vivi…la loro luce mi ricordava quella che una volta possedevano anche i miei occhi. I capelli erano scuri e alzati in un ciuffo perfettamente curato.
“Io sono Zayn Malik e lei è mia sorella Federica” indicò la ragazza accanto a lui la quale avanzò di un passo, affiancandosi al fratello. La ragazza indossava un vestito molto simile al mio tranne per il colore: bianco. I capelli lunghi erano sciolti e scuri, le ricadevano delicatamente in onde sulle spalle, divisi al centro da una riga. Gli occhi erano uguali a quelli del fratello, la carnagione chiara si sposava perfettamente con il vestito che indossava. Il fratello invece, possedeva una carnagione più scura.
“ok…e che ci fate in questo prato?” domandai alzando un sopracciglio nel mio solito atteggiamento freddo e derisorio.
“Noi siamo sempre dove sei tu” rispose Federica, con una voce dolce ma allo stesso tempo forte, con una lievissima somiglianza a quella di Zayn. Corrugai la fronte osservando il sorriso bellissimo dei due ragazzi accanto a me…loro erano dov’ero io? Che volevano dire queste parole?
“Vuol dire” rispose Zayn ridendo della mia espressione sorpresa: “che siamo una specie di tuoi angeli custodi” sospirò piano.
Sapeva leggere nel pensiero per caso?
“Sappiamo leggere nel pensiero” mi corresse la ragazza, incrociando le gambe lunghe.
“Mi state prendendo in giro?” chiesi retorica…ovvio che si, come facevano a leggere nel pensiero?
“Perché noi siamo una parte di te…la parte buona” disse Zayn.
“ok, ok, ok…frenate un attimo. Primo: io non vi conosco, Secondo- non mi piacciono questi tipi di scherzi  e terzo- dove diavolo sono?” la mia voce uscì più stridula di quanto mi aspettassi.
“Meglio iniziare dalle basi” la ragazza prese un bel respiro prima di continuare: “ in questo preciso momento sei in un posto tranquillo che nella realtà non esiste, è stato Dio a volere che questo accadesse” la ragazza venne interrotta dalla mia risata.
“Dio? Dio?? Dio non esiste, come fate a credere a chi non avete mai visto?”  risi anche se c’era poco da ridere.
“Dio è dentro ognuno di noi, anche dentro chi non crede in lui” rispose il ragazzo mentre un lampo d’ira gli lampeggiava pericolosamente negli occhi. La ragazza si mantenne più calma. Sospettavo che dei due fosse la più razionale.
“Come dicevo” continuò lei portandosi i capelli lunghi su una spalla: “è stato Dio a volere questo per un semplice motivo…” fece una pausa drammatica che fece aumentare il mio cipiglio: “per aiutarti a non sprecare la vita e a darle un senso...un senso che tu ti ostini a non vedere, il nostro compito è quello di farti apprezzare le cose che possiedi” mi sorrise guardandomi quasi con affetto…affetto? Ma se neanche mi conosceva!
“Siamo parte di te” mi ricorda di nuovo…sto cominciando a credere a questa cosa della ‘letture del pensiero’.
“E in che modo dovreste aiutarmi?” domandai, stavolta curiosa, senza sarcasmo nella voce.
“Mai sentito parlare della prima guerra civile in Spagna?” Zayn mi lanciò uno sguardo di sfida, era l’ultimo argomento che avevo studiato prima della morte di mia madre, che mi aveva particolarmente affascinata e che quindi conoscevo a memoria.

Pensavo venisse un po' più lungo ma pazienza, scusate eventuali errori grammaticali non l'ho rivisto e ho appena finito di ripassare cento pagine di greco, capitemi ahahahah passiamo al capitolo.
Avrete notato le ripetizioni, ebbene non sono casuali, c'è un motivo per cui le ho fatte. La protagonista è un personaggio piuttosto pessimista, non crede a nulla e questo viene sottolineato dalla frase "non m'importa", viene ripetuta decine di volte perchè la protagonista ripete questa frase per convincere se stessa che non le importa quando è evidente il contrario. Passiamo al paesaggio, del cielo non ho molto da dire, vuol dire libertà, è come se spingesse quasi la protagonista a sperare in una vita dopo la morte. Questo concetto viene ripreso dall'erba del prato, il verde è il colore della speranza ma cme avete notato nel prato non c'è nessuna forma di vita, nessun grillo che canta...per un motivo: la protagonista non spera più. Penso che la parte che v'interessa di più sono i due angeli: Federica e Zayn. Federica, sorella di Zayn, è la parte razionale ma allo stesso tempo infantile e vivace della protagonista, aiuterà la ragazza a ritornare sè stessa. Zayn invece rappresenta la gelosia, l'amore, la follia, la rabbia, l'odio...potete notarlo dalla sua reazione arrabbiata alle parole sul fatto che Dio non esiste da parte della protagonista. Zayn è simile a Federica perchè le emozioni sono strettamente collegate alla nostra parte razionale....la razionalità non può esistere senza l'irrazionalità. Il bianco dei vestiti dei protagonisti indica, oltre al fatto che sono angeli, la pace strettamente in contrasto con il nero della disperazione che indossa della protagonista. Federica ha una carnagione più chiara di Zayn per sottolineare la sottile differenza che c'è fra la razionalità e l'irrazionalità. Ognuno di noi, dentro di noi, ha più personalità. Con le spiegazioni ho finito, il prossimo capitolo sarà pieno di date e guerre...la prima guerra civile in Spagna del 1936.
Spero sia stata chiara e soddisfacente con la spiegazione, spero anche che lascerete delle recensioni anche negative.
Alla prossima :)
-LTommo
  
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