Non appena
Esme si svegliò sentì una sensazione piacevole:
si sentiva leggera, come in una
bolla, e probabilmente sarebbe anche rimasta lì dentro, se
una voce, la voce
più melodiosa che avesse mai sentito -pensò Esme-
non l’avesse chiamata.
-
Ben
svegliata, ciao Esme!
-
Buon
– e a quel punto Esme si bloccò, perché
–si disse- non aveva mai e dico mai
visto un uomo così bello, ma ad un tratto si
ridestò.
-
Buongiorno,
scusi, lei è?
-
Scusami,
che maleducato, sono il dr. Cullen, Carlisle.
-
Carlisle,
che nome particolare, non lo avevo mai sentito prima…
è molto bello: quello di
un angelo!
A
quell’affermazione Carlisle sogghignò;
-
Angelo,
sono ben diverso da un angelo.
-
Secondo
me lo sei comunque, metti tranquillità. Sei il mio angelo
Carlisle? Eri tu ieri
sera, non è vero?
-
Sì,
ero io… bene, ora devo andare, ciao Esme!
-
Allora
grazie, ma verrai ancora?
-
Gli
angeli non abbandonano i loro protetti, no?
Dopo quella
chiacchierata Esme si sentì piacevolmente meglio, anche se
durò solo per pochi minuti: realizzò tutto
ciò che le era capitato e si sentì
sprofondare, e tremò fino a quando non si
addormentò: nei suoi sogni, incubi
più che altro, tutto fu molto peggio.
Correva, correva
Esme, e lo faceva su
una strada rossa, sporca di sangue, il suo sangue, mentre una figura
nera le
stava dietro, vicina, troppo vicina, fino a quando…
-
Esme,
svegliati, Esme!
-
Lasciami,
lasciami!!!
-
Esme,
sono io, Carlisle, guardami!
A quel punto
Esme aprì gli occhi e vide l’amorevole volto del
dr. Cullen
e non poté fare a meno di piangere e rifugiarsi tra le sue
braccia. Quella
notte Esme la passò così, con Carlisle che le
accarezzava i capelli e le
sussurrava che non le sarebbe successo niente. Fu così che
si addormentò,
mentre tra le parole dolci che lui pronunciava, le sembrò
sentirgli sussurrare
“ti amo”.
Angolo autrice
Questo
capitolo è nato così, in un momento di follia, e
non sono per niente convinta
del risultato.
Grazie a
tutti coloro che leggono e, in particolare, a chi ha inserito la storia
nelle
seguite. Un bacio.
P.s. una
recensione non fa mai male!