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Autore: Pichan    08/06/2014    2 recensioni
Minilong | I see fire - Ed Sheeran | ShikaIno ❤
Sospirò di nuovo e il suo pensiero volò su un volto paffuto e dei capelli che somigliavano di più a una criniera. Gli occhi cominciarono a farsi rossi, quando bussarono alla porta.
"Avanti"- rispose, cercando di asciugarsi le lacrime che già le avevano solcato il viso.
Il suo viso si illuminò vedendo Shikamaru entrare ancora in ciabatte e con il pigiama azzurro dell'ospedale.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Choji Akimichi, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara, Yamato | Coppie: Shikamaru/Ino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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I see fire.
"Desolation comes upon the sky."
I giorni a seguire passarono velocemente. Ino migliorava di giorno in giorno anche grazie ai fantastici medicinali che Sakura le procurava e Shikamaru, anche se era uscito da un pezzo dall' ospedale, andava a trovarla giornalmente.
Si alzò in piedi costatando che il ginocchio non le faceva più male come qualche giorno prima e con calma riuscì ad arrivare alla finestra senza faticare troppo. Non si lamentava del fatto che ci mettesse molto per camminare, alla fine erano passati solamente venti giorni dall'operazione, anzi era soddisfatta del proprio miglioramento.
Aprì la finestra per poi uscire sul piccolo balconcino. Osservò tutta Konoha dall'alto e per un istante ebbe timore di tornare alla vita quotidiana anche se nello stesso tempo non aspettava altro. Stare chiusa in quella stanza non le faceva bene psicologicamente. Restava ore ed ore sul letto a pensare al proprio compagno di squadra che se n'era andato e l'unico momento in cui aveva tregua era quando qualcuno le faceva visita.
Inspirò profondamente l'aria pulita del mattino quando sentì aprirsi la porta. Si voltò e lentamente tornò in camera per vedere chi era.
"Buongiorno!"- la salutò Shikamaru togliendo dei fiori quasi appassiti da uno dei tanti vasi, per metterci dei bellissimi e freschi tulipani rossi. Ino sorrise e gli andò incontro.
"Buongiorno, a cosa devo questo onore?"- gli chiese abbracciandolo forte.
"Ho incontrato Sakura ieri sera e mi ha detto che dopodomani potrai uscire."- sorrise mentre inspirava il buon odore dei capelli biondi della ragazza, stringendosi forte a lei e sentendo -purtroppo- quanto fosse dimagrita.
"Quindi questi erano per festeggiare la mia uscita?"- gli chiese Ino guardandolo negli occhi con riconoscenza.
"No. Ho qualcos'altro."- la lasciò lì da sola in piedi, al centro della stanza. Ino lo vide uscire e si chiese mentalmente cosa le avesse portato. Tornò ad appoggiarsi al letto sentendo il ginocchio cominciare a fare male e proprio quando fu seduta vide la porta riaprirsi e Shikamaru entrare con una busta piena di chissà cosa.
"Sei dimagrita tanto in questo periodo e non so se è  perchè sei tu che rifiuti di mangiare o perchè come la penso io, la cucina qui dentro fa schifo - Ino rise -, ma non va bene così quindi ti ho portato qualcosa di buono."- le appoggiò la busta sulle ginocchia e quando la ragazza tirò il tutto fuori non poté non rimanere a bocca aperta.
Tre ciotole di ramen, acqua fresca, bibite ricche di sali minerali, cioccolatini, caramelle e chi ne ha più ne metta.
"Inoltre Sakura mi ha detto anche che ti sono tornate le tue cose, quindi ti ho preso qualcosa. Spero di aver indovinato!"- esclamò diventando rosso e ripensando all'istericità di Sakura quando l'aveva costretto ad andare a comprare quella roba per Ino perchè lei "non aveva tempo". La bionda sbarrò gli occhi tornando a controllare nella busta e trovando quello a cui Shikamaru aveva accennato. Trattenne una risata per rispetto del Nara che sicuramente si trovava in difficoltà e che, ne era certa, ce l'aveva messa tutta.
"Grazie, Shikamaru!"- disse per poi spostare la busta sul letto, alzandosi e abbracciandolo forte a sé. Shikamaru era tutto ciò che le era rimasto. Prima sua madre, poi suo padre e dopo ancora Choji. Se ne erano andati tutti prematuramnte, lasciando un vuoto incolmabile nel suo cuore. Ma Shikamaru era ancora lì e per lui avrebbe dato la vita pur di non lasciarlo.
"Mangi con me?"- lo guardò negli occhi sperando che il Nara non volesse costringerla a mangiare tutto insieme in quel momento.
"Ho già fatto, ma resto qui con te. Ti tengo compagnia."- prese la sedia accanto al letto di Ino e si sistemò, osservandola mangiare. Sapeva perfettamente che seppure la cucina in quell'ospedale non era delle migliori, Ino non mangiava per quello.
Era sempre stata una ragazza normale, con le forme giuste e con il peso giusto. Sin da piccola era stata abituata a mangiare tutto, proprio per questo era certo che fosse lo stress ad averla ridotta in quello stato. Il trauma per la perdita del compagno di squadra, il ginocchio rotto, l'operazione, il tempo che trascorreva da sola in quella stanza vuota erano tutti fattori che di sicura la disturbavano non poco.
"Com'è?"- le chiese mentre lei si portava un boccone di ramen in bocca.
"Delizioso!"- rispose a bocca piena facendo sorridere Shikamaru.
Continuò a mangiare fino a finire la prima porzione arrivando a metà della seconda. La presenza di Shikamaru la distoglieva dai suoi soliti pensieri fortunatamente.
"Come ti senti?"- le chiese, vedendola rimettere tutto in ordine.
"Benissimo, era tutto delizioso!"- gli rispose sorridente.
"So che non è il momento di parlare di questo ma... la cerimonia di addio a Choji si terrà proprio dopodomani. Tu ce la fai a camminare?"
"Si, ma avrò bisogno di una mano e forse di una sedia a rotelle. Ancora non riesco a stare in piedi a lungo."
"Va bene. Devo passare a prenderti qualcosa a casa?"- le chiese immaginando che la ragazza non si volesse presentare con il camice dell'ospedale.
"In camera mia c'è il vestito nero, uno a maniche lunghe, pesante. Puoi prendermelo?"
"Si, ci passerò fra poco. Riguardo alla sedia a rotelle, se Sakura ha il turno qui ti accompagno io."
"Non so precisamente che turno abbia, ma ti farò sapere."- gli rispose e proprio in quel momento qualcuno bussò alla porta.
Entrambi risposero in coro con un "avanti" e subito la porta si aprì rivelando le figure di Choza e della signora Akimichi.
Si salutarono calorosamente e subito chiesero a Ino delle sue condizioni.
"Ci dispiace non essere passati prima, ma siamo stati molto impegnati."- disse Choza senza aggiungere altro. Shikamaru e Ino già sapevano tutto.
Il Nara stava parlando con loro dei suoi giorni in ospedale, mentre Ino osservava la signora Akimichi, visibilmente stanca e dimagrita. La perdita di Choji non aveva portato altro che dolore.
"Signor Choza, signora Akimichi, io vorrei dirvi una cosa. - interruppe Shikamaru che rimase ad osservarla serio, prevedendo il discorso che Ino avrebbe fatto - Siate fieri di vostro figlio. In questi anni passati a combattere al nostro fianco ha dimostrato di avere una forte sensibilità e un grande coraggio. Choji era un vero uomo. E' morto per salvare una creatura in difficoltà e non c'è uomo più grande di colui che si abbassa per aiutare chi è ha bisogno di aiuto. E' morto da eroe."- i singhiozzi della signora Akimichi e gli occhi lucidi di Choza le fecero chiedere mentalmente se fosse stato opportuno dire loro quelle parole.
"Grazie Ino. Grazie di cuore."- la abbracciò la donna e Ino sentì la stessa sua disperazione.
Rimasero ancora per un po' fino e se ne andarono salutando i sue ragazzi con dei calorosi e timidi sorrisi. Il dolore era forte e tanto, ma sentivano il calore di tutta Konoha avvolgerli e questo li rendeva forti.
Proprio mentre stavano uscendo dall'ospedale a Choza balenarono nella sua mente delle parole ben precise che Choji disse qualche anno prima.

"... quei due litigano di continuo papà, ma dovresti vedere quanto, in realtà, si vogliono bene. Se siamo in missione Shikamaru non la perde un attimo di vista e Ino è sempre pronta a proteggerlo e a fiancheggiarlo. Durante la guerra hanno fatto un gioco di squadra pazzesco. E' vero che con loro ci sono anch'io, ma è diverso, loro si guardano con sentimento e sono sicuro che prima o poi capiranno che sono destinati a stare insieme."

Erano state quelle le parole di suo figlio. Gliele disse così, di punto in bianco, mentre ragionava sulle loro doti, ripetendo quanto fosse fantastico collaborare con loro, mangiando un boccone dopo l'altro di bento.
Sorrise immaginando ancora quel volto cicciottello che gli somigliava, sperando tanto che il sogno di Choji si realizzasse.
Shikamaru restò con Ino fino al pomeriggio. Non appena gli Akimichi se ne erano andati si era acceso una sigaretta, poi si era appisolato un po' sulla sedia accanto al letto di Ino, mentre lei leggeva un libro e di tanto in tanto mangiava cioccolata. Quando il Nara si svegliò decise che era ora di andare e disse che sarebbe passato a Villa Yamanaka per prendere il vestito di Ino.
L'aveva salutata e l'aveva stretta forte a sé. Prima di lasciarlo andare, Ino lo aveva baciato delicatamente su una guancia ispida, sorridendogli e ringraziandolo ancora.
Dalla morte di Choji, si sentiva meglio se era sicuro che Ino stesse bene.

Angolo di Pichan!
Un capitolo lampo direi! :) Voglio finire questa minilog di 3/4 capitoli per poi dedicarmi agli altri lavori. Non manca molto alla fine e avrei potuto scrivere direttamente una maxi OS, ma meglio non mettere troppa carne sul fuoco... 
Vi lascio alle recensioni, un bacio a tutti!
   
 
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