19 settembre andai a scuola,e non parlai con nessuno di harry perchè non avevo nessuno con cui confidarmi e poi avrebbero riso di me sicuramente.Stavo nei corridoi della scuola e di colpo una spinta da dietro mi fece cadere con me anche i libri, ero abituata ormai, proprio in quel momento si avvicino' harry pensavo per ridere su di me invece no per aiutarmi 'cryst aspetta ti aiuto' 'no harry,non preoccuparti...' 'cosa dici vieni rialzati,ti sei fatta male?!' 'nono sto bene sono scivolata' 'non sei scivolata prima ho visto chi ti ha spinta,perchè?' 'harry credimi è normale' 'no non è normale vieni la campanella è suonata da un pezzo usciamo fuori' 'okay.', usciti fuori ci sedemmo su di una panchina 'cryst non sapevo che andavamo della stessa scuola ecco perchè avevi un viso già visto,comunque come va il polso?' 'va bene harry non è niente tranquillo' 'perchè ti ha spinto?' 'oh beh oggi non avere un fisico perfetto significa questo' 'ma che significa dio solo per questo' 'si harry solo per questo' 'non pensiamoci più, dai raccontami di te perfavore' 'sai che mi chiamo cryst,amo la musica,e poi cosa potrei dire' 'beh niente basta cosi, io invece mi chiamo harry e amo la musica anche io' 'carino,harry posso svelarti una cosa' 'certo' 'sei l'unico con cui posso confidarmi mi prenderai per pazza ti conosco da poco ma so che con te posso confidarmi' 'cryst ci sono per qualsiasi cosa' 'grazie davvero grazie, ma dovrei chiederti perchè mi consideri non sono nessuno non sono una di quelle ragazze perfette' 'cryst fidati lo sei, sei più di quelle ragazze che mi descrivi, molto di più' in quel momento il mio telefono squillò 'harry devo andare mi dispiace' 'certo domani ti va di andare a scuola insieme?' 'certo ci vediamo vicino al porto okay' 'okay ciao cryst'.