Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: beyoungbefree    12/06/2014    1 recensioni
Camilla,quindicenne di un paese sperduto nel sud-Italia.
Dolce,insicura,timida e contemporaneamente forte,decisa e schietta.
Niall,ventiduenne di Mullingar,Irlanda e cantante della boyband più famosa del mondo:One Direction!
E se Camilla riuscisse a incoronare il suo sogno,cioè di andare al loro concerto?
E se fra tante ragazze,lui vedesse lei?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Goodmorning,Rome!

Niall's Pov


(Vi consiglio di ascoltare questa canzone mentre leggete il capitolo:http://www.youtube.com/watch?v=IbMY5Wczw-Y) Eravamo a Roma,finalmente!
Erano anni che desideravo di fare un concerto nella capitale,e sinceramente,amavo quella città,amavo l'Italia!
Ovunque ti girassi c'erano ragazze bellissime,il cibo era buonissimo e i paesaggi spettacolari.

Sentivo che sarebbero state le settimane più fighe della mia fottuta vita da superstar.

«Porco Dio,che culo ha quella lì!»esclamò Harry,causando una risata generale.
Louis lo guardò serio,tirandogli una buffetta sulla spalla: l' "Hey!" di Harry fu prevedibile.
«Tu devi guardare solo il mio culo,ok?»Louis lo guardò scherzoso,e così le risate si triplicarono.
Sembravano una vecchia coppia di sposati o due amici di vecchia data.
Forse,è per questo che si erano create coppie immaginarie omosessuali come "Larry Stylinson".
Ma vi posso assicurare che dalle urla provenenti dalle loro stanze d'albergo,erano etero entrambi al 100%.
Nonostante il caldo mediterraneo di aprile,che noi londinesi potevamo sognare solo,indossavamo tutti cappellini,cappucci o occhiali per non farci riconoscere e non essere assaliti da fans con gli ormoni a palla.
Non che noi  non le adorassimo,ma  era letteralmente impossire visitare Roma con un gruppo di adolescenti alle calcagna.
In poco tempo ci ritrovammo nel pieno centro di Roma,mentre ci rotolavamo per terra,correvamo e ridevamo come pazzi.
Quella scena mi ricordava molto la parte del film "Noi,i ragazzi dello zoo di Berlino" dove un gruppo di adolescenti correva per sfuggire alla polizia,dopo una piccola rapina al cinema del centro commerciale.
Ci fermammo tutti davanti a un enorme pullman con sopra una scritta in italiano,mi sembra ci fosse scritto "Buongiorno,Roma!".
All'improvviso le porte del grande pullman si aprirono e scese lentamente una signora anziana,con una ricrescita molto evidente e due occhi di un grigio spento.
Era vestita discretamente,con un tacco troppo basso per essere chiamato tale e una camicetta sgualcita in contrasto con la giacca verde prato.
Successivamente scese un uomoi brizzolato e in tuta da basket,bassino e con un accenno di barba,con una comitava di ragazzini che indossavano la stessa tuta del professore,ma molto più alti di questo.
Ce n'era uno,olivastro di pelle e con della barbetta adolescenziale,alto e ben formato che sembrava più grande del suo insegnante.
Mi sembra che si chiamasse Andrea,sentii il suo nome durante l'appello.
Per ultimo fu il turno di una dozzina di ragazze,alcune con pantaloncini troppo corti e top troppo scollati per non essere chiamate troie.
Mi colpirono due ragazze,mentre stavano scendendo.
Una aveva i capelli verdi,due occhi neri e un fisico scolpito,perfetto,l'altra aveva dei capelli castano chiaro e gli occhi coperti da un paio di grandi occhiali da sole,il corpo avvolto in un vestino lilla davvero carino.
Stavamo per andarcene,quando i miei occhi incontrarono quelli di una terza ragazza.
Scendeva le scale dal pullmino con molta difficoltà,dato che non riusciva a reggere il peso di un trolley troppoi pesante.
Aveva i capelli raccolti in una crocchia disordinata,con qualche ciocca che le ricadeva sul viso,una T-Shirt dei Guns 'n' Roses e dei jeans.
I suoi occhi color nocciola ormai sembravano essersi incatenati ai miei.
Non so descrivere cosa provassi in quel momento: era come quando vai in apnea per troppo tempo,e poi uscire dall'acqua e prendere quella boccata d'aria di cui hai tanto bisogno.
Poi le sue labbra carnose si schiusero in un sorriso a 64 denti,e io mi sentii morire:aveva il sorriso bello come il sole.
Ero incantato da quella ragazza,era così naturale,così bella da mozzare il fiato.
In quel momento non mi importava più di niente,in quel momento non esistevano i One Direction,non esistevano le insicurezze,le sale di registrazione,gli alberghi,Nando's,Demi Lovato o qualsiasi altra modella,cantante o attrice,perchè lei era più bella di tutte quante messe insieme.
In quel momento esistavamo solo io e quella ragazza, il mondo era un'altra cosa.
Riuscii a sentire il suo nome.
Camilla.
Camilla.
Camilla.
Camilla.
Camilla.
Camilla.
Camilla.
Camilla.

Il suo nome mi rimbombava nella testa,come se fosse una di quelle canzoni che senti solo una volta e non riesci più a dimenticare.
I nostri occhi si cercavano come se avessero bisogno l'uno dell'altro,e quando si ritrovarono in lei c'erano tante di quelle emozioni.
Aveva cercato di cancellare dal suo cuore tutte le delusioni,le notti in bianco,i pianti,le illusioni,i sogni infranti,ma tutto ciò non aveva mai abbandonato i suoi occhi.
Aveva,in quegli occhi così belli da poterci affogare,un luccichìo.
Era innamorata,ma non di quegli amori semplici,di quando ti innamori di un ragazzo popolare,o del tuo migliore amico.
Sembrava quasi che si fosse innamorata di un angelo.
La voce di Liam mi distrasse da lei.
«Niall!»
«E-ehy,diiimmi»balbettai,arrossendo di colpo e mettendo una mano dietro la nuca.
Se n'era accorto,aveva capito che quella ragazza mi aveva colpito.
«Bella,eh?»
Ecco,come non detto.
Annuii,continuando a guardare Liam,e abbandonando gli occhi di Camilla. Sicuramente,se l'avessi guardata di nuovo,non sarei riuscito più a staccare gli occhi da lei.
Liam rise,dandomi una pacca sulla spalla,e guardandomi in modo comprensivo.
«E' una ragazzina» mi disse serio,guardandomi negli occhi.
Aveva ragione,infatti. Quanti anni poteva avere? 15? 16? 
Beh,non lo so,ma io ne avevo 22.
Lei era un'adolescente,il chè significa erba,alcool,sabato sera a ballare,mascara colato e rossetto acceso,Nickelback a palla.
Io stavo crescendo,ero un cantante internazionale,con tante responsabilità e magari anche un po' immaturo.
«Non devo mica sposarmela,Liam» risposi a tono.
«Da come la guardavi,sembrava che avesse passato l'altare già da un po' di tempo» concluse lui.
Risi,poi il mio sguardo si posò su Zayn.
Era imbambolato a fissare Brunella,la ragazza col vestitino lilla,non riusciva a staccarle gli occhi di dosso.
Come me con Camilla,si cercavano,si rincorrevano con gli occhi.
«Stai sbavando,amico!»gli dissi ridendo.
Zayn scosse la testa come a voler riprendersi,poi mi guardò con uno sguardo da cucciolo bastonato.
«Stai per sposarti,Zayn»
«Lo so,lo so,ma è che Perrie è diventata ingestibile in questi giorni,io ho bisogno di sfogarmi,non so più cosa voglio»
«Diciamo che sfogarsi con una quindicenne non è il migliore dei modi» ribattei duro.
«Non ho detto questo! E' che è bellissima,davvero. Vorrei solo conoscerla,tutto qui.» Mise le mani in avanti in segno di innocenza.
Scossi la testa con un sorriso amareggiato,quando Harry si avvicinò a noi con un sorriso a trentadue denti.
«Ma l'avete vista quella con i capelli verdi? Minchia.»urlò felice.
Liam,rise,io mi allontanai dal gruppo.
Iniziammo a camminare verso l'hotel,i ragazzi erano dietro di me,io invece ero avanti con le mani in tasca e tanti pensieri per la testa.
Il primo pensiero era lei,ovviamente.
Aveva occupato la mia mente,inutile negarlo.
Mi aveva colpito.
Sentii dei passi veloci,poi qualcuno mise la sua mano sulla mia spalla.
Mi girai e trovai due occhioni verdeacqua che mi fissavano.
«Lou..»Stavo per dirgli che non ero in vena di battute,che volevo stare da solo,ma lui disse una cosa che non mi sarei mai aspettato uscisse dalla sua bocca.
«La rivedrai,amico. Te lo prometto.»
Un tuffo al cuore,non poteva dirmi qualcosa di più bello.
Lo abbracciai,fortissimo,e in men che non si dica altri tre paia di braccia si unirono a quel caldo abbraccio.
Eravamo cinque idioti,pazzi,ma eravamo una famiglia.

 
*Angolo Autrice* Cieu a tuttiii:D Ok,questo capitolo mi piace un sacco,perchè è dal punto di vista del mio angiolettoooo,e dimostra che è proprio il NIall che appare nelle interviste: giocherellone,divertente e insicuro. Beeeene,ci sono rimasta male che all'altro capitolo non abbia recensito nessuno ç.ç Spero che questo vi sia piaciuto,ci ho messo l'anima..RECENSITE EEEEH! Ciauciauuu
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: beyoungbefree