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Autore: blackswan_    12/06/2014    3 recensioni
Ed è per questo che da almeno due ore Louis continua a rigirarsi tra le mani un minuscolo pezzo di carta: è un ritaglio di un quaderno a quadretti di quelli grossi un centimetro e che si usano al primo anno di scuola, tutto stropicciato e un po' ingiallito a causa degli anni passati.
Louis ricorda perfettamente il giorno in cui ha ricevuto quel bigliettino; ma non credeva di averlo ancora..
|COPPIA SLASH (maschioxmaschio)|LARRY STYLINSON|SE NON PIACCIONO IL GENERE E/O LA COPPIA NON ENTRATE| UOMO AVVISATO, MEZZO SALVATO|ENJOY IT|
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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DISCLAIMER: i fatti e i personaggi contenuti nella storia non mi appartengono e ogni riferimento è puramente casuale; inoltre la storia non è stata scritta a fini di lucro.
WARNINGS: è presente una coppia slash (maschioxmaschio) Louis Tomlinson, Harry Styles -Larry Stylinson- e se il genere o la coppia non vi piacciono siete pregati di uscire e non continuare a leggere.


Ti Vuoi Mettere Con Me?
Part 2.

 

«A cosa devo tutto questo?» domandò Harry distogliendo lo sguardo da quello del fidanzato e indicando prima l'abbigliamento di Louis e poi la casa tirata a lucido per chissà quale occasione.
E Harry 
«Ti prego, dimmi che non ho scordato il nostro anniversario» sussurrò rivolgendosi a qualcuno lassù in alto, sperando che Louis, che era a pochi centimetri da lui, non potesse riuscire a sentirlo.
«No, idiota! Non hai dimenticato il nostro anniversario.» rispose Louis che nonostante il tentativo di Harry di non farsi sentire, lo aveva sentito lo stesso e «È una sorpresa, quindi adesso sali di sopra e và a cambiarti ché sei tutto bagnato e rischi di prenderti un malanno.» continuò spingendo Harry verso le scale che portavano al piano superiore e lasciandogli una pacca sul sedere.
Mentre Harry è di sopra Louis ritorna sui propri passi e si reca in cucina.
Controlla un'ultima volta che la tavola apparecchiata per due sia in perfetto ordine e che nulla sia fuori posto.
Accende le due candele rosse che ha posizionato proprio al centro del tavolo e aspetta che Harry torni in cucina per cominciare a mangiare insieme.

Quando Harry scende, una ventina di minuti dopo, indossa un paio di jeans scuri e molto attillati con sopra una camicia bianca.
Non li avrebbe mai indossati per una cena in casa, ma Louis è abbastanza elegante quella sera e anche lui ha deciso di mettere qualcosa di carino.
Quando il riccio entra in cucina Louis scosta la sedia dal tavolo, per lui, per permettergli di sedersi e gli sorride dolcemente: quella deve essere una serata perfetta, vuole che tutto sia perfetto per il suo amore.
Stanno già mangiando quando
«Louis, adesso posso sapere il motivo di tutto questo?» domanda Harry con un adorabile broncio sul volto e gli stessi occhioni dolci di un cucciolo.
E Louis vorrebbe davvero non dover dire
«No Harry, ancora non puoi saperlo.» a quell'adorabile faccino, ma è costretto a dirlo perché «Altrimenti ti rovinerei la sorpresa.»
L'altro ragazzo quindi si limita a sbuffare per poi continuare a mangiare mantenendo il silenzio perché forse l'idea che Louis gli nasconda qualcosa non gli va proprio a genio e anche se le sorprese gli piacciono, lui è un tipo troppo curioso perché le sorprese alla fine lo siano realmente; e siccome l'ha capito che il suo fidanzato non gli dirà niente fino alla fine della cena, l'unica cosa che vuole adesso è finire questa cena -cercando anche di godersela, ovviamente- per poter finalmente sapere di cosa si tratti.

Ed è davvero sorpreso, forse è più delusione che sorpresa perché si aspettava chissà cosa, quando Louis alla fine della cena si alza dal tavolo e tira fuori dalla tasca destra dei suoi pantaloni un piccolo pezzo di carta, sembra un ritaglio di un quaderno, accuratamente ripiegato, ma non abbastanza da nascondere il fatto che precedentemente quel foglietto era stato accartocciato; inoltre il pezzo di carta sembrava anche piuttosto vecchio a giudicare dal colore giallognolo che aveva.

«È questa la sorpresa?» interroga Louis nel momento in cui quest' ultimo gli porge il biglietto tra le mani.
«Aprilo.» afferma in risposta senza realmente rispondere alla domanda che gli ha fatto e sorridendo appena, Harry annuisce aprendo il foglietto piegato e ripiegato più volte su sé stesso.
Quando il foglietto è completamente aperto può leggervi una scritta sopra.
Una scritta che lo lascia senza parole per alcuni minuti. Probabilmente ha anche smesso di respirare perché comincia a sentire la testa pesante e crede di star per svenire, gli occhi sbarrati per la sorpresa -e questa volta è davvero sorpresa, la bocca schiusa e sicuramente è anche impallidito.

«Va tutto bene?» non se ne è nemmeno accorto ma Louis si è chinato sulle ginocchia e lo sta fissando preoccupato; deve avere proprio una brutta cera.
Annuisce un poco e chiude gli occhi, prende coraggio e parla; o meglio, muove le labbra perché di voce non se n'è sentita affatto.
«Harry?»
Silenzio.
«Stai bene? Sei vivo? Perché non reagisci?»
Harry annuisce rispondendo solo alle prime due domande e poi finalmente, quando dopo altri abbondanti minuti riesce a tirar fuori appena un pizzico di voce, -strozzata ma pur sempre voce- «Dammi una penna.» afferma.
Louis gli porge immediatamente l'oggetto richiesto e appoggiandosi sul tavolo osserva di nuovo, molto attentamente il pezzo di carta.
Ricorda perfettamente il giorno in cui l'aveva dato a Louis e ..wow! Louis l'ha tenuto con sé per tutti questi anni.

Comunque ora non può perdersi nei ricordi quindi legge ancora una volta le parole scritte sul foglio. Riconosce la sua scrittura di quando era un bambino in seconda elementare: le lettere grandi e spigolose e quasi incomprensibili. Louis era intervenuto sul testo.
Sull'originale era scritto "TI VUOI METTERE CON ME?" mentre invece su questo (nuovo) il termine "METTERE" era stato sbarrato e la parola che era stata messa al suo posto aveva la calligrafia ordinata e precisa di Louis:
 
Sposare
TI VUOI METTERE CON ME?
SI, NO.
METTI UNA CROCETTA.

 
«Allora brutto idiota vuoi deciderti a rispondere?» urlò una voce nella sua testa affinché.. beh semplicemente si muovesse.
Diede ascolto alla voce, aprì la penna che teneva tra le mani e mise una crocetta enorme sul "SI" senza che Louis potesse vedere quale fosse stata la sua risposta e ripiegò accuratamente la carta porgendola poi al fidanzato.
Louis aprì ancora una volta il foglietto e quando vide la crocetta tirò un sospiro di sollievo: tutta quell'attesa gli stava corrodendo l'anima perché tante cose avevano iniziato a frullargli nella mente e alle quali cercava in ogni modo di non pensare.

Ci furono diversi minuti di silenzio. Non uno di quelli carichi di tensione; uno di quei silenzi che né Louis né Harry saprebbero descrivere e che fu interrotto soltanto quando Harry si alzò dalla sedia sulla quale era rimasto seduto dalla fine della cena avvicinandosi al più basso per baciarlo.
Un bacio perfetto interrotto soltanto dai
«Ti amo» che si ripeterono a vicenda più e più volte quella sera. ©



 
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Baci xx.
 
  
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