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Autore: Queila    14/06/2014    2 recensioni
Serie di storie incentrate su Tommaso e altri personaggi (?).
Nasce come raccolta per un contest, ma il personaggio mi piace e potrei scrivere ancora su di lui, sempre che piaccia anche a voi ;). Buona lettura.
La raccolta partecipa al contest "The X-Factor of Masterwriter" indetto da HollyMaster e MelodyFoster
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ciao ^^
Nuovo capitolo che esula da Tommaso. Il personaggio di Marlene non mi appartiene, ma è un OC di   Fefy_07         cui ho dovuto scrivere per il contest.
L’opera da cui è tratto è “Until the end (you and me)” di Fefy_07.
Link --à  http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2571759
 
 
 
 
FUOCO
 
Fiamme
La prima volta che vidi un incendio avevo tre anni.
Ricordo le fiamme alte che si stagliavano verso il cielo, raggiungendolo e dipingendolo di rosso. L’immagine è ancora vivida nella mia mente: lingue arancioni si confondevano col fumo nero, facendo bruciare anche la mia anima.
Ero affascinata, ero ancora piccola e non capivo, non comprendevo a pieno come una cosa tanto calda e accogliente potesse far paura. Osservavo il fuoco consumare la casa del vicini e non avevo paura, osservavo la danza che le lingue di fuoco facevano stette l’una con l’altra, volteggiando intorno gli alberi del giardino e non provavo timore.
Ero curiosa: curiosa di conoscere il mondo.
[109 parole]
 
Fumo
La seconda volta che vidi un incendio avevo quattordici anni.
Ero immersa in una coltre nera.
Avevo la vista offuscata e sentivo urla intorno a me.
Il tempo si fermò per un secondo e l’immagine di mio fratello prevalse tra il caos totale che dominava i miei pensieri.
La sua chioma rossa si fece largo nella mia mente; cominciai a piangere, disperata.
Riaprii gli occhi fuori dall’edificio, con la testa pesante e un buco nei miei ricordi. Un profondo dolore incombeva sul mio petto, spezzandomi:  stavo ancora piangendo, non riuscivo a smettere. Non ricordai la causa delle lacrime, ma esse lasciarono in me profondi solchi di tristezza.
[110 parole]
 
Morte
 La terza volta che vidi un incendio fui io ad appiccare il fuoco.
Percepisco ancora il calore avvolgermi la pelle ed entrambi dentro, nell’anima.
Sento le urla raggiungermi come echi lontani di un profondo dolore.
Le narici mi pizzicano al ricordo dell'odore acre di pelle bruciata.
Il mio corpo trema per la vergogna e la lacerante tristezza che mi avvolge.
E la vista della paura riflessa nei volti della Redhead rimarrà per sempre impressa nei miei occhi.
Io sono un’assassina, io ho ucciso, io sono la morte e il fuoco è il mio messaggero.
[94 parole]
 
 
  
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