Mute
CAPITOLO 1
 Indossai un vestito color panna,morbido,che stringeva in vita,e delle converse bianche.
Lasciai svolazzare i miei capelli bruni,non erano lunghissimi pero arrivavano fino a meta schiena,ed erano lisci completamente lisci.

Niente trucco,solo poco fondotinta.

Usci felicissima come sempre,e mi incamminai,passando davanti la spiaggia.

Il centro era proprio di fianco al mare,ma le infermiere non mi avevano mai dato il consenso di portar fuori i ragazzini,non mi davano il consenso di fare molto,cosi facevo molto io,nelle loro camere.
Le donne dal camice,mi avevano dato anche un piccolo armadietto in una stanza vuota,dove mettevo molte cose,parrucche ,giocattoli,nasoni rossi,giochi di prestigio,carte,libri da leggere.
Era pieno.
Pieno di piccole cose,cose che facevano accendere quella scintilla negli occhi delle persone,e quella scintilla,mi dava la sensazione di felicita.
Ed io di quella sensazione vivevo.

Vidi arrivare la vecchia infermiera Lily , era la piu simpatic e disponibile.
"Buongiorno Hab"
mi disse teneramente,appoggiando degli asciugamani puliti sul letto.
"Buongiorno Lily"
le dissi guardandola,
"ehi..ma"
fissai il letto,non mi ero accorta che c'erano delle coperte nuove,e pulite.
"Lily? nuovo arrivo?"
le chiesi a 32 denti,
"si Hab"
ridacchio
"e secondo me ti piacerà"
mi disse ridacchiando,
"chi è?"
chiesi curiosa
"un ragazzo,è molto carino"
disse strizzandomi l'occhio e uscendo,
la solita lily.

"Ehi scusa,è questa la stanza per mio figlio?"
senti' la voce provenire dalla porta,mi girai,vidi una signora,sembrava giovane,aveva i capelli scuri neri,e sembrava molto triste.
"mi dispiace non sono un infermeria,ma credo proprio di si"
"ow..Harry? vieni dai"
era triste,la voce di quella donna era triste,tremendamente persa,e sconvolta.
entro' un ragazzo,alto ,aveva dei capelli ricci,scompigliati,occhi verdi e all'inizio non si volto nemmeno a guardrmi.
"Queste sono le carte che ho firmato,puoi darle ad un infermeria piu tardi?"
mi chiese guardando in basso,avevo gia visto quelle carte,erano per i ragazzi minorenni,e sopra c'era scritto 'riabilitazione: tempo indeterminato' .
La donna si avvicino al letto,il ragazzo era seduto con le gambe che pendevano,e guardava in basso.
Lei inizio' a sussurrare.
"Harry,io tornero presto va bene? so che saremo lontani,ma appena avro' dei soldi ritornero' promesso Harry,va bene?"
lui annui,senza alzare la testa,la mamma si fiondo su di lui e lo abbraccio forte,fortissimo.
Probabilmente erano molto lontani,e si volevano un bene dell'anima,si vedeva.
A lei scese una lacrima.
Non vedevo piangere nessuno da molti anni,cosi non restai ferma.
"mi occupero io di lui"
sputai ad alt voce,lei si giro lentamente guardandomi,e allontanadosi appena da ..Harry..si Harry.
"sei un infermiera?"
mi chiese asciugandosi le lacrime
"no,sono una semplice ragazza di 18 anni a cui piace far sorridere"
lei mi sorrise,mi guardo per qualche secondo e poi mi abbraccio'.
"sono sicura che lo renderai felice,lo sento"
mi sussurro',nel frattempo il ragazzo ci guardava immobile,e io li feci un occhiolino,lui arrossi teneramente e si giro'.

Quando la madre se ne ando',il ragazzo non era in ottime condizioni,aveva gli occhi lucidi,e le infermiere non riuscivano a farlo mangiare.
Cosi decisi di provare,non sono un eroina del bene,ma ci provo sempre.

Chiusi la porta,lui si giro e mi guardo senza cambiare espressione,io mi sedetti e lui si tiro indietro appoggiando la schiena al muro.
"Quindi tu sei Harry?"
li chiesi,annui'.
"Perchè sei qui?"
uttilizzo' il linguaggiodei muti,gesticolando.
Ma io non lo capivo,nonostante fossi stata molto tempo in quel centro,non lo sapevo parlare.
"mi dispiace non so capirlo,ma capisco perche sei qui''
lui sorrise appena e poi prese un tablet da dentro il suo zaino,inizio a scrivere,era velocissimo.
-cosa ci fai qui se non sei un infermiera?-
sorrisi,aspettavo lo chiedesse,lo chiedono tutti.
"mi piace far sorridere le persone che devono rimanere in questo stupido  posto"
risposi sicura
-mi piace il tuo vestito-
scrisse,cosa c'entrava?
risi
"grazie" e poi continuai "quanti anni hai?"
-17 tra 3 mesi 18 e tu?-
"18,siamo vicini"
L'infermiera entro di colpo,era una di quelle a cui non tenevo molto,perchè non teneva al suo lavoro,che era bellissimo.
"Hab ,spostati devo visitarli la gola"
disse di fretta e furia,mi alzai e sbuffai dietro di lei roteando gli occhi,Harry mi guardo e rise.
"Ragazzino non ridere,non riesco,ehi,fermo,dio non ridere"
lo facevo ridere io,e lo facevo di gusto,cosi imparava.
poi la lasciai fare,
"allora ragazzino"
dise lei, "si chiama Harry" mi intrufolai .
lei mi guardo male,e poi continuo "Harry..la tua situazione è molto molto grave,ma..non è detto che non sia curabile,puo tornarti la voce,ma ci vorra tempo.."
lui sembro deluso,ma felice.
Quando la tutte le infermiere andarono via,e le notturne rimasero,io e Harry iniziammo a conoscerci.
-parlami di te,mi incuriosisci-
"sono strana eh? lo so,ma ne vado fiera ,allora..mh mi piace leggere,scrivere,aiutare e far sorridere"
-non preferiresti stare con i tuoi amici,ubriacarti,divertirti invece di stare qui?-
"nah,non sono quel genere"
-hai un ragazzo?-
risi
"no,single,non sono mai stata brava con i ragazzi"
-con me si-
arrossi,era davvero dolce.
"scrivimi dei tuoi sogni Harry,cosa vorresti diventare? fare?"
-non so se fa ridere questa cosa,ma io voglio diventare un cantante-
quando lessi quella frase,il cuore mi si spezzo.
il  90% delle persone mute che sono state qui,non sono guarite.
è una cosa troppo difficile.
Ma io non sono una che molla,e insistero,faro ritornare la voe ad Harry,ci riusciro'.