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Autore: fatarash    14/06/2014    0 recensioni
Ciao a tutti! La storia non tratterà del personaggio storico Giuseppe Garibaldi, ma il motivo del titolo lo capirete soltanto leggendola. La storia narra la vita di tre ragazze frequentanti la stessa scuola che, durante le vacanze natalizie si troveranno ad affrontare scelte e svolte.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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- Finalmente è finitaaa, ci vediamo l'anno prossimo scuola! - Le due ragazze avanzavano verso Monica che le stava raggiungendo al punto d'incontro fuori scuola.
- Allora Sara, hai avuto la benedizione per scegliere la meta? - la prendeva in giro Monica.
- Ah ah ah, si. Che Bosco sia! - 
- Pensa che voleva andare sul lungomare, il 23 Dicembre... - puntualizzò Sabrina, le idee di Sara erano spesso strambe e spericolate.
- Va beh, andiamo alla fermata del pullman dai. - Disse Sara, dando uno sguardo all'orologio.
Il pullman passò dopo una decina di minuti dall'arrivo delle ragazze alla fermata. C'erano molti ragazzi della loro scuola che aspettavano lo stesso autobus, alcuni parlavano di andare al Bosco, altri in posti diversi. Durante il tragitto, Sabrina ascoltò un pò di musica mentre Sara e Monica presero a parlare del concerto della Vigilia. Impiegarono circa venticinque minuti prima di scendere alla loro fermata. Fecero pochi metri per raggiungere il portone principale per poi, entrare e cercare un posto all'ombra e non eccessivamente affollato. 
La mattina si erano già attrezzate di: telo, pallone, acqua, da mangiare e mini cassa.
Mentre cercavano posto videro uno spazio poco affollato, c'era solo una famiglia che sembrava straniera e dei signori più distanti e decisero di sedersi sotto quegli alberi che formavano una corona d'ombra. Stesero i teli e presero la mini cassa, - Tra quanto mangiamo? - Sara aveva già fame.
- Dai Sara, più tardi please...- la quasi implorò Monica, mentre Sabrina sceglieva le canzoni ed era già stesa sul telo intenta a rilassarsi fino a quando le amiche non le avrebbero fatto qualche scherzo per svegliarla. 
- Certo che oggi il sole è forte - Constatò Sabrina.
- Già, dopo giochiamo col pallone! - 
- Va bene Sara, tanto vi straccio. - Presunse Monica, muovendo circolarmente l'indice in aria. 
Mentre parlavano uscì All I want for Christmas is you di Mariah Carey alla radio e iniziarono a canticchiarla con l'aggiunta dei balletti strani di Monica che fecero girare uno dei figli dei "vicini". 
- Che ne dite se ora giocassimo?- Propose Sara. 
- Va bene, addio sonnellino. - e a malincuore anche Sabrina si alzò. 
Monica prese il pallone e raggiunse le amiche già posizionate per formare un triangolo e iniziarono a fare passaggi con le mani continuando a cantare le canzoni della riproduzione casuale della cassa. 
Stranamente quel giorno il sole era abbastanza caldo, non c'era quel vento gelido solito a Dicembre, sembrava per lo più di essere ai primi giorni primaverili.
Erano già passati venti trenta minuti ed erano già stanche tra salti e palle lanciate lontono da recuperare...loro poi, essendo la pigrizia in persona, si stancavano anche per dieci metri di passeggiata. Mentre Sara andava a recuperare l'ultima palla prima di mangiare qualcosa, arrivarono un gruppo di quattro ragazzi, che da un primo sguardo non sembravano appartenere alla loro scuola.
- Uff, eccomi qui...ora mangiamo?! - 
- "But it's time to face the truth" cavolo, eccolo! - 
- Sabry chi? Li conosci? - Chiese preoccupata Monica. 
- Ricordate il tizio del quale ve ne parlai ieri, dopo averlo in contrato a Corso Garibaldi? -
- Ah sisi! Qual è dei quattro? - Si incuriosì anche Sara.
- Lo vedete quello col cappellino blu a preservativo? - 
- Ahahaha si, beh niente male...dopo li andiamo a conoscere? -
- Mony sei impazzita?! E' fuori discussione, adesso mangiamo dai. - 
Le ragazze presero posto sui teli con la cassa ancora al centro prendendo i panini, e Monica con la coda degli occhi vide i ragazzi avvicinarsi, che si sedettero dall'altra parte della corona di alberi.
- Uh il tuo tizio... -
- Sara! Abbassate entrambe la voce che sono a circa un metro e mezzo da noi...forse vogliono ascoltare le canzoni, non so, ma non credo si ricordi di me quindi non facciamo figuracce. - 
- Va bene, ma non arrossirti guardandolo hahaha - 
- Monica, shhh. Ti butto lì in mezzo altrimenti. - La minacciò Sabrina, indicandole i ragazzi con lo sguardo. 
- Non mi dispiacerebbe mica, sai?! -
- Ahhh - sospirò Sabrina, - prendi il panino và. -
- Dopo voglio anche le patatine - 
- Si Sara, e anche i biscotti...altro che scampagnata! - Disse Monica. 
Iniziarono a mangiare e Sabrina si sentiva a disagio, sapendo che a pochi passi da lei c'era, per la seconda volta, quel ragazzo con gli occhi verdi che l'aveva trafitta, nel senso buono.
- Questa mi piace, alza! - Era Seize the day degli Avenged Sevenfold, non era una loro fan, ma a Sabrina piaceva molto quella canzone, pur malinconica. Monica che, tra le tre, era la più attenta notò il tizio col berretto che la canticchiava...erano così vicini alle ragazze che dopo avrebbero dovuto pagarle per il jukebox gratis. Dopo aver mangiato si stesero sui teli e spensero la cassa per ascoltare i suoni della natura. 
Sara e Monica si erano svegliate, mentre Sabrina continuava a dormire, quindi presero anche la sua bottiglina e si alzarono per andare a riempirle d'acqua. Fecere pochi passi e vennero fermate dalla voce di uno dei quattro - Ragazze, la lasciate qui? - 
- Ehm no, riempiamo l'acqua e torniamo...tenetela d'occhio eh! - 
Il ragazzo col cappello dava invano degli strattoni all'amico e le due si voltarono di nuovo per riempire le  bottigline tornando dopo pochi minuti. Al loro ritorno, Sabrina si svegliò - Già sveglie? - 
- Si Sabry, ti abbiamo riempito anche la bottiglia. - 
- Oh, grazie. -
I ragazzi erano ancora lì, si giravano ogni tanto come se stessero complottando, ma restavano sulle loro in fin dei conti. 
- Facciamo altri due palleggi? - Propose Sabrina.
- Let's go! - 
Scocciatosi di giocare, presero le loro cose e si diressero verso la fermata dell'autobus per tornare a casa, prima di allontarsi dai ragazzi Sabrina rivolse un ultimo sguardo al ragazzo col cappello blu che la stava già guardando, e per la seconda volta sente la gola stringersi, come mozzarsi il fiato.
Scesero ad una sola fermata prima rispetto Sara.
- Comunque è carino, e anche gli amici...strano non si siano presentati. - 
- Monica meglio così, credo sarei svenuta all'istante, ahahah - 
- Stasera quindi da Sara? - 
- Sisi, poi scendiamo a mangiare qualcosa per strada...cornetto? - 
- Mmmm, ci sto! E anche Sara lo vorrà di sicuro. - 
- Allora a più tardi! - 
Le ragazze tornarono alle rispettive case ed ecco la madre di Sabrina - Stesera vengono gli zii Sabry, andresti a comprarmi un paio di cose? - 
- Va bene mamma, ti servono subito? -
- No, puoi andarci anche più tardi... -
- Allora vado dopo la doccia dai. - 
E così fece, dopo la doccia scese e andò a comprare le cose chieste dalla madre. Passò di nuovo in quella stessa via dove incrociò la prima volta quel ragazzo...quasi non ci credeva, si fermò, era di nuovo lui. Stava scendendo dal pullman, probabilmente era tornato adesso dal Bosco e i loro occhi si scrutarono di nuovo e Sabrina fu capace di riprendere a camminare solo dopo che il ragazzo fosse passato. Stavolta l'aveva fatta davvero la figura della scema!


- Quindi hai rivisto il ragazzo col cappello blu e gli occhi verdi? - 
- Si, ma voi non avete sentito come si chiama? -
- Mmmh non credo... - Disse Sara.
- Nemmeno io, però visto che lo incontri sempre allo stesso punto perchè non gli dai il nome della Via? - 
- Monica, tu e le tue idee...però si! Lo chiamerò Garibaldi fino a quando non scoprirò il nome vero. - 
- E se si chiamasse Giuseppe e hai fatto centro? - Dice Sara.
- Beh in tal caso gli dico "grazie mille". -
  
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