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Autore: yukiko_no_niji    13/08/2008    5 recensioni
"Il suono del campanello mi riscosse dai miei pensieri. Guardai l’ora e sulla mia faccia si allargò un sorriso. ‹‹Arrivo!›› urlai. Sicuramente anche lui era tornato da lavoro." Sequel di "New Life" - McFly
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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IMPORTANTE: Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere dei Mcfly (e degli altri personaggi della mia storia), offenderli in alcun modo.

 

Capitolo 1.

Giuly’s POV.

 

Quando quella sera rientrai in casa mi diressi nella camera da letto per togliermi finalmente i vestiti con cui ero andata a lavorare quel giorno. La mia divisa prevedeva tailleur e tacchi abbastanza alti, quindi dopo ore e ore di lavoro, non vedevo l’ora di liberarmi da quel castigo infernale che dovevo sopportare ogni santo giorno.

Mi vestii con una comodissima felpa di pile, rigorosamente celeste (uno dei miei colori preferiti), panta jazz neri e infine raccolsi i miei capelli, ormai troppo lunghi, in una coda alta.

Dopo di che mi struccai.

 

Era davvero rilassante tornare a casa dopo una giornata di lavoro e curare un po’ se stessi.

Osservai la mia figura allo specchio e notai che sembravo una bambina. Dalla coda spuntavano mille ciuffetti ribelli, proprio come quando ero piccola.

Sorrisi rassegnata.

Anche se ormai erano passati dieci anni da quando mi ero trasferita a Londra, i miei capelli non si erano mai abituati a quel clima così variabile, che due minuti prima era sereno e due minuti dopo pioveva.

Ormai ci avevo rinunciato.

Piegai il tailleur che avrei dovuto usare il giorno dopo di nuovo a lavoro e lo riposi nell’armadio.

 

Dopo che avevo finito il Liceo, avevo preso la Laurea in Economia, con specialistica in Marketing e ricerca del mercato ed ero entrata nella ditta pubblicitaria a Londra dove lavorava anche mia madre.

Lei da cinque anni era diventata il Capo della ditta e aveva assunto il comando della baracca al completo. Quell’anno fu speciale per lei perché si era anche risposata.

Il suo “nuovo” marito, Robert, era veramente un tipo in gamba.

Già dalla prima volta che lo incontrai rimasi molto affascinata dal suo carisma, perché sapeva intrattenere le persone per ore, senza annoiarle neanche un secondo. Così, pochi anni dopo a quel primo incontro, mi ritrovai a fare da testimone a mia madre il giorno del suo secondo matrimonio e fu veramente una giornata splendida.

Comunque.. quando presentai il mio curriculum nella sua ditta, lei mi accettò con più entusiasmo di quello che mi sarei mai aspettata.

Ovviamente avevo presentato la domanda di lavoro come tanti altri ragazzi, ma non mancarono voci maligne che dicevano che mi aveva assunta solamente perché ero sua figlia.

Ma a me di tutto questo poco mi importava.

Erano ormai tre anni che lavoravo in quella ditta, ed ogni giorno i miei colleghi mi facevano i complimenti per come avevo svolto un lavoro o perché avevo sfornato delle buone nuove idee.

 

Il suono del campanello mi riscosse dai miei pensieri.

Guardai l’ora e sulla mia faccia si allargò un sorriso.

‹‹Arrivo!›› urlai.

Sicuramente anche lui era tornato da lavoro.

Andai ad aprire la porta principale e davanti a me, come avevo previsto, trovai Dougie.

Stavamo insieme da quasi dieci anni e mancavano solo pochi mesi all’inizio del nuovo anno, il che significava l’arrivo del nostro prossimo anniversario, poiché ci eravamo dichiarati il nostro amore la sera di capodanno, pochi mesi dopo che io ero arrivata a Londra.

Lui era ogni giorno più bello. I suoi dolci occhi azzurri erano il motivo per cui io mi svegliavo ogni mattina. Lo amavo veramente molto.

Qualche anno prima (solo dopo poco tempo che stavamo assieme) avevo avuto dei brutti pensieri riguardo a quel legame che avevo con lui. Avevo paura che mi sarei potuta stancare di lui un giorno o un altro, ma il tempo mi fece capire che lui era sempre più adatto a me e che a lui ci tenevo tantissimo.

‹‹Bentornato a casa!›› dissi dopo avergli dato un leggero bacio sulla guancia e avergli scompigliato un po’ i capelli.

Erano troppo in ordine per i miei gusti.

Lo osservai.

Mi stupiva come quel ragazzo fosse cambiato così tanto in quegli ultimi anni, diventando un uomo.

In effetti eravamo cresciuti tutti, ma lui aveva fatto un cambiamento repentino, ed era cambiato davanti ai miei occhi.

I suoi capelli non erano più biondi come quando lo avevo conosciuto, ma si erano scuriti e li teneva molto più corti rispetto ai primi tempi. Ed era alzato molto, tanto che adesso, pure quando portavo i tacchi, mi sentivo una nanerottola in confronto a lui.

E pensare che prima eravamo quasi allo stesso livello.

Mi sentivo inutile a confronto della sua bellezza.

‹‹Ciao a te›› mi disse lui sorridendo e guardandomi con quegli occhi azzurro cielo.

Sospirai.

Non mi sarei mai e poi mai abituata alla bellezza del suo sguardo.

Mi bastava osservarli un secondo e partivo per il mondo di Poynterland.

Era sempre stato così e durante quegli anni non avevo nemmeno perso quell’abitudine.

Anche adesso, che portava gli occhiali da vista quando era a lavoro, i suoi occhi rimanevano comunque la cosa che forse amavo più in lui.

Mi facevano andare il cuore in un brodo di giuggiole ogni volta che li incontravo.

 

Io e Doug ci eravamo trasferiti in quella casa quando mia madre e Robert si erano risposati. È vero che la casa dove abitavo con mia madre era grande, ma io mi sentivo di troppo e con Doug era da un po’ che parlavamo di andare a vivere insieme.

‹‹Come è andata oggi a scuola?›› chiesi curiosa.

‹‹Come al solito›› sorrise lui ‹‹Quei piccoli mocciosetti mi fanno dannare ogni singolo giorno›› anche se diceva così sapevo quanto ci teneva a loro ‹‹E poi sono dovuto restare un po’ di più, per via di un collegio dei docenti.››

‹‹Novità da parte di Danny?››

 

Dougie occupava da due anni e mezzo la cattedra di maestro di Teoria musicale nella scuola elementare del nostro quartiere.

Per lui era stata una buona occasione dopo tutte le cose brutte che erano successe e l’aveva subito colta al volo.

Stessa cosa aveva fatto Danny, che invece occupava la cattedra di maestro di Chitarra, sempre nella stessa scuola dove insegnava Doug.

Ogni tanto, quando avevo qualche pausa dal lavoro, andavo a trovarli a scuola e ogni volta che li vedevo in quelle vesti, non facevo altro che sogghignare.

‹‹Non molte a dire la verità›› mi rispose lui ‹‹Sempre la solita vita››.

Mi sorrise, ma poi quel sorriso si trasformò in un sorriso malizioso.

Conoscevo quello sguardo.

‹‹Com’è che ti sei cambiata senza aspettare me?›› Chiese in tono lamentoso.

Sorrisi in risposta al suo sguardo.

Sapevo dove voleva arrivare, ormai lo conoscevo troppo bene.

‹‹Adesso oltre ai miei panni, dovremo pensare anche ai tuoi, per la seconda volta..›› mi fece l’occhiolino ‹‹Invece se mi avessi aspettato, avremmo dovuto pensarci una volta soltanto!››

Mi diede un piccolo bacio sulla bocca e poi aggiunge più malizioso di prima:

‹‹Ma in fondo non è un problema! Mi diverto molto quando si tratta di spogliarti!››

Arrossii non poco appena lui ebbe finito di formulare quella frase.

È vero che eravamo soli in casa e che era tanto che stavamo assieme, ma mi imbarazzavo ugualmente, qualsiasi cosa avesse detto.

Poi mi prese tra le sue braccia, come i cavalieri quando prendono le loro principesse e io automaticamente gli misi le mie attorno al suo collo.

Iniziò a correre.

‹‹Dougieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee›› urlai.

A volte ci comportavamo ancora come bambini.

Bambini un po’ cattivelli però.

Entrato nella nostra camera da letto, mi posò sul letto e poi si sdraiò sopra di me, iniziando a baciarmi sul collo.

Sapeva come farmi contenta.

A volte mi chiedevo come faceva dopo una giornata intensa di lavoro ad avere ancora le forze per fare dell’altro.

Continuava a darmi piccoli e rapidi baci sul collo e poi, si spostò sulla mia bocca, prima con leggeri baci, poi, approfondendo il nostro contatto e iniziando a togliermi la felpa.

Un brivido percorse la mia schiena, mentre lo guardai negli occhi e notai che erano pieni di passione.

 

Ma purtroppo per lui, quella sera la sua rovente passione dovette raffreddarsi, perché lo squillare del telefono, che si trovava sul comodino vicino al nostro letto, ci intimò a troncarla lì.

‹‹Non ascoltarlo›› mi disse lui categorico.

Ma dopo che il telefono aveva ripreso a suonare senza sosta, quindi lo scansai da me e allungai il braccio verso la cornetta, rispondendo:

‹‹Sì?››

Vidi Dougie sussurrare un “si?” per farmi il verso, come un bambino piccolo e poi mi fece la linguaccia.

Così gli accarezzai una guancia con l’altra mano come per dire “dopo sono tutta tua”, quando mi bloccai, sentendo chi c’era dall’altro lato della cornetta.

‹‹Giuly sono io!››

La voce di Giovanna mi sembrò eccitata, ma allo stesso tempo nascondeva un velo di paura.

‹‹Gì dimmi›› dissi io in apprensione.

‹‹Ti ricordi che oggi avevo quell’appuntamento importan..››

‹‹Si che mi ricordo perfettamente›› la interruppi.

Sapevo esattamente di cosa stava parlando.

‹‹Beh, credo che sia andato tutto a buon fine!››

Volevo sapere i minimi dettagli.

‹‹Raccontami tutto››

 

Doug e la sua passione, avrebbero dovuto attendere un altro po’ di tempo…

 

 

 

     *                                                                                         *                                                                                           *

 

 

Per chi non lo sapesse questo è il sequel di New Life, storia che potete trovare nella mia pagina.

 

Eccomi di nuovo qua. È passato un po’ di tempo dall’ultima volta che ho messo la shot, quindi ho deciso di iniziare a postare il sequel.

Premetto che i primi capitoli servono a introdurre la storia. Di per sé la trama non è elaboratissima, anche se accadono moltissimi fatti. Sono passati dieci anni dalla prima storia e i personaggi sono cresciuti.. E anche la struttura della storia è cambiata. Il punto di vista dei personaggi non sarà uno soltanto..

Io sono veramente affezionata a questa storia e ai suoi personaggi e spero che anche voi la apprezzerete quanto me.

^-^

Non mi resta che ringraziare chi mi ha commentato precedenti storie:

 

Kiki91: eccoci qua! Grazie mille per essere sempre presente *-* Mi fanno sempre piacere i tuoi commenti. Speriamo che Dougie qua si comporti un po’ meglio… xD baci

 

Anaa94_17: ciao! Eccomi qua! Sono arrivata con il sequel! Spero che ti piacerà!

 

Saracanfly: grazie mille dei due commenti che mi hai lasciato nelle storie precedenti.. spero che anche questa ti piacerà!!!

 

Keloryn: Carissima *-* sei sempre così gentile quando mi lasci i commenti.. non è che sei un po’ di parte?? xD mi sono decisa a postare il sequel hai visto?? Spero che ti piacerà *-*

 

Rubychubb: Silvia! Devo ammettere che sono rimasta piacevolmente sorpresa, quando una sera tornando da lavoro mi sono trovata le tue due immense recensioni. Le ho lette con molto piacere e sono stata molto contenta di quello che mi hai scritto. Spero che ti piacerà anche il sequel, sempre se vorrai seguirmi. Grazie infinite, davvero!!! <3

 

x_blossom_x: eccula lei *-* Forse non lo leggerai mai questo ringraziamento o forse si.. io comunque non ti dico che lo scrivo xD Grazie mille per il commento alla shot. Tu afferri sempre tutto quello che c’è da afferrare, conosci i miei personaggi e le mie storie quasi quanto me e questo non può fare altro che farmi piacere. Che dire, so già come la pensi sul sequel, quindi mi dileguo con un semplice grazie.

 

 

Per le persone che leggono solamente e che hanno intenzione di seguire anche il sequel, dico grazie anche a loro, anche se avere qualche commento in più nel sequel mi farebbe piacere…

^-^

Alla prossima.

 

 

 

 

   
 
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