Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: HarrysJuliet_x    16/06/2014    5 recensioni
Tutti noi siamo in cerca della nostra anima gemella: una persona che ci è stata regalata dal destino, una persona che ci appartiene sia spiritualmente che fisicamente. Che tragica coincidenza, la mia anima gemella è appunto il mio gemello. Si, sono innamorata di mio fratello gemello. E' così irrazionale ma così inevitabile. Ogni volta che lo guardo, io mi sento attratta in tutti i modi. Vorrei che mi appartenesse, ma purtroppo non è così. [...]
«Che devi dirmi? Hai una faccia serissima!» Disse con voce preoccupata.
«Lou, io sono innamorata...» Mi attorcigliai una ciocca di capelli attorno al dito e distolsi lo sguardo dalle sue iridi celesti.
«Che c'è di male?» Sussurrò interdetto.
«No Lou, io sono innamorata di Zayn.» I suoi occhi si spalancarono e mormorò un «Oh merda»
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo sei:

 

Sentii Zayn che rideva, così aprii gli occhi per guardarmi attorno. Notai che era tutto normale, la macchina era nella carreggiata giusta, lui guidava tranquilla e le note della canzone di Rihanna rimbombavano nell’abitacolo.
«DIO MIO! HAI IDEA DELL’INFARTO CHE MI è VENUTO? POTEVAMO MORIRE!» Sbraitai sbattendo le mani sul cruscotto.
Il cuore mi batteva a mille, non capivo niente.
«Non ho potuto resistere, sei troppo buffa.»
Imboccò la nostra strada e finalmente parcheggiò.
Gli piaceva farmi arrabbiare, forse perché era l’unica cosa che sapeva fare veramente bene.
Presi un lungo respiro mentre scendevo dalla macchina, sapevo che ci sarebbe stato l’interrogatorio e la riunione di famiglia.
Guardai un’ultima volta mio fratello e rimasi senza fiato. Lui notò il mio gesto e mi sorrise, mentre io abbassai lo sguardo.
Se solo non fossi stata invisibile per lui, se solo aprisse gli occhi, se solo non fossi sua sorella.
E’ sbagliato, sbagliato, sbagliato.
Mi ripeto ancora una volta, cercando di dissuadermi dal guardarlo ancora. Entrammo in casa e con nostra grande sorpresa vi trovammo tutti i nostri parenti, non solo i nostri genitori ed i nostri fratelli, ma anche gli altri.
«Questa situazione è veramente strana…» Mi sussurrò Zayn. Non potei dissentire, aveva perfettamente ragione.
Nostra madre senza proferire parola ci fece cenno di sederci sulle due sedie libere difronte a loro.
Spiegammo l’accaduto, ovviamente distorcendo la realtà. Nonostante fossimo diciottenni ci beccammo due settimane di punizione.
Non ci voleva, sarei dovuta andare con Lou a comprare il vestito per il ballo scolastico.
Salii in camera troppo incazzata, era stata una giornata di merda, avevo litigato con mio fratello e non avrei potuto comprare il vestito per un evento che odiavo.
Accesi lo stereo situato sopra il comò e poi mi aprii la finestra. Dal mio balcone si potevano vedere le stelle, erano veramente luminose. La luce della stanza di Zayn si accese insieme a quella del suo balcone che confinava con il mio.
Alla radio fecero passare “Just to see you smile” di Tim Mcgraw, una delle sue canzoni più belle, a parer mio, così iniziai a ballare.
Quello era il tipo di musica che Perrie o le sue amiche non avrebbero ascoltato mai.
In testa mi balenò il pensiero che io non sarei piaciuta a Zayn nemmeno se non fossi stata sua sorella, non ero bella, non avevo dei tacchi nel mio armadio, nemmeno dei vestiti corti, non andavo in discoteca, perdevo tempo a disegnare, a scrivere, a giocare al computer.
Non ero come loro e non lo sarei mai stata.
Smisi di ballare quando notai una figura che mi fissava insistentemente. «Coglione, ti sembra divertente?» Avevo pensato che fosse un ladro, ero paranoica.

«Con te è tutto divertente.»

Mi spiazzò

 

Due settimane dopo:

Ballo in maschera.

 

 

«Aaaaandy! Sei pronta per questo pomeriggio?» Urlò Lou schiacciandomi il piede mentre volteggiava per il corridoio scolastico. Lo maledii mentalmente ma poi tornai a sorridergli.
Sebbene anche Zayn e Perrie avessero deciso di andare al ballo, io ed il mio amico avevamo concordato che ci saremmo andati anche noi. 
“Un’opportunità per conoscere gente nuova” e per gente nuova lui intendeva ragazzi, perché da quando era venuto a sapere dei miei sentimenti non smetteva mai di cercare di accasarmi con qualcuno.
In due settimane aveva cercato di combinarmi appuntamenti con: Marshall, quello che suonava il sassofono, Santiago, il ragazzo dello scambio culturale e per finire, Roger, il nerd.
Quel pomeriggio andammo a comprare il vestito in fretta e furia perché il ballo si sarebbe tenuto poche ore dopo. 

Entrammo da Pinkie Prom, uno di questi negozi specializzati, che a me davano il voltastomaco. Non sarei andata al ballo con la persona che amavo. Il mio primo ballo senza il mio primo amore. Mi vennero in mente i flashback delle settimane scorse.
Due settimane, eppure era successo molto. Zayn sapeva tutto, ma non aveva un minimo di tatto , aveva continuato a baciare Perrie davanti a me, le ripeteva quanto l’amava, sembrava una recita messa in scena solo per vedermi soffrire, ma era la realtà, cruda e spaventosa realtà.
Louis stava nel reparto maschile, cercava qualcosa per lui, mentre io ero davanti ad una marea di vestiti senza sapere da dove cominciare.
Quando c’erano April e Mike lo shopping lo facevamo con loro, ma erano andati via, uno di loro due per sempre.
Il giorno che Mike morì fu il più brutto della nostra vita, non ci saremmo mai aspettati di veder sparire una persona così importante, essenziale. Non eravamo più un quartetto, lui se ne era andato, April ed i suoi genitori si trasferirono in Montana dal dolore.
Ricacciai indietro le lacrime, non era il momento per piangere, Mike avrebbe voluto vedermi felice.

Non trovai un vestito, ne provai tanti, ma nessuno mi piaceva.
«Scusa Lou, ci sto provando, ma non ci riesco. Non verrò questa sera, vai con El, io non me la sento.» Dissi mentre parcheggiava nel vialetto di casa mia.
«Pensaci bene, se cambi idea sai dove trovarmi, per favore non affogare nelle tue lacrime o nel gelato, chiamami se stai male.» Annuii distrattamente e poi entrai.
«Sono a casa, mamma, papà!»Gridai per farmi sentire.
Nessuna risposta, nessun segno di vita, ero sola. “Che gioia.”
Salii i gradini delle scale due a due, si stava facendo tardi e CSI Miami sarebbe iniziato da lì a poco.
Buttai la borsa sul letto ma sentii uno strano rumore, infatti quando vi guardai, notai che sopra vi era riposta una scatola grigia.
Titubante l’aprii e quello che vidi mi lasciò di stucco.
“Vieni al Richmond Park. Passerai la notte più bella della tua vita.” Il bigliettino era scritto a mano.
Sotto a quest’ultimo vi era un vestito in raso verde con dei brillantini sul decolleté ed uno strascico di un verde più chiaro.

 


Spazio autrice:
Ciao amori, scusate l'assenza, ho altre 5 storie da aggiornare LOL. Ho troppe idee, troppe fanfiction lol..  mancano due capitoli e la storia finisce...
HOHOHO. BABBO NATALE è ARRIVATO CON UN VESTITO PER IL BALLO.
me la lasciate una recensione? grx hihi. (LOL)

 

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: HarrysJuliet_x