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Autore: xmileysvoice    18/06/2014    5 recensioni
Miley è una ragazza diciassettenne che per puro caso riesce ad uscire di prigione, in cui aveva passato gli ultimi due anni per aver commesso un delitto. Il suo unico obbiettivo è quello di uccidere il ragazzo che tradendola l'aveva fatta mettere in carcere.
Dall'altra parte c'è Louis, un ragazzo ricco e confuso, che scoprirà cose di sè che non avrebbe mai immaginato, tutto grazie ad un ragazzo appena conosciuto:Harry, che diventerà più di un semplice amico.
Per caso le loro storie si intrecciano, e ciò che nasce tra Louis e Miley è molto di più di una comune amicizia, sarà un amicizia criminale.
Tutto andrà bene, fin quando il passato dei due, non verrà finalmente alla luce.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
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NEW KNOWLEDGE.


Louis era appena tornato da scuola, le cinque ore di lezione lo avevano reso totalmente esausto, e non vedeva l'ora di gettarsi sul letto a dormire. Avrebbe dovuto fare i compiti, ma decise che gli avrebbe dedicato appena un'ora. Erano passati due giorni da quando aveva lasciato Mary, ed era come se si sentisse molto più libero e leggero, gli mancava ancora qualcosa, aspettava ancora qualcosa che colmasse quel vuoto che sentiva, ma stava già meglio.
   In quel momento nemmeno le urla continue di sua madre avrebbero potuto rovinargli la giornata, eppure ce la metteva davvero tutta per farlo.
   
Lanciò la giacca di pelle sul divano insieme alla sua borsa della scuola, alcuni libri scivolarono via dallo zaino ma Louis corse in cucina senza curarsene minimamente. Cercò il più possibile di evitare Angela che intanto si aggirava per la casa, prese due biscotti e si avviò verso la camera, ma prima che potesse salire la seconda scala suonò il campanello della porta. Con i biscotti ancora in mano si avviò all'ingresso e aprì.
   
Fu come se tutto intorno a lui si fosse appena fermato, come se il suo cuore avesse improvvisamente smesso di battere, come se il mondo avesse smesso di girare. Era una strana sensazione, qualcosa che non aveva mai provato prima, e infatti non riusciva a capire né di cosa si trattasse, né il motivo per cui gli stesse succedendo una cosa così.
   
Davanti a lui apparve un ragazzo alto e bellissimo, con i ricci castani e gli occhi smeraldo, era vestito in divisa da guardia ma era fin troppo giovane per avere un lavoro del genere. Lo guardò meglio e si accorse di averlo già visto, probabilmente frequentavano lo stesso liceo ma non si era mai accorto di lui prima d'ora.
   
-Salve.- Disse il ragazzo in tono fermo e autoritario, Louis si spostò in modo da farlo entrare.
   
-Salve, cosa succede?- Chiese incuriosito Louis.
   
-Vorrei un'informazione da lei.- Spiegò la guardia. -Piacere, Harry.- Gli tese la mano ma Louis rimase immobile a guardarsi la mano piena dei biscotti, motivo per cui non potè stringergli la mano. Ad Harry uscì una risata.
   
-Louis.- Disse con un sorriso, e lasciò che il ragazzo si accomodasse sul divano in pelle bianca, spostando nervosamente il suo giubbotto e la sua borsa. Harry non esitò a sedersi a gambe divaricate, con i gomiti posati sulle ginocchia, si tolse il cappello e scosse velocemente la testa sistemandosi i ricci sulla fronte. Louis rimase per un po' a fissarlo, concentrandosi esclusivamente sui suoi capelli e sui suoi occhi, poi si decise a sedersi sulla poltrona accanto per sentire cosa aveva da dire. Nemmeno lui sapeva perchè avesse tanto piacere di guardarlo, probabilmente gli ispirava fiducia, era sicuramente per questo motivo.
   
-Allora, stiamo cercando una ragazza che è scappata dalla carcere, e vorremmo sapere se l'avete vista.- Disse Harry, e ora il suo tono era più pacato e si sentiva che era un ragazzo di appena diciassette anni. Louis annuì incuriosito mentre addentava uno dei suoi biscotti. Non capitava spesso che nel loro paese ci fossero dei killer che girovagavano indisturbati, era una cosa del tutto nuova.
   
All'improvviso Louis si sentì pervaso da un'ondata di calore, iniziò a sentire i battiti accellerare e l'agitazione salire fino ad impossessarsi di ogni parte del suo corpo. Il suo passato tornò a farsi sentire, tornò ad invadergli la mente e pensò che quella era una guardia, che non avrebbe dovuto far trapelare il suo nervosismo davanti a lui. Doveva nascondere i suoi errori.
   
Harry gli mostrò alcune foto della ragazza che era scappata dalla prigione, era alta e bella, con capelli biondi e corti, aveva un che di familiare per Louis, ma non riusciva a capire cosa. Sapeva soltanto che tutta quella storia della guardia e della prigione lo spaventava a morte, aveva paura che sarebbe potuto venire a galla qualche errore del suo passato, qualcosa che non si era ancora perdonato.
   
Louis le guardò attentamente, anche se sapeva di non averla mai vista, forse per trattenere Harry più tempo, forse perchè quei lineamenti familiari lo lasciavano perplesso. Forse perchè voleva capire per quale motivo avesse la sensazione di aver già visto quella ragazza.
   
Dopo qualche minuto scosse la testa. -No, non la conosco, mi dispiace.- Disse allora Louis.
   
-Va bene, grazie dell'aiuto.- Ringraziò Harry con un grande sorriso, si alzò dal divano e Louis lo guardo dirigersi di nuovo vero l'ingresso. -Hey, tu sei del classico qui vicino, giusto?- Chiese prima di superare l'uscio. Sembrava che si fosse tolto quell'autoritaria divisa da guardia e fosse tornato il ragazzo che Louis vedeva quasi ogni giorno nei corridoi, ma della quale non sie era mai accorto prima d'ora.
   
-Si, vado lì a scuola. In che classe sei?- Chiese Louis, sperando di non sembrare troppo insistente, era appoggiato alla porta mentre parlava col ragazzo dall'altra parte dell'uscio.
   
-Secondo liceo, sezione B, tu dovresti essere nella D, giusto?- Louis rimase sorpreso del fatto che Harry sapesse in che classe fosse, non si erano mai parlati prima, eppure lui lo sapeva. Era strano il fatto che a lui interessasse tanto una cosa così, si sentiva quasi come una ragazzina di dodici anni innamorata di un ragazzo di cinque anni più grande. Ma lui non era innamorato, e non riusciva in alcun modo a spiegarsi a cosa era dovuta quella strana sensazione. Louis annuì energicamente.
   
-Perchè non ci vediamo ogni tanto? Potremmo studiare insieme visto che abbiamo la maturità.- Chiese Harry mantenendo il suo affascinante sorriso, e Louis ne rimase piuttosto sorpreso. Prima di quel momento nessuno sconosciuto gli aveva mai chiesto di conoscersi in modo così spontaneo. Louis apprezzò quel gesto e cercò di essere il più gentile possibile, visto che non era una cosa che gli veniva molto naturale. Forse perchè i suoi genitori lo avevano sempre viziato, forse perchè l'aggressività in casa sua non era mai stata punita, anzi, era sempre stata incoraggiata.
   
-Certo, mi farebbe davvero piacere.- Sorrise Louis. Fermandosi a pensare per un attimo si rese conto dell'assurdità della situazione in cui si trovavano, e gli uscì spontaneamente una risata.
   
-Ci si vede allora.- Harry fece un cenno con la mano e si allontanò salutando Louis, che ricambiò prima di rientrare in casa, e salire le scale per la sua camera.

 

 

 

Il passaggio di un camion per la strada svegliò Miley, non aveva idea né di che giorno fosse né di che ora fosse, ma pensò che doveva immediatamente trovare un posto in cui dormire. Si alzò e si stiracchiò, rivolse uno sguardo al sole, e lasciò che la luce le illuminasse tutto il corpo. Aveva bisogno di vestiti nuovi, qualcosa di più decente con la quale poter andare in giro, tutti le avrebbero fatto delle domande se l'avessero vista girare per il paese con una tuta arancione, il che non è esattamente l'ideale per non farsi notare. Qualcuno avrebbe potuto riconoscerla, e probabilmente c'erano alcune guardie che perquisivano la zona, quindi doveva assolutamente rifugiarsi da qualche parte.
   Dopo aver riflettuto sul da farsi si tolse la tuta e rimase con una canottiera bianca e un paio di pantaloncini neri, quelli che portava appena arrivata in prigione. Ricordava fin troppo bene quel giorno, aveva ancora addosso l'odore di sangue secco, la pelle ancora sporca di fango, la rabbia ancora viva dentro di sé. Stare in prigione non aveva certo spento quell'energia, anzi, l'aveva addirittura alimentata.
   
Nascose velocemente la tuta dietro un cespuglio, in modo che nessuno potesse trovarla, e decise di rivolgersi alla casa accanto al giardino. Sfoderò uno smagliante sorriso, rivelando la sua vera personalità, quella esuberante ed euforica. Con una piccola corsa salì le scale per l'ingresso e suonò al campanello. Non sapeva come si sarebbe presentata, ma era troppo tardi per pensarci: aveva già suonato il campanello, e sentiva i passi di qualcuno arrivare alla porta.
   
In meno di un minuto qualcuno aprì, e davanti a sé ritrovò il ragazzo che due sere prima aveva visto passare davanti al giardino in cui si trovava, la sensazione si averlo già visto le tornò alla mente, e anche lui sembrò rimanere di stucco quando la vide.
   
-Scusa il disturbo, sai per caso dove posso passare la notte, se non ho un soldo?- Non erano esattamente queste le parole che si era immaginata uscissero dalla sua bocca, eppure con sua grande sorpresa, furono proprio quelle. Non suonava affatto bene, e si maledì immediatamente quando si rese conto di cosa aveva appena detto. Probabilmente aveva soltanto spaventato quel ragazzo, che appariva ancora perplesso.
   
-C'è una casa famiglia, a un chilometro da qui.- Balbettò Louis, forse perchè gli sembrava tutto troppo strano per essere vero, o forse perchè si era appena reso conto che aveva già visto quella ragazza. E ora sapeva anche dove. Lei era la ragazza delle foto che gli aveva mostrato Harry poco prima.
   
Miley ringraziò con un sorriso e fece per andarsene, ma fu fermata dalla mano di Louis che si aggrappò al suo braccio.
   
-Io ti conosco.- Sussurrò Louis, e si rese conto che nella sua testa suonava molto meno inquietante, e per un attimo si sentì in uno di quei film horror che mandavano in onda la sera ad orari improponibili.
   
Allora Miley abbandonò il suo sorriso, calò sul suo viso un velo di tristezza e preoccupazione. Capì che non doveva far finta di essere un'innocente ragazzina, quel ragazzo l'aveva riconosciuta, e adesso doveva cercare di farglielo dimenticare, o convincerlo a non dire niente.
   
-Che cosa vuoi per non consegnarmi alla polizia?- Arrivò subito al punto, doveva andarsene al più presto, non poteva rischiare che qualcuno la riconoscesse ancora. Chiaramente le guardie avevano già iniziato le indagini.-Non lo farò.- Affermò Louis. Miley non credette alle sue orecchie, non gli chiese nemmeno il motivo, decise di non farlo. Decise di non fare niente, per non rischiare che cambiasse idea, avrebbe voluto ringraziarlo, perchè nessuno aveva mai fatto niente del genere per lei, nemmeno tra i suoi amici.
   
-Qual'è il tuo nome?- Chiese Miley.
   
-Louis, e il tuo?- Louis non sembrava temerla, nemmeno sapendo che era un'assassina, e questo le fece pensare che forse anche lui aveva un passato simile al suo. Quel ragazzo nascondeva un segreto, ne era certa. E lei l'avrebbe scoperto.   
   
-Sono Miley, ma questo non t'interessa.- Sorrise, ma mantenne uno sguardo duro e temibile. -Ah, Louis, se lo dici a qualcuno, sei morto.- Disse avviandosi verso la strada, nemmeno lei sapeva se sarebbe andata o no nella casa famiglia, ma doveva nascondersi.
   
-Miley, perchè non vieni a stare qui?- Urlò Louis quando la ragazza stava già per attraversare la strada, lei ci pensò un attimo su, poi si voltò e sgattaiolò in casa del ragazzo facendogli un cenno del capo per ringraziarlo. -Potrei avere qualcosa da chiederti in cambio del mio silenzio.-  




Ciao a tutti(: Spero che i capitoli vi piacciano, non so quando pubblicherò gli altri, ma spero che recensirete, sia per cambiare le cose che potrebbero non esservi piaciute, sia perchè vorrei sapere se è il caso di continuare o no. 
Grazie a tutti. 
-Fra.

   
 
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