Something
Great
Capitolo 11
Il rumore leggero della matita che
scorreva pigramente sul libro da cui stava studiando era l’unico suono che
riempiva la sua stanza.
Louis sospirò,non riuscendo a trattenere
uno sbadiglio e passandosi una mano tra i capelli prima di poggiare la testa su
quel maledetto libro,decisamente annoiato.
Sforzando appena l’udito,attraverso le
sottili pareti di casa sua,riusciva a sentire le gemelle giocare nella stanza
accanto,mentre dal fondo del corridoio la chitarra elettrica e il basso di
quella canzone che Lottie sembrava ascoltare in continuazione,”She Looks So
Perfect” o qualcosa del genere,gli arrivavano leggermente attutiti nella
quiete di un pomeriggio come gli altri.
Stava quasi per assopirsi così,con la
testa sul libro,quando lo squillo del cellulare lo richiamò alla realtà,costringendolo
a sollevarsi e ad afferrare il telefono.
Aggrottò appena le sopracciglia a
leggere quel nome,l’ultima persona che pensava potesse chiamarlo,e si affrettò
a rispondere,decisamente curioso.
<< Pronto? >>
<< Lou? >> La vocina sottile
di Diana risuonò attraverso la cornetta facendolo sorridere involontariamente.
<< Ehi Dì,come mai mi hai
chiamato? Qualcosa non va? >>
<< Mi annoio. Ho la febbre e non
posso uscire >> fece la piccola con tono lamentoso e Lou poteva quasi
immaginarsela,il cellulare del padre stretto tra due mani per reggerlo meglio,i
capelli sciolti sul pigiama rosa con i coniglietti,mentre metteva su un
adorabile broncio.
<< Mi dispiace… Posso fare
qualcosa per te? >>
<< Ti va di venirmi a trovare? Così
giochiamo tutti insieme >>
Bastò un attimo,uno sguardo veloce al
suo libro di letteratura,perché Louis prendesse le chiavi dell’auto e uscisse
dalla propria stanza.
<< Ci vediamo tra poco,ok? >>
<< Lou! >>
Diana si lanciò contro le sue gambe non
appena Harry aprì la porta,catturando subito la sua attenzione,prima ancora che
potesse arrossire per il sorriso che il ragazzo gli aveva rivolto nel trovarselo
davanti.
<< Ehi piccola come stai? >>
chiese accarezzandole dolcemente i capelli e inginocchiandosi per essere alla
sua altezza
La bimba incrociò le braccia al petto
con un broncio.
<< Papi non mi fa uscire >>
<< Forse perché hai la febbre
piccolo mostriciattolo >> ribatté subito Harry,sollevandola alla sua
altezza per baciarle il naso,facendola ridacchiare.
Louis li osservò per qualche istante
rapito ancora una volta dal legame dolce e profondo che univa quella stupenda
quanto improbabile coppia,prima che il riccio si voltasse sorridente verso di
lui.
<< Mi dispiace che questa piccola
peste ti abbia disturbato,ma continuava a lamentarsi del fatto che si stesse
annoiando e di certo quando ha detto che voleva chiamarti per chiacchierare con
te non pensavo che ti avrebbe costretto a venire qui… >>
Lou non riuscì a trattenere una risatina alla vista di Harry che si passava una
mano tra i ricci,vagamente imbarazzato.
<< Non è un disturbo davvero
>> aggiunse poi sorridendo mentre prendeva Diana in braccio a mò di koala
e si dirigeva verso la sua cameretta chiedendo: << Allora,a che vuoi
giocare piccola principessa? >>
<< Papi sai che sei tanto buffo?
>> scoppiò a ridere la piccola Diana,mentre anche Louis abbassava lo
sguardo e si stringeva un labbro tra i denti per non ridere in faccia
all’altro ragazzo.
Ovviamente,far scegliere il gioco alla
“povera,piccola,indifesa bimba malata” non era stata un’idea
grandiosa,soprattutto se a giocare con lei dovevano essere loro due.
<< Vero Lou? >> chiese la
bambina,voltandosi verso di lui mentre si stringeva al suo orsacchiotto.
Il ragazzo si arrischiò ad alzare
un’altra volta lo sguardo al ragazzo di fronte a sé che sbuffò,un adorabile
broncio (Louis ormai capiva da chi aveva preso quell’espressione che avrebbe
intenerito qualsiasi cuore di pietra la piccola Diana) in viso e una coroncina
rosa con tanto di lustrini e piume fucsia incastrata malamente tra i ricci
scuri,una visione tanto ridicola quanto improbabile.
<< Ti dona molto Harry >>
disse con tono serio,guardandolo negli occhi per un istante,ma quando quei fari
verdi si sollevarono verso il soffitto in un’espressione esasperata non poté
non unirsi alla bambina nel ridere a crepapelle.
<< Me la pagherete voi due,sappiatelo
>> incrociò le braccia al petto fintamente offeso Styles,venendo subito
abbracciato dalla figlia.
<< Ma papà,tu devi fare la
principessa,devi mettere la corona! >>
<< Ma scusa amore,io non sono il
tuo principe azzurro? >>
<< Ma anche Louis lo è! >>
E il ragazzo dai capelli chiari non riuscì
a trattenere un’altra risata spensierata a quello scambio di battute e alle
espressioni buffe di padre e figlia.
Il libro di letteratura era decisamente
dimenticato.
<< Mi dispiace. Ancora >> si
scusò Harry,poggiandosi allo stipite della porta con un sorriso,nella stessa
identica posizione di qualche sera prima.
Louis non poté non pensare che stava
quasi diventando un abitudine parlare lì,sul pianerottolo di casa Styles,dopo
che Diana si era addormentata,o meglio,stavolta,era crollata sul tappeto della
sua cameretta dopo averli costretti a provare qualsiasi gioco possibile e
immaginabile.
<< E di cosa? >>
<< Di averti disturbato e impegnato
tutta la sera a fare stupidi giochi per bambini con mia figlia quando magari
saresti potuto uscire a divertirti >>
<< Se ti può consolare mi sono
divertito. E probabilmente avrei passato la serata a far finta di studiare o a
rincorrere le mie sorelle per casa >>
Harry ridacchiò,scotendo appena la testa
e passandosi una mano tra i ricci in un gesto che a Louis stava quasi diventando
familiare.
<< Spero che Diana si riprenda
presto,fammi sapere se domani ha la febbre >> aggiunse il ragazzo più
basso avviandosi verso le scale,due gradini per volta.
<< Lou? >> lo chiamò il
riccio quando ormai era quasi arrivato a metà rampa,facendolo voltare.
<< Si? >>
<< Grazie di essere venuto. È
stato molto divertente >>
E Louis sorrise ancora,le guance che si
imporporavano.
<< è stato un piacere,Harry
>>
Vi era mancata Diana? A me da morire
<3
Come sempre link alla “storia
gemella” della mia amica Giulia www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2434099&i=1
A presto :)