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Autore: Devagiec    21/06/2014    1 recensioni
Wayra è un ragazzo di 20 anni, che è nato e cresciuto nella Zion Valley terra natia della sua tribù i Tormenti. Ma lui non si sente appartenente a niente, tutto questo cambierà a causa di una voce, in una notte interminabile. Lasciandolo in un mondo dove non c'è altro che odio.
La storia è ambientata nella costa Ovest quindi Fallout New Vegas ma dato la mancanza della sezione ho messo Fallout 3 penso vada bene comunque.
Genere: Avventura, Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: Violenza
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CAPITOLO II

UNA VOCE NEL VENTO

 

Wayra saltava da un masso all'altro, non aveva paura di cadere, e se fosse successo non gli avrebbe dato peso, avrebbe potuto anche morire in quel modo ma non lo toccava minimante, anzi spesso si distraeva mentre saltava. Era quasi vicino al villaggio mancava poco si potevano vedere da lontano le luci delle torce risplendere nell'oscurità, il rumore dell'acqua e... una voce. Questo suono fece fermare Wayra, non era una voce normale per dove si trovava lui. Sopratutto perchè non era la lingua che parlava lui. Wayra capiva quelle poche parole che venivano dette ma li suonavano strane, Joshua aveva imposto che tutti studiassero la lingua “Oltre montagne”, ammetto che era utile, spesso scambiavo qualche parola con i viaggiatori e i mercanti che venivano da noi. Ma questa volta era diversa, era femminile soave, eterna. Wayra segui la voce come incantato, e finalmente cominciò non solo a sentire ma anche vedere qualcosa, era una scatola illuminata che emanava il suono nell'aria. Intorno alla radio c'erano delle persone che dormivano, ma lui non era interessato a loro. Era più interessato alla scatola. Quindi si sedette su un masso alto, non così vicino alla scatola sonora ma abbastanza vicino per capire qualche parola invece che un suono sconnesso, per un attimo la voce smise di uscire dalla scatola, ma poi riprese. E disse qualcosa come “Ricominciare... attendono.. divertimenti.. lasciarsi il mondo alle spalle.... vi aspettiamo”. Poi la scatole smise di parlare, e la luce si spense. Wayra rimase seduto a gambe incrociate a pensare a quelle poche parole che aveva sentito, “Chissà di che luogo parlava la scatola femminile, sarà meraviglioso? I viaggiatori dicono sempre che il mondo Oltre le montagne non è un bel luogo, ma un buco di cattivi e assassini.” - “Sarà un enorme foresta? Magari risparmiata alla pioggia di fuoco? Oppure una città?”. Dietro Wayra un rumore poi.. una voce li fece gelare il sangue, “Una città di fantasmi.... sotto una nube rosso sangue”.

Wayra rimase impietrito, poi l'uomo l'ho prese per le spalle e lo scagliò verso il basso, Wayra cominciò a rotolare verso il piccolo accampamento di sconosciuti. Quando ormai aveva raggiunto le persone svegliate dal frastuono, sbatte la testa contro un sasso e prima di svenire riuscii a sentire solo qualche frase che si scambiavano tra loro: “Ma cosa?” -”Aiutami a legarlo..”.

“Sei sveglio?” -”Svegliati.. dannazione è morto, preparo un fuoco e mangiamolo, Claire vai a prendere altra legna.” - “Ma tu sei fuori come un Bighorner non vedi che respira ancora?” - “Non vuol dire niente, aspetta si sta svegliando, “Dove, dove mi trovo?” chiese Wayra ondolando da destra a sinistra e provò ad alzarsi ma cadde per terra di colpo. “Stai fermo! Non stai ancora bene, se vuoi alzarti usa queste stampelle” - “Comunque in questo preciso momento, siamo accampati vicino a... esattamente non lo so in mezzo a delle montagne sperdute” “Ah piacere io sono Claire, e questo pazzo bastardo è Bastion, tu sei?”, Wayra prese le stampelle e si aggrappo ad esse per alzarsi, Claire lo aiutò. Dopo essersi alzato e sistemato Wayra si presentò “Io sono Wayra” - “Ma voi, non siete gli uomini della scatola parlante?” Chiese Wayra spaventato, “Scatola parlante? Uomini? Ah aspetta intendi quelli che sono scappati via l'altra notte, lasciandoti qua legato come un salame alla vista di Ruth?” Disse Claire indicando un Bighorner di grosse dimensioni, che beveva da una pozza d'acqua. “Naturalmente ti starai chiedendo come può spaventare un Bighoner, ma il nostro caro Ruth è la migliore guardia che esista” Si intromise Bastion girando la testa di Wayra verso quello che erano due Mitragliatori a Canne Rotanti, che sembravano modificati per essere attaccati a Ruth, ovviamente Wayra non capiva assolutamente cos'erano dato la vista sfocata e la mancata conoscenza di armi pesanti. “Potrei spiegarti come funzionano senza danneggiare Ruth, ma ora non abbiamo tempo per perderci in queste sciocchezzuole da maniaco armaiolo.” disse ridacchiando Bastion. Claire tornò a parlare dopo una lunga occhiataccia a Bastion, e diede un occhiata al volto di Wayra. “Hai un brutto taglio su entrambi gli occhi, a quanto pare non volevano che tu scappassi o che vedessi qualcosa” - “Non credo di riuscire ad aiutarti ” - “Posso farti una domanda Wayra? Vieni da qualche tribù lontana?”, Wayra rispose subito, questi due personaggi si erano presentati in modo cordiale, e quindi meritavano fiducia “Si, vengo dai Tormenti una tribù di una terra chiamata Zion” - “La conoscete?”, Claire rimase un attimo in silenzio a pensare poi parlò “No mi dispiace, non la conosco..tu Bastion?” - “Si ne ho sentito parlare un vero Paradiso Terrestre, ma non so dove sia,,” rispose Bastion completamente perso nella sua testa.

Wayra rimase sconcertato da come fosse sperduta Zion, o come fosse stupida la gente poi pensò che Zion era trovabile solo tramite le carte dei Neo Canaaniti che avevano regalato solo agli uomini buoni che venivano da oltre le montagne, quindi si calmò e si rassicurerò. Dopotutto era meglio così.

“E' da un bel po che siamo qua saranno 5 ore, andiamo abbiamo un mondo da esplorare” Dopo queste parole Bastion spense il fuoco spostando la sabbia con il piede, chiamo Ruth e cominciò a montarli sopra i Mitragliatori, fece tutto con una grande manualità. Claira prese il suo zaino tirò fuori una mappa trasandata e guardò Wayra e disse: “Hei Wayra vuoi venire con noi?”. Wayra rimase fermo,non aveva molta scelta dato i tagli sugli occhi e la gamba dolorante cominciò a guardarsi intorno, conosceva a memoria quello scavo nella roccia, ci sarebbero volute molte ore ma alla fine sarebbe riuscito ad arrivare a casa sano e salvo. Ma lui aveva altro in testa pensava alla voce della scatola e a due parole precise: “Ricominciare e lasciarsi il mondo alle spalle”,ma anche le parole dette dall'uomo che l'aveva gettato giù dal masso facendolo quasi morire rimanevano nella testa. “Una città di fantasmi, sotto una nube rosso sangue”. Tutto ciò fece pensare a Wayra, che questo luogo non era altro che una terra maledetta dove all'interno si cela una grande storia. Una storia che merita di essere detta al vento e al mondo, i suoi pensieri vennero interrotti da Claire che gli chiese di nuovo “Allora vieni?”, Wayra si fece forza, e cominciò a zoppiccare verso Claire, e ripetendo “Sto arrivando, aspettami, non lasciarmi qui”

Ma quelle parole non erano rivolte solo verso di lei.

  
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