Partecipa alla fanfiction challenge II:
NatashaxBucky
prompt: ricordo.
Cap.3 Interrogatorio
Bucky mugolò,
socchiuse gli occhi e guardò in basso. Delle
corde di metallo gli cingevano il corpo. Avvertì la spalla
formicolare. Alzò lo
sguardò e vide Natasha far cadere ai suoi piedi il braccio
di metallo. Ci fu un
tonfo e Bucky si divincolò. I lacci gli graffiarono la
pelle, dalle ferite
pulsantisgorgò del sangue e i suoi vestiti si strapparono.
“Sappiamo
entrambi che posso liberarmi in pochi secondi
esattamente come te e qualsiasi altra spia addestrata in questo
mondo” disse
atono. Abbandonandosi alla spalliera della sedia.
“Hai detto che
potevi darmi le informazioni sull’Hydra.
Comincia a cantare” ordinò Natasha. Prese
un’altra sedia, la mise al contrario
e vi si mise a cavalcioni. Winter si sporse in avanti e socchiuse gli
occhi.
“Ti ho
già detto che lo farò per te, ma ho i miei dubbi
che
mi convinceresti in altro modo” sussurrò con voce
rauca. La sua fronte sfiorò
quella di lei.
“So essere molto
persuasiva” sussurrò Natasha. Caricò la
pistola, appoggiandogliela sulla tempia. Bucky sentì il
metallo gelido a
contatto con la pelle.
“Non ho paura di
morire, la fedeltà fino alla morte è una
delle prime cose che mi hanno messo in testa. Sono stato torturato per
anni e
con le scosse elettriche ho confidenza addirittura dai tempi in cui ci
si è
divertito Teschio Rosso” rispose. Rimise i piedi della
propria sedia sul
pavimento. Le iridi verdi di Natasha brillarono.
“Te lo
ricordi?” chiese. Soldier annuì un paio di volte.
“Come ti ho
detto sto riappropriandomi dei miei ricordi. E
più so, meno vorrei. La mia vita ha sempre fatto
schifo” rispose. Natasha si
voltò e vide il moncherino del braccio.
“La vita non
è facile per nessuno. Servi l’Hydra solo per il
lavaggio del cervello?” chiese. Soldier schioccò
la lingua sul palato. Scattò
di fianco, con una spallata la disarmò e
raddrizzò la sedia, risistemandosi
dritto.
“Faccio parte di quella branca. La testa a cui obbedivo era Russa ed era uno dei pochi che utilizza ancora parola d'ordine. Oggi giorno le altre testa hanno metodi diversi. E tutte hanno abbandonato parvenze naziste. Addirittura la mia testa si comporta come uno dei servizi segreti sovietici" spiegò Bucky.
Natasha si
voltò di scatto. Puntandogli in mezzo alla
fronte l’altra pistola.
“Cosa vuoi
dire?” chiese. Scese dalla propria sedia
continuando a puntarlo, ma allontanando la canna della pistola dalla
sua testa.
Si acquattò a terra mantenendo il capo alzato e prese
l’altra pistola.
“L’Hydra
che conoscevate è un ricordo” rispose Winter.