•  Ciao mamma- la saluto appena entro in cucina
• Oh, ciao tesoro – ricambia passandomi un piatto con hamburger e patate, poi prosegue- scusa ma non ho avuto tempo di cucinare altro. Tra meno di un’ora devo  tornare a lavoro.

Mia madre lavora in un supermercato.

• Doppio turno oggi ?- le chiedo, addentando il panino
• Sì- mi guarda con i suoi occhi azzurri- voglio guadagnare abbastanza da poterti comprare un bel regalo per il tuo compleanno.
• Mamma, non importa.. sul serio- dico, guardandola con dolcezza.

E davvero non mi importava.

• No, niente scuse. È il tuo diciottesimo compleanno, avrai un bel regalo. E poi te lo meriti- risponde baciandomi sulla testa, come suo solito.

Le sorrido.  Intanto arriva anche mio fratello.

• Ciao mà- dice abbracciandola
• Ciao caccolina- rivolgendosi a me
• Dai Ez !!- protesto scherzosamente, dandogli un buffetto affettuoso sul braccio.

Lui ride e prende il piatto con l’hamburger.

• Di che si parlava ?- chiede sedendosi
• Del regalo di compleanno per tua sorella- ribatte mia madre, versandosi un po’ di vino.
• Uuuuh, la mia caccolina sta diventando grande- ride Ezra, arruffandomi i capelli.

Rido a mia volta, dando un altro morso al panino.

• Mamma vuole comprarmi un regalo bello e.. costoso- annuncio a mio fratello, facendo un cenno verso mia madre
• È giusto così, è un avvenimento importante e ci vuole un regalo importante
• Uffa, basta mi arrendo- sbuffo, alzandomi e baciando entrambi.

Metto il piatto nel lavabo e salgo in camera mia, gridando un “vi voglio bene” a metà scala.
Mi stendo sul letto, afferrando “il grande Gatsby” dallo zaino. Inizio a rileggere la parte che abbiamo fatto in classe, sottolineando i passaggi importanti.
Dopo meno di un’ora mia madre mi urla dalla scala:

• Al, sto uscendo. Tuo fratello è andato da Pam. Ci vediamo stasera !

Pam è la ragazza, ormai storica, di Ezra.

• D’accordo, a stasera- le rispondo, mettendo via il libro. Appoggio la testa sul cuscino e in meno di due minuti mi riaddormento.

Qualcuno suona il campanello, svegliandomi bruscamente. Mi alzo di scatto, stropicciandomi gli occhi e scendo in fretta le scale.

• Oddio Sam – grido stupita non appena apro la porta, saltando addosso alla mia sorellastra/ migliore amica.  L’abbraccio forte.
• Tesoro, mi sei mancata tantissimo- mi dice, baciandomi sulla guancia.

La faccio entrare. Sam, Samantha, è la mia migliore amica, ma contemporaneamente anche la mia sorellastra. Quando mio padre e mia madre divorziarono, io avevo tredici anni. Mio padre si risposò con una donna che aveva già due figli, Samantha e Calvin. Un sera la nuova moglie di papà, Helena, ci invitò a cena e lì conobbi Sam. Ci fu subito un’intesa pazzesca tra di noi e diventammo buone amiche. Man mano che ci vedevamo il nostro legame si intensificò e ora lei sa tutto di me, come io so tutto di lei.

• Allora mia cara Alabama, ci sono novità nella tua vita ? – mi chiede sedendosi sulla piccola poltroncina in camera mia.
• Mmh.. – rispondo incuriosendola. Mi guarda con aria interrogativa, legandosi i lunghi capelli biondi in una coda.
• Allora, racconta su !
• Oggi nella nostra classe è arrivato un nuovo ragazzo. Si chiama Derek- dico con noncuranza, sdraiandomi di pancia sul letto.

Le labbra di Sam si incurvano in un sorriso quasi malizioso. Alza un sopracciglio come per chiedermi “allora è carino questo Derek ?”. Le racconto tutto, soddisfando la sua sete di pettegolezzi.