Anime & Manga > BeyBlade
Segui la storia  |       
Autore: iloveryuga 2000    24/06/2014    4 recensioni
Una maschera di vetro le persone indossano e il loro vero volto nascondono.Credete alla teoria dei mondi paralleli?Neanche lei ci credeva.M dovette ricredersi.Perché quando un sentimento e verace e puro,va oltre il tempo e lo spazio.[Questo è il link del trailer:https://www.youtube.com/watch?v=C4fHF3laN94&feature=youtu.be] Questo è il link di un altro trailer che ho fatto: http://youtu.be/PlEsrQIjHWw
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Ryuga, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 22 Non le pareva assolutamente vero.Dopo tutto quel tempo di lunga attesa e sofferenza,era riuscita a dichiararsi.E per di più lui ricambiava!Non ci poteva credere le sembrava una favola.Era come se un gigantesco peso le fosse stato tolto dall'anima.Si sentiva così felice che avrebbe tranquillamente potuto mettersi ad urlare in mezzo alla strada.Si buttò sul letto,ridendo a più non posso.Le aveva detto di amarla,con una dolcezza che non era mai appartenuta al freddissimo Ryuga,il ragazzo dal cuore di ghiaccio.Aveva usato quelle due parole solo per lei.In quel momento le venne la fortissima tentazione di chiamarlo e,con una scusa ben congegnata,farlo venire in camera sua.Così avrebbero potuto stare un po'da soli.Saltò giù dal giaciglio.Si era completamente scordata del libro di Gwen,ora quello che contava era la conferma.Sì,lei voleva la certezza che l'albino l'amasse davvero.Ci si poteva aspettare tutto da lui,perfino che ritrattasse,perciò meglio andare sul sicuro.Si bloccò nel bel mezzo del corridoio,domandandosi se il blader fosse già tornato in camera sua.Alzò le spalle,l'unico modo per saperlo era andare a controllare.Poggiò l'orecchio alla porta,per carpire anche il più piccolo suono.Udì la sedia girevole della scrivania cigolare,segno che qualcuno si stava dondolando.Eccitatissima,bussò.Come previsto,dopo qualche secondo se lo ritrovò di fronte,eretto in tutta la sua possanza.Quando la vide,sfoderò uno dei suoi sorrisi storti e compiaciuti:"Ehila"Julie era bloccata a fissarlo.Scosse la testa,dandosi della stupida:"Ehila!"Seguì un'imbarazzante pausa di silenzio:"Sono venuta per parlarti di..."Accennò,ma venne interrotta da Ben,che la toccò da dietro:"Scusate,mi spiace interrompere,ma dobbiamo fare un'urgente riunione.Spero che siate dei nostri"I due ragazzi si guardarono,un lampo di delusione attraversò gli occhi di entrambi:"Sì certo"Acconsentirono,seguendo il giovane risolutore fino alla biblioteca di Gwen.Julie stortò la testa,non capendo cosa stesse succedendo:"Ma qui non c'è nessuno"Ben rise:"Non ancora"I libri erano ordinati per funzione,la cugina di Ben era una tipa piuttosto precisa.Quelli rossie erano della magia nera,quelli verdi di medicina e così via.Era tutto perfettamente organizzato,se non per una piccola cosa che ad una prima occhiata era sfuggita a Julie:in mezzo ai libri fucsia,spuntava un libercolo blu,che stonava con l'intero scaffale.Ben lo tirò verso di sè,ed in meno di un secondo,la libreria si spostò,rivelando un condotto segreto.La bruna rimase a bocca aperta.Il possessore dell'ultimatrix fece segno di proseguire.Julie era ancora imbambolata e saettava con gli occhi dallo scaffale al passaggio.Venne riscossa da Ryuga,che le poggiò una mano sulla spalla,facendole l'occhiolino.Entrarono nella galleria.C'era poca luce,la visuale era consentita solo grazie ad una torcia che Ben recava in mano.Si sentiva un forte odore di umido e l'aria era abbastanza rarefatta,ma si poteva sopportare.Dopo qualche metro giunsero nuovamente ad una parete.Il bruno tirò una leva e immediatamente la roccia si scostò,facendo entrare la luce.Oltre c'era un enorme sala completamente computerizzata.Un incredibile andirivieni animava la scena che si parava davanti agli occhi estasiati di Julie.Ryuga vedendola strabiliare per una cosa tanto banale sorrise:"Ti piace?"Le chiese dolcemente:"Altrochè se mi piace!"Ben si intromise con la sua solita aria da primadonna:"Qui è dove facciamo solitamente le riunioni.E'anche il rendez-vous dei risolutori giapponesi.Quello invece ufficiale è il monte Rushmore,in America"La ragazza aveva ascoltato ogni parola con attenzione,non voleva perdersi niente di quel mondo fantastico.
Prima di cominciare l'assemblea,Ben fece fare alla bruna un breve giro turistico,mostrandole tutti i segreti della polizia intergalattica.Vennero però interrotti dalla chiamata arrembante di Gwen,che rimproverò suo cugino per il ritardo e intimò ai tre ragazzi di venire immediatamente.Avevano già cominciato da dieci minuti.Ryuga e Julie si sedettero vicini,mentre Ben,portavoce della confraternita nipponica,dovette posizionarsi accanto al podio dei discorsi.Si prospettava una serata abbastanza lunga.

Il convegno durò circa due ore.Erano ormai le dieci passate.La cosa importante che era emersa non si poteva certo definire rassicurante:i risoluturi americani avevano intercettato un messaggio vocale di N ai suoi galoppini,che illustrava la meta del prossimo colpo.New York.Ovviamente erano già stati contattati gli agenti di zona,ma servivano rinforzi urgenti.Ancora una volta vennero proposti Ryuga e Julie per quella nuova quanto pericolosa missione.La decisione era stata approvata all'unanimità,visti i recenti successi dei nostri eroi.I due sarebbero dovuti partire il giorno seguente.Gli agenti maggiori avevano già predisposto ogni cosa,prenotando nei migliori alberghi e fornendogli un volo in prima classe ed un'ingente somma di denaro.Julie era entusiasta di questa cosa,finalmente avrebbe potuto passare un po'di tempo da sola con Ryuga.Appena terminato il summit,corse in camera per preparare le valigie,dato che l'indomani non avrebbe avuto tempo.La partenza era fissata per le sei.Stava finendo di infilare le ultime suppellettili,quando qualcuno bussò alla porta.Era Ryuga,che non potè fare a meno di sorridere alla vista della sua ragazza preferita alle prese con borse e bagagli.Le fece una carezza sul collo:"Ehi"Le sussurrò.La ragazza non gli prestò molta attenzione,era troppo concentrata:"Ehi,scusa se non ti do corda ma devo pensare se ho dimenticato qualc..."L'occhio le ricadde sul libro di Gwen.Appena lo notò la sua espressione divenne sconsolata.L'albino la vide,e le mise una mano sulla spalla:"Tutto bene?"
"Sì,credo di sì,però..."Prese il tomo in mano,stringendolo al petto.Il blader aveva capito subito cosa non andava.Avevano raggiunto un livello tale di sintonia che le parole erano divenute superflue.La abbracciò da dietro:"So cosa ti turba"Avrebbe voluto rassicurarla,ma non sapeva cosa dire.Julie aprì il libro e lo posò sulla scrivania,indicandoglielo:"Vedi?Non riesco a capire in quale lingua sia scritto"In effetti quei caratteri non assomigliavano a nessuna lingua conosciuta sulla terra.Assomigliavano molto a dei geroglifici egiziani,però erano del tutto indecifrabili.L'albino espirò,doveva pur esserci un modo per farla stare meglio.Lui la capiva,i misteri non la smettevano mai di comparire,e quelli vecchi si infittivano sempre più.Per lei non c'era un attimo di pace,in nessuno dei due mondi fra i quali faceva la spola.Eppure non faceva mai pesare niente a chicchessia,per evitare di creare altri problemi.Lui almeno poteva prendere a pugni il sacco per sfogarsi,ma lei non poteva fare neppure quello,poichè non aveva mai tempo.Già.Il tempo.Proprio quello che mancava alla loro storia.Se si fossero dati il tempo di comprendere meglio i loro sentimenti,forse tutte quelle incomprensioni non sarebbero mai venute a galla.Ma loro avevano fretta,Julie in primis che si sarebbe dovuta sposare entro pochi mesi.Questi pensieri saettavano nella mente di Ryuga,accavallandosi e creando immagini confuse.Scosse la testa,meglio pensare al presente,si disse.Si concentrò per trovare una soluzione allo spinoso problema della sua ragazza.Gli venne in mente un'idea geniale:"Julie,credo che siamo a cavallo.Dove dobbiamo andare,a New York,c'è una persona che sicuramente è in grado di leggere questo manoscritto.Ne sono quasi sicuro"Alla ragazza si illuminarono gli occhi:"Davvero?"Ryuga annuì,sfoderando uno dei suoi sorrisi.La bruna si voltò e lo abbracciò con forza:"Grazie!"Il blader fece sfregare la punta dei loro nasi:"Prego principessa,non c'è di che"Julie sorrise:"Mi piace quando mi chiami principessa"Ryuga ghignò malizioso:"Tu mi piaci sempre"Le morse delicatamente la punta dell'orecchio,e la ragazza strofinò la testa sui suoi pettorali scolpiti.Per quanto le sarebbe piaciuto continuare,e magari spingersi anche oltre,dovette interrompere quelle smancerie:"Tesoro,non è il caso che prepari i bagagli?"
"Non mi va"
"Pazienza,adesso tu vai in camera tua e fai le valigie!"Gli intimò come si fa con i bambini piccoli,spingendolo fuori.Si richiuse la porta alle spalle,sospirando dolcemente.Non le sembrava vera tutta quella dolcezza.Prima di coricarsi prese il portafoto vuoto che aveva trovato nella sua stanza nel periodo Sengoku e che si era portata dietro.Ora era riempito con una splendida foto di loro due insieme,e mai sarebbe stata cambiata.

Come stabilito la partenza ebbe luogo alle sei.Julie fece non poca fatica ad alzarsi alle cinque del mattino,ma,si sa,per la missione questo ed altro.Salirono sull'aereo e si accomodarono in prima classe,che era praticamente vuota,forse per l'eccessività dei prezzi.Le poltrone erano comode,osservò la bruna con un sorriso sulle labbra.L'altoparlante segnalò la partenza e i due si allacciarono le cinture.Ryuga le prese la mano,intrecciando le grosse dita con quelle sottili e minute della ragazza,per poi baciarle il dorso dell'arto,facendola rabbrividire.Si addormentarono entrambi così,avvinghiati,come se avessero il timore di perdersi durante il volo.Quando si svegliarono,il viaggio era ormai terminato,stavano atterrando.Una volta scesi dall'aereo,Ryuga si ricordò che avrebbe dovuto fare delle raccomandazioni a Julie,e anche che avrebbe dovuto darle alcune importanti informazioni.Si bloccò in mezzo all'aereoporto,prendendo un respiro.Doveva dirle le cose come stavano:"Senti principessa,devo dirti un paio di cosette"La ragazza si bloccò,sorridendogli:"Il fatto è...le persone che incontreremo,ecco,non sono esattamente...normali"Julie rise:"Tranquillo,ormai non mi stupisce più niente"Gli fece una carezza sul braccio,proseguendo.L'albino non era molto di quello che aveva appena detto la sua ragazza,poichè probabilmente stava per vedere la gente più strana che le fosse mai capitata.Cercò di non pensarci,dopo tutto ormai erano in ballo,tanto valeva ballare.
L'albergo dove avrebbero alloggiato era un sontuosissimo luogo per ricchi e figli di papà di sorta.Due come loro stonavano alquanto in mezzo a tutto quel lusso esagerato.Ryuga era stato molte volte a New York,ma non aveva mai visto nulla del genere.La bruna invece sembrava a suo agio.Anche quando parlò con il consierge,in inglese ovviamente,non incontrò alcuna difficoltà,ottenendo la camera quasi subito.Se tutto andava bene la stanza che i risolutori avevano prenotato per loro era ancora peggio dell'hotel stesso.C'erano ben due stanze,una camera matrimoniale e un salottino con tanto di televisore a quarantadue pollici,più un grosso bagno provvisto di tutti i sanitari.In mezzo alla camera matrimoniale c'era una grande vasca idromassaggio.Tutti i pavimenti erano rivestiti di moquette,e il mobilio era pressochè perfetto,con un grande letto a baldacchino che svettava su tutto il resto.Ryuga rimase e bocca aperta,mai visto un lusso tanto ostentato.La ragazza buttò le valigie sul grosso divano del salottino,per poi gettarsi con una rincorsa sul giaciglio.Il blader si guardò in torno alla ricerca di un altro letto,ma ne era priva.Probabilmente quel posto era stato costruito per lune di miele e cose del genere.Alzò gli occhi al cielo,un'altra volta sarebbe stato costretto a dormire sul divano...o forse no?Un ghigno satanico gli si dipinse in volto,forse era il caso di passare la notte con Julie,tanto per non lasciarla sola.In quel momento la sua mente era affastellata da pensieri così perversi che perfino Kevin,maniaco di prima categoria,avrebbe inorridito.La ragazza poteva facilmente immaginare quali cose passassero per l'anticamera(e anche per il salotto)del cervello di Ryuga.In fondo era pur sempre un uomo,da solo in una camera con una ragazza.Decise di provocarlo un pochino:"Ryuga perchè non vieni a provare il letto,è comodo sai?"Lo invitò facendo l'innocente.Il blader ebbe un fremito,ma dovette trattenersi.Si schiarì la voce:"Mi spiace ma non abbiamo tempo,dobbiamo andare a trovare...quegli amici di cui ti ho parlato prima"La ragazza si alzò,un po'sconsolata.Le sarebbe davvero piaciuto vedere fino a che punto poteva spingersi il suo blader preferito.Ryuga la squadrò da capo a piedi con una faccia poco convinta:"Che c'è?Perchè mi guardi così?"
"Niente è che penso che per dove dobbiamo andare tu sia vestita troppo elegante"In realtà indossava una normale maglietta azzurra con degli shorts di jeans,calze alla coscia celesti e un paio di trainers Nike bianche.Decisero di sorvolare,Ryuga non voleva dirle esplicitamente che il posto che dovevano raggiungere...erano le fogne.

Si fermarono in un vicolo buio,pieno di pattume di vario genere e brulicante di topi.La ragazza fece un verso disgustato e una faccia inorridita.L'albino tolse il tombino,indicando le fogne con la testa.Julie spalancò gli occhi,non aveva capito che si trattava di un posto così raccapricciante,altrimenti non avrebbe mai accettato la missione.Il blader si calò,e a lei toccò fare la stessa cosa.Purtroppo,scendendo lentamente c'era il rischio di scivolare..ecco appunto.Alla bruna scappò la mano.Per fortuna che Ryuga era proprio sotto di lei,e con i suoi riflessi da felino riuscì ad afferrarla senza procurarle un solo graffio.Le sorrise:"Ti capita spesso di scivolare e cadere?"Chiese sensualmente:"Solo se ci sei tu a prendermi"Fu l'altrettanto soave risposta della ragazza.Dopo qualche bacio fugace,i due proseguirono,solo grazie ad una pila che Julie aveva saggiamente portato con sè.Camminarono per un tempo indefinito,attraversando cunicoli pieni di lurido ciarpame.Più di una volta la bruna fu costretta a tapparsi il naso per non respirare l'aria rarefatta di quel postaccio.D'un tratto si fermarono:"E'qui"Annunciò Ryuga con un lieve sorriso.Guardò la sua ragazza,che annuì,pronta al peggio.Inaspettatamente la porta,che agli occhi di Julie sembrava imvisibile,scorse in avanti,rivelando ciò che c'era dietro.Una casa,ammobiliata ed arredata come poteva essere un qualsiasi appartamento nella Grande Mela.Anzi,non era messo male per niente,proprio un bel posticino per vivere,eliminando il particolare fognature,che avrebbe ridotto il prezzo d'acquisto praticamente a zero.Il blader entrò senza chiedere permesso.Non sembrava esserci nessuno.Tuttavia dopo qualche secondo,quattro ombre piombarono sul ragazzo,veloci e precise come fulmini,atterrandolo.Stavano per infliggergli il colpo di grazia,quando riconobbero i lineamenti di Ryuga.Julie era rimasta talmente scioccata da non essersi accorta di quali esseri aveva davanti.Fu uno di loro a chiamare il nome del blader,aiutandolo ad alzarsi:"Ryuga,vecchio mio,come stai?"Gli chiese abbracciandolo.Alla bruna si mozzò il respiro in gola,quella che stava toccando il suo ragazzo era...una tartaruga gigante!E le altre ombre erano identiche,se non per una diversa sfumatura di verde:"Bene Michelangelo,non potrei stare meglio"Ryuga salutò calorosamente anche le altre tartarughe,che ammiccarono in direzione di Julie:"E lei?"
"Lei è la mia ragazza"Prese per mano la bruna,avvicinandola al gruppo:"Ragazzi,lei è Julie Casterville"Tutti le fecero le darono un affettuoso benvenuto:"Beh,piacere di conoscervi..."Tirò Ryuga per la felpa:"Ci volete scusare un attimo?"Lo trascinò in un angolino:"Non mi avevi detto che avremmo avuto a che fare con dei mostri!"
"Ti avevo detto che non erano persone normali!"
"No Ryuga,c'è una bella differenza tra non essere persone normali...e non essere persone!"
"Senti,sono dei bravissimi ragazzi,non c'è nulla di cui aver paura.Ti fidi di me?"Le porse la mano:"...come?"
"Ti fidi di me?"Non sapeva perchè,ma quelle parole le sembravano terribilmente familiari.Era sicura che qualcuno,in un tempo molto lontano,le avesse già detto quella frase con la stessa identica dolcezza.Sorrise,stringendogli la mano e annuendo.Tornarono dalle tartarughe:"Ryuga,adesso ci devi raccontare cosa hai fatto tutto questo tempo!"Disse Donatello.Vennero interrotti dall'arrivo di un'altra importantissima presenza.Il blader quando vide il maestro Splinter scendere dalla sua camera ebbe un tuffo al cuore.Riuscì a malapena a sussurrare il nome di quel topo che tempo prima era stato una tappa fondamentale della sua crescita e del suo addestramento.I due si abbracciarono,Splinter era commosso e Julie non potè fare a meno di sospirare di gioia a quella scena così dolce.Allora non era vero che Ryuga era chiuso in sè stesso.C'erano stati degli anni in cui perfino il blader dal cuore indistruttibile sorrideva ed era perennemente felice.Ma ora,dopo tutto quello che aveva patito e sofferto,aveva paura di provare altro dolore.Perciò aveva tentato in ogni modo di non legarsi sentimentalmente a nessuno,per evitare di dover osservare impotente la perdita di un'altra persona cara.Julie improvvisamente sentì che il cuore di Ryuga era entrato completamente in sintonia con il suo.Poteva percepire tutto il suo affetto per quel topo e tutto il dolore dei ricordi.Si rese conto di quale enorme carico dovesse portare l'albino sulle spalle.Tutti quei rimorsi avrebbero lacerato anche il più forte degli animi.Tutto d'un tratto riuscì a capirlo,riuscì a comprendere il perchè di tutta la sua preoccupazione che nutriva nel momento in cui lei si allontanava sola.Aveva una paura tremenda di poterla perdere,e sta volta non sarebbe riuscito ad amare più nessuno altro come amava lei.Si rese conto di quanto fosse stata egoista nelle sue azioni da sconsiderata,e comprese il timore che lui aveva provato quando lei era stata rapita.Ricacciò indietro una lacrima,poichè l'albino le aveva portato al cospetto il suo maestro:"Maestro Splinter.."
"Oh ma chi è questa splendida giovane?"
"Lei è.."Rimase un attimo a fissarla trasognato:"Lei è la perfezione,il mio angelo custode,la Luna il sole le stelle.Lei è coraggiosa,leale,forte,sincera"Il topo si fece una grassa risata:"Vedo che finalmente ti sei innamorato,bravo il mio ragazzo"Tutti gli saltarono addosso,facendogli mille congratulazioni.Ovviamente avevano molto da raccontarsi e da dirsi,perciò l'albino in meno di mezzo secondo venne trascinato via dal gruppetto,ansioso di sapere le ultime.La bruna li seguì.Tanto non aveva nulla di meglio da fare.

Il gruppo chiacchierò per un tempo che a lei parve infinito.Oltretutto discutevano di argomenti che non la riguardavano neanche minimamente.Ad un certo punto Ryuga,accortosi della noia crescente che velava gli occhi della ragazza,interruppe il discorso,cominciando ad esporre il vero motivo per il quale si trovavano a New York.Quando le tartarughe appresero la notizia dell'evasione di N e degli altri super cattivi,rimasero sconvolte.Fecero domande a più non posso,e saltò fuori che il loro acerrimo nemico,Shredder,era un alleato di N,e che i due avevano in mente un piano diabolico per radere al suolo la Grande Mela.Nessuno conosceva esattamente le mosse che i due avrebbero messo in atto,ma bisognava stare all'erta.Nessuno si tirò indietro,accettarono tutti di buon grado,contenti di poter collaborare.Leonardo,da sempre il leader del gruppo,propose Ryuga come capo dell'intera operazione.Anche questa idea venne accolta calorosamente da tutti...tutti meno Raffaello.Sì perchè,da quando si erano conosciuti,tra di loro non era mai corso buon sangue.Forse per la somiglianza incredibile di caratteri.Infatti i due avevano due personalità molto simili.E si sa che due animi focosi non vanno d'accordo.Il rettile si alzò in piedi:"Io non sono d'accordo.Perchè dovremmo lasciare il comando a un tizio del genere!"Ryuga rise:"Perchè voi non sapete niente di come si gestisce una situazione come quella che probabilmente si verificherà"Disse sornione:"Ah ma guardalo il nostro sapientone,sicuramente se lasciamo tutto in mano sua,finiremo in grossi guai"L'albino cominciò ad infervorarsi:"Ehi amico,hai qualche problema?"
"Sì,ho dei seri problemi,per esempio mi trovo a parlare con un idiota di prima categoria"Eccolo.Il drago stava per scatenare tutta la sua furia:"A chi hai dato dell'idiota?!?!"Fiamme avvolsero tutta la stanza.Per fortuna Julie,che a quanto pareva era l'unica con un briciolo di buon senso,lo strattonò per un braccio,facendolo calmare.Ryuga girò i tacchi e se ne andò,stizzito e ancora arrabbiato.Non ce la faceva proprio a sopportare quella tartaruga,era più forte di lui.Con quel suo tono da deficiente era davvero irritante.Solo una persona poteva insultarlo,e quella era Julie,nessun altro doveva permettersi.La bruna fece per seguirlo,ma venne fermata da Donatello,che le disse di farlo sbollire prima di fare qualsiasi cosa.Il maestro Splinter guardò Raffaello scuotendo la testa.

Era sera,e tirava un piacevole venticello.Era una delle cose che gli erano sempre piaciute di più stare sui tetti all'imbrunire.Potevi godere di una vista magnifica senza volare o cose simili.Chiuse gli occhi per assaporare quella magnifica sensazione che lo pervadeva.Leonardo sapeva dove lo avrebbe trovato.Erano amici da una vita,ormai non avevano segreti.La tartaruga era convinta di riuscire a capirlo in qualche modo.Sapeva che incredibile peso dovesse recare sulle spalle,il fardello del comando.Per carità,era una meraviglia essere il leader di un gruppo,ma questo comportava delle enormi responsbilità.Gli si sedette accanto:"Ehilà amico"Ryuga aprì un occhio:"Ehilà"Rimasero in silenzio per qualche istante:"Non è male sai?"Gli disse Leonardo con un sorriso:"Chi?"
"Quella tua ragazza,è simpatica.Pensa che ha preparato la cena per tutti"L'albino sorrise a sua volta:"Lo so,è fantastica"
"Senti Ryuga,non te la devi prendere per mio fratello,lo sai,è fatto così!"Il blader aveva lo sguardo perso nella bellezza di New York illuminata dalle luci serali:"Mi è mancato questo paesaggio"Si limitò a rispondere.Quella frase voleva dire molto di più di quanto non si capisse.Era una metafora.Con paesaggio lui intendeva tutto,il maestro Splinter,gli allenamenti e le litigate con Raffaello.Erano una parte di lui,non avrebbe mai potuto scordarsi le mille avventure vissute in
quella splendida città.Per fortuna Leo era una,per...tartaruga abbastanza profonda per capire il senso di quella affermazione.Gli battè una pacca sulla spalla,ma prima che se ne andasse,l'albino gli chiese:"Ti va una corsa sui tetti?"

Rientrò in stanza e si tolse la maglia sudata.Si guardò intorno,Julie non c'era.In realtà era in bagno che si stava facendo la doccia.Ryuga lo capì quando sentì il getto d'acqua scorrere.In quel momento gli venne in mente un'idea fantastica.Appena la ragazza uscì,coperta solo da un asciugamano bianco,lui le rivolse un ampio sorriso:"Oh ciao Ryuga,non ti ho sentito entrare"L'albino le diede un bacio sulla guancia,per poi sussurrarle all'orecchio:"Vestiti che ti porto in un posto fantastico"La bruna non se lo fece ripetere due volte.Tornò in bagno e indossò un outifit perfetto:una canotta di strass nera,pantaloni attillati bianchi e un paio di All Stars nere.Aggiunse al tutto un paio di guanti senza dita neri e una collanina con un pendente a forma di cuore,uno dei pochi regali di suo padre che le erano piaciuti.Uscì tutta baldanzosa.Chissà in quale posto meraviglioso l'avrebbe portata.

Sui tetti.Esatto.La stava portando sul tetto più alto di New York.Le teneva gli occhi chiusi con le mani,indirizzandola con la voce.Quando arrivarono,le tolse gli arti dalla faccia.Quello che le si presentò era uno spettacolo mozzafiato.Luci di tutti i colori danzavano davanti ai suoi occhi estasiati.I palazzi sembravano scomparire,lasciando posto ad un'infinita distesa di diamanti.La città di notte mostrava tutto il suo splendore.Ecco,un'altra volta.Julie in quel momento realizzò quale fosse il vero motivo per il quale si era innmorata di Ryuga.Lui le faceva vedere le cose in una maniera totalmente differente.Per esempio quando uno visita una città come New York tende a visitarla solo di giorno,convinto che la Grande Mela sia bellissima.In realtà era molto più affascinante di notte.Lei non ci sarebbe mai arrivata da sola.Lui le mostrava una nuova via,più bella e più avventurosa.Okay,magari più complicata e intrisa di pergili,ma senza dubbio più emozionante.Anche questa era una cosa che nessun altro prima di allora era stato in grado di farle provare.Grazie a lui ora sentiva delle sensazioni fantastiche,che non potevano nemmeno essere descritte a parole.Lui vedeva la meraviglia in qualsiasi cosa,anche in una semplice farfalla o in un bambino che gioca per strada,e riusciva a trasmettere questa meraviglia alle persone che gli stavano intorno.Non aveva mai conosciuto nessuno che assomigliasse anche lontanamente a lui.Gli occhi le si riempirono di lacrime:"Ryuga,ma è...è..."L'albino le posò un dito sulle labbra:"Shtt,non parlare...ascolta...senti la città"Improvvisamente,come per magia,tutti i suoni le vennero alle orecchie:il clacson di una macchina,il gridare dei venditori ambulanti,il trafficare concitato di un uomo che usciva dal lavoro,la telefonata impacciata di un ragazzino alla sua prima fidanzata.Ogni cosa in quel momento le fu chiara.Per tutto il tempo,Ryuga le aveva sussurrato un dolce:"così"con un tono di voce sempre più basso,finchè non tolse definitivamente il dito dalla sua bocca:"Allora?"
"L'ho sentita"Gli sorrise.In quel momento all'albino parve che gli occhi della ragazza brillassero ancora di più.Le accarezzò una guancia.Si lasciarono andare ad un tenero bacio,che rivelava tutto l'amore che provavano l'uno per l'altra.

Continuava a chiedere dove la stesse portando,ma non ottenne alcuna risposta.D'un tratto si fermarono di fronte ad un negozio d'antiquariato,e l'albino entrò convinto.Le aveva detto di portare con se il libro di Gwen,chissà per quale motivo.Nel negozio pareva non esserci nessuno.Dopo qualche istante la propietaria,che aveva udito la campanella d'entrata,sbucò dal retro,un po'trafelata:"Scusatemi,stavo..."Quando vide Ryuga le parole le morirono in bocca:"Ryuga!"Il blader le fece un cenno con la testa:"April"Si salutarono,come due vecchi amici che non si vedono da tempo.Julie fece una faccia alquanto gelosa,che non sfuggì all'albino:"April questa è la mia ragazza,Julie"
"Ah ma bravo il nostro Ryuga,ti sei accasato eh?Piacere io sono April O'Neil"Si strinsero la mano:"Giulietta Candore Casterville,ma tu puoi chiamarmi Julie"La rossa battè le mani:"Qual buon vento vi porta?"Ryuga fece segno alla bruna di prendere il tomo,che lei si affrettò a tirare fuori dalla borsa.April lo prese tra le mani:"Oh,vediamo un po'cosa abbiamo qui"Lo aprì.La tensione creseva.Dopo qualche secondo e molte pagine sfogliate,la ragazza sbottò:"Ma in che razza di lingua è scritto?!"
"Speravamo potessi dircelo tu"
"Ma che,non ho mai visto niente di simile.Siete sicuri che sia di questo pianeta?"Julie le si avvicinò:"Che intendi dire?"
"Intendo dire che potrebbe essere un libro proveniente da un altro pianeta"La bruna era scioccata.Ryuga tentò di afferrare le briglie del discorso:"Spiegati meglio"
"Voi siete risolutori,quindi siete al corrente dell'esistenza di altre forme di vita...aliene.Questo libro mi sembra scritto in una lingua di un altro pianeta,mio zio aveva studiato qualcosa di simile,ma purtroppo è scomparso prima di poter insegnare ciò che aveva appreso.Ma forse..."Scomparve di nuovo nel retro,uscendone due minuti dopo con una piccola scatolina:"Ecco,questo è un souvenir dello spazio.Mio zio mi raccontò di averlo ottenuto da un alieno durante una delle sue avventure.Prendetela,se vi tornerà utile sono ben felice di potervela dare.Vi dico però che non c'è verso di aprirla,ho tentato in tutti i modi"La bruna la prese tra le mani,e appena la sfiorò,questa prese a brillare.Come per magia si aprì,rivelando un piccolo foglietto.Julie lo aprì,poichè era accartocciato.i due le si misero intorno.C'erano scritte delle lettere messe in ordine sparso,a formare quella che doveva essere una frase.Ryuga mandò al diavolo tutto,seguito a ruota da April.Possibile che non c'era mai niente di normale in quello che facevano.Julie stortò la testa,e in meno di un secondo,le lettere si spostarono da sole,componendo un periodo di senso compiuto:"La leggenda è scritta,ha effetto la tinta,la chiave di Silence è indistinta,son cinquantacinque di ferro le penne,il signor Mtleck la lascerà indenne"Lesse ad alta voce.I due la guardarono straniti,e Ryuga le strappò il foglietto di mano.Ma non c'era scritto niente di tutto quello che aveva letto!Le lettere erano ancora come prima:"Io riesco a leggere"Sussurrò la ragazza:"Come?"
"Io riesco a leggere quello che c'è scritto!E'un enigma!Devo riflettere..."Prese a girare per tutto il negozio,sotto lo sguardo intertedetto di Ryuga:"La leggenda è scritta,ha effetto la tinta,quale...leggenda...stiamo cercando risposte e la tinta ha effetto sulla leggenda,in che modo?"April aveva perso il filo logico del discorso:"No,non leggenda con due g,ma con una:legenda!"Si sedette su una sedia:"C'è la legenda,la chiave...allora forse è una mappa,le mappe hanno legende e chiavi di lettura,è una mappa,una mappa invisibile!"Ryuga si stropicciò gli occhi:"Un momento,che vuol dire una mappa invisibile?"Chiese sconfortato.Julie scosse la testa:"Ha effetto la tinta..può riferirsi ad un colorante o ad un reagente usato per ottenere un risultato,combinato con la chiave di Silence è indistinta,ne deriva che l'effetto era rendere evidente quello che in realtà non era evidente"L'albino mentre lei parlava le si era seduto accanto:"A meno che...la chiave di Silence non sia in..."Al blader si accese una lampadina:"Prigione!"Terminò.April mise una mano sul fianco:"Patagonia.So farlo anche io.Papuasia"L'albino scosse la testa:"La mappa è in una prigione.Le penne di ferro sono le sbarre di una prigione!"
"O può essere che la scatolina sia molto antica.E poichè circa due secoli fa si scriveva con l'inchiostro di galla e ferro,la penna potrebbe essere...solo una penna...ma perchè non semplicemente penne!Perchè dire di ferro?!"Calò il silenzio per un minuto:"Un momento...di ferro,il ferro non si riferisce all'inchiostro nella penna...si riferisce alle...parole scritte con la penna!Parole di salde,parole di ferro,minerali!No,no,minerali è una stupidaggine...parole ferme,parole...adamantine,parole risolute!"Entrambi puntarono lo sguardo su di lei:"Parole risolute...il signor Mtleck la lascerà indenne.Timoty Mtleck era lo scrivano ufficiale del congresso continentale"Ryuga fece una smorfia di disagio:"Calligrafo non scrittore,per essere certi che lasciasse indenne i segreti di chi l'aveva firmata,questi furono scritti sul retro di una risoluzione,una risoluzione firmata da cinquantacinque uomini"L'albino cominciò a capire,ed intuì cosa avrebbe detto Julie dopo:"La Dichiarazione d'Indipendenza"Affermò convinta.In quel momento Ryuga trasalì,poichè realizzò una cosa sconcertante:"La Dichiarazione d'Indipendenza!Ecco qual è l'obbiettivo di N!La Dichiarazione d'Indipendenza!Grande Giove!"April era veramente fuori di senno,non ci capiva più nulla:"Julie,credo sia il momento di andare"Si stava avviando,quando lei lo afferrò per un braccio:"Aspetta,spiegami Shredder cosa c'entra in tutta questa storia"
"Oh ma è semplice!Shredder è uno degli uomini più influenti degli Stati Uniti!Può facilmente eludere la sicurezza e fare quello che gli pare"La prese di forza:"Adesso andiamo,grazie April,ci sei stata di grande aiuto!"E scomparirono,sotto gli occhi attoniti dell'archeologa.


Washington D.C.ecco dove si trovavano ora.Nella capitale statunitense,più precisamente nel museo degli Archivi Nazionali,dove era custodita la Dichiarazione d'Indipendenza.Julie inseguiva Ryuga,tentando di farsi dare spiegazioni.L'unica informazione che ottenne fu che le tartarughe erano già sul posto,mascherate a dovere.Infatti appena entrarono negli archivi,trovarono i loro amici,bardati fino al collo.Al centro dell'imponente edificio c'era lei,un semplice pezzo di carta che cambiò il destino di una nazione.Ryuga si posizionò davanti alla teca antiproiettile,seguito a ruota dal gruppetto.Sospirò:"Cento ottanta anni di riceche e si trova ad un metro da me...In mezzo a tante parole sulla libertà,c'è una frase qui che è il cuore di tutte le altre"Prese un profondo respiro"Ma quando una lunga serie di abusi e malversazioni rivolte a perseguire il medesimo obbiettivo rivela il disegno di ridurre tutti gli uomini all'assolutismo,è loro diritto,è loro dovere,rovesciare il siffatto governo,e provvedere nuove garanzie alla sicurezza per l'avvenire.."Fece una pausa:"Le persone non parlano più in questo modo"Michelangelo era estasiato:"Fico...non ho capito niente"Stavolta intervenne Julie:"Vuol dire che se qualcosa non va,le persone che hanno la capacità di agire,hanno la responsabilità di agire"Disse con lieve commozione,prendendo la mano del blader:"Io la ruberò"Affermò quello convinto.Tutti,tranne la bruna,rimasero senza parole,e si chiedevano come avrebbero fatto a rubare un documento di quella levatura.Ma se non l'avessero sequestrata loro,ci avrebbero pensato N and company,scatenando il panico nel mondo.Donatello in particolare non era per niente convinto.Era talmente contrario a questa idea,che portò tutti alla Biblioteca del Congresso,infiltrandosi nella rete.Mostrò ai nostri eroi l'intero layout degli Archivi Nazionali.Quando la dichiarazione era esposta,era circondata da guardie,telecamere e ragazzini in gita scolastica.Sotto il vetro anitproiettile di tre centimetri c'era un esercito di sensori e di rilevatori di temperatura,che scattavano appena si avvicinava qualcuno con la febbre.Quando invece non era esposta veniva chiusa in una camera blindata,rivestita da un metro e mezzo di cemento e acciaio.Un cavò,il quale,a quanto pareva,era fornito di una chiusura a combinazione elettronica e di un sistema di accesso biometrico.Questo è quello che mostrò Donatello ai suoi amici,provando che era praticamente impossibile rubare la Dichiarazione d'Indipendenza.Ryuga rise:"Lo sai che Thomas Edison collezionò circa duemila fallimenti nel tentativo di sviluppare il filamento di cotone carbonizzato per la sua lampadina?"Disse:"Lui però diceva io non ho fallito,ho trovato duemila modi per non creare una lampadina"Completò Julie,i due si guardarono e sorrisero:"Ma gli bastò trovarne uno per farla funzionare"Pronunciarono in coro.A questo punto la tartaruga dovette arrendersi,non avendo più argomentazioni valide a favore della sua tesi.L'albino gli spiettellò davanti un libro,raffigurante la sala di conservazione.Chiese cosa contenesse la sala,e Michelangelo rispose una conserva di marmellate e gelatine.L'albino scosse la testa:"No,qui puliscono,conservano e riparano i documenti e i rispettivi alloggiamenti quando non sono in mostra o nel cavò.Quindi quando la teca ha bisogno di un intervento,la spediscono direttamente nella sala di conservazione.Il momento migliore per rubarla,sia per noi che per N,sarà durante il galà di stasera,quando le guardie saranno distratte dai vip al piano di sopra,ma noi agiremo nella sala di conservazione,dove ci sarà minore sorveglianza"Ryuga incrociò le braccia al petto.Donatello ripetè,sfogliando i libri,quello che l'albino aveva appena detto:"Sembrerebbe fattibile"Sentenziò infine.Il blader sorrise:"Sembrerebbe"Rimaneva però ancora un problema.Il cavò si apriva solo con una password,che conosceva solo la custode dei documenti antichi.L'albino però aveva pensato anche a questo.Quando era stato negli uffici della custode,ovviamente spacciandosi per un giornalista,aveva notato una collezione di spille appartenenti alla guerra d'indipendenza americana.Gliene mancava solo una,quella che ovviamente avrebbe fatto recapitare Ryuga,a nome di uno sconosciuto gentiluomo.I realtà la spilla sarebbe stata intinta in una speciale mistura,in grado di rendere visibili le impronte digitali.In questo modo quando la dottoressa Chaase avrebbe digitato la password per entrare nel reparto conservazione,i tasti premuti sarebbero rimasti fluorescenti.Ed ecco servito su un piatto d'argento l'accesso alla sala.Era tutto perfetto.

Donatello era dentro un camion,pronto a dirigere le mosse di Ryuga.Si perchè lui avrebbe dovuto rubare la dichiarazione,mentre gli altri tenevano a bada i soldati ninja di Shredder.Il gruppo formato dalle tartarughe e da Julie era già al lavoro,poichè i ninja avevano circondato gli archivi nazionali.Evidentemene N in persona voleva mettere a segno il colpo,altrimenti si sarebbe fatto vedere in qualche modo,per esempio mandando gli umalieni.Ryuga prese un respiro profondo,certo che per fare quello che stava per fare ci voleva proprio il pelo sullo stomaco.Si era travestito da guardia,con tanto di pass e tutto il resto,per poter entrare al galà senza essere stato invitato.Sotto la divisa indossava uno smoking,non si può andare ad una festa senza di esso.Appena entrò,attivò la ricetrasmittente che aveva nell'orecchio,la quale gli forniva la possibilità di comunicare con Donatello.Prima che qualcuno si accorgesse di lui,si fiondò in bagno,per cambiarsi.Tolse quei luridi abiti,rivelando lo smoking,per poi buttare tutto nel bidone della carta straccia.Si sistemò il papillon,chiedendosi come se la stessero cavando le tartarughe e Julie:"Sei carino?"Chiese scherzoso Don.Si diede un'ultima aggiustatina ai capelli:"Abbastanza"Rispose con indifferenza:"In bocca al lupo".
Nel frattempo Shredder aveva già approntato tutto il suo arsenale.Sul furgone contenente lui e le armi c'era anche N,impaziente di avere la dichiarazione.Quando raggiunsero il posto,Shredder fece segno ai suoi scagnozzi di scendere,non senza prima aver recuperato tutta l'attrezzatura.

Ryuga rimase affascinato da tutta quella pomposità,non era mai stato ad un galà prima di allora.Porse un bicchiere di champagne alla dottoressa Abigail,la custode dei documenti,tanto per fare il gentile e per non dare nell'occhio.La bionda prese il bicchiere,rivolgendogli un ampio sorriso:"Signor Brown,che piacere vederla"
"Dottor Chaase"I due risero.A Ryuga scocciava molto quella messinscena,ma era costretto ad essere gentile con quella biondina.Dall'auricolare,Donatello chiese:"E'la nostra bionda,com'è vestita"L'albino fece uno sforzo immenso per ignorare l'amico:"Come mai qui signor Brown?"
"All'ultimo momento ho fatto una...cospicua donazione"
"A proposito,grazie per la spilla.Normalmente non dovrei accettare dei regali del genere ma...lo volevo tanto"Risero di nuovo,e la tartaruga buttò gli occhi al cielo:"Su Romeo,datti una mossa"La conversazione venne interrotta da un certo Erbert,che venne ovviamente presentato all'albino:"Piacere"Si strinsero la mano:"Chi è il soggetto"Chiese Donatello,e di nuovo non ottenne risposta,poichè Ryuga stava brindando con i suoi due nuovi "amici":"All'alto tradimento!"Esclamò.Abigail lo guardò stranita:"Il crimine degli uomini che sottoscrissero la dichiarazione.Fossimo stati sconfitti li avrebbero sgozzati,impiccati.squartati e oh,questa è la mia preferita,gli avrebbero strappato le viscere per bruciarle!"Alla fine della frase rise,suscitando lo stupore della bionda.Il blader provò a recuperare:"Allora...agli uomini che fecero un gesto all'apparenza sbagliato,per fare ciò che sapevano essere giusto"Guardò la dottoressa:"Ciò che sapevano essere giusto"Ripetè,per poi bere tutto d'un fiato lo champagne che aveva nel bicchiere.Dopodichè se ne andò,augurando buona notte.

Stavano passando per i condotti dell'aria,spaccando e rompendo tutto ciò che si trovava sul loro cammino.Non era certo uno dei metodi più ortodossi per non farsi notare,ma a Shredder poco importava.Quello che contava era l'obbiettivo finale.

Ryuga tenne in mano solo il bicchiere che aveva tenuto Abigail,per le impronte digitali.Tornò in bagno e posizionò sul fasciatoio per bambini una boccetta contenente le gocce per il naso,e un batuffolo di bambagia.Lasciò cadere due o tre gocce di medicinale sul cotone e mise il tutto in un sacchettino,dove  lui prima aveva inserito il bicchiere.Funzionava,adesso le impronte erano ben visibili sul vetro.Avvolse il pollice con un ditale in lattice,prendendo il bicchiere e toccando le impronte,che rimasero sul materiale semi trasparente.Grazie ad esse,riuscì a baipassare i sistemi biometrici e a salire sull'ascensore che portava alla sala di conservazione.Comunicò a Donatello la sua posizione,e la tartaruga si mise all'opera per eludere le telecamere di sorveglianza.Meno cinque,quattro,tre,due...Ecco,ora Ryuga era l'uomo invisibile.Premette un pulsante,e ne uscì la tastiera che Abigail aveva usato per digitare la password d'accesso.Con una lucina,l'albino riuscì ad individuare quali tasti avesse premuto,poichè prima di digitare il codice,lei aveva toccato la spilla che le aveva regalato,impregnata di un liquido speciale.Le lettere erano:a,e,f,g,l,o,r,v,y.Le disse al rettile,che sul computer riuscì ad individuare i possibili anagrammi.I migliori risultati erano:a glove fly,a very golf,fargo levy,gravy floe,valey frog,ago fly rev.Continuò a spararne a ripetizione,ma il blader,osservando la tastiera dedusse che era Valley Forg,il luogo dove si erano accampati gli americani durante la guerra d'indipendenza.Come aveva fatto?Semplice,la dottoressa aveva premuto due volte la l!Digitò e la porta si aprì:"Mi sposerei il tuo cervello"Affermò Donatello.Adesso mancava solo la teca da smontare,il resto era fatto.L'unico problema era che anche N stava arrivando,e lungo il suo percorso aveva ucciso diversi uomini della sorveglianza.Non si faceva alcuno scrupolo.Per vedere in anticipo il corridoio che portava alla sala di conservazione,gli umalieni tagliarono un dato filo,oscurando involontariamente la visuale a Donatello,che non riusciva più ad avvistare Ryuga.Lo avvisò di questo fatto,intimandogli di uscire subito.Purtroppo Ryuga non aveva ancora finito di smontare la teca,decise di concludere il lavoro in ascensore.Premette il pulsante col piede,avendo entrambe le mani occupate.Dalla porta sul lato opposto,uscirono N e i suoi scagnozzi.Quando Ryuga li vide trasalì,e il verde non fece una faccia migliore.Poi diede subito l'ordine di sparare a più non posso.Per fortuna che la teca era antiproiettile,l'albino si salvò solo grazie a quella.Per un miracolo riuscì ad entrare in ascensore prima di venire ucciso.Donatello continuava a chiedere se ci fosse nessuno.Ryuga gli comunicò che N era lì,e c'era stata una sparatoria:"Odio quell'uomo"Sentenziò la tartaruga.Quando il blader arrivò al primo piano,aveva già finito di arrotolare la dichiarazione,e nessuno si era accorto di nulla.Uscì più in fretta che poteva,udendo ancora le imprecazioni di N e di Shredder,anche i soldati ninja erano stati annientati.Una volta entrato nel tarta furgone,tirò un sospiro di sollievo,e chiamò subito gli altri,dicendogli di venire subito,prima che qualcosa fosse andato storto.

"Ancora mi chiedo perchè N volesse a tutti i costi questo pezzo di carta"Disse Raffaello.Dopo aver messo a segno il colpo,i nostri eroi avevano subito contattato Ben,spiegandolgi cosa fosse successo,e che doveva chiamare tutti i risolutori di zona,affinchè esponessero una copia falsa della dichiarazione,in modo da non allarmare l'FBI.Nessuno rispose alla domanda indiretta di Raffaello,poichè erano tutti concentrati ad utilizzare reagenti per leggere il retro della dichiarazione.Quando videro cosa c'era scritto,Ryuga imprecò al cielo.Erano ancora quegli stessi strani simboli del libro di Gwen.Improvvisamente a Julie parve di conoscere quel tipo di grafia:"Beh,almeno sappiamo di non aver fatto tutta questa fatica per niente!"Affermò Michelangelo:"Ragazzi...queste sono...coordinate"Tutti la guardarono perplessi:"Sì,sono numeri,ovvero coordinate"Ryuga sospirò:"Mi sa che ci attende un grosso mistero"

Angolo Autrice
Eccomi gente!Allora,i nostri eroi sono entrati in possesso della dichiarazione,cosa saranno quelle coordinate scritte sul retro?Dove porteranno?Ma sopratutto,come mai tutto d'un tratto Julie riesce a leggere quei simboli incoprensibili?Tutto questo e molto altro nel prossimo capitolo dal titolo:Un mostruoso Halloween!Non mancate!
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > BeyBlade / Vai alla pagina dell'autore: iloveryuga 2000