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Autore: allsecrets    20/08/2008    12 recensioni
In una guerra tra clan Sasuke Uchiha, giovane lord della potente casata dovrá sopravivere alle battaglie e all'amore incerto per un giovane...
Genere: Romantico, Erotico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU), Lemon | Avvertimenti: nessuno
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11° owari

Naruto si stava guardando allo specchio, era già al sesto mese e la pancia ormai si vedeva  benissimo perciò era obbligato ad indossare yukata molto larghi.

Acarezzò il ventre e sorrise pensando alla reazione che aveva avuto Sasuke quando si era messo a vomitare il suo adorato ramen che mangiava a colazione.

 

Era completamente impazzito, aveva chiamato dottori su dottori come se non bastasse che solo uno dicesse che era incinto, poi aveva incominciato a trattarlo come una bambola di porcellana, non doveva muoversi troppo, una dieta sana ed equilibrata, cosa che escludeva ovviamente il suo adorato ramen, a quella notizia Naruto si era disperato, incolpando il rospetto che teneva dentro di se per quella sfortuna, ma poi aveva incominciato ad amare incondizionatamente quella creatura che lentamente stava crescendo dentro di lui.

 

“Ci creerai un bel pò di problemi eh cucciolotto? Spero che tu abbia preso da me almeno nel carattere e non da quel teme di tuo padre che fa tanto il controllato e poi gli viene un’infarto ogni volta che sto un pò male e si scoglie ogni volta che ti muovi.” Sussurrò il biondo con un sorriso.

“Stai di nuovo parlando male di me ad Akai?”

Naruto si voltò e vide il grande lord degli Uchiha guardarlo pieno di amore e con un sorriso che mostrava solo e solamente a lui.

 

“Hai già scelto un nome?”

“Hai, ti piace?”

“Molto, ma per il prossimo lo scelgo io.”

Sasuke andò verso il suo amore e lo abbracciò, portando poi una mano verso la pancia rotonda acarezzandola dolcemente, sorridendo baciandolo delicatamente sulla nuca: “Il prossimo?”

“Ehi, abbiamo un intero clan da ripopolare, credi che un solo figlio maschio basterà? Baka, avremo bisogno anche di femminuccie.”

“Mmmh.” Gli diede un piccolo bacio a fior di labbra e sussurrò: “Come vuoi amore.”

“Sasuke?”

“Si?”

“Secondo te saremo dei buoni genitori?”

 

Il moro sospirò, ultimamente sua “moglie” continuava a chiederglielo: “Certo dobe, nessuno dei due ha mai avuto una grande esperienza con buoni genitori ma almeno sappiamo cosa non dobbiamo fare.”

“Per esempio?”

“Beh ci sarebbe il fatto di non far crescere il primogenito completamente pazzo, oppure far prostituire il proprio figlio...”

“Pfff, baka.” Poi Naruto si voltò e baciò Sasuke sulla bocca, lasciando entrare la lingua nella sua bocca per poi sussurrare: “Ti amo.”

“Anch’io, più della mia stessa vita”

 

Di colpo sentirono la porta aprirsi e videro una volpe entrare, osservandoli con sguardo severo.

 

“Senti Naruto, ma chi é questa volpe? Cioè, perchè è sempre con te e sopratutto perchè ha quello sguardo come se capisse tutto quello che diciamo?”

“Forse perchè capisce quello che diciamo? E poi lui è il mio nii-san.”

Un attimo di silenzio.

“COME?”

“Beh, cioè più che altro il mio fratellastro.”

“Ah! No aspetta, non lo capisco lostesso.”

“Mia madre ha avuto lui alcuni anni prima di me, insieme a un’altro demone volpe, era una tradizione per mantenere il sangue reale puro, cioè, erano fratello e sorella...in ogni caso per via del fatto che erano imparentati è nato come soltanto volpe, rigettando la parte demoniaca, però è molto intelligente. Quando ebbi dodici anni Kyubi me lo disse e io chiesi a Orochimaru di prenderlo con me, mascherando il fatto che fossimo imparentati, dissi che avevo sentito di una volpe di rara bellezza e che la volevo.” La kitsune sorrise e si piegò leggermente verso il suo fratellastro: “Allora sei felice? Il tuo nipotino si chiamerà Akai.”

La volpe fece vibbrare le code, si voltò e Naruto scoppiò a ridere.

 

“Cosa ha detto?”

“Testuali parole: Deve essere stato quell’idiota di tuo marito a scegliere un nome così femminile per un uomo.”

Sasuke alzò un soppraciglio e sospirò: “Kami, è terribile avere un cognato.”

“Hahaha, dai Sasuke, è una brava volpe.”

“Non so se riuscirò mai a capacitarmi che ho un cognato che è una volpe.”

“Ti ci dovrai abituare, infondo siamo sposati e non ti libererai così presto di nessuno dei due.”

Il moro prese il viso di Naruto tra le mani e sussurrò: “Non lascerò che nessuno ti porti via da me, mai.”

La kitsune sorrise: “Ti amo, e ti amerò per sempre.”

 

E la loro promessa venne sigillata con un bacio.

 

*

 

“Vieni Yuusuke, solo un pò di più!” urlò Naruto, piegato in avanti allungando le braccia verso un bambino biondo che stava barcollando verso di lui con le braccia tese, tentando di raggiungerlo e quando questo accadde l’adulto lo prese in braccio sorridendogli amabilmente: “Bravo, sei stato bravissimo, vedrai quando otousan ti vedrà...” non riuscì a continuare perché un rumore di un vaso frantumato si sentì fino in giardino. Voltò il proprio sguardo verso la casa e sospirò: “Stanno litigando di nuovo...” poi chiamò suo fratello dandogli Yuusuke affinchè lo portasse via.

 

Aprì la porta con uno scatto e vi trovò Sasuke, ormai cresciuto, freddo, seduto per terra con il thé in mano e un ragazzo infuriato, dalla pelle candia, lunghi capelli neri chiusi in una coda e bellissimi occhi blu ed infine una ragazzina triste, la pelle abbronzata, lunghi capelli biondi e occhi neri arrossati dalle lacrime.   

 

Tutti e tre si voltarono all’entrata in scena di Naruto.

 

“Cosa sta succedendo quì? Akai? Toriko? Sasuke?”

Akai andò verso il padre biondo e disse con rabbia soppressa: “Otou-san vuole obbligare Toriko a sposare Neji del clan degli Hyuga!”

Il biondo spalancò gli occhi scioccato e guardò Sasuke che non mostrò alcun sentimento.

 

“Daccordo Akai, prendi Toriko e portala via, fatti portare del thé calmante e tranquillizzala, di a Miki e a Mune di non entrare, non ti proccupare, di Sasuke me ne occupo io.”

Akai annuì, prese in braccio la sorella ed uscì sussurrando un: “Arigatou gozaimasu chichiue.” 

 

Il lord dei demoni gli sorrise di rimando, Akai era proprio diventato un ragazzo responsabile, per poi trasformare quel dolce sorriso in un espressione dura piena di rimprovero appena la porta si chiudette, rivolgendosi a Sasuke: “È vero Sasuke? Vuoi far sposare Toriko, una ragazzina di quindici anni, con Neji che ha la tua stessa età?”

“Anche noi ci siamo sposati attorno a quell’età.”

“Il nostro era amore, non un matrimonio per mettere sotto torchio nostra figlia.”

“È la cosa più giusta da fare amore, Toriko-chan sarà al sicuro insieme a Neji.”

“Conosco Neji, il suo sguardo è probabilmente peggiore di quello di Orochimaru, non lascerò che mia figlia finisca tra le grinfie di uno che assomiglia anche lontanamente a quel mostro e sopratutto non la lascerò con qualcuno che non la ama genuinamente.”

La maschera fredda di Sasuke cadde al pronunciare del nome di Orochimaru: “Ma...”

L’Uchiha biondo abbracciò l’amato con amore: “So che lo fai perchè credi che in questo modo Toriko abbia garantita una vita bella e piena di privilegi, cosa che secondo te sarebbe molto più difficile quì visto che è la secondogenita e deve sottostare al fratello. Ma Akai ama moltissimo Toriko, il loro rapporto non é come il tuo e quello di Itachi, lui la aiuterà e la guiderà.”

Sasuke ricambiò l’abbraccio portando poi le proprie labbra su quelle di Naruto: “Volevo solo fare quello che era meglio per lei.”

“Ti ricordi cosa secondo mia madre era la cosa migliore per me?”

Lo sguardo di Sasuke si indurì.

“Ti stai comportando alla stesso modo Sasuke, guarda Toriko con gli occhi di un padre, non con quelli del capostipite degli Uchiha.”

Ci furono alcuni attimi di silenzio e poi Sasuke sospirò: “Hai ragione, vado a parlare con Toriko.”

 

Raggiunsero la stanza dove la ragazza bionda stava piangendo contro il petto di Akai e lui le acarezzava dolcemente le spalle tentando di calmarla. Quando il primogenito degli Uchiha vide il padre gli lanciò un’occhiataccia aprendo la bocca per dire qualcosa di cattivo, bocca che richiuse subito appena vide il suo chichiue fargli segno di restare in silenzio e di uscire dalla stanza, ordine che venne subito eseguito.

 

“Non devi preoccuparti Akai-chan, otousan ha cambiato idea.”

Il ragazzo sospirò sollevato: “Per fortuna.”

“Ti chiedo qualcosa Akai. Non odiare tuo padre.”

Suo figlio gli lanciò subito uno sguardo incredulo: “Come non potrei odiarlo? Se non fosse stato per te ora Tori-chan sarebbe sposata con un vecchiaccio!”

Naruto soppresse una risata: “Akai non esagerare io e Neji abbiamo la stessa età.”

“Fa lostesso.”

La kitsune sospirò: “Devi capire Akai che otousan ha avuto un’infanzia molto difficile, il fratello gli ha sterminato la famiglia quando aveva solo otto anni e ha dovuto combattere e uccidere per ottenere il posto tra i lord.”

“Ma sposando te ha risolto tutto!”

Il biondo scuotè la testa: “È stato più difficile di quello che credi, c’erano degli, impedimenti molto forti. In ogni caso, volevo dire che Sasuke cerca solo di fare il suo meglio come padre, non ha mai avuto un buon esempio da seguire, il fratello è impazzito sotto le pressioni del clan uccidendo tutti lasciandolo in vita e suicidandosi di fronte a lui. Temeva che il tuo rapporto con Toriko potesse diventare come il suo con Itachi, lui lo adorava, ma alla fine Itachi lo ha tradito.”

 

Akai rimase in silenzio pensieroso e dopo un pò chiese: “Tu ami otousan chichiue?”

A Naruto apparve un’espressione  sorpresa sul viso e poi sorrise dolcemente: “Più della mia stessa vita.”

“E sei triste quando noi due litighiamo?”

“Tantissimo.”

Il ragazzo dalla chioma corvina sospirò e poi sorrise: “Allora mi sforzerò a non odiare otousan ed a capirlo.”

Il padre abbracciò il figlio: “Grazie Akai, ti voglio bene.”

“Anch’io.”  

 

*

 

Un ragazzo giovane biondo era seduto su un letto su cui era sdraiato un uomo vecchio morente, gli occhi ormai spenti.

“Non ho mai capito, Nacchan, perchè non mi hai mai lasciato, anche se diventavo sempre più vecchio e rinsecchito.”

Lo sguardo del biondo traboccava di amore e tristezza: “Perchè ti amo teme, più della mia stessa vita, ora e per sempre, e poi come uomo maturo hai il tuo fascino.”

“Dobe, sto morendo, non sono maturo, sono vecchio.”

“Sei bellissimo anche ora.”

Un leggero sorriso apparve sulle labbra di Sasuke: “Cosa ho fatto per meritarmi te? Sei così bello angelo mio, mio unico amore.”

Il biondo si chinò verso l’amato e gli diede un delicato e dolce bacio sulle labbra: “Non affaticarti.”

“Lascia perdere Naruto, ormai è finita.”

 

Come demone Naruto non invecchiava, rimaneva bellissimo e giovane per millenni interi, quando Sasuke incominciò ad invecchiare temeva che il suo sposo lo lasciasse, cercandosi un amante più bello e in forze e più capace di soddisfare i bisogni della kitsune.

 

Il biondo non sapeva cosa fare se non dirgli che non aveva nessuna intenzione di cercarsi un amante, a quale scopo? Aveva un marito che amava più della sua stessa vita, il suo corpo avrebbe reagito soltanto a lui, aveva donato a lui più di un erede e per quanto stesse invecchiando nei suoi occhi era ancora bellissimo.

 

I figli erano nel tempio a pregare kami affinchè risparmiasse il padre, solo Akai era rimasto a fare compagnia al suo chichiue mentre l’amore della sua vita moriva. Naruto si piegò di nuovo in giù baciando nuovamente l’uomo che amava e Sasuke sussurrò un’ultima cosa sulle labbra del suo amato: “Ti amo Naruto, piú di qualsiasi cosa.” E poì spirò, chiudendo gli occhi.

 

La kitsune si morse il labbro e poi si mise a piangere, Akai rimase un pò lì, ad osservare Naruto sussurrando poi: “Senza di lui non é vita giusto?”

Il ragazzo biondo annuì e Akai si voltò sussurrando: “Addio chichiue.” Uscendo poi dalla stanza.

 

Naruto si avvicinò allora specchio, prese una scatola di gioielli, la aprì e vi estrasse una piccola pillola, la stessa pillola che gli aveva portato Sai anni fa, non credeva che ne avrebbe avuto bisogno dopo aver conosciuto Sasuke, almeno finchè non seppe che i demoni vivevano per millenni, ora l’avrebbe usata per il suo scopo originale.

 

Prese un bicchiere d’acqua, si mise la pillola sulla lingua e la mandò giù con una serie di sorsate, fece cadere a terra il bicchiere per poi andare verso il corpo di Sasuke.

 

Si sdraiò vicino a lui, acarezzandogli i capelli, baciandogli un’ultima volta le labbra, sentiva il veleno fare effetto, il cuore rallentare, Naruto abbracciò l’amato forte, cullandosi nel suo corpo ancora caldo, poteva immaginare che stesse solo dormendo e che lui lo avrebbe raggiunto nel mondo dei sogni, per sempre.

 

Perchè senza di lui non era vita.

 

Rinuncerei a mille vite per viverne una con te, come mortale.

        

 

Fine

 

  Lo so, lo so sono in un ritardo catalettico, ma voi non avete la minima idea di cosa mi é capitato, il mio computer ha avuto la magnifica idea di prendersi un centinaio di virus e...vabbé, ecco qui l’ultimo chappy! Spero vi piaccia.

 

BACI

 

P.S. Ho finito la mia prima long-fiction! Festeggiamo!

  
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