Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Marauder_    26/06/2014    2 recensioni
Dal capitolo 6: [...] per la seconda volta in pochi giorni, delle labbra si appoggiarono alle sue.
Quel bacio, però, non aveva niente a che vedere con quello che aveva ricevuto sull'Espresso per Hogwarts.
Le labbra di James erano state decise, sicure, come uno Schiantesimo; quelle di Cody, invece, erano esitanti e impacciate, come un giovane mago che prende in mano una bacchetta per la prima volta.
Il bacio di James l'aveva emozionata, l'aveva travolta; il bacio di Cody l'aveva solo sfiorata, come se a darglielo fosse stata una di quelle lontanissime stelle, che, pur essendo bellissima, era solo un misero puntino, in mezzo all'oceano di luce che era il cielo quella sera.
“Cody io.. io devo andare, mi dispiace” bisbigliò Lily, senza riuscire a guardarlo negli occhi.
Si voltò e scappò verso la Torre di Grifondoro, pensando che, alla fine, era stata tutta colpa di James, se si era appena lasciata sfuggire un ragazzo meraviglioso come Cody.
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Falsa identità

 

“Avanti” disse una voce gentile.
Il portone si spalancò senza che nessuno lo spingesse, mostrando un paio di occhi celesti vagamente stupiti.
Cinque ragazzi dai visi imbrattati di sporcizia, di cui uno svenuto, legato e levitante, preceduti dal corpo sospeso di un Mangiamorte schiantato, si avvicinarono alla scrivania dietro alla quale sedeva, immobile, Silente.
Lily, Sirius, James e Remus iniziarono a parlare contemporaneamente, ognuno raccontando un momento diverso della loro avventura.
“Calmatevi, tutti quanti” disse con tranquillità il Preside alzandosi in piedi, aggirando il tavolo e sollevando le braccia.
“Darò a ciascuno la possibilità di dirmi ciò che è successo, ma non subito. Prima di tutto, mi preme sapere se qualcuno di voi è stato ferito, e se c'è qualcun altro coinvolto che potrebbe trovarsi in pericolo”.
Tutti, a parte James, che non riusciva a fare altro che contrarre il viso in una smorfia di dolore, scossero il capo, in segno di dissenso.
“Bene. Secondariamente, vorrei sapere se tutto questo ha a che fare con il Cappello Parlante”.
Lily mosse il braccio che non sosteneva James, sollevando uno sporco fagotto nero, stupita dal fatto che Silente pareva non aver ancora fatto caso al Mangiamorte che era sospeso a mezz'aria accanto a lui.
“Meraviglioso! La ringrazio, signorina Evans. Adesso, la pregherei di accompagnare..”
“Albus! Albus!!” gridò una voce che stava risalendo la scala a chiocciola.
“Mio alunno.. Piton.. avvertito.. quattro studenti.. Grifondoro.. nel parco.. pericoloso.. proprio adesso!!” ansimò, una volta giunto sulla soglia, il professor Lumacorno, che era talmente affaticato da tutte le scale che doveva aver fatto, che metà delle parole gli erano rimaste incastrate in gola.
Quando sollevò lo sguardo, che aveva abbassato per piegarsi a riprendere fiato, si accorse che Silente non era solo.
“Oh, vedo che.. Li hai trovati” aggiunse infine, osservando curioso la strana folla che aveva davanti.
“Sì, grazie lo stesso, Horace” rispose Silente.
“Allora io.. Tolgo il disturbo” disse Lumacorno, chiudendosi la porta della presidenza alle spalle.
“Stavo dicendo” proseguì il Preside “signorina Evans, le dispiacerebbe accompagnare il signor Potter in infermeria? Ha l'aria di avere qualcosa di rotto”.
Lily si avvicinò all'uscita, sorreggendo ormai gran parte del peso di James.
Quando i due ebbero lasciato la stanza, Silente riprese a parlare: “Bene. Non credo di sbagliare, se ritengo che costui” e osservò per quella che sembrava la prima volta il Mangiamorte “sia l'artefice della scomparsa del Cappello”.
Remus e Sirius annuirono.
“Ora, se non vi dispiace, gradirei sapere esattamente che cosa è successo” annunciò Silente, riaccomodandosi dietro alla sua scrivania.
Mentre Sirius mostrava, un po' riluttante, la Mappa del Malandrino, Remus iniziò a raccontare tutta la storia, tralasciando però alcuni dettagli, quali la scorrazzata dei suoi amici nella Foresta Proibita sotto forma di Animagi e la momentanea perdita di un Mantello dell'Invisibilità.
Per rendere la sua versione ancora più convincente, aggiunse che era stato lui a dimenticare la mappa, che aveva utilizzato per raggiungere la via che portava alla Stamberga Strillante ad Hogsmeade, dove avrebbe dovuto passare la sua notte da Lupo Mannaro.
Naturalmente, Silente era al corrente delle sue trasformazioni: era stato lui stesso a piantare il Platano Picchiatore sopra al passaggio segreto che permetteva a Remus di allontanarsi da Hogwarts in totale segretezza.
I Malandrini, però, non avevano mai raccontato che, per fare a compagnia al loro amico durante le notti di luna piena, erano diventati Animagi.
Quando Remus spiegò il funzionamento della mappa e il modo in cui lui, Sirius, James e Peter l'avevano disegnata, Silente ne rimase molto sbalordito.
“Molto bene” esclamò il Preside, quando il racconto giunse alla fine “Adesso, signor Black, la prego di andare a cercare la professoressa McGranitt, che dovrebbe trovarsi..” si interruppe, per sbirciare la mappa “Oh si, eccola. Nel corridoio del quinto piano. Le dica di venire qui immediatamente”.
Sirius si alzò e raggiunse la scala a chiocciola, mentre il Mangiamorte, che era sorretto dalla sua bacchetta, cadde a terra perdendo il cappuccio: sotto di esso si nascondeva un volto anziano e grassottello, che non si adattava per niente ad un mago oscuro.
“Oh, non temere, a breve ci occuperemo anche di lui” spiegò Silente, notando che Remus lo stava osservando con aria un po' spaventata.
“Prima di ascoltare le altre testimonianze” disse, spostando lo sguardo da Peter, al Cappello Parlante, al Mangiamorte “vorrei chiederti se puoi prestarmi per qualche giorno questa magnifica mappa. Non preoccuparti, non ho intenzione di confiscarla” aggiunse sussurrando, strizzando un occhio, “ma devo assolutamente mettere in sicurezza tutti i passaggi segreti che avete scoperto. Dopotutto, se ci è riuscito lui” e ammiccò di nuovo verso il mago incappucciato “chiunque potrebbe entrare di nuovo ad Hogwarts passando inosservato; di questi tempi, bisogna stare molto attenti”.
“Certo, la prenda pure” rispose Remus.
“Sono davvero sorpreso di non essermi mai accorto dell'esistenza di un passaggio che porta proprio qui dentro. Questa scuola non smetterà mai di stupirmi..” sospirò il Preside, mentre Sirius rientrava nell'ufficio, seguito dalla McGranitt.
“Albus! Cosa sta succede.. Per tutti i gargoyle!” esclamò la professoressa, mentre il suo solito sguardo severo lasciava spazio ad un volto sconvolto,
“Capirai tutto tra pochi istanti, Minerva. Ora, ti prego, sveglia quel povero ragazzo” rispose Silente indicando Peter.
Reinnerva” sussurrò lei puntando la bacchetta verso Minus che cominciò a piangere disperato, anche se, proprio come nella grotta, dalla sua bocca non usciva alcun suono.
“Ma cosa..” iniziò a chiedere Sirius, guardando curioso l'amico.
“E' soltanto un Incantesimo Tacitante. Ascolta, Peter. Adesso parleremo con il Cappello; appena ti sarai calmato, ti restituirò la tua voce”.
Silente si stava voltando verso il fagotto nero che gli aveva consegnato Lily, quando la professoressa McGranitt, che si era chinata per osservare da vicino il ladro, esclamò: “Albus! Io non.. Non credo che quest'uomo sia un Mangiamorte. E' solo.. travestito”.
Il Preside si avvicinò allo sconosciuto e sussurrò qualcosa sottovoce; dopo pochi istanti gli alzò una palpebra, per studiare attentamente l'iride verde.
“E' sotto il controllo della maledizione Imperius. Non è costui il vero colpevole del furto” dichiarò.
“Minerva, convoca al castello Alastor Moody, per favore. Forse, con l'aiuto di un Auror, riusciremo a scoprire per conto di chi quest'uomo è arrivato a scuola” e si voltò di nuovo verso Peter “Sonorus. Signor Black, signor Lupin, signor Minus, potete andare”.
Peter, che aveva riacquistato la voce, cominciò a farneticare tra le lacrime, mentre Remus e Sirius protestavano, avidi di saperne di più.
“Per favore, ragazzi. Vi informerò dell'evolvere degli eventi, ma adesso, andate”.

 

Nel frattempo, Lily e James avevano raggiunto l'infermeria, dove Madama Chips preparò un letto in cui far stendere l'infortunato.
James si posizionò e si levò la scarpa, trattenendo un gemito di dolore; quando la fitta fu passata, si tolse gli occhiali e si rilassò sul materasso.
Lily rimase a guardare Madama Chips che aggiustava, con qualche tocco di bacchetta, tutte le ossa del suo piede: non riusciva a fare a meno di pensare a quanto quegli occhi castani, non più nascosti dagli occhiali, fossero attraenti.
“Lo sai che farai tardi all'appuntamento, se non ti muovi?” disse James infrangendo i suoi pensieri, quando l'infermiera si fu allontanata.
“Che appuntamento?” chiese, confusa.
“So che la mia bellezza ti manda fuori di testa, ma credevo che ti piacesse, quel Cody”.
Senza neanche ribattere, Lily schizzò verso la biblioteca: era in ritardo di solo un quarto d'ora, forse Cody la stava ancora aspettando.
James rimase solo per pochi minuti, perché subito venne raggiunto da Peter, Sirius e Remus, che gli raccontarono tutto ciò che Silente aveva detto in sua assenza.
“Ma se non è un Mangiamorte, chi diavolo è quel tipo?” domandò frastornato James.
“Sicuramente si tratta di un seguace di Voi-Sapete-Chi!” rispose Sirius sedendosi ai piedi del letto.
“Ma perché era vestito da Mangiamorte?”
“Si vede che, chiunque l'abbia mandato, voleva farci credere che quell'uomo stesse agendo completamente da solo, in modo da sviare qualsiasi sospetto su di lui: insomma, stava cercando di nascondere il meglio possibile la maledizione Imperius” propose Remus, misurando l'infermeria a grandi passi.
La stanza cadde per qualche secondo in un silenzio perentorio, che venne rotto da Sirius: “Peter, ma come hai fatto a lasciarti catturare?” chiese, rivolgendosi con fare accusatorio a Minus.
“Stavo.. stavo seguendo quella Jennifer, e sono stato preso alle spalle” borbottò lui guardando verso le finestre.
“E perché diavolo non ti sei trasformato in un topo?”
“Io non.. non ci ho pensato” sussurrò, torcendosi nervosamente le dita, mentre gli altri tre si lanciavano occhiate disperate.


Gran parte degli studenti di Grifondoro non dormì molto, quella notte: erano tutti troppo occupati a riflettere sugli ultimi avvenimenti, che erano stati accuratamente raccontati dai Malandrini nella Sala Comune.
Anche Lily era preda di un fitto turbinio di pensieri e tutto ciò che era accaduto le aveva dato una tale scarica di adrenalina che non riusciva ad evitare di girarsi nel letto ogni pochi minuti.
Era riuscita a trovare Cody, ma lui era scappato via senza lasciarle il tempo di spiegare, urlando che l'aveva vista in infermeria insieme a James e che, se preferiva stare con lui, poteva fare a meno di accettare di aiutarlo in Pozioni.
Infine, come se non bastasse, continuava a chiedersi come fosse possibile, nonostante tutto quello che avevano passato, che il profumo di James le avesse impregnato i capelli.

 

Il giorno successivo, dovunque andassero, Sirius e James erano seguiti da una folla di giovani streghe che, tra risatine e sospiri sognanti, non facevano che ripetere quanto coraggiosi ed eroici erano stati.
A colazione, tutta la scuola era ormai venuta a conoscenza della storia: gli studenti correvano su e giù per la Sala Grande, in cerca di ulteriori ed avvincenti dettagli, che erano spesso frutto dell'immaginazione di qualche esaltata ammiratrice dei Malandrini.
Poco prima dell'inizio della delle lezioni, un mago di Corvonero si stava avviando a passo spedito verso Lily: “Hem.. Posso parlarti un attimo?”
“Cody!! Ieri sera non..”
“Lo so, Lily. Sono venuto a scusarmi, avrei dovuto darti la possibilità di parlare. Sta mattina, quando Nathan mi ha raccontato quello che hai passato, mi sono sentito uno schifo!” disse tutto d'un fiato Cody “Mi potrai mai perdonare?”
“Certo che sì, anzi, l'ho già fatto!”
“Allora.. Sono ancora in tempo per quelle ripetizioni?”
“Assolutamente!” esclamò arrossendo, mentre James la guardava con disappunto.
Al suono della campana la Sala Grande si svuotò rapidamente.
“Dove stai andando?” chiese Remus a Sirius, che, invece di uscire, si stava lanciando verso il tavolo di Serpeverde.
“Ho un conto in sospeso!” urlò, mentre si avvicinava pericolosamente a Piton.
“Mocciosus..” inizò, spingendo la punta della bacchetta contro le sue costole “Ho saputo che ieri sera hai cercato di metterci nei guai..”
Piton si voltò e guardò Sirius con un tenue riflesso di panico negli occhi, consapevole che il suo tentativo di far scoprire lui e i suoi amici da Lumacorno era miseramente fallito.
“Forse è il caso di ricordarti perché non bisogna mai infastidire i Malandrini..”
“Sirius, NO!!” gridò Remus, che si stava precipitando verso l'amico per sfilargli di mano la bacchetta.
“La McGranitt è ancora qui dentro!” sussurrò al suo orecchio, per poi trascinarlo via di peso, mentre Piton lo fissava ghignante.
“Gliela farò pagare, fosse l'ultima cosa che faccio!!” ringhiò Sirius, marciando verso la classe di Incantesimi.


Quella sera, a cena, con grande sollievo degli alunni del primo anno, si svolse la tanto attesa Cerimonia dello Smistamento.
“Come immagino che tutti ormai sappiate” cominciò Silente con tono solenne “grazie alle coraggiose gesta di alcuni giovani maghi della casa di Grifondoro, il nostro amato Cappello Parlante è stato ritrovato; Remus Lupin, Sirius Black, Lily Evans e James Potter, ritengo più che giusto assegnarvi cento punti, per i servigi resi alla scuola” disse, tra i fragorosi applausi degli studenti.
“Trovo di dovervi informare che il mago che è stato catturato, che è risultato chiamarsi Martins Green, stava agendo sotto l'effetto della maledizione Imperius, lanciatagli da un malintenzionato che deve essere ancora riconosciuto”.
Nella sala, tutti iniziarono a bisbigliare, sconvolti da quell'ultima notizia; un Mangiamorte, forse, si stava ancora aggirando tra le mura di Hogwarts.
“Ma non dovete temere: il castello verrà perquisito e tutti gli accessi, compresi quelli di cui sono venuto a conoscenza solo di recente, verranno tenuti sotto controllo” spiegò Silente, guardando fugacemente in direzione di Remus.
“Il colpevole ha tentato di stregare il Cappello, facendo in modo di imporre la stessa maledizione Imperius a chiunque lo indossasse. Ovviamente, i suoi tentativi sono stati vani; nessun mago sarebbe mai in grado di infrangere la protezione della magia antica che è stata conferita al Cappello dai Fondatori di questa scuola, più di mille anni or sono. A questo punto, quindi, trovo che non ci sia più nulla che possa impedirci di dare inizio alla Cerimonia di Smistamento. Minerva, procedi pure” concluse Silente, sedendosi al tavolo degli insegnanti.
Mentre la McGranitt radunava gli studenti del primo anno, Lily appariva molto turbata: continuava a tormentarsi un orecchio, come se stesse cercando di capire se ci sentiva bene.
“Che ti succede?” le chiese Sirius.
“Niente, è che.. E' che Martins Green è il mio vicino di casa”.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Marauder_