Anime & Manga > Rossana/Kodocha
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Autore: WriterG    28/06/2014    8 recensioni
Premetto che questa è la mia prima fan fiction.. Avevo iniziato all'incirca due anni fà a scriverla, lasciandola poi incompleta, ma ho deciso di continuarla,quindi vi avverto che i primi capitoli sono leggermente diversi, schematicamente parlando..
La storia è del tutto fedele al manga fino alla fine.. Lei continua a fare l'attrice diventando sempre più famosa ed è, per così dire, costretta e viaggiare molto spesso per lavoro..Sana e Akito stanno insieme fino a 18 anni. La storia riparte quando entrambi avranno vent'anni.. Ovviamente i flash back saranno abbastanza frequenti anche per capire bene il loro rapporto precedentemente.. Detto questo spero che commentiate perché le recensioni sono la mia linfa vitale :D Spero con tutto il cuore che vi piaccia.
Si accettano anche critiche costruttive :D A presto..
G.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Fuka Matsui/Funny, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 19 “ Yet you and i

 

Il futuro, all’occhio umano, risulta essere incerto. Nulla è stabilito, nulla è prevedibile. Ogni nostra azione, ogni nostro pensiero, muta il nostro destino inesorabilmente. Se ripenso a quando ero bambino, un sorriso amaro si dipinge sul mio volto. Credevo di sapere tutto, quando invece sapevo ben poco. Ero più che convinto che il mio destino fosse completamente avverso, che nulla avrebbe mai potuto farmi riemergere da quel baratro di tristezza e solitudine in cui vivevo. Ma mi sbagliavo. Solo ora riesco a capire, che ogni mia sofferenza, ogni mia decisione è servita a rendermi la persona che sono adesso. Ripensando al passato, mi rendo conto che il mio presente, non è stato così casuale, tutto quello che vivo adesso, tutto quello che ho costruito, è frutto delle mie decisioni. In un certo senso, il mio destino l’ho scritto e continuo a scriverlo io. Se due persone si amano, il loro destino è quello di stare insieme, anche se a volte non è così facile. Entrambi, con le nostre scelte e le nostre azioni abbiamo segnato il nostro destino, tracciando il nostro percorso come meglio credevamo. Tutte le nostre esperienze, ci hanno permesso di comprendere quale futuro sarebbe stato il migliore. Credere che il destino sia già scritto, credere che due persone siano predestinate o credere che tutto dipenda da noi, sono pensieri in assoluto contrasto tra di loro, ne giusti, ne sbagliati. Ogni essere umano la pensa in maniera diversa. Il sottile confine tra razionalità e desiderio risulta essere una soglia fin troppo semplice da varcare, tutto è soggettivo, niente è certo. Lei ha sempre creduto che noi fossimo predestinati, due corpi ed un anima, legati da un sentimento profondo, uniti da un solido filo rosso. Ma forse, la mia visione della vita, risulta essere più realistica.”

 

.Due anni dopo.

 

Era un tiepido pomeriggio di primavera, i ciliegi oramai in fiore, facevano bella mostra di se in tutta Tokyo, inebriando chiunque con il loro soave profumo. In lontananza, il sole oramai in procinto di tramontare regalava alla vista, uno spettacolo mozzafiato. I colori caldi del tramonto, tingevano il paesaggio, rendendolo a dir poco suggestivo. L’albero di ciliegio, sotto il quale ero seduto, si reggeva maestoso nel bel mezzo di un grande parco, contornato da uno splendido viale alberato. Poco più avanti, un pittoresco ruscello, si inoltrava tra la vegetazione, rendendo il tutto molto fiabesco. Ed in quel momento, immerso nella natura e nella pace più assoluta, mi resi conto di quanto la mia vita fosse cambiata. Da quella notte, di due anni prima, il mio mondo si stravolse completamente. Fu no di quei cambiamenti che ti sconvolge l’animo, lasciandoti disorientato. Ancora oggi mi chiedo, come sia possibile tutto questo.

 

-Inizio flashback-

 

Quella, fu la notte più bella della mia vita. Quando i nostri occhi s’incrociarono, tutto il mondo circostante sparì in un attimo. Non c’era spazio per i dubbi o le paure, eravamo solo noi, Akito e Sana, uniti in un solo corpo per l’eternità. La mattina seguente, un timido raggio di sole, si fece largo tra la tenda blu posta dinnanzi la finestra, costringendomi a riemergere da quel meraviglioso sonno, in cui ero sprofondato ore prima, tra le braccia di una stupenda creatura. Non appena i miei occhi si aprirono, il primo pensiero che la mia mente formulò, fu rivolto a lei. Quella straordinaria ragazza, oramai divenuta donna, che in più di un’occasione era riuscita a salvarmi, rendendomi migliore. Non esistevano parole per descrivere quanto io l’amassi, ogni mio gesto, ogni mio sguardo, era rivolto a lei. Il nostro, era un amore così profondo, da risultare quasi incomprensibile agli occhi esterni. Noi ci completavamo. Ambra e cioccolato, esuberanza e timidezza, due mondi opposti, che come delle calamite, si attiravano l’un l’altra, unendosi indissolubilmente. Profondamente diversi, ma al contempo complementari. Quella bambina, conosciuta tra i banchi della sesta elementare, sempre pronta ad aiutare il prossimo, con un’innata spensieratezza ed un’innata sbadataggine, era oramai diventata il centro del mio mondo. L’unica mia ragione di vita, l’unica donna che io avessi mai potuto amare. Mosso da questi pensieri ed ancora assonnato, cercai con il palmo della mano, di sentire al mio fianco colei che aveva stravolto la mia vita rendendola degna di questo nome, ma ogni tentativo fu vano. Spiazzato dalla sua assenza, mi misi a sedere rapidamente sul letto, causandomi così un forte giramento di testa. Ancora scombussolato, cercai freneticamente con lo sguardo, la sua figura, ma purtroppo di lei non vi era alcuna traccia. Non aveva lasciato nulla, ne un biglietto, ne tanto meno una mail, l’unica cosa che rimaneva di lei in quella stanza, era quell’intenso profumo di pesca emanato dalle lenzuola, sgualcite da quella notte d’amore. In preda al panico, infilai i primi vestiti che mi capitarono a tiro, senza darvi troppa importanza. Per un momento, la mia attenzione fu catturata da quel piccolo cofanetto blu, posto nei meandri di un cassetto, la quale custodiva tutte le mie speranze. Senza pensarci, lo afferrai quasi avidamente, per poi correre giù per le scale come un ossesso. Nel mio cuore, si fece largo un soffocate senso di inquietudine, il mio timore più grande era che Lei potesse andare via, ma questa volta per sempre. Con la testa confusa, invasa da un’infinità di pensieri, mi avviai di gran corsa verso casa sua, nella speranza di trovarla li, sorridente come sempre. Il sole era già alto in cielo e nonostante fosso novembre inoltrato, picchiava forte su di me, infastidendomi gli occhi e rendendo il tutto ancora più confuso. Una volta arrivato, scesi velocemente dalla mia moto, avviandomi con grandi falcate d’innanzi la porta d’ingrasso. Senza badare molto alle buone maniere, Bussai ripetutamente, fino a che non vidi aprirsi la porta. Di fronte a me, con il suo solito sguardo furbo e sprezzante, si materializzò la signora Kurata, agghindata come di consuetudine.

 

Misako Kurata: Oh, Akito.. Come mai da queste parti?

Akito: Sana?? Dov’è Sana?

Misako Kurata: Come non lo sai? All’incirca un’ora fa è venuta a casa sbraitando chissà cosa, per poi correre via poco dopo..

Akito: Dov’è andata?

Misako Kurata: All’aeroporto Narita..

Akito: C-cosa?

Misako Kurata: Dalla tua faccia deduco non ti abbia avvisato, oh che figlia sbadata. Le hanno offerto una parte da cooprotagonista con Naozumi, per un nuovo film che verrà girato in America, davvero non te ne ha parlato?

Akito: No..

Misako Kurata: Mah, che strano.. comunque ti dicevo..

Akito: Devo andare..

 

Non le diedi nemmeno il tempo di raccontarmi tutto, dovevo sbrigarmi, non potevo permettermi di perderla ancora una volta. Non potevo crederci, stava andando via, senza dirmi nulla, senza darmi la possibilità di parlarle, senza darci la possibilità di tornare ad essere ciò che eravamo. Arrivato davanti alla moto, sentì i muscoli delle gambe credere, il peso che portavo nel cuore era talmente grande, che per un momento credetti seriamente di non farcela. Sentivo crescere dentro di me, la paura di perderla ed ogni molecola del mio corpo fremeva, la consapevolezza si fece largo nel mio cuore, obbligandomi a reagire. Dovevo lottare, avrei tentare il tutto per tutto, pur di riaverla con me. Guidato dal cuore, finalmente decisi di partire, la mia destinazione non era l’aeroporto di Narita, ma Sana Kurata, l’avrei seguita perfino in capo al mondo. Oramai erano anni che ci rincorrevamo ed in tutta franchezza ero stanco, era tempo di decretare la fine di questa agonia. Per tutto il tragitto, continuai a ripetermi che non tutto era perduto e che la nostra felicità dipendeva da questo. Guidai come un pazzo, sfrecciando tra le macchine incoscientemente rischiando innumerevoli volte di andare a tamponare qualcuno o qualcosa. Il mio cuore batteva all’impazzata. Quando arrivai all’aeroporto, fui travolto da una schiera di persone intente a raggiungere l’aria check-in, l’atmosfera era a dir poco caotica e questo di certo non giovava granché alla causa. Senza perdere tempo raggiunsi i terminali, alla ricerca del gate in questione. Non appena scorsi il volo diretto a New York, mi precipitai verso la zona designata, nella speranza che non fosse troppo tardi. Nella mia mente, cominciarono a farsi largo una miriade di immagini, tutti i momenti condivisi, tutte le emozioni provate, tutto il nostro amore. Il mio cuore era sul punto di scoppiare. Fu una frazione di secondo, quando a distanza intravidi una fluente chioma rossa agitarsi a destra e a manca, in quel momento il mio cuore si fermò. Iniziai a correre verso di lei, urlando a squarci gola il suo nome. Non appena fui abbastanza vicino, sentitasi chiamare si girò verso di me, incatenando il suo sguardo al mio. Due pozze color cioccolato piene di sgomento ed incertezza.

 

Akito: SANA!

Sana: Ha-Hayama, che ci fai qui?

Akito: Potrei fartela io questa domanda, ragazzina egoista!

Sana: Ragazzina egoista??

Akito: Perché?? Perché stai scappando ancora??

 

Quello che ne scaturì dopo, cambiò i nostri destini, per sempre..

 

-Fine flashback-

 

Erano passati due anni da quel giorno ed il nostro futuro mutò radicalmente. Probabilmente, le cose sarebbero state le stesse in qualunque caso, ma senza alcun dubbio, quell’aeroporto fu la causa scatenante di tutto.

 

Tsuyoshi: Akito, forza vieni.. sta per cominciare!

Akito: Sei sicuro?

Tsuyoshi: Si, questa volta nessun ritardo.

 

-Pov Sana-

 

Mi trovavo di fronte allo specchio, intenta a fissare la mia immagine riflessa. Non cerano dubbi, ero cresciuta, tutti noi eravamo cresciuti e forse, anche un pò cambiati. Ognuno di noi aveva preso la sua strada, creandosi il proprio futuro, plasmandolo a proprio piacimento. Ogni nostra scelta, ogni nostra singola decisione, ci aveva portato a vivere le nostre vite in maniera diversa. Di certo, non tutti si aspettavano un futuro del genere, mentre altri lo avevano sempre desiderato, per poi riuscire ad ottenerlo. Tsuyoshi ed Aya continuarono a vivere la loro favola d’amore fino all’anno scorso, quando Tsu decise che sarebbe stato meglio per loro rendere ufficiale la loro unione. Adesso erano in pieni preparativi per le loro nozze. Shin e Hisae, dopo varie storie inconcludenti, come da pronostico, compresero di amarsi e finalmente poterono stare insieme. La mia cara amica Fuka, alla fine aveva deciso di impegnarsi anima e corpo nello studio, per poter raggiungere il suo scopo, voleva diventare un avvocato affermato, non aveva più tempo per l’amore. Ma nonostante la sua decisione, l’amore arrivò prepotentemente nel suo cuore, sconvolgendola e, per la prima volta azzittendola. Il suo cuore fu rapito, da un giovane professore della Tōdai, durante una lezione di diritto privato, adesso convivevano in un grazioso appartamento nella zona di Shibuya. Per quanto riguardava Naozumi, lui era diventato una tra gli attori più acclamati al mondo, diviso tra un film ed un altro era sempre molto impegnato, ma la nostra amicizia non ne aveva risentito. Anche lui cercò di andare avanti e dopo una devastante storia con una ballerina francese, decise di godersi la vita pieno, prima o poi avrebbe trovato la donna giusta con cui mettere su famiglia. Ed in fine c’ero io, sempre la stessa, sempre pazza e ritardataria, ma profondamente cambiata. Nel corso della mia vita, mi ero trovata ad affrontare periodi davvero difficili, da i quali ero sempre riuscita ad uscire a testa alta, anche grazie a lui, Akito Hayama. Quando penso a lui, ancora oggi, sento il mio cuore battere all’impazzata, nonostante fossero passati anni ed entrambi prendemmo le nostre decisioni, quello che successe quel giorno all’aeroporto Narita, mutò la nostra storia inevitabilmente.

 

-Inizio flashback-

 

Mi trovavo di fronte al gate, nell’attesa che le hostess, dessero il via all’imbarco. Continuavo a pensare e ripensare alla notte precedente passata con Akito. Non potevo crederci, era successo tutto così velocemente, la rivelazione di Sachiko, la nostra notte d’amore, non potevo immaginare un risvolto del genere. Noazumi, continuava a tormentarmi con una miriade di domande, la cosa che lo scioccava di più, era la mia presenza all’aeroporto

 

Naozumi: Ma io non ti capisco proprio, perché sei venuta?

Sana: Oh Nao, sei diventato uno scocciatore..

Naozumi: Ma non potevi mandargli una mail, lasciargli un biglietto o meglio dirgli del film?

Sana: Non c’è stato il tempo e poi dai, non credo che la cosa lo sconvolgerà più di tanto.

Naozumi: Sei un caso disperato..

 

D’un tratto, ancora intenta a sorbirmi la paternale da parte di Naozumi, mi sentì chiamare. Quando la mia mente distinse il timbro di voce, il mio cuore perse un battito. In lontananza scorsi la figura di Hayama che correva velocemente in mia direzione, con un'espressione sconvolta in volto. Quando i nostri occhi s'incrociarono tutto il mondo circostante si fermò di colpo. Quegli occhi così profondi e penetranti, mi perforarono l'anima. Ero a dir poco allibita, non mi aspettavo assolutamente di vederlo li. Potei distinguere senza alcuna fatica, i sentimenti provati da lui in quel momento. Lui, che era sempre stato così complicato ed indecifrabile, mi apparve dannatamente comprensibile. Scombussolato ed anche un po' intimorito, con quel suo solito sguardo colmo di un'apparente indifferenza e, con quel suo consueto tono monocorde, prima m'insultò, chiamandomi ragazzina egoista, il che riportò la mia mente indietro di qualche inverno, per poi chiedermi in tono quasi supplichevole e sprezzante, il perché del mio ennesimo allontanamento. Dapprima, rimasi scioccata dalle sue parole, ma successivamente decisi che in fondo, meritava dei chiarimenti.

 

Sana: Hayama, immagino tu sappia già tutto del film giusto?

Akito: Si..

Sana: Ecco vedi..

Akito: Sono stanco delle spiegazioni, sono stanco di rincorrerti senza raggiungerti mai..

Sana: A-Aki..

Akito: Non ho più intenzione di andare avanti così, per l'ennesima volta hai deciso di partire, rinunciando a noi, rinunciando al nostro amore, come al solito hai deciso di testa tua, senza parlare con me, senza chiedermi cosa ne pensassi, senza chiedermi di aspettarti.. Forse ti sembrerà un tantino presuntuoso da parte mia, ma ti conosco e so che mi ami, per cui credo che distruggere la nostra relazione, sia una cosa da folli.. Lo sai, io non sono il tipo di persona che parla molto o comunque capace di esprimere i propri sentimenti, ma ora ho bisogno che tu mi ascolti, senza interrompermi. Tu ed io, abbiamo passato tutta la nostra vita a rincorrerci, è dall'età di undici anni, che cerco disperatamente di farti mia, ma ogni volta che ti raggiungo, riesco a mala pena a sfiorarti. Quando non sei vicino a me, mi sento soffocare, tutto il resto non conta se tu non ci sei. In questi anni, ci siamo fatti del male, ci siamo odiati ma allo stesso tempo ci siamo aiutati e ci siamo amati. Tu mi hai salvato, mi hai reso una persona migliore, aprendomi gli occhi e facendomi capire quanto splendido possa essere il mondo, quanto fantastica possa essere la vita. Ma solo con te, posso essere felice, solo con te posso essere me stesso senza paura. Perciò, parti.. conquista il mondo, diventa famosa, insegui i tuoi sogni.. io sarò sempre qui, ad aspettarti. Ti ho amata, dal primo momento che il mio sguardo si posò su di te e continuerò ad amarti per il resto della mia vita. So di non essere dolce o romantico come tu vorresti e so anche di non poterti offrire molto, ma ti prego credimi quando ti dico che darei la mia stessa vita, pur di renderti felice.. Il mio cuore ti appartiene, come del resto ti appartengo io.. Solo ora capisco quell'antica leggenda, che tanto adori.. Qualsiasi cosa accada, qualunque sia il nostro destino, io non smetterò mai di amarti..

 

In quel momento, il mio cuore batteva all'impazzata. La vita era annebbiata da un lieve velo di lacrime e le mie mani tremavano. Improvvisamente, Akito mi prese per mano, stringendola forte sul suo petto. Il suo cuore batteva così forte, che per un attimo credetti stesse per scoppiare. I suoi occhi erano fissi su i miei e d'un tratto s'inginocchio dinnanzi a me. In quel momento, fui invasa da una moltitudine di emozioni e la mia mente, per la prima volta , fu in totale accordo con il cuore.

 

Akito: Tu, sei dentro di me, dentro al mio cuore, non potrei mai vivere senza di te, io non posso pensare a nessun altro, non posso neanche lontanamente immaginare un futuro senza di te. Io.. ti amo.. AMO TE, capisci cosa vuol dire?? Sento il bisogno, necessito, più dell'aria, di avere la certezza che tu sia mia.. Ti posso assicurare che non sarà semplice e stai pur certa, che ci saranno dei momenti in cui tutto sembrerà impossibile, ma dopo tutto quello che abbiamo passato inseme ce la possiamo fare. Siamo stati lontani per molto tempo, ma questo non ha scalfito il mio amore.. Kurata.. Sana.. Sposami!

 

Le lacrime rigarono copiosamente il mio viso, mentre tutto intorno a me si fermò di colpo. Non c'era tempo, non c'era spazio, eravamo solo io e lui, due corpi ed un anima. Lentamente, fece apparire dalla tasca dei suoi pantaloni, una piccola scatolina di velluto blu. Con eccessiva flemma prese l'anello tra le dita e con uno sguardo magnetico mi esortò a rispondere. Fu quasi impercettibile, io che ero sempre stata una persona esuberante e confusionaria, risposi alla domanda più importante della mia vita con un “si “ sussurrato, tra le lacrime ed i singhiozzi. Non appena Akito udì quelle due lettere, il suo sguardo si illuminò e sul suo viso, uno splendido sorriso prese il posto del sua solita espressione indifferente. Quando si rialzò, le nostre lebbra trovarono conforto in quelle dell'altro, unendosi in un bacio colmo di sentimento. Mi sentivo felice e allo stesso tempo disorientata, non potevo crederci, Akito aveva deciso di fare la sua proposta di matrimonio proprio li, in quel momento, non me lo sarei mai aspettato. Una volta sciolto il bacio, con il polpastrello, asciugò le mie lacrime e dolcemente prese la mia mano sinistra tra le sue.

 

Akito: Ricordi il giorno dell'incidente?

Sana: Certo..

Akito: Beh, ricordi che ti avevo detto che ero andato in un posto?

Sana: Si.. Oh, hai comprato quel giorno l'anello??

Akito: No, quello l'ho comprate tempo prima con Tsu..

Sana: Davvero??

Akito: Si, te lo avrei chiesto mesi fa, se non fosse per Matsui.. Comunque, quel giorno, andai in gioielleria per far incidere questo..

 

All'interno di quello splendido solitario, vi era un'incisione “always”.

 

Sana: Sempre..

Akito:Sempre..

 

Delicatamente, puntando i suoi magnifici occhi color ambra su di me, infilò l'anello al mio anulare sinistro. Presa dalla gioia del momento, gli buttai le braccia al colle, stringendolo forte a me, oramai nulla avrebbe potuto dividerci.

 

[Gentili passeggeri, l'imbarco del volo NTK905 per New York è ora aperto, preghiamo i passeggeri di recarsi all'imbarco..]

 

Akito: È il tuo volo..

Sana: Il mio volo??

Akito: Quando tornerai?? Ma perché non me lo hai detto che ti avevano proposto questo lavoro??

Sana: Beh, a proposito di questo, c'è stato un piccolo malinteso.. In realtà ero venuta qui solo per accompagnare Nao..

Akito: Cosa??

Naozumi: Ahahahahahahahahah, veramente molto esilarante..

Akito: Taci Kamura..

Sana: Beh si, per questo non ti ho lasciato nemmeno un bigliettino, credevo di sbrigarmi prima che ti svegliassi, ma evidentemente mi sbagliavo.. Scusa!

Naozumi: E tu Hayama che hai fatto quella fantastica dichiarazione d'amore in pubblico, quando l'avresti potuta fare senza troppe persone intorno.. Vi ringrazio, mi state facendo partire con il sorriso sulle labbra..

Akito: Immagino!

Sana: Fai buon viaggio Nao e non sparire!

Naozumi: Tranquilla, se ti fa stare male, dimmelo che torno subito..

Akito: Kamura forse non ti è chiaro, ma Lei diventerà mia moglie..

Naozumi: Diventerà, finché non avrà la fede al dito...

Sana: Ok, adesso basta.. Ci vediamo Nao, abbi cura di te..

Naozumi: Congratulazioni ad entrambi, sono felice te Sana..

 

Dopo avermi lasciato un lieve bacio sulla fronte, lo vidi superare il gate, per poi sparire dietro le grandi vetrate che davano sulla pista d'atterraggio. Naturalmente, Akito non apprezzò molto quel gesto, ma entrambi sapevamo che le parole di Nao erano sincere.

 

Sana: Così diventerò tua moglie?!

Akito: Sarai la Signora Hayama??

Sana: Non vedevo l'ora di diventarlo..

 

-Fine flashback-

 

Ripensando a quel giorno, ancora tutt'oggi il mio cuore sussultava. Sentivo le gambe molli e le così dette farfalle nello stomaco. Non potevo crederci, il giorno tanto atteso era arrivato, finalmente avrei sposato l'amore della mia vita. Chi lo avrebbe mai detto, che quel ragazzino scontroso ed asociale, sarebbe diventato il centro del mio mondo. In quel momento, credetti che non sarei mai potuta essere più felice. Il mio cuore batteva forte, ma non era paura la mia,era felicità. Si sentiva spesso parlare di ansia prematrimoniale, ma io, non la provai mai. Non poteva esserci nulla di più giusto. Io ed Hayama eravamo nati per amarci. Ero completamente assorta nei miei pensieri, quando d'un tratto, sentì la porta della camera aprirsi, la prima cosa che vidi, furono due grandi occhi azzurri.

 

-Fine Pov-

-Pov Naozumi-

 

Non appena entrai in camere, vidi sana intenta a sistemarsi i capelli, più bella che mai. Portava un bellissimo vestito bianco di pizzo, il corpetto aveva lo scollo a cuore che faceva risaltare il suo decoltè, mentre il taglio dell'abito era a sirena, il quale avvolgeva il suo corpo in maniera perfetta. I capelli sciolti, le ricadevano mossi sulle spalle, non cera nulla da dire, quel giorno Sana era davvero bellissima.

 

Naozumi: Sei stupenda..

Sana: Grazie mille Nao..

Naozumi: Forza andiamo, credo che qualcuno ti stia aspettando..

Sana: E se avesse cambiato idea?

Naozumi: Tranquilla, non cambierà mai idea, i suo cuore ti appartiene.. E poi, male che vada ti sposo io!

Sana: Nao, ahahhahah! Se ti sentisse Hayama..

Naozumi: Oh, lo sa perfettamente..

 

Ero sinceramente felice per lei, in fondo al mio cuore, sapevo perfettamente che Hayama era l'uomo giusto per lei. Il loro amore era eterno e nulla poteva porvi fine. Mentre guardavo la donna che avevo amato per gran parte della mia vita, avanzare verso il suo futuro marito, capì che il sentimento che ci legava, era mutato, ne amore, ne amicizia.. Lei era la mia famiglia.

 

-Fine Pov-

 

Lei era proprio li, davanti a me, avanzava sicura in mia direzione con gli occhi fissi su i miei ed il cuore in mano. Era stupenda ed onestamente, faticavo a credere che stava per diventare mia moglie. Sembrava di vivere un sogno, uno splendido e meraviglioso sogno. Chi lo avrebbe mai detto, che quella ragazzina con le codine, perennemente ritardataria e totalmente pazza, sarebbe diventata l'unica mia ragione di vita. Guardandola in viso, non potei far altro che reputarmi l'uomo più fortunato del mondo. Qualsiasi cosa avrebbe riservato il nostro futuro, non faceva più paura, con lei, insieme saremmo riusciti a superare qualunque cosa. Nulla sarebbe stato in grado di dividerci, nulla avrebbe potuto porre fine al nostro amore.

 

Akito: Sei pronta Kurata?

Sana: Come sempre Hayama..

 

Il futuro, sarebbe stato sempre incerto, ma il nostro amore no.

 

The end

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice: Con due giorni di ritardo, ma ce l'ho fatta..

Mi si stringe il cuore a dirlo, ma.. È finita!!! Finalmente dopo anni ed anni, la mia prima ff trova il suo lieto finale. Che posso dirvi, il capitolo si spiega da se.. Certo, non è un capolavoro di letteratura, ma è il finale perfetto per la mia storia.. Ho volutamente lasciato in sospeso la parte iniziale, senza dare troppe informazioni, perchè volevo tenervi un po' sulle spine.. Visto?? Alla fine Sana non parte ed Akito era andato a fare incidere la parola “Always” dentro l'anello di fidanzamento.. Riferimento ad Harry Potter ovviamente..per quanto riguarda il flashback, ho preferito farlo raccontare un po' ad entrambi e si, Akito è decisamente OOC, ma DOVEVA esserlo.. Quando Tsu dice ad Akito “questa volta nessun ritardo.” è una sottile allusione al fatto che Sana è sempre in ritardo.. Finalmente Naozumi capisce che quello che lo lega a Sana non è più amore, ma qualcosa di più fraterno, ovviamente tutte le battute che fa sono solo per far innervosire Hayama.. Poi Akito chiede a Sana se sarà la “Signora Hayama” perchè da piccola (non ricordo bene in che volume) dice che sarebbe stato il suo futuro marito a prendere il suo cognome e non viceversa. Ma ovviamente cambia idea, e non lo dico io, ma be si Miho Obana in Deep clear.. il matrimonio ho deciso di farlo svolgere due anni dopo appunto perchè nel cross-over la Obana fa notare il fatto che Akito e Sana (oramai ventiseienni) si sono sposati tre anni prima che lei rimanesse incinta (cioè a 23) e quindi due anni dopo l'accaduto la proposta di Akito all'aeroporto, perchè ricordo che lui aveva 21 anni.. You understated!!! Spero di aver chiarito tutto ed in oltre spero con tutto il cuore che vi sia piaciuto, ho dei forti dubbi sull'incipit, ma si è scritto così, che volete farci.. ^-^ Comunque, oramai siamo arrivati alla fine, questo purtroppo è il momento dei saluti.. Grazie per aver seguito la mia storia e grazie di cuore per averla recensita, siete stati la mia fonte principale di ispirazione.. ringrazio il mio splendido maritino che mi sostiene in questi miei strampalati racconti.. Grazie a tutti di cuore, fatemi sapere cosa ne pensate, sia nel bene che nel male!

 

P.S. Non saprei dirvi con esattezza quando, ma a breve inizierò una nuova ff sempre su Akito e Sana, già è scritta nella mia mente.. *-* Spero la seguirete come avete fatto con questa..

 

Grazie a chi ha inserito la mia storia tra i Preferiti:

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Lolimik
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Grazie a chi ha inserito la mia storia nella sessione da ricordare:

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piccolasognatrice91
sarahmanga

 

Grazie a chi ha inserito la mia storia tra le Seguite:

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Perla Efp
Tuna_salad
twilightina92
zorina98
_miky_
_Silvia_Salvatore_

 

Grazie di cuore a chi mi ha inserito tra i suoi Autori preferiti:

Lolimik
sarahmanga

 

E grazie anche a te, che solo leggendo, hai riempito il mio cuore di gioia..

 

A prestissimo..

G.

  
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