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Autore: cristal_smeraldo48    29/06/2014    1 recensioni
questa storia è già stata scritta in precedenza ma poi avevo deciso di cancellarla per svariati motivi, fatto sta che questa è pur sempre la mia prima fanfiction. Parla di una ragazza che deve lottare contro forze oscure e antiche ma che nasconde un terribile segreto: è la figlia di Lord Voldemort. Charlie dovrà racimolare tutto il coraggio di cui dispone per poter affrontare il malefico padre e i nuovi nemici, insieme a Harry, Ron e Hermione, e i suoi inseparabili amici riuscirà a trionfare sulle forze più antiche e misteriose che vivono sulla Terra? L'ordine dei Titani? Spero di avervi incuriosito e chiedo clemenza perché faccio un po' ca**re...ma dettagli io mi diverto a scrivere e quindi pubblico questa pazzia...
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Partenza.

Poteva mai esistere un binario chiamato 9 e 3/4 ?
Questa era la domanda che frullava nella testa di Tom, il suo bagaglio grigio e bucato in mano, mentre camminava senza metà per tutta la stazione di King's Cross e ogni tanto chiedeva informazioni a qualche passante sulla posizione del fantomatico binario che lo avrebbe portato verso la sua nuova vita. << Binario 9 e 3/4 ? Ragazzino non farmi perdere tempo, non esiste nessun binario con questo nome!>> ecco cosa gli ripeteva la gente a cui lui si rivolgeva. " Dannazione! Possibile che abbiano sbagliato a darmi le indicazioni? Eppure su questo biglietto è scritto proprio così "; non era da lui perdere la pazienza e nemmeno la calma, ma in quel momento Tom si sentiva perso e abbandonato, cosa molto strana per l' orfano che ormai aveva imparato a convivere con quei sentimenti. Mentre vagava senza meta, ripensò all'ultima settimana passata all'orfanotrofio.  Molto indaffarato, ecco come si sentiva, doveva preparare la borsa con dentro tutto il necessario per poter andare ad Hogwarts: aveva ricevuto la lista, come preannunciato da Silente, due giorni dopo la fatidica scoperta. All'inizio si era preoccupato di come potesse comprare i libri e il materiale didattico ma quando aprì la lettera trovò anche un biglietto che lo consigliava di trovarsi il giorno dopo all'angolo della strada. Un pò titubante fece come scritto e la mattina presto si recò lì dove incontrò Silente << Salve signor Riddle, sono contento di rivederla... avendo diversi problemi economici e non sapendo niente del mondo magico, sono venuto qui per darle qualche consiglio e il mio completo aiuto >> e finì la frase con un sorriso, squadrando Tom con quei suoi occhi penetranti.<< Non deve preoccuparsi professore, sarò anche un bambino, sarò anche povero ma non sono sciocco, mi dia tutte le indicazioni che mi servono ma penserò io al resto >> figurarsi se si faceva aiutare da uno sconosciuto. Lui se l'era cavata sempre da solo e così volle continuare. Silente fece un lieve cenno del capo e poi si avviò nella sua spiegazione.
Fu difficile trovare il Paiolo Magico, il pub dove si poteva accedere ad un piccolo villaggio, ideale per fare compere in tutta tranquillità.
Il locale, sporco e logoro, passava in osservato tanto che Tom pensò che le persone di Londra non lo vedessero proprio.
Si fece accompagnare dal barista fino al retro e con un paio di colpetti nei punti giusti, il muro si aprì, rivelando un mucchio di strade con si incrociavano fino ad una via principale dove c'erano molti negozi. Alla fine di questo viale, c'era un imponente struttura, che a detta di Silente, doveva essere la Gringott, la banca dei maghi.
Lo disgustava non poter mettere niente lì dentro, così evitò di avvicinarsi e si dedicò al motivo per il quale era venuto.
Era stato straordinario comprare per le vie di Diagon Alley: il Ghirigoro era pieno di libri, di qualsiasi genere e la cosa sorprendente e che le figure sulle copertine si muovevano.La divisa gliela aveva procurata la scuola, anche se un pò vecchia era sempre meglio di niente, quindi non dovette farsela fare una su misura.
Entrò nel Calderone per comprare le provette di vetro e il pentolone in peltro misura standard 2. Non voleva un animale da compagnia perchè odiava i gatti, trovava disgustosi i rospi e i gufi costavano troppo.
 Secondo Silente, e anche la lista delle cose da comperare, necessitava di una bacchetta. Andò quindi da Ollivander, che si avvicinò subito con un sorriso un pò inquietante << Oh, chi abbiamo qui? >>.
<< Mi chiamo Tom Riddle e mi dovrebbe procurare una bacchetta>> disse con tono atono. Il venditore si avvicinò agli scaffali e percorse con le dita innumerevoli scatolette, finchè non ne prese una << Provi questa >>. Il ragazzo rimase interdetto per un pò fissando quello stecchetto che non sembrava poi un granchè << Ehm... mi scusi ma come fa a sapere che questa potrebbe essere la mia? C'è ne sono a migliaia qui dentro... magari è una un pò più maestosa e non questo semplice...>> ma quello lo fermò alzando la mano in modo plateale << è la bacchetta a scegliere il mago, signor Riddle, non dovrebbe sottovalutare il potere soffermandosi sull'apparenza... forse questo bastoncino come lo stava etichettando lei è molto più forte di quanto appaia.... suvvia la agiti >> facendo arretrare Tom dallo spavento per quell'improvviso ordine, si ritirò dietro il bancone. Il ragazzo dimenò con un gesto elegante la bacchetta che cominciò ad emanare un'aura tutt'intorno. << Eh si, legno di Tasso, 13 pollici e 1/2 e... uhm, curioso >> il ragazzo rimase affascinato da quello che era riuscito a fare quindi teneva la bacchetta come il più prezioso dei cimmeri. Ma alle parole di Ollivander alzò gli occhi infastidito << Cosa curioso? >> l'uomo si sedè sulla sedia e squadrò Riddle dall'alto<< Deve sapere che il nucleo, come potrei  dire per farla capire? Il punto di forza, l'energia della vostra bacchetta e una piuma di fenice, e ne esistono solo due... questo significa che ha una "gemella">> .
Il ragazzo scrollò le spalle << Sa quanto mi interessi, ma mi dica quanto è forte questa piuma qui dentro? >>.
<< Dipende dalla dimestichezza del suo padrone >> rispose l'altro.
" Allora io diventerò il più potente tra tutti "

Già Tom, sei destinato a grandi cose.... terribile, ma grandi.


Perso nei suoi pensieri, andò a sbattere contro qualcuno<< Stia attento, stavo passando io qui >> sbraitò allo sconosciuto << Fino a prova contraria, sei tu che mi sei venuto addosso... ehi, ma io ti conosco... sei il bambino di due anni fa>> Tom si girò. Come non riconoscere quella vocetta fastidiosa, quei capelli rosso rame scompigliati e andanti ognuno per i fatti propri e quegli occhi grandi marrone chiaro << TU... non è possibile! Che diavolo ci fai qui? >> gridò indicandola e assumendo un'aria disgustata.
Quante volte, da quando aveva scoperto di essere un mago, si era preoccupato che quella sottospecie di palla di capelli fosse come lui.
<< Beh siamo in una stazione... cosa si fa in una stazione? Si prende un treno, devo partire per un lungo viaggio, e ora se non ti dispiace devo muovermi >> e così dicendo prese la sua borsa e si affrettò verso tutt'altra parte.
"Magari è solo un caso... il fatto che sia qui non significa che sia una strega... e poi si sta avviando verso il binario quattro"
Tranquillizzato, Tom alzò lo sguardo e si accorse con orrore che mancavano solo dieci minuti alla partenza.
" No, cavolo, non posso perdere il treno, sarebbe una catastrofe" .
Cominciò a correre con il carrello in tutte le direzioni possibile. Si lasciò dietro il binario 7, poi successivamente l'8, e arrivò, colto da spasmi, tra il binario 9 e 10.
Mancavano cinque minuti alla fatidica ora e Tom aveva perso le speranze. Stava già facendo marcia indietro per tornare all'orfanotrofio quando dal muro uscirono due signori. Letteralmente.
Tom dischiuse la bocca e sgranò gli occhi mentre i due parlavano << Quanto mi mancherà il mio piccolo tesoro>> diceva la donna. << Suvvia, sta andando a Hogwarts mica in guerra tesoro >> sentendo nominare la scuola dei maghi, Tom si risvegliò dalla sua paralisi temporanea e si avvicinò alle persone. Odiava chiedere aiuto ma mancavano si e no due minuti alla partenza, quindi, messo da parte l'orgoglio, parlò << Mi scusi, non ho potuto non sentire che stavate parlando di Hogwarts.. ehm, io non ci so arrivare mi potreste spiegare...? >> e accennò al muro. La signora serrò una mano sul viso del moro << Oh, piccolo ti diciamo noi come fare... ascolta, devi prendere la rincorsa e sfrecciare all'interno del muro capito? >>.
All'inizio un pò titubante, Tom fece come gli era stato spiegato. Si allontanò dal muro e corse. Corse come non aveva mai fatto in vita sua. Mancava un minuto per la fine o l'inizio della sua nuova vita e sperò di non fare la fine di uno scarafaggio schiacciato.
Invece, attraversò il muro e riuscì ad entrare nell' Hogwarts Express, giusto qualche secondo prima del fischio che segnava la partenza.

Bravo Tom, c'è l'hai fatto... quanto ho sperato che tu, però, fallissi. Anche a costo di non essere oggi qui.


OOOO SAAAALVEEE,
ok ok sono in ritardo ma ehi chi ha sentito la mia mancanza? ( e silenzio fu)
Madòòòòò ma che carini anche voi mi siete mancati... cooomunque ci avviciniamo al terzo capitolo che non so quando arriverà... vi prego non lanciatemi palle di fuoco addosso ma con il caldo scrivere di Tom Riddle mi metteva depressione XD
Fatto sta che il terzo capitolo sarà il penultimo di questo pro-storia ( non so come chiamarlo sinceramente) pooooiii tutto si concentrerà su la figlia di Voldy Voldoso ( se quello legge come ho osato chiamarlo so morta)
E va beeeenee non ho altro da aggiungere, mi farebbe PIACEEEEREEEE avere qualche recensioncina piccina picciotta per sapere se vi piace non solo la storia ma se vi sembra una palla, una noia, oppure se non scrivo bene, se ci sono problemi di qualsivoglia ( Dio che parola, non ho mai parlato così, forse è la prima parola dcente che abbia mai pronunciato-scritto) genere,
ARRIIIIIVEEEEDEEEEERCIIIII,
Cristal_smeraldo
  
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