Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Rowz    23/08/2008    4 recensioni
Cosa sarebbe successo se Edward non fosse mai venuto a sapere del "tuffo" di Bella?
Era inutile illudermi, in fin dei conti sapevo che, appena l’avessi rivista avrei implorato il suo perdono, in ogni modo. Perché la mia esistenza senza di lei non era nulla, non lo era mai stata.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Grazie mille! Sia a chi ha commentato – che anime pie che siete XD – sia chi ha solo letto


Ninny: grazie mille!! Se devo essere sincera anche io mi sono commossa un po'...

Hele91: graizie davvero * me arrossita *

Calxi12Cullen: grazie – e vai con la monotonia, raga veramente non ho parole...- mi risulta facile scrivere con l'edward pov, non so perché ^^ Forse perché è un perosnaggio che adoro *occhi a cuoricino * o forse perché comunque ho scritto diverse volte di personaggi un po' dannati - che mi piacciono sempre molto ^^. Ma sicuramente sarà stata l'ispirazione del momento XD ma sopratututto del personaggio ^^


Ecco l'ultimo capitolo, spero vi piaccia.


BUONA LETTURA!


Isabella


Quel giorno tornai più tardi del solito dal lavoro.

E questo per me era solo un bene, meno tempo passato a non far nulla meno rischiavo di pensare a lui.

Quando varcai la soglia di casa Charlie era sul divano, letteralmente immerso fra i cuscini << Bella?>>

<< Sì Charlie, sono io >> Appesi la giacca nell'ingresso e andai in cucina. << Scusami Bells ma avevo fame e tu non tornavi.>> Buttai il resto della cena di mio padre nell'immondizia << Tranquillo papà, tanto non ho fame.>> Lavai il piatto sotto lo sguardo attento di Charlie, che si era appoggiato allo stipite della porta << Bella tu non hai mai fame... >> Non risposi.

Feci per andare in camera mia ma Charlie mi prese per un braccio << Ascoltami Bells devi mangiare. Non ti reggi in piedi >> Mi divincolai con uno strattone. << Smettila Charlie, sto benissimo... >> Mentii << Isabella! Non devi continuare così, non ce la farai. Edward non c'è più basta! >> Mi voltai verso di lui, le lacrime che avevo sempre cercato di trattenere... aveva pronunciato il suo nome... << Finiscila Charlie! Sto benissimo! 'Notte !>> Iniziai a salire le scale, sentii Charlie chiamarmi, ma non gli facevo caso.

Io non volevo sentire.

Solo le sue ultime parole mi giunsero << Così morirai Bells...>> Era proprio quello il mio scopo... morire.

Perché la mia unica ragione di vita mi aveva lasciato.

Nessuno può vivere senza il proprio cuore, nessuno può vivere senza la propria anima.

Ed io, Bella Swan, avevo perso entrambi.

Camminavo a testa china, oramai era un'abitudine.

Non volevo vedere il resto del mondo, perché non era con me.

Non volevo vedere nessuno, perché nessuno poteva essere lui.


Aprii di scatto la porta della mia stanza. Un fascio di luce gialla illuminò il parquet della camera.

Mi chiusi la porta alle spalle.

Lì era l'unico posto dove potevo liberarmi, dove potevo piangere, disperarmi senza dover indossare quella maschera di apatia che ero stata costretta a costruirmi.

Nella mia stanza, in quello che restava di casa Cullen e nella... nostra.... radura.

Alzai il capo e guardai la finestra chiusa.

Avevo iniziato a piangere quasi senza accorgermene.

I singhiozzi risuonavano cupi nel silenzio della stanza.

Mi avvicinai alla finestra e l'aprii.

Mi sedetti sul davanzale anche se pioveva a dirotto – tanto per cambiare.

Per un attimo sperai davvero di vederlo davanti a me, sperai che mi avrebbe presa e ancora prima di rendermene conto di trovarmi sul mio letto stretta contro il suo petto di marmo.

Ma come purtroppo sapevo, non accadde nulla.

Scesi dal davanzale, lasciando però la finestra aperta.

Mi sedetti a terra e continuai a piangere più forte di prima. << Maledizione... >> Mi ero dimenticata che il giorno prima ero caduta dalle scale... Ma lasciai perdere quel dolore... e mi concentrai sull'altro.

L'unica cosa che mi aveva lasciato, oltre ai meravigliosi ricordi con i quali mi tenevo in vita. << Edward...>> Non so perché pronunciai il suo nome, perché per me era un tabù. Una parola che portava con se troppi... troppi ricordi bellissimi e terribili per il mio fragile cuore.

Sussultai sentì un refolo di vento accompagnato da un profumo che non era quello comune della pioggia. No, era qualcosa di troppo buono, troppo bello e troppo impossibile per essere umano. E fu proprio questa convinzione a spaventarmi. No, non può essere lui... pensai.

Mi strinsi a me cercando di non frantumarmi alla prossima folata di vento.... mancava poco ormai, me lo sentivo. << Edward... >> pronunciai ancora il suo nome fra i singhiozzi tanto sarebbe finita presto mi dicevo... tanto vale velocizzare i tempi no? Che male c'era in fondo? Adoravo il suono del suo nome...<< Bella...>> Smisi di singhiozzare e rimasi immobile. Quello certamente era solo un sogno... era impossibile che Edward fosse accanto a me.... eppure la sua voce era diversa da quella dei miei sogni... perché era un milione di volte più bella e dolce. Come il miele dei suoi occhi, mi sembrava quasi di vederli...

Mi girai lentamente, avevo paura, una paura tremenda... che scoprissi che quello fosse davvero un sogno.

Quando fui completamente girata lo vidi.

Era lì davanti a me con una strana espressione dipinta sul volto.

Non è possibile descrivere cosa provai in quel momento.

Non riuscii a fare altro che rimanere immobile, sicuramente non respiravo neanche... o forse sì ma poco... ecco forse lui era solo un'allucinazione.

Lo guardavo, ma senza vederlo realmente.

Ricominciai a piangere muta. Sorrisi debolmente. << Alla fine sono morta d'avvero... finalmente...>> Potevo essere solo morta, non vi erano altre spiegazioni plausibili.

Continuavo a guardarlo incantata, come davanti ad un sogno meraviglioso.

Lui taceva.

Perché non parlava? Perché non mi faceva sentire la sua bellissima voce?

Alzai una mano tremante.

Esitavo.

E se avessi scoperto che era davvero solo un sogno? Che lui non era vicino a me?

Poi con estrema lentezza e delicatezza posai la mano sulla sua guancia liscia e fredda.

No, non era possibile!

Era lì reale davanti a me.... sono morta non ho più dubbi.<<Non ci speravo quasi più... Charlie e Jake ci resteranno secchi, ma non m'importa...>> Ero con Edward, anche se sicuramente non era reale perché lui non poteva morire... << ...almeno tu sei con me... anche se sicuramente non sei reale, non m'importa... sei tu quello che vedo...>> Non ci credevo neanche io... ma d'altronde era meglio di nulla... << Bella >> Fece una pausa << tu non sei morta >> Chiusi gli occhi per godere di quel suono tanto amato, certo non era come la sua risata cristallina, ma era sempre meglio di nulla. Ed io sapevo bene cos'era il nulla.

Tornai a guardarlo.

<< Non ci credo, perché altrimenti non avrei avuto il mio angelo accanto.... Ti amo>> Era troppo, troppo bello per essere vero. Anche se lui non mi corrispondeva non m'importava nulla.

<< Anche io ti amo >> Disse << Sono proprio morta non ho dubbi...>>

<< Ma ... >> Lo interruppi con un gesto della mano, per quanto amassi sentirlo parlare << Se tu dici che mi ami posso solo essere morta >> Sorrisi debolmente. << Bella, tu sei ancora viva >> mi sfiorò la guancia per asciugarmi alcune lacrime.

In quel momento sentii come una scossa, come se una piccola scintilla di vita fosse tornata nel mio piccolo corpo martoriato dalle sofferenze << E poi, anche se tu fossi morta, io non potrei mai essere accanto a te >> Staccai la mano dal suo volto e la posai sulla sua. Chiusi gli occhi. << Bugiardo >> mormorai << Isabella >> Fu strano sentire pronunciare il mio nome per intero da quella voce di velluto << Tu non sei morta. Io sono qui accanto a te...>>

<< Non è possibile...>>

<< Davvero, Bella non sei morta...>> Riaprii gli occhi e per la prima volta lo guardai veramente.

Sgranai gli occhi che in un attimo si riempirono di lacrime.

Gli gettai le braccia al collo e lo strinsi forte, in un abbraccio che avrebbe soffocato un comune essere umano, ma non lui... non il mio vampiro. << << Non andare via ti prego... ti supplico, non lasciarmi... non ti chiederò di trasformarmi se non vuoi... non andare...>> Ripetevo incessantemente contro la sua spalla. Mi strinse a se, sicuramente molto meno di quanto avrebbe voluto. << Resterò con te, tranquilla... resterò con te...>> Quando l'avevo abbracciato il mio cuore, morto da un anno aveva ricominciato a battere frenetico come da troppo tempo non faceva.

I mille frammenti di me si ricomposero come se nulla fosse mai stato.

Rimanemmo lì immobili, per un tempo che per me era stato infinito.

Nulla aveva senso se non lui, che finalmente mi stringeva. Che mi baciava i capelli.

A mio malgrado sciolsi l'abbraccio, anche se sapevo che non mi sarei allontanata a lungo.

Lui non mi permise di muovermi neanche di mezzo millimetro.

Ma ovviamente non erano quelle le mie intenzioni.

Lo baciai con foga, con me non mi aveva e non avevo mai permesso di fare.

Ma lui non si scostò come avevo temuto.

Ricambiò il bacio con la stessa mia foga.

Quando ci staccammo, sempre e comunque troppo presto anche lui aveva il fiato corto.

Mi strinse nuovamente a se << Perdonami... perdonami... >> Continuava a mormorare.

Ma io l'avevo già fatto, già da quando l'avevo sentito pronunciare il mio nome, già da quando avevo sentito nuovamente il suo profumo. << Non lasciarmi più... >> Dissi << Mai, starò con te per l'eternità >> Aveva deciso quindi, mi avrebbe trasformata. Soffocai a stento la gioia che provavo, quindi lui sarebbe rimasto con me... << ... sempre se lo vorrai ancora >> Aggiunse in fretta.

Sorrisi << Sempre. Per sempre.>>

 

 

 

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Rowz