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Autore: Prongs4    30/06/2014    4 recensioni
Dal prologo:
"Man mano che ripercorreva i passi che lo avevano portato lontano, i connotati della sua vita andavano delineandosi nuovamente.
Il ricordo avrebbe perso la sua essenza di passato, e tutto si sarebbe concretizzato, attualizzato.
Il Lucius Malfoy che era stato fino a qualche anno prima sarebbe tornato. Più adulto, più deciso, più affascinante, ma pur sempre lui.
Era già per strada, e stava arrivando.
[...]
Narcissa Black desiderava che il suo cuore si fosse fermato.
Avrebbe dato qualunque cosa, qualunque, pur di morire con la consapevolezza che il suo desiderio più intenso si era avverato.
Lucius era tornato.
Forse per lei c’era ancora speranza.
Forse non era tutto perduto.
Forse il suo cuore avrebbe ripreso a battere, e forse avrebbe continuato a pompare felicità allo stato puro invece del sangue."
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy, Nuovo personaggio | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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PROLOGO

Sono molte le cose che animano un uomo lontano dalla propria patria, dalla propria casa.
Pensieri che si susseguono, desideri e nostalgie che probabilmente non si era mai pensato di provare prima di quel momento. Il momento in cui,  guardandosi alle spalle, una persona si accorge che la sua vita si allontana sempre di più.
Quella di Lucius Malfoy era ormai distante anni luce, e se si voltava indietro poteva vedere chiaramente quella che era stata la sua esistenza e che d’improvviso era diventata solo un vago ricordo.
Ma man mano che ripercorreva i passi che lo avevano portato lontano, i connotati della sua vita andavano delineandosi nuovamente.
Il ricordo avrebbe perso la sua essenza di passato, e tutto si sarebbe concretizzato, attualizzato.
Il Lucius Malfoy che era stato fino a qualche anno prima sarebbe tornato. Più adulto, più deciso, più affascinante, ma pur sempre lui.
Era già per strada, e stava arrivando.

Quando in quella fresca notte primaverile Villa Malfoy gli apparve davanti agli occhi, tutto gli sembrò uguale, sebbene implicitamente diverso.
I suoi passi rimbombavano nel giardino deserto del Maniero, e così pure quando entrò.
Regnava la consueta aria regale e a tratti intimidatoria che lo aveva accompagnato in quei vent’anni da quando era nato, ma niente poteva inibire il senso di calma, pace e soddisfazione che provò nel riappropriarsi dei suoi ricordi.
Fosse stato per lui, si sarebbe recato subito nella sua stanza per un sonno ristoratore che non si godeva da troppo tempo, ma un altro dovere lo reclamava.
La vastità del Maniero dava solo l’illusione della solitudine, ma la scoppiettio dei camini e la loro flebile luce erano chiari indicatori di segni di vita.
Si recò immediatamente nello studio del padre, dove non dubitava che avrebbe trovato Abraxas Malfoy.
Salì le scale con trepidanza, desideroso di ritirarsi nelle sue stanza dopo aver adempito ai suoi doveri di figlio rispettoso e, ammettiamolo, leggermente timoroso.
Il permesso ad entrare precedette addirittura il suo bussare: al vecchio Malfoy non sfuggiva nulla.
Lucius entrò piano, trovandosi subito i gelidi occhi di Abraxas intenti a scrutarlo.
“Buonasera, Padre”
“Ti sei fatto vivo, alla fine”
“So di essere stato via un po’ più del previsto. Mi dispiace”
“Siediti” gli intimò con tono perentorio.
Lucius prese posto dall’altra parte della scrivania rispetto al padre.
L’uomo stava sorseggiando del Whiskey, e per qualche minuto nessuno dei due parlò.
“Due anni sono decisamente più del previsto” disse d’un tratto Malfoy senior, senza staccare la sua occhiata perforante dal figlio.
“Il dovere mi chiamava. Ma non ho certo dimenticato gli obblighi verso la mia famiglia”
“Non si direbbe. Avresti dovuto adempiere ai tuoi compiti tempo fa’. Ora che sei tornato, sono sicuro che non esiterai un attimo a rimetterti in pari con le questioni da gestire”
“A partire da dopodomani, sarò ineccepibile!”
Le sopracciglia di Abraxas si arcuarono verso l’altro, come se non comprendesse ciò che gli stava dicendo il figlio. “Dopodomani? Il tempo è galeoni, Lucius, dovresti saperlo. Andrai al ministero domani stesso, a controllare alcuni affari”
“D’accordo. Vedrò di andare in mattinata” rispose Lucius, consapevole che avrebbe trovato successivamente una scusa per tirarsi indietro.
Era ben altro l’affare di cui si sarebbe voluto occupare l’indomani, e di certo non comprendeva quei borghesucci del Ministero della magia.
Il suo affare aveva lunghi capelli biondi, un paio di grandi e profondi occhi azzurri e un nome che da solo era capace di esprimere tutto il fascino della donna in questione.
Narcissa.

Lucius Malfoy era tornato, e si sarebbe ripreso ciò che gli apparteneva.

***

Narcissa Black credeva che il suo cuore si fosse fermato.
Era un sospetto fondato, dato che dal momento in cui sua sorella Bellatrix era entrata nella stanza e aveva parlato il suo respiro si era mozzato.
Le era stato naturale pensare che il suo corpo avesse deciso di restare immobile in quell’istante paradisiaco, e altrettanto sensato le sembrava morire con la felicità che scoppiava nel petto.
“Narcissa? Stai bene?” le chiese Bellatrix con tono divertito.
Narcissa Black desiderava che il suo cuore si fosse fermato.
Avrebbe dato qualunque cosa, qualunque, pur di morire con la consapevolezza che il suo desiderio più intenso si era avverato.
Lucius era tornato.
Forse per lei c’era ancora speranza.
Forse non era tutto perduto.
Forse il suo cuore avrebbe ripreso a battere, e forse avrebbe continuato a pompare felicità allo stato puro invece del sangue.
Sbatté le ciglia un paio di volte, prima di spostare lo sguardo sulla sorella.
“Stavo assimilando la notizia, tutto qua”
La bruna scoppiò in una risata selvaggia. “Come no, sorellina” le disse con voce infantile mentre passava una mano fra i boccoli biondi Narcissa, con apparente dolcezza. “In ogni caso, fossi in te, non m’illuderei troppo. Sai che le cose sono cambiate!”
“Certo che lo so. Sarebbe stato impossibile scordarlo” ribatté con voce leggermente incrinata la minore.
Sentiva lo sguardo di Bellatrix addosso, e detestava la sua espressione impietosita.
“Ne sei ancora innamorata, non è vero?” le domandò a un certo punto Bella, finalmente seria.
Narcissa s’irrigidì a quella domanda. Quale donna, che fosse sana di mente o meno, avrebbe potuto smettere di amare Lucius Malfoy?
“E’ così, eh?” continuò a chiederle retoricamente la sorella, notando l’ espressione della più piccola. “Sembra che quel ragazzo ti abbia fatto un incantesimo. Visto come stanno le cose, dovresti lasciarlo stare da subito”
Narcissa si alzò di scatto dalla poltrona su cui si era lasciata cadere qualche minuto prima, quando con sguardo malizioso Bellatrix le aveva annunciato il ritorno di Lucius.
Prese a torturarsi le mani, camminando con nervosismo. “Non è così semplice per me, e lo sai. Cosa dovrei fare, ignorarlo e basta?”
“Esattamente” fu la pronta risposta che ricevette. “Meno ci pensi e meglio sarà. Nostro padre ha preso una decisione sul tuo futuro, e tu la rispetterai. Non permetterò che anche tu diventi una traditrice, come..”
Narcissa la fulminò con lo sguardo, ma Bellatrix non avrebbe ugualmente proseguito la frase. A nessuna delle due andava di far cenno a loro sorella Andromeda, che qualche mese prima aveva lasciato Villa Black e i suoi legami di sangue per sposare il Nato babbano di cui si era innamorata.
La bionda sospirò piano. “Io.. non potrei mai. Farò come vuole nostro padre”
“Brava, Cissy” dopo aver pronunciato queste ultime parole, Bellatrix uscì silenziosamente dalla stanza, lasciando Narcissa in preda ad un miscuglio di emozioni.
Era tornato.
Era tornato.
Un piccola lacrima di gioia scese sulla sua guancia, e il crampo allo stomaco che provò fu in assoluto la sensazione più piacevole che l’avesse attraversata in quell’interminabili 754 giorni.




*Angolo autrice*
Sono tornata! Come sa chi mi ha seguita in Dark shadows (la prima long Lucius/Narcissa), avevo in programma di lanciarmi subito in un'altra impresa su di loro, e così ho fatto.
Il titolo della long, "Ragione e sentimento", è evidentemente tratto dalla celebre opera di Jane Austen, che spero non ne avrà a male se l'ho preso in prestito. 
Come ho indicato nella descrizione, la storia è ambientata nel periodo in cui la prima guerra magica sta entrando nel vivo. Narcissa ha vent'anni, Lucius ventuno. E.. non voglio anticiparvi altro. Scoprirete leggendo :)
Spero di avervi incuorisiti almeno un po' con questo breve prologo, e di poter leggere le vostre opinioni nella pagina delle recensioni! 
A prestissimo,

Prongs4




 
  
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