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Autore: iDenny    30/06/2014    0 recensioni
Il commercio clandestino di armi del clan cinese "Drago Blu" è in crisi. Una guerra Europea potrebbe essere un modo per vendere di più e così il clan decide di far saltare in aria il palazzo reale di Londra. Tocca ai "Black Moon" salvare la situazione. Niall, Harry, Zayn, Louis e Liam, cinque ragazzi apparentemente comuni che però fanno parte dell'associazione segreta, sono costretti a rubare l'ordigno esplosivo dalla casa della regina. Devono chiede aiuto, però, ad una ladra professionista: Joe Charline, ragazza francese che si unisce a loro per non finire il prigione. Tra i "Black Moon" il tradimento non esiste: sono abituati a proteggersi l'un l'altro e a non abbandonarsi. Presto, però, capiranno che i ladri non sono persone troppo affidabili.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Sicuro che possiamo fidarci di lei?
Liam, Harry, Zayn e Louis erano in camera di quest’ultimo, al terzo piano, ad osservare Niall che si preparava per la serata. -Insomma, è una ladra..- Liam non sembrava del tutto sicuro che avere Joe nella squadra fosse una buona idea. 
-Oh andiamo, è la migliore ladra di tutta l’Inghilterra! Ha svaligiato un’intera nave sul tratto della Manica e nessuno sa che è stata lei. Andrà alla grande!- lo rassicurò Niall infilandosi un paio di pantaloni neri sopra la tuta attillata da spia. 
-Non ho messo in dubbio le sue abilità! È solo che..
-È che ti piace e non vuoi che le accada qualcosa e sai che, quasi sicuramente, qualcosa le accadrà perché andiamo, è la casa della Regina!- si intromise Zayn alzando le braccia al cielo. Gli occhi di tutti si piantarono su Liam che, veloce, negò tutto. -Abbiamo scelto lei perché non ha nessuno. Se morisse il danno sarebbe minimo, non mancherà a nessuno, tanto meno a me.
I ragazzi fecero spallucce ed Harry si catapultò su Niall per fargli un nodo decente alla cravatta. -Che ore sono?- domandò poi.
-Le quattro e mezza, è ora di andare- rispose Louis aprendo la porta. I cinque ragazzi si salutarono con una stretta di mano. -Fa’ attenzione- ripeterono tutti a Niall abbracciandolo. Liam fu l’ultimo a raccomandarsi. Gli attorcigliò le braccia intorno al collo e si avvicinò al suo orecchio. -Tienila d’occhio- si raccomandò col biondo. Lui annuì con un cenno del capo ed insieme si avviarono verso le scale. Harry e Louis erano già andati nel Covo da cinque minuti quando Zayn e Liam decisero di andare nel furgoncino nero a sistemare le cose. -Se non scendono entro cinque minuti sali e prendile per i capelli- ordinò Zayn chiudendosi la porta alle spalle. Niall sorrise e si mise le mani in tasca fissando le scale. Finalmente, una ragazza apparve su di esse. Era Alexandra, infilata in una tuta nera attillata e con i capelli legati sulla testa. -Oh, ci sei solo tu?- chiese quasi delusa. Il biondo allargò le braccia in segno di dispiacere e la ragazza si voltò verso la cima delle scale con aria rattristata. -Dai scendi, c’è solo Niall. Niente entrata trionfale.
-Grazie a Dio!- esclamò una voce. Niall intravide Joe sull’ultimo scalino e spalancò la bocca: era bellissima. Il suo corpicino, piccolo ed esile, era avvolto in uno stupendo abito azzurro, stretto sul petto e sempre più gonfio verso il basso. I capelli scuri erano avvolti in uno chignon alto che lasciava fuori un ciuffo che si attorcigliava su sé stesso e che le cadeva sulla guancia sinistra. Il viso non era eccessivamente truccato, solo un po’ di nero intorno agli occhi ed un po’ di fondo tinta. Le braccia erano scoperte e bianche, con un solo braccialetto sul sinistro. Appeso alla spalla c’era il cordino di una pochette blu, stesso colore delle scarpe coi tacchi che Joe teneva nella mano destra. 
-Ottimo lavoro Alexandra!- esclamò Niall quando si riprese dalla bellezza di Joe. -Non mi sarà poi così difficile fingere di essere il tuo ragazzo..- commentò poi avvicinandosi. Joe abbozzò un sorriso ed abbassò lo sguardo sui piedi ancora scalzi. -Sarà meglio indossare ‘sti cosi- si disse tra sé e sé piegandosi per infilarsi le scarpe. Barcollò un po’ e dovette appoggiarsi al braccio di Niall per non cadere.
-Che scenetta romantica- commentò Alexandra scocciata guardando storto Niall e Joe. -Se non avessi paura che si sciogliesse il trucco mi commuoverei.. Ci vediamo al palazzo, ragazzi- disse poi salendo le scale.
-Come ci entrerà lei al palazzo?- domandò Joe avviandosi verso la porta sempre appesa al braccio di Niall.
-Suo padre è un cuoco e sua madre una cameriera- spiegò lui. Joe rimase sorpresa. Alexandra sembra sembrava più la figlia di una super spia segreta ed una principessa, non due servi della Regina. 
Il furgone parcheggiò a pochi passi da Buckingham Palace, nascosto da un palazzo. -Dovrete farvi tutto il vialetto a piedi- disse Zayn aprendo lo sportello del furgoncino nero. 
-Sarà dura- commentò Joe guardandosi i piedi. Non aveva mai indossato un paio di scarpe coi tacchi e quella sera si era ripromessa di non farlo mai più. Liam augurò ad entrambi buona fortuna prima di risalire sulla vettura e ripartire. -Dove vanno?- chiese Joe iniziando a camminare.
-Si avvicinano di più al palazzo, probabilmente- rifletté Niall sorreggendola. 
Davanti ai cancelli di Buckingham Palace erano posteggiate più vetture della polizia di quante Joe riuscisse a contare. Quattro uomini vestiti di nero con una pistola appesa alla cintura li fermarono prima che potessero avvicinarsi troppo ai cancelli. -Il party è riservato solo agli irlandesi- disse brusco uno di questi. -Datemi un documento.
I due ragazzi porsero all’uomo la carta d’identità e quest’ultimo si rivolse verso un altro di loro. -Niall Horan e Alexandra Cox.
-Possono passare- confermò l’altro leggendo i loro nomi sulla lista. Gli porsero i documenti e gli indicarono dove andare: sempre dritto. Non era poi così difficile da capire! Joe barcollò un po’ sui tacchi ma cercò di non darlo a vedere troppo. Arrivarono all’entrata, dove due poliziotti gli chiesero nuovamente i documenti. Passato anche questo controllo, si ritrovarono si ritrovarono davanti ad un blocco tipo quelli degli aeroporti. Si misero in fila aspettando pazientemente il loro turno, uno di fianco all’altro. Niall passò prima di Joe ed entrambi passarono anche questo controllo. Salirono le scale e si ritrovarono in un’enorme stanza. Joe rimase a bocca aperta davanti a tutto quel lusso: le pareti erano dipinte di oro, il soffitto lavorato, un lampadario di cristallo scendeva dal centro di questo, dei divanetti foderati in seta rossa erano attaccati alle pareti ed il pavimento era in marmo bianco. -E là fuori la gente muore di fame..- commentò Joe a denti stretti. Niall la sentì e le diede ragione nella sua testa. 
Un uomo in giacca e cravatta annunciò l’arrivo della Regina Elisabetta II e tutti si sistemarono in riga. Le porte d’ora si aprirono e l’anziana signora, vestita con un tailleur rosa, fece il suo ingresso accanto al marito e seguita da tutta la famiglia reale: la principessa Camilla ed il principe Carlo, il nipote Henry ed infine William e Kate con in braccio il bambino. La donna passò a stringere la mano a tutti, fece un breve discorso tentando di imitare l’accento irlandese e poi invitò tutti a seguirla in un’altra stanza molto simile a quella ma con un enorme tavolo al centro. Tutti gli invitati si sedettero intorno ad esso ed iniziarono a sorseggiare the e a chiacchierare tra loro. -Non parlare con nessuno o si Un uomo in giacca e cravatta annunciò l’arrivo della Regina Elisabetta II e tutti si sistemarono in riga. Le porte d’ora si aprirono e l’anziana signora, vestita con un tailleur rosa, fece il suo ingresso accanto al marito e seguita da tutta la famiglia reale: la principessa Camilla ed il principe Carlo, il nipote Henry ed infine William e Kate con in braccio il bambino. La donna passò a stringere la mano a tutti, fece un breve discorso tentando di imitare l’accento irlandese e poi invitò tutti a seguirla in un’altra stanza molto simile a quella ma con un enorme tavolo al centro. Tutti gli invitati si sedettero intorno ad esso ed iniziarono a sorseggiare the e a chiacchierare tra loro. -Non parlare con nessuno o si accorgeranno che..- tentò di sussurrare Niall a Joe, ma era troppo tardi. La ragazza stava già parlando con una donna sulla sessantina accanto a lei, dai capelli biondi e gli occhi azzurri. -Sei sicura di essere irlandese tesoro? Hai un buffo accento francese- disse la donna senza scomporsi.
-Il mio accento è buffo? Ma si è mai sentita parlare?!- esclamò Joe e Niall decise di intervenire. -La mia ragazza è nata a Dublino ma è stata costretta a fare avanti e indietro dall’Irlanda alla Francia per colpa del lavoro del padre. Per fortuna ora viviamo insieme qui, a Londra, ma tutti questi spostamenti le hanno dato problemi a gestire la rabbia. E si arrabbia molto se si scherza sul suo accento, non è colpa sua!- la difese il biondo stringendole la mano tanto da farle diventare le nocche bianche. Quello era un modo per punirla, era chiaro. E Joe ricevette il messaggio: non parlò più con nessuno.




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WEILAAAA ECCO QUA IL TERZO CAPITOLOOOOO
NON VOGLIO DILUNGARMI TROPPO QUINDI:
-GRAZIE A CHI HA LETTO I PRECEDENTI CAPITOLI,
-GRAZIE A CHI LI HA RECENSITI,
-GRAZIE A CHI HA MESSO LA STORIA TRA PREFERITI/RICORDATI (?)
HO SOLO UNA DOMANDA DA FARVI: I CAPITOLI SONO TROPPO CORTI?
RISPONDETEMI CON UNA RECENSIONE O UN MESSAGGIO PRIVATO E 
FATEMI SAPERE CHE NE PENSATE :)
CIAO RAGAAAAAA :)
  
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