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Autore: _TheBlackWing_    06/07/2014    1 recensioni
"Noi siamo coloro che potranno cambiare questo mondo, rinnovarlo, capovolgere le regole e ascoltare la parola di tutti, anche di coloro che sono diversi da noi.
Noi non possiamo omologarci alla massa. Non possiamo essere come pecore.
I Lupi mangiano le pecore."
Genere: Avventura, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Non-con, Tematiche delicate
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-Mamma.. Mamma..-

La mamma non sembrava sorridente e felice come al solito. Il suo bel viso bianco era ormai coperto da tanti segni viola e dalle sue braccia usciva tanto succo di lamponi, anche se odorava di ferro.

-Mamma.. Perchè non sorridi più?-

A queste mie parole la mamma si è tirata un po' su, sedendosi meglio a terra e sfoggiò il miglior sorriso mai visto.

-Vedi Scarlett? Sto bene, sto sorridendo!-

La mamma stava fingendo.

-Papà ha ancora giocato con la mamma al gioco del poliziotto e del ladro cattivo?-

Mamma sapeva che io sapevo la verità, ma mamma non voleva ammettere che papà...



-..arlett?-

-Scarlett?-
Il piccolo Jonathan, un bambino dell'età di cinque anni, mi tirò un lembo del mio lungo vestito rosso. Scossi la testa e mi voltai verso di lui, fissandolo dritto nei suoi grandi occhi neri. Aveva i capelli castani molto corti e lisci.
-Scarlett-

continuò.
-Non trovo più la sorellona..-
Aveva gli occhi lucidi.
Mi accovacciai davanti a lui, scostandomi il cappuccio dal viso.
-Ehi, stai tranquillo, ok?- gli asciugai le lacrime. -Non devi preoccuparti, dove l'hai vista per l'ultima volta?-
La sorella di Jonathan, era una ragazza di quattordici anni, fin troppo ribelle. Fa parte di noi da quando aveva nove anni. Cercava un rifugio che la potesse nascondere dai suoi genitori, che la costringevano a stare chiusa in casa mentre la mamma era incinta del fratellino. Non volevano che uscisse a giocare, ma lei, stando in casa, non riceveva un minimo di attenzioni da parte di nessuno, poiché erano tutti dietro alla mamma anche se avrebbe solo avuto bisogno di riposare.
Non è mai stata disciplinata, anche se noi Lupi non seguiamo le regole, alcuni di noi più di altri sanno che c'è un limite ad ogni rivolta. In ogni caso, è stata lei a portare il fratellino nel nostro covo. I genitori volevano che la sorella non andasse a scuola per diventare casalinga nonostante lei volesse andare nelle grandi città a studiare, al contrario del fratello, costretto ad andare a scuola anche se lui vorrebbe lavorare nei campi.
-La sorellona era andata da mamma perchè voleva dirle che andava a "Offord", mamma l'ha portata in casa e non è più uscita.. Mamma dice che è dal nonno ma non ci credo.-
“Dannazione. La vogliono portare via.”
Non sopportavo il fatto di perdere alleati.
Erano tutti troppo impazienti e troppo allo scoperto..
-Tranquillo. La troveremo.-
Chiamai le gemelle Beta, mi avrebbero aiutata a liberare Lola.
Il problema è che una volta che i Cacciatori scoprono la tua natura Ibrida, non hai più scampo.
O vivi da sola arrangiandoti per conto tuo, o finisci in riformatorio, sempre da sola.
Direi che l'occasione migliore sia la prima.
Prima regola di un Lupo: Vivi da solo,se vuoi essere libero, ma non agire mai se non sei in branco.

Questo serve per far capire l'importanza di mediare tra indipendenza e lavoro di gruppo.
Chi non capisce questa regola, allora è fuori. E poi ovviamente si caccia nei guai e va liberato.
Spiegai alle gemelle la situazione e uscimmo da una delle multiple entrate del covo.
-Stacy, stai di vedetta dalla porta principale, Tracy, vai sul retro, deve essere rinchiusa nello stanzino in cui la tenevano quando faceva i capricci. Io passo dal tetto. Se le cose mi mettono male, lanciate il segnale e scappate alle due entrate separate del covo, le stazioni esterne, così anche se inseguissero qualcuno non scoprirebbero il vero nascondiglio.-
Annuirono e io, con passo felpato, mi diressi nel punto in cui il piccolo Jonathan mi aveva indirizzata.

I Lupi camminano scalzi, noncuranti delle ferite o di ciò che potrebbe farci male fisicamente. La Natura non provoca mai danni seri a meno che non li si vada a cercare.
Grazie ai vestiti poco appariscenti e molto semplici, riuscii ad arrampicarmi silenziosamente sul tetto della casa, mentre cercavo qualcosa per fare leva sulla finestra nascosta dalla paglia del tetto.
Pfft idee di base. Tutto secondo la norma. Ma nessuno si è reso conto che le candele non le usa più nemmeno il più vecchio di noi? Casa di legno e tetto in paglia.. un fiammifero e anni di risparmi volerebbero via con la fuliggine.
Mi viene lo schifo vedendo questa civiltà di “normalità”, dove una persona in cima a non so cosa decide che tutti devono vestirsi di verde perchè sennò finiscono in prigione, dove nessuno può decidere di indossare un vestito giallo e una donna non può usare un paio di comodi pantaloni.
Notai che la finestra non aveva il vetro, quindi riuscii tranquillamente ad aprirla e guardare dentro. Vidi Lola con una corda legata a un'estremità della stanza mentre l'altra era strettissima alla caviglia.
-Psst-
Sussurrai.
-S-Scarlett?-
Alzò lo sguardo. Aveva un occhio nero. Mi irrigidii. Avevo già visto quella scena, troppe volte.

-Mamma..-
-Scarlett, che dici? Piuttosto aiutami ad uscire, ti prego..-
Ritornai in me scuotendo la testa e saltando giù nella stanza.
Presi un coltellino e tagliai le corde vicino alla caviglia di Lola, poi presi la cima tagliata e la nascosi sotto le coperte, facendo spessore con la paglia del tetto, tanto per illudere i genitori e guadagnare tempo.
Sentimmo ululare. Accidenti stavano arrivando.
Feci una scaletta con le mani per far salire la ragazza, dopodichè uscii anche io, chiudendo accuratamente la finestra e nascondendola come se non fosse successo nulla. Consigliai a Lola di correre verso l'entrata ovest, io sarei passata dal fiume.

Le gemelle Beta erano già scomparse, probabilmente le stavano ancora inseguendo..
Arrivai alla tana e dopo aver medicato Lola, corsi da Jonathan per avvertirlo che la sorella stava bene anche se era stata picchiata.

- Scarlett.. Io non voglio più tornare a casa.. Mamma è stata cattiva e papà ha picchiato la sorellona.. D'ora in poi sarai tu la mia mamma.-
Mi abbracciò e io rimasi pietrificata. Un bambino che voleva che fossi sua mamma?
Mi sento tanto Wendy, mamma dei piccoli bambini sperduti.
Anche quella fiaba aveva un significato nascosto, sapete? I bambini sperduti sono bambini che sono morti da piccoli e Peter Pan era un angelo che li ha portati in paradiso.
Spesso le fiabe sembrano storielle per bambini, ma ogni storia è scritta per un motivo.

Pixiv Id 2719561
   
 
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