Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: Dark_S97    09/07/2014    3 recensioni
Questa storia è una raccolta di one-shot sul personaggio di Finnick Odair. I capitoli saranno raccontati in prima persona e riguarderanno fatti importanti della sua vita e anche momenti di vita quotidiana.
Spero che la storia vi piaccia!
N.B. I capitoli dal 3 al 13 fanno parte della storia sugli Hunger Games di Finnick, divisa in questo modo per questioni di lunghezza e tempi di aggiornamento.
1. Primo incontro
2. Dodici anni
3. Frammenti di vita
4. Goodbye, district 4
5. First day in the Capitol
6. Sessioni di addestramento
7. L'intervista
8-11. L'arena
12. The victor
13. Somebody else
14. Back under the stars, back into your arms.
15. Shivers.
16. The Victory Tour.
17-18. Mentore.
19. Buon sedicesimo compleanno, caro Finnick Odair!
20. I remember when we kissed, I still feel it on my lips.
21. I'll carry your world.
22. Sides of the same coin.
23. The beatiful and damned.
24. The 70th Reaping.
25. Annie and The Capitol.
26-27. The 70th Hunger Games.
28. Fix you.
29. Every revolution begins with a spark.
30. The Quarter Quell.
31. Forever.
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Annie Cresta, Finnick Odair
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il piano ha funzionato... Abbastanza male. Detta in questo modo non suona tragico come dovrebbe, ma credetemi, la situazione è... Come si dice? Per colpa di questa stupida commozione cerebrale non mi viene neanche in mente. Ma lasciate che parta dall'inizio, raccontarlo magari lo renderà meno difficile da sopportare. Per farla breve, il piano ha funzionato, ma dall'arena siamo stati salvati solo io, Katniss e Lampadina (alias Beetee, ma quel soprannome mi divertiva). Enobaria, Peeta e Johanna invece sono stati presi dalle forze di Capitol City, che dopo aver raggiunto il Distretto 4, hanno catturato la mia Annie solo per far del male a me. Insomma, lei è solo una povera ragazza instabile, dannazione!
Me la immagino in una cella a Capitol City, sola e terrorizzata, piena di ferite riaperte. Immagino quegli uomini torturarla solo per noia e le sue urla rimanere inascoltate. La immagino cercare aiuto nel buio, chiamando il mio nome, mentre io sono qui a lottare con i ricordi e le immagini armato solo di una cordicella. E non posso fare niente.
Sono rimasto per giorni nell'ospedale del Distretto 13 in un sonno avvolto dall'inquietitudine e quando mi svegliavo, ero completamente solo (o circondato da persone irrilevanti?) e riuscivo solo a pensare ad Annie senza trovare la forza di focalizzarmi su qualsiasi altra stupida cosa.
Sono diventato a tutti gli effetti un amico di Katniss, che in questo momento è nella mia stessa situazione, ma a causa di Peeta. È l'unica persona che si trova qui che mi sta vicina e per questo le devo molto. Non ho potuto fare molto per lei, se non insegnarle il mio metodo di distrazione. Se non altro con lei forse può funzionare davvero. Io, che faccio nodi da una vita, spesso vengo travolto dagli avvenimenti passati o possibili e quando torno alla realtà, mi accorgo di aver fatto nodi complicatissimi senza rendermene conto.
Anche Katniss, dal canto suo mi ha aiutato: ha fatto decretare l'immunità diplomatica per Annie e l'altro giorno mi ha portato a caccia nei boschi. Più che cacciare abbiamo parlato. Mi ha raccontato come l'intervista con Snow e Peeta l'abbia fatta sentire ed io ho cercato di farla sentire meglio. Credo di esserci riuscito.
La testa prende a pulsarmi e capisco che se non voglio ricadere a pezzi devo tornarmene a letto e dormire con l'aiuto della morfamina.


 
***


Mi sveglio sentendo qualcuno che mi scuote. È Katniss.
Sobbalzo col cuore a mille, sento quasi i pezzi infranti di esso cozzare tra di loro. Ricordo vagamente delle persone che mi tenevano fermo e un ago nel braccio, Katniss a terra ed io che urlavo e mi dimenavo. Ma se mi ha svegliato, deve essere qualcosa di importante.
"...Boggs ...City ..----ione" la sento biascicare.
La guardo stranito, lei capisce che non la stavo ascoltando.
"Finnick, una squadra è stata mandata per salvare Peeta, Annie e gli altri. Boggs la comanda ed è andato anche Gale. Sono già partiti per Capitol City. Plutarch ha degli uomini nella città, faranno parte anche loro della missione di salvataggio." ripete.
Mi illumino. Se la missione funzionerà, Annie sarà qui con me... Altrimenti, non avrò più niente da perdere.
"Non capisci, Katniss? Questo deciderà le cose. In un senso o nell' altro. Entro la fine della giornata, o saranno morti o li avremo con noi. È... Più di quanto potessimo sperare" dico sia perché lo penso, sia perché Katniss sembra sul punto di avere un attacco simile a quello di prima.
Sentiamo un rumore, è Haymitch Abernathy. Ci dice che serve un filmato per distrarre Capitol City. Ci spostiamo e mentre Katniss racconta davanti a Cressida e alle telecamere di come ha conosciuto Peeta, Plutarch Heavensbee si avvicina a me e a Haymitch.
"Finnick, ci serve molto di più di una storiella per bambini per distrarre Snow e Capitol City" dice. In un attimo realizzo cosa vorrebbe chiedermi: "So che non è una cosa di cui vai fiero, ma so anche che in tutti questi anni grazie alle tue compagnie sai più cose su quegli spocchiosi di Capitol City che tutti gli altri abitanti dei Distretti messi insieme. Devi raccontarle adesso. È il momento giusto."
Sognavo da anni di rifarmi, ma questa opportunità arriva inaspettata. Sbianco: da ora in poi mi guarderanno tutti con pena? O saranno disgustati da me? E se avessi una crisi davanti a tutta la nazione? E se l'operazione di salvataggio fallisse a causa mia?
In fondo però so che Plutarch ha ragione. Devo farlo. Ora.
Annuisco.
Haymitch mi dice che non sono costretto a farlo, ma io gli rispondo che è necessario, per aiutare lei.
Prendo fiato ed inizio a raccontare, guardando dritto nella telecamera, senza fretta, perché il racconto potrebbe durare ore o giorni, ma nessuno avrebbe il coraggio di smettere di guardare. Racconto come il corpo di alcuni vincitori venga venduto. Poi parto dai segreti delle personalità più illustri della capitale, segreti così oscuri e vergognosi che non basterebbe una vita per far smontare lo scandalo. Infine, arriva il turno del segreto di Snow, il segreto per il quale puzza di sangue e rose geneticamente modificate. Snow uccide gli avversari politici col veleno e per non destare sospetti, a volte ne beve un po' anche lui, ma dopo prende un antidoto. I veleni, però gli lasciano piaghe incurabili in bocca, così il suo alito sa di sangue. Usa le rose per coprirne l'odore. Racconto altri intrighi, ad esempio di come il presidente, quando aveva una ventina d'anni, all'inizio della sua carriera, abbia avvelenato una ragazza che distribuiva volantini propagandistici del suo avversario politico. Narro di quando Snow ha avvelenato il suo stesso figlio perché aveva scoperto il suo segreto ed intendeva dirlo al mondo. Quando la testa prende a pulsarmi e mi manca il respiro, stoppo le riprese.
Dopo aver dato chiarimenti su alcune storie a Plutarch, raggiungo Katniss ed insieme cerchiamo modi per far scorrere il tempo. Non "scorrere più in fretta". Scorrere.
Alla fine, mi accorgo che è tutto inutile, potrei rannicchiarmi ad aspettare e sarebbe la stessa cosa.
Ad un certo punto Katniss apre la bocca per farmi una domanda: "Finnick, tu l'hai amata subito, Annie?"
"No" rispondo. Ripenso a quando l'ho rivista dopo i miei Giochi e mi sono accorto di amarla. "Mi ha colto di sorpresa."
È notte fonda quando Haymitch ci avvisa che sono tornati. Faccio per correre, ma è come se il mio corpo non mi rispondesse più. Per fortuna Katniss mi guida come un bambino. Ed è così che mi sento: come un bambino che ha perso la via di casa.
Una voce irrompe nei miei pensieri: "Finnick!". No, è la realtà. Annie corre verso di me e salta tra le mie braccia, perdiamo l'equilibrio, cadiamo, ma chissenefrega. Siamo insieme.
La prendo in braccio, attento a non farle male e la porto nella mia stanza, la appoggio sul letto.
"Ho avuto tanta paura, Finnick, ma sapevo che ci saremmo rivisti."
"Mi sei mancata tanto." Le dò un bacio sulla fronte.
"Annie, ti hanno fatto del male? A Capitol City, intendo."
"Mi picchiavano e ridevano. Dicevano che non saresti arrivato, ma avevano torto. Sono stata forte come ti ho promesso, e non ho pianto."
"Sei stata brava, Annie. Sono fiero di te." La bacio a fior di labbra.
Le chiedo di farmi vedere le ferite e le tolgo il lenzuolo che ha indossato finora. Ha diversi lividi e contusioni, qualche ferita superficiale, ma nulla di grave. Le dico che domani andremo a prenderle dei vestiti puliti e qualcosa per le ferite, dopo mi sdraio accanto a lei e ci addormentiamo abbracciati.


 
***


Plutarch è venuto a farmi una proposta: vorrebbe fare un pass-pro e allietare gli abitanti con un matrimonio, il mio con Annie. Accetto subito. Ora che abbiamo la speranza di un futuro, non vedo come potrei rifiutare. Mi fa domande sulle preferenze per la cerimonia e gli dico che mi piacerebbe eseguire il rito nuziale del Distretto 4 e che per il resto possono decidere tutto lui e la Coin, il presidente del Distretto 13.
Vado a trovare Johanna in ospedale per chiederle consiglio. Ha le unghie nere e se guardi bene ha qualche chiazza più scura sulla pelle, ma non commento perché a Capitol City è stata torturata con l'acqua. Non lo ammetterebbe mai, ma parlarne la ferirebbe.
"Finnick, cosa ti porta qui?" mi chiede.
"Voglio sposare Annie e..."
"Ti sei deciso, finalmente!" Mi interrompe lei.
"Già, be', siccome sei una donna..."
"Ma no! Credevo di essere un uomo!" Esclama lei, interrompendomi per la seconda volta.
"Lasciami parlare. Secondo te come dovrei chiederglielo?"
"Che vuoi che importi? Chiediglielo e basta!"
"Ok. Sempre d'aiuto, Johanna. Ma hai ragione."
"Visto? Lieta di esserti d'aiuto!"
Saluto la mia amica e raggiungo Annie che sta facendo qualche controllo dal medico. La porto fuori e nel bel mezzo del corridoio, mi metto su un ginocchio.
"Annie Cresta, non riesco ad immaginare la mia vita senza di te, sei la cosa migliore che mi sia capitata e adesso che c'è una speranza non vedo ragioni di non coglierla. Vorresti passare il resto della vita insieme a me come mia moglie?" dico tutto d'un fiato.
Le metto al dito una delle cordicelle che avevo intrecciato dandole la forma di un anello, pochi giorni prima.
Lei fa alzare e mi bacia.
"Ti amo, Finnick." dice con le labbra incollate alle mie.
"È un sì?"
"Sì!"
La prendo per mano e corriamo gridando per i corridoi, beccandoci sguardi di disapprovazione da molti abitanti del Distretto 13, in fondo sappiamo che sono felici per noi.

Il giorno del matrimonio è tutto perfetto. Indosso un vestito di Peeta modificato apposta per me. Guardo Annie arrivare, accompagnata dalla musica di voci di bambini e un violino. Ha addosso un abito di seta verde che Katniss l'ha aiutata a scegliere; mette in risalto i suoi occhi verde mare.
Non riesco a toglierle gli occhi di dosso. Non riesco a togliermi un sorriso ebete dalla faccia. Non so neanche se sto respirando.
Veniamo coperti con una rete di fili d'erba e mentre ci scambiamo i voti, al posto delle fedi, usiamo l'acqua del mare. Ci tocchiamo le labbra a vicenda bagnandole con essa. Perché l'acqua è il simbolo della vita. Cantiamo insieme la canzone nuziale del nostro Distretto, che paragona il matrimonio a un viaggio per mare e so già che il nostro non subirà burrasche che ci spingeranno ad odiarci. Dopo il bacio grazie al quale siamo ufficialmente sposati, parte la musica. Porto Annie in mezzo agli invitati e balliamo tenendoci per mano. Tutti gli altri ci imitano. È diverso da tutti gli altri festini a cui sono stato. Oggi la gente si diverte davvero, perché presto saremo liberi. Questa festa non è più solo una distrazione per i problemi reali.
Dopo un po' arriva la torta nuziale. Sembra un pezzo di mare. È come se qualcuno ne avesse tagliato un pezzo e ce lo avesse portato. Guardo la faccia sconvolta di Katniss e capisco chi è quel qualcuno: Peeta. Lo stesso Peeta che ha subito il depistaggio.
Non lo dico ad alta voce per non turbare nessuno, così continuiamo a divertirci fino a sera, quando Annie ed io andiamo nella nostra nuova camera.
"Faremo una luna di miele, Finnick?" mi domanda.
"Certo, quando la guerra sarà finita, potremo anche andare fuori da Panem, forse."
Lei mi bacia, i baci diventano sempre più passionali. Facciamo l'amore con calma, come se avessimo tutto il tempo del mondo. Ed è vero. Quando siamo insieme il tempo non sembra nemmeno esistere.


 
***

 
Sono riuscito ad ottenere il permesso per andare a Capitol City. Adesso, devo solo entrare e dirlo ad Annie. Dire a quegli enormi occhi verde mare che andrò a Capitol City e potrei non tornare. Capirà, alla fine.
È da mezz'ora che stai girando in tondo davanti alla porta della nostra stanza. Diamine, Finnick, sei uscito vivo da due arene e non hai il coraggio di affrontare Annie?
La porta si apre e la faccia di Annie sbuca dietro di essa.
"Finnick, cosa stai facendo?" mi chiede.
"Ti devo dire una cosa."
"Mi spaventi. Sediamoci."
"Annie. Devo andare a Capitol City. Devo aiutare gli altri e lottare; hanno bisogno di me."
Mi guarda negli occhi e capisce che lo voglio davvero.
"Non sei sicuro di tornare, vero?"
"Annie..." inizio.
Lei si copre le orecchie con le mani.
"No, no." mormoro mentre gliele tolgo.
"Niente in questa vita è certo." dico.
Segue una lunga pausa di silenzio.
"Finnick? Sono incinta."
La abbraccio mentre un sorriso amaro spunta sul mio volto e reprimo le emozioni.
"Devo andare anche per lui, allora."
"Quando devi partire?"
"Domani."
"Ok."
Ci corichiamo su un fianco, la sua schiena contro la mia pancia, il mio braccio intorno a lei e la mano di questo nella sua. Passiamo la nostra ultima notte nel Distretto 13, svegli, ignorando il pianto silenzioso dell'altro.
Io spero che lei non debba mai aprire la lettera che ho dato a Johanna.


 
***


Ed ora che il buio e l'odore di sangue e rose mi avvolgono, so che quella notte non è stata solo l'ultima insieme nel Distretto 13, ma l'ultima notte insieme e basta.
E mentre l'ibrido affonda i denti nella mia carne non posso fare a meno di pensare alle persone che hanno lasciato il segno nella mia vita: i miei genitori e Mags che mi hanno cresciuto, Johanna che ha avuto il coraggio di fidarsi di nuovo di qualcuno e ha scelto me, Katniss che credeva di non saper amare ed Annie, la mia Annie che porta in grembo un bambino ancora senza volto e che non vedrò mai.
Annie che dovrà combattere coi demoni senza aiuto. E che dovrà leggere la lettera che ho detto a Johanna di darle nel caso non fossi tornato.

"Mia amata Annie,
sono così tante le cose che dovrei scriverti, ma non trovo le parole. Scusami per il male che ti ho causato. Continui a dirmi che non te ne ho fatto, ma non riesco a crederti. Continuo a pensare che sia l'amore a farti parlare. Non finirò mai di ripeterti che ti amo e se stai leggendo questa lettera, vuol dire che non potrò più dirtelo. Ho capito di amarti quando ero solo un ragazzino, quando credevo che l'amore fosse fatto solo di farfalle nello stomaco e baci. Invece no, l'amore è lamentarsi dei difetti dell'altro ma non poterne fare a meno, è soffrire o ridere insieme, è mettere qualcun altro come priorità, è tante altre cose l'amore. Cose che di sicuro sai, ma forse non riesci ad esprimere.
Non voglio che tu pianga per me. Anzi, non voglio proprio che tu pianga. Ti sei mai chiesta perché il mare ha lo stesso sapore delle lacrime? Perché le lacrime fanno male, ma il mare ti cura.
Ora potrai vantarti che tuo marito era un eroe (pigro che non aveva voglia di spolverare i mobili). Spero che tu ora stia ridendo.
"Tuo marito era un eroe". Non credi che i verbi al passato suonino male? Magari riuscirò a contattarti come fantasma facendo cadere in casa tonnellate di polvere. E poi tu ti arrabbierai e mi picchierai con la scopa.
Ok, tornando sul serio: se ti manco guarda il mare e dimmi quando raggiunge esattamente la sfumatura tipica dei miei occhi. Io sarò con te a guardarlo, anche se non mi vedrai.
Ti amo, ti amo, ti amo.
Tuo, Finnick."


Ora il buio mi sovrasta. Ciao, Annie.



Angolo dell'autrice: ok, spero che questo capitolo non faccia schifo. La storia è finita! Ci sarebbe un altro capitolo "sorpresa" che ho in mente, ma visto l'enorme successo dei capitoli precedenti non so se sia il caso di pubblicarlo. Perciò, ho deciso che se questo capitolo, entro domenica mattina, riceverà almeno quattro recensioni più articolate di: "scrivi il capitolo!" o simili, lo scriverò e pubblicherò. Ditemi nelle recensioni anche di cosa si tratta secondo voi! Se saltano fuori idee carine, ma non si tratta di quello che avevo in mente, potrei anche usarle! Perciò, fatevi avanti, non avete niente da perdere!
Non so se questo sia l'ultimo capitolo, mi piacerebbe ringraziarvi uno per uno, ma visto che non posso lo faccio qui.
Grazie a tutti quelli che hanno letto la storia, hanno recensito o l'hanno messa tra le seguite, preferite o ricordate. Siete tantissimi! Grazie grazie grazie per il vostro sostegno, i vostri consigli, insomma, per tutto!
Per qualunque cosa mi trovate su ask: http://ask.fm/Dark_S97
Un bacione a tutti, Dark_S97.

Nota successiva del 14 luglio: non ci sarà un nuovo capitolo. Perciò questo è l'ultimo!
The End.

 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: Dark_S97