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Autore: October    29/08/2008    1 recensioni
Premetto: è la mia prima fanfic, siate clementi! In breve, racconta l'avventura di sette adolescenti qualunque, che si trovano improvvisamente proiettati nel mondo di Naruto... e ne succederanno delle belle (come potrete immaginare)! Se recensirete, oltre che a leggere, vi sarei infinitamente grata, perchè è bene sapere consigli e critiche... Buona lettura, October PS: piccole sorpese per gli amanti della buona musica...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Grazie intanto per le vostre recensioni!

Littlemoonstar: se ti piacciono i Within (e se continuerai a leggere) avrai delle belle sorprese presto...

Lady Gaara: spero che ti piaccia veramente! Eccoti accontentata, secondo capitolo... ^^ lo posto subito perchè parto per le vacanze e per un po' non ci sarò. PS *ç* Gaa... leggi leggi cosa succede ad Evelyn in questo capitolo *.*


SECRETS (Segreti)

Dlin dlon…
Evelyn appena si avvicinò alla porta vide un ragazzo non troppo alto dai folti capelli corvini e si trovò davanti a due occhi profondi color nocciola.
“Ciao Tom! Vieni pure… vuoi qualcosa da bere?”
“Oh, beh, un bicchiere d’acqua mi piacerebbe…”
“Certo, arrivo subito! Non fare il timido, siediti pure!”
“Grazie Evie… Sei proprio gentile, sai?”
“Ma dai, il giusto necessario! ^^ ” disse con entusiasmo andando in cucina, ma subito dopo si trovò a fissare un punto imprecisato del frigorifero aperto con occhi vuoti.
“Ehi, vuoi scongelare tutto quello che c’è dentro?” ^^
La luce tornò nei grandi occhi verdi della ragazza. “Oh… hai ragione, che stupida! Acqua fresca in arrivo!”

Evie era fatta così. Cercava di fare tutto per gli altri, il più possibile. Era consapevole di avere un caratteraccio, ma aveva imparato con duri allenamenti a trasformare la maggior parte di questa energia per aiutare gli altri e il resto lo impiegava… per essere ribelle. Si ribellava contro tutto.
Ma alla fine era una brava persona, spesso folle e quasi squilibrata… (“Psicopaticaaa! nd Elena) (Uffa, solo un pochino >.< nd Evie) …ma i suoi amici le volevano bene.
Ogni tanto il passato riaffiora nella memoria e ti senti distrutta dentro, lacrime escono incontrollate dai tuoi occhi, come pioggia silenziosa sulla verità amara. Ma a lei non piaceva piangere. Diceva sempre che era stato il passato a renderla così, anche più forte, e aveva imparato ad accettare la situazione.

“Allora…” fece la ragazza tornando da camera sua “ecco qua le versioni di Cicerone… e qui ci sono quelle di Livio… Giulio Cesare…”
“Ma quante sono?! Il prof. ci vuole uccidere! Uffa… che razza di vacanze che dovremo passare…” ç _ ç
“E’ quello che ho detto quando il prof. ce le ha consegnate… Solo che io l’ho detto davanti a lui… Non ti dico come mi ha guardato…”
Scoppiarono a ridere entrambi.

Al liceo Thomas ed Evelyn non si erano mai frequentati molto, anche se erano compagni di classe.
Evie aveva conosciuto da poco Elena e Sidney, quelle che poi sono diventate le sue migliori amiche, e aveva saputo che Lena e Tom spesso si sentivano, ed erano praticamente diventati amici ma… il suo sesto senso le diceva che la sua amica e Thomas erano più che amici. (Non è vero, NON E’ VEROOO! Nd Lena)

“Oh, che sciocca, non ti ho neanche portato a fare il giro turistico di casa mia…”
“Ma non ce n’è biso…” Tom non fece in tempo a finire la frase che Evie lo aveva già trascinato per un braccio.
“Allora… cucina… quella è camera di mia madre, off limits, non ci possiamo entrare… il bagno, e voilà camera mia!”
“Wow che bella!”
“Eddai di’ la verità…”
“Beh in effetti, è un po’ piccola…”
‘Neanche 2 x 3 metri quadrati… è minuscola!’ stava intanto pensando la ragazza.
“Ma è bella, è accogliente e intima allo stesso tempo!” le rispose Tom.
Poi il moretto si soffermò ad osservare le decine di posters e abbellimenti vari che Evelyn aveva appeso per le pareti.
“Beh, direi che ti piace il punk-rock, a giudicare di tutti quei posters di gruppi che manco conosco… Wow, ma che bello quel papiro! Ti piace l’Egitto?” le chiese il ragazzo indicando un grosso e pregiato foglio di papiro raffigurante divinità e regine.
“Molto! Pensa che mi sono appena fatta fare…” ma la ragazza venne interrotta da un gridolino eccitato di Tom.
“…un tatuaggio.” Finì con voce atona, ma ormai il ragazzo non l’ascoltava più.
“Non ci credo! Ti piace Naruto??? Non l’avrei mai detto!” disse guardando un grosso poster come un critico d’arte guarda un quadro di Leonardo da Vinci.
“A me infatti non piace…” rispose Eve.
“???”
“Ne vado assolutamente mattaaa!!!”
“Brava brava, vedo che siamo d’accordo! Ma… a giudicare da tutti questi posters e foto… Non faticherò a giudicare qual è il tuo personaggio preferito!” fece guardando l’Angolo di Gaara, dove, appunto c’erano solo immagini del ragazzo dai capelli di rubino che rispondeva al nome di Gaara del Deserto.
“Eh, già…” rispose imbarazzata. *.* “E il tuo preferito? Chi è?”
“Sasuke Uchiha!”
“Naaaaa!” >_<
“Siiiiiiiii!” ^.^
“Ognuno ha i suoi gusti!” ^^”
“Ma che ore sono, Evie?
“Occavolo, sono già le sette di sera! Stanno arrivando le mie amiche! Non vorrei essere scortese, ma… SCAPPA!!” disse lei spingendolo fuori dalla cameretta.
“Ehm… Chi sono precisamente queste ‘tue amiche’?”
“Eheheh… Sidney (Ah sì, quella che fa ragioneria! nd Tom) ed… Elena!” gli disse la ragazza sogghignando beffarda.
La pelle di Thomas divenne del colore di capelli di Kimimaro Kaguya e il ragazzo rabbrividì.
“Ehm… devo proprio scappare… ci ve-vediamo p-presto… Ciao Evelyn e g-grazie di tutto!” disse scappando più veloce che poteva in direzione delle scale a chiocciola che portavano all’uscita.
Evie scoppiò a ridere. Sì sì, mi sa che aveva proprio una cotta per la sua migliore amica! (O forse era terrore? Bah… nd Autrice) La ragazza non potè fare a meno di rallegrarsi perché Thomas dopotutto era un bravo ragazzo… e in più gli piaceva Naruto. ^^

***

Dlin dlon.
Il campanello risuonò dopo cinque minuti dalla fuga di Tom, per la seconda volta in quella giornata in cui il sole ormai stava tramontando.
Le due ragazze entrarono in casa della loro amica.
Quella più bassa indossava una maglietta blu notte e un paio di jeans. I suoi boccoli color castano scuro non erano composti come al solito, sembrava che la ragazza fosse un po’ scossa. L’altra ragazza, un po’ più alta, le cingeva le spalle con una mano cercando di calmarla e con l’altra si sistemava in vestito color giallo sole.
“Ti prego Evie, dimmi che sono diventata miope!”
“Ma di che parli, Lena?”
“Elena è convinta di aver visto Thomas uscire dal cancello sul retro… Andiamo, diglielo anche tu che non è possibile!” disse con fare implorante Sidney.
“Beh, in effetti… Tom è appena stato qui…” Evelyn non fece in tempo a finire di parlare che Elena svenne.
“… per prendere i compiti di latino! Ma che pensava ‘sta qui! Eddai riprenditi!”

Lena non ne voleva sapere di riprendersi. Alexa perse la pazienza e face per tirarle uno schiaffo.
“Ma che fai??” urlò Sidney con voce stridula.
“Tu non ti preoccupare, ci penso io…”
‘Stiamo a posto!’ pensò l’altra con i suoi occhi nocciola come mandorle rivolti verso il soffitto.

SBAM!

“Ahiaaa! Dove sono? Che è successo?”
“Ehi guardami. Sai chi sei? Sai chi sono io?”
“Certo. Tu sei il dottor House.”
Evie e Sidney assunsero un’espressione inorridita e spaventata al solo pensiero di quali conseguenze gravi poteva aver avuto il cervello della povera amica e si guardarono stranite.
“Ok, forse non sei lui, ma sei comunque pazza come lui! Mi hai tirato uno schiaffo, Evelyn!!”
“Beh, eri svenuta…”
Sid: “Sempre no comment…”

Dlin dlon.
Era già la terza volta che quel maledetto campanello suonava in quel serata estiva!
“Vado io, ragazze” fece Sidney con aria scocciata guardando le sue amiche.
“Pizzeee!!! Evvai si mangia!!! Adoro la pizza!” urlò la ragazza due minuti dopo con tre pizze in mano e lasciando per la casa una scia di profumino invitante.
*ç*
Anche le altre non vedevano l’ora di mangiare.
Dopo un po’, ad Elena le si accese una lampadina nella testa, stile Archimede.
“Ma, Eve, non avevi mica detto di doverci dare una notizia importante?” disse la riccia, masticando l’ultimo boccone di pizza.
“Uuuuh sì, me n’ero dimenticata!” ^^ “A dir la verità non è una notizia, ma sono TRE!”
Sid: “Oddio, mi devo preoccupare?” °_°
Ele: “Eheh, mi sa di sì… Dai spara, però vacci piano, non vorrei ri-svenire!”
“Come siete tragiche! … Mia madre, dopo tante storie, mi ha fatto un regalo di promozione…”
“Davvero? Cosa?” chiesero sinceramente curiose le due amiche.
“… … Questo… …” fece Evie scoprendosi l’avambraccio destro e mostrando quello che sembrava un occhio riccamente decorato con l’inchiostro sulla sua bianca pelle, mostrando fiera un sorrisone a 32 denti.
“OH-MIO-DIO-TI-SEI-FATTA-UN-TATUAGGIO!!!!!!!” urlò Elena scandendo ogni parola, in un chiaro raptus di follia.
“Non ci credo… ma… quando?” chiese Sidney.
“Una settimana fa… oggi ho tolto le bende… Ma aspettate, la sorpresa non è ancora finita…!” ^_____^
“Sentiamo…” dissero preoccupate Lena e Sid.
Evelyn non parlò: scoprì solo l’altro avambraccio, il sinistro.
Stavolta fu Sidney ad emettere un urlo alquanto preoccupante. Elena rimase semplicemente ad osservare l’altro tatuaggio impresso nella pelle dell’amica con aria attonita.
“TU SEI PAZZA!” esclamarono in coro.
Sid: “Ma… comunque, questo è proprio bello!”
Ele: “Ma se sembra un codice a barre!”
Sid: “Ma tu che ne vuoi sapere di Giappone! È davvero bello il tuo kanji ai, Evie!”
Eve: “Grazie mille! Sapevo ti sarebbe piaciuto, Sal!”
Sid: ^^
Ele: “Ehi, ma c’è qualcosa che mi sfugge… cos’è che mi nascondete? Cosa significa quell’ideogramma?”
Sal: “Significa amore in giapponese… Si chiama kanji ai.”
Ele: “Wow… ma perché è rosso il tuo kanji, Evelyn?”
In effetti, era vero. Il tatuaggio era talmente rosso che sembrava illuminare di fiamme il candido braccio della ragazza.
“Credo mi abbia fatto allergia… Ma l’ho curato, non c’è bisogno di preoccuparsi… Credo che mi rimarrà così, rosso. Comunque questo è stato il regalo di mio padre…”
“Beh, è bello anche così, è sempre un colore alternativo, dopotutto fa pan dan con i tuoi capelli!”
“Uffa Lena, ma quante volte te lo devo dire?? Io-non-ho-i-capelli-rossi!”
“Se se… Ma l’ultima sorpresa, Eve?”
“Oh, quella è stata la… più… dolorosa.”
“Comincia a preoccuparti, Sidney…”
Evie si girò di schiena rispetto alle sue socie.
Con un gesto si tolse dalla schiena i suoi lunghi capelli color sabbia dai riflessi miele, quel giorno stranamente sciolti, scoprendo le spalle e le scapole.
Elena non ci poteva credere. Sid stava tremando, spaventata.
In mezzo alle due scapole si trovava una stella a cinque punte nero pece, inscritta in due cerchi.
La prima a parlare fu Lena. “Wow” si limitò a dire, “è bellissima”. Poi guardò Sidney che fissava spaventata il tatuaggio dell’amica. “Sidney, non è mica qualcosa di brutto!”
“Scusate ragazze, ma Evelyn me l’ha detto da poco di… quella cosa… e ho un po’ paura.”
“Ma di cosa devi aver paura, Sid?” le rispose Evie un po’ alterata. “La Wicca è la religione più pacifica del mondo, non provare neanche a pensare che sono satanista, i wiccan non credono neanche nel diavolo!” le disse per la millesima volta. Poi continuò: “Questo è un simbolo di protezione, un pentacolo inscritto in due cerchi è molto potente, ed è… bellissimo! Poi questo è stato il regalo che mi sono fatta io!” ^^
“Sid? Che dici?” chiamò Lena.
“E va bene. Abbraccio di gruppo?”
Le altre scoppiarono a ridere. Si abbracciarono dicendo:

“NOI WONDERWALLS PER SEMPRE!!!”

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Spero vi sia piaciuto... i vostri commenti sono sempre mooooolto graditi! ^^ A presto!
October
  
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