Fumetti/Cartoni americani > Grojband
Segui la storia  |       
Autore: Angy_Sunny    10/07/2014    4 recensioni
A quattro anni di distanza, la Grojband e i Newmans non sono più nulla.
Ognuno dei loro membri ha preso una strada diversa e ora vive la propria vita da adolescente, anche se con qualche voragine nel cuore da rattoppare.
Ma se si ritrovassero a condividere per un mese intero una casa delle vacanze in riva al lago?
Fra amori da rispolverare, liti furiose e falò notturni, non sarà di certo la più classica delle estati.
-----------------------
Dal testo:
Ognuno degli otto adolescenti credeva che sarebbe stata un estate memorabile, invece per loro sarebbe stato il peggior incubo con il migliore dei lieto fine.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carrie Beff, Corey Riffin, Laney Penn, Larry Nepp, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
10 (parte 2).
 

Giorno del giudizio, ore 19, camera di Kon e Konnie
-Qualcuno mi rispiega perché mi sto facendo torturare da voi due?-
Laney, costretta dai due gemelli, era su quella maledetta poltroncina da un’ora e mezza ormai.
-Perché vogliamo che tu sia al meglio stasera- rispose Kin mentre passava l’ennesimo strato di fard sulle guance della rossa.
-Ma dobbiamo andare ad una stupida festa, non a cena da Barack Obama- sibilò irritata la ragazza mentre Kon le strappava sistemava i capelli.
-Non stare sempre a lamentarti- i gemelli sbuffarono all’unisono.
Qualche colpo di rossetto dopo, Laney era pronta.
L’unica cosa che mancava era il vestito.
Kin mostrò all’amica un abito rosa pieno di pizzi e merletti ottenendo così smorfie a dir poco disgustate.
-No, io quel coso non me lo metto- disse la ragazza allontanandosi.
Il moro sospirò e, borbottando qualche insulto, tirò fuori una scatola blu notte.
-Forse questo ti piacerà di più-
La rossa aprì la scatola titubante, ma appena vide il vestito la sua smorfia si trasformò in un sorriso a trentadue denti.
Si trattava di un abito senza spalline con il corpetto in pelle nera e una gonna fatta di tulle scuro che le arrivava fino alle ginocchia.
Era esattamente il vestito che avrebbe sempre voluto indossare, ma aveva sempre pensato che fosse un po’ eccessivo per lei.
Cercando di nascondere il suo entusiasmo, Laney corse in bagno per provarselo.
Quando ne uscì, pochi minuti dopo, i due gemelli rimasero letteralmente a bocca aperta.
-Sei favolosa- i loro occhi brillavano di orgoglio.
La ragazza sorrise, ma era ancora incerta.
-Siete sicuri che non sia un po’ troppo…- non ebbe il tempo di finire la frase a causa di Kin e Kon.
-Zitta, è perfetto così- dissero spingendola via dallo specchio.
Nel corridoio c’era Larry, anche lui tirato a lucido nel suo smoking bianco.
-Mi sento idiota- sussurrò a denti stretti il rosso.
-A chi lo dici-
-Ma dove sono tutti gli altri?-
-Kin e Kon mi hanno detto che ci aspettano lì-
-E perché non siamo andati tutti insieme?-
-Non lo so, ma sono più felice così. Meno lo vedo quello stronzo e meglio è-
Per un attimo, l’espressione di Laney divenne più cupa, ma dopo poco ritornò normale.
-Okay, è il momento di andare- Kin e Kon, vestiti con pantaloni neri e camicia, sbucarono da dietro l’angolo.
I quattro uscirono di casa diretti verso la festa del Sunset Lake.


 

Giorno del giudizio, ore 19:20, festa del Sunset Lake
-Okay, la batteria va lì e la tastiera lì…No, quelle luci vanno messe più in alto- mentre Carrie dirigeva  Kim e Konnie, Corey si chiedeva quando diavolo sarebbe arrivata Trina.
La festa sarebbe iniziata a momenti, nella sala stavano arrivando le prime persone.
Ce l’avrebbe fatta a portare a termine anche questa impresa?
Tutto ciò che poteva fare era sperare.
Ad un certo punto a varcare la soglia della porta fu Nick Mallory accompagnato, incredibile ma vero, da Mina.
Quando Corey li vide, avvinghiati l’uno all’altro, rimase a bocca aperta.
Chi l’avrebbe mai detto che quei due stessero insieme?
Il blu sorrise di fronte alla dolcezza della scena.
Chissà se anche lui e Laney sarebbero potuti essere così un giorno.
In mezzo a tutte quelle speranze, un dubbio attraversò la mente del ragazzo.
E seTrina si fosse infuriata e avesse scritto un testo con un messaggio diverso da quello voluto?
Una persona più matura magari avrebbe accettato la situazione e sarebbe stata felice per la sua amica.
Il problema però era che Trina Riffin non era affatto una persona matura, anzi, poteva essere tranquillamente paragonata ad una bambina di cinque anni.
Mentre il panico s’impadroniva di Corey, la festa iniziò.
In quel momento il blu vide Laney e Larry, accompagnati dai due gemelli, avvicinarsi al palco.
Ecco, adesso non poteva fare niente per sistemare il problema.
Tutto ciò che gli rimaneva era pregare che la sorella usasse un minimo di buonsenso.
Corey tornò a concentrarsi sulla ragazza dai capelli rossi che, ignorandolo, si era diretta verso il tavolo del buffet.
Pensava fosse ancora più bella del solito quella sera anche se lui non era abituato a vederla in abiti più...come dire…femminili.
-Bella Addormentata, è ora di andare- Carrie lo prese per un braccio e lo trascinò dietro le quinte del palco.
Lì, appesi su delle grucce,li attendevano uno smoking azzurro e un tubino di raso nero con le maniche lunghe trasparenti e tempestate di piccoli cristalli scuri.
-Ma dove siamo qui, ad America’s Next Top Model?- chiese ironico Corey.
-Tu chiudi la bocca e vestiti!- disse irritata la blu per poi lanciargli lo smoking.
Il ragazzo sbuffò e andò in un angolo per cambiarsi.



Intanto in sala arrivò Trina che, nonostante le infinite ore di viaggio subite, appariva fresca come una rosa.
Appena la ragazza scorse Laney fece una smorfia e le si avvicinò.
-Mio fratello non mi aveva detto che c’era anche la sua fidanzata-
La rossa, che per poco non cadeva dallo spavento, assunse subito un’espressione infastidita.
-Non sono la sua fidanzata- sbottò.
-Vi siete lasciati? Oh, ma che peccato- Trina scoppiò a ridere.
-Già. E invece a te come va con Nick?- ribatté Laney con una punta di malignità nella voce.
Trina smise di ridere all’istante.
-Gli corri ancora dietro o hai capito che nessuno starebbe mai con una serpe come te?- continuò la rossa scatenando l’ira dell’altra.
-Come osi? Io…-
Laney interruppe Trina rovesciandole addosso il contenuto del bicchiere che aveva in mano.
La ragazza dai capelli rosa esplose e si lanciò addosso all’altra.
Iniziò una vera e propria rissa ed entrambe sembravano voler avere la meglio.
-Ehi, cosa succede qui?- Nick s’intromise fra le due litiganti separandole.
Alla vista del ragazzo, Trina dimenticò totalmente l’esistenza della rossa e si precipitò ad abbracciarlo.
-Ehm, anche io sono felice di rivederti...- Nick cercò di ricordarsi il suo nome, ma non ci riuscì.
-Trina, tesoro, si chiama Trina- gli suggerì Mina sbucando fuori dal nulla.
La ragazza dai capelli rosa si staccò da lui e fissò sbalordita la sua ex-migliore amica.
-Come lo hai chiamato?- chiese in un sussurro.
-Già, dimenticavo che tu non sai niente. Io e Mina siamo fidanzati- spiegò Nick.
La parola “fidanzati” rimbombò nella testa di Trina come un eco.
La ragazza sentì qualcosa dentro di sé rompersi e, se non si considerasse così cattiva, avrebbe giurato che fosse il suo cuore che andava in mille pezzi.
-Fidanzati- ripeté con sguardo assente mentre si lasciava cadere sulla sedia dietro di sé.
-Da due anni ormai- Mina sorrise.
Trina sentì la rabbia ribollire dentro di lei.
-Fidanzati!- urlò.
-Io passo metà della mia vita a cercare di piacere a Nick Mallory e poi scopro che quella nullità di Mina Beff mi ha soffiato il posto in un attimo- continuò la ragazza parlando come se Mina e Nick non fossero presenti.
-Non è giusto! Non è giusto!- si lamentò battendo i piedi a terra come una bimba.
Il ragazzo aprì bocca per dire qualcosa, ma venne interrotto dalla sua fidanzata.
-Sai una cosa, Trina?- disse con tono calmo e freddo.
-Se tu non avessi passato la vita a trattare gli altri così male sentendoti superiore, adesso non saresti sola. Adesso forse saresti fidanzata con Nick, avresti degli amici, magari sarei ancora la tua migliore amica e in questo momento saresti in vacanza in un bel posto a ridere a scherzare circondata di persone che ti vogliono bene…-
Trina non poté ribattere.
Era vero, lei era sola.
Forse lo sarebbe rimasta per sempre.
Tutto perché voleva sentirsi migliore di tutti gli altri, voleva sentirsi speciale.
Nick e Mina si allontanarono da lei.
Gli occhi della ragazza divennero umidi e una lacrima solcò la sua guancia rosata.
In quel momento fece ciò che sapeva fare meglio dopo ferire le persone: scrisse sul suo diario.
In un fiume di lacrime e tristezza, la ragazza scrisse (senza saperlo) il testo per la canzone di Corey e Carrie.
Il diario, come da copione, finì nelle mani del blu.
Era tutto pronto.
Si poteva iniziare.
-Signore e signori, vi presento l’intrattenimento musicale della serata...fate un bell’applauso a Corey Riffin e Carrie Beff accompagnati da Kin Kujira e Kim Kagami alla tastiera e da Kon Kujira e Konnie Kagami alla batteria-
Quando sentirono quei nomi, Laney e Larry si voltarono di scatto verso il palco.
Erano sbalorditi.
Perché loro erano lì?
-Vogliamo dedicare questa canzone a due persone molto speciali che stasera sono presenti. Le abbiamo amate molto e le amiamo tuttora, ma siamo stati così stupidi da ferirle e lasciarle andare via. Prendete questa esibizione come un modo per chiedervi scusa-
Dopo la piccola introduzione di Corey le luci divennero soffuse, un riflettore si accese puntando su di lui e su Carrie e partì la musica.

(Nota autrice: a questo punto vi consiglio di ascoltare la canzone, ovvero “I miss you” dei Blink 182)
 
Hello there, the angel from
my nightmare
The shadow in the background of the morgue
The unsuspecting victim
of darkness in the valley
We can live like Jack and Sally
if we want
Where you can always find me
And we’ll have Halloween and Christmas
And in the night we’ll wish
this never ends
We’ll wish this never ends

(I miss you, I miss you)
(I miss you, I miss you)



Dopo quella strofa cantata insieme, Corey s’impadronì del microfono.
 
Where are you?
And I’m so sorry
I cannot sleep
I cannot dream tonight
I need somebody and always
This sick strange darkness
comes creeping on
so haunting every time

 
Poi fu il turno di Carrie.
 
And as I started I counted
the webs from all the spiders
catching things and eating
their insides
Like indecision to call you
and hear your voice of treason
Will you come home and stop
this pain tonight
Stop this pain tonight



Ricominciarono poi a cantare insieme.
 
Don’t waste your time on me
you’re already
the voice inside my head
(I miss you, miss you)

Don’t waste your time on me
you’re already
the voice inside my head
(I miss you, miss you)

Don’t waste your time on me
you’re already
the voice inside my head
(I miss you, miss you)

Don’t waste your time on me
you’re already
the voice inside my head
(I miss you, miss you)

Don’t waste your time on me
you’re already
the voice inside my head
(I miss you, miss you)

I miss you (miss you, miss you)
I miss you (miss you, miss you)
I miss you (miss you, miss you)
I miss you (miss you, miss you)


(I miss you, miss you)
 
Quando le ultime note della canzone si spensero, la folla impazzì.
A sovrastare gli applausi e le grida fu la voce di Carrie al microfono.
-Ora, vorremmo che le persone a cui è dedicata questa canzone salissero sul palco. Laney e Larry, venite-
I due, che stavano per piangere dalla gioia, si precipitarono rispettivamente da Corey e Carrie.
-Non ci posso credere, Corey. Hai fatto tutto questo per me?-
-Ehi, Pulce, io farei di tutto per te, anche rinunciare ai toast al formaggio-
La rossa rise facendo spuntare un sorrisetto sul volto di lui.
-Ecco perché ti amo-
Il blu prese il viso della ragazza fra le mani e azzerò la distanza fra di loro.
Intanto Carrie e Larry, tanto per non cambiare, stavano discutendo.
-Hai preparato tutto questo tenendomi all’oscuro?- disse lui a metà fra il sorpreso e l’irritato.
-E se no che sorpresa sarebbe stata?- rispose la blu.
-Sai che bastava chiedermi scusa, vero?- il suo tono si ammorbidì.
-No, mi piace di più fare le cose in grande- Carrie sorrise e avvicinò il suo viso a quello del rosso.
-Carrie, aspetta un attimo..io non credo che…- balbettò lui sudando freddo.
La ragazza si spazientì.
-Senti, zitto e fatti baciare-
Le loro labbra si unirono completando una scenetta da fiaba.
A quel punto, approfittando del momento, anche Kim e Kin si baciarono.
Invece Kon e Konnie si abbracciarono in segno di amicizia.
La gente nella sala applaudiva a quelle coppiette felici.
Ma, per i nostri beniamini, l’atmosfera si stava facendo troppo melensa.
Era arrivato il momento di rispolverare le loro origini.
-Gente di Sunset City, siete pronti per il rock?- urlò Corey nel microfono.
La folla si scatenò in segno di assenso.
I musicisti, preso possesso degli strumenti, si scambiarono uno sguardo d’intesa.
-Uno, due, tre, quattro-
 
We got a band in my garage
and our own little entourage
but my words aren’t coming out quite right

Who knew?

My basket-case sis
was a lyrical genius
but only when her life’s a complete mess
Gotta keep her mood on a rockin’ roller coaster
while we’re chasing gigs all around this town
When we drive her so nuts that she can’t control
her feelings, she’s wicked profound!
Now, we’re gonna rock
and we’re gonna roll

We are Grojband
Woah, now

We’re gonna rock
and we’re gonna roll

We are Grojband
Whoooa!

(*)
 
Un grande applauso concluse la performance dei ragazzi.
Tutti e otto, ritornarono in pista per godersi il resto della serata.
Il resto della serata migliore della loro vita.
 

Alla fine della festa
La sala era ormai vuota.
A parte gli inservienti che si accingevano a pulire i pavimenti, era rimasta un’unica persona.
Si trattava di Trina, seduta ad un tavolino che giocherellava con un sottobicchiere.
Sembrava stanca e triste, non era la Trina di sempre.
Sola.
Quella parola era stampata a caratteri cubitali nella sua mente.
Non ci aveva mai pensato prima di allora, ma ora che se era resa conto era troppo tardi.
Insomma, la sua reputazione era ormai impossibile da modificare e gli amici non cadono certo dal cielo.
-Ehi- una flebile voce attirò l’attenzione della ragazza.
Si girò e vide Mina accanto in piedi accanto a lei.
-Se sei venuta per dirmi che sono una persona orribile, puoi anche risparmiare il fiato perché lo so già-
La ragazza non si perse d’animo e si sedette di fronte alla sua ex-migliore amica.
-Trina, stavo pensando che…beh…visto che hai capito cosa hai fatto in tutti questi anni, noi potremmo…ecco…essere ancora amiche, se ti va- la sua voce era incerta, voleva essere il più delicata possibile.
Trina alzò gli occhi verso Mina, la vide sorridere.
-Saresti davvero disposta ad essere amica di una come me?- chiese incredula.
-Ma certo-
Sul volto della ragazza dai capelli rosa si dipinse un ampio sorriso.
Le due si abbracciarono, fu uno di quegli abbracci sinceri da migliori amiche.
-Io e Nick andiamo a mangiare la pizza nel locale di fronte, vuoi venire?-
Trina non se lo fece dire due volte, si alzò e si diresse con l’altra verso l’uscita.
Forse nel mondo esistono persone abbastanza buone da accettare anche qualcuno come Trina, se quel qualcuno vuole davvero cambiare le cose.
 

16 luglio
Ci sono quelle esperienze che sono capaci di aprirti un mondo totalmente diverso.
Sono capaci di farti capire, perdonare, rimediare.
Possono scrivere nuove storie o dare una fine a quelle vecchie.
Possono creare nuovi rapporti e metterne a dura prova altri.
Ci sono esperienze che ti fanno paura, ti spaventano con i loro misteri.
Ma non bisogna temerle.
Bisogna buttarsi a capofitto in queste nuove avventure.
Magari starai male, soffrirai.
Alla fine però otterrai sempre qualcosa.
Magari degli amici, come è successo a Trina.
Oppure avrai la possibilità di chiarire le questioni in sospeso, come Carrie e Larry.
O potrai dire quello che non hai mai detto, come Corey e Laney.
Magari troverai un nuovo amore, come è successo a Kim e Kin.
Oppure qualcuno con cui poter ingurgitarsi di gelato, come quei pazzi di Kon e Konnie.
O ancora potrai rafforzare un legame, come i fratelli Kujira.
Queste esperienze ti rimarranno sempre nel cuore, anche quando finiranno.
Già, perché anche le cose più belle devono finire.
Rimarranno però le risate, le follie, le promesse, gli indirizzi, i numeri di telefono, i baci, gli abbracci, le fotografie.
Qualcosa resta sempre.
Tutto ciò che chiede è di essere custodito.
Così avrai il tuo bagagliaio di ricordi sempre dentro di te.
E poi?
E poi dritti verso un nuovo viaggio.




(*) E’ la sigla originale di Grojband (versione estesa)
 




 
Angolo Angy
E così siamo giunti al termine di questa long *sigh*
Questo è decisamente il capitolo più lungo che abbia mai scritto (2682 parole!) e mi sono impegnata moltissimo.
Spero solo che sia venuto bene e che questo finale vi piaccia ^^
A proposito, la piccola “riflessione” finale non so da dove sia uscita ma sentivo che ci voleva qualcosa di poetico.
Ditemi se credete abbia fatto bene o se credete abbia rovinato tutto.
Ringrazio vivamente tutte le persone che hanno recensito questa long, ovvero:
Laney Penn
marti_penn
Farfalla_Lilla
Ovis_Chan

Senza di voi non ce l’avrei fatta ad arrivare fino alla fine c:
Ringrazio anche tutti quelli che hanno letto senza recensire ^^
Beh, che vi posso dire?
Se siete arrivati fino a qui, lasciate per favore una recensione =)
Alla prossima
Angy

P.S. Grojband rocks!
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Grojband / Vai alla pagina dell'autore: Angy_Sunny