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Autore: Scream_Out_Loud    10/07/2014    0 recensioni
Molte cose cambiano nella vita degli adolescenti che crescono e diventano adulti.
Seguito di Believe In Me;
Payphone: Una relazione a distanza, tanti problemi, tante gioie, tanti viaggi, amici che vanno, amici che vengono, fantasmi del passato che ritornano. Un sogno, una scuola, una carriera. E cinque ragazzi che affrontano quello che la vita gli mette davanti.
Genere: Commedia, Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Believe In Me'
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Believe in me: Payphone

Capitolo 8.
I'm travelling far.
 
Quando i due ragazzi tornarono da Los Angeles, dopo il funerale della piccola Jade, trovarono come sempre all' areoporto Niall con il suo van pieno di oggettini verdi. Il viaggio fu silenzioso, arrivati alla villetta e iniziarono a scaricare i bagagli.

Kat invitò Niall a salire, almeno per un bicchiere d'acqua dato che aveva notato la sua espressione martire quando avevano sorpassato Nando's e le aveva fatto tenerezza.
Niall entrò tranquillo ma immediatamente notò lo strano ordine che regnava.

«Ma chi è passato a pulire? Mary Poppins?» domandò sbigottito e allo stesso tempo ironico, stufo di quel cupo silenzio: bastava già il fuliginoso cielo di Londra.

Nonostante fosse quasi marzo, la primavera non si voleva fare vedere. Katy ritornò a scuola e scoprì di aver perso una buona fetta di programma, dovette passare i restanti giorni, che precedevano la gita, a recuperare tutto il materiale.
Scale, accordi, storia, spartiti, e tante tantissime lezioni di canto.
Anche se erano comunque pacchi di roba da studiare e a volte la voglia proprio giocava a nascondino, era il percorso di vita che aveva scelto e amava quello che faceva per cui non pesava affatto recuperare quei malloppi di pagine pinzate un po' spartanamente, tipico da parte di Katy.


--


«Ti prego chiamami ogni giorno» supplicò Zayn «non fare pazzie limitati a fare tutto quello che devi fare ma niente di più» continuò premuroso e, ancora di più, preoccupato.

«Zayn ho 23 anni so quello che devo fare»

«E io ne ho 24 ma ancora non ho capito come va la vita» irruppe lui. La ragazza lo guardò un po' perplessa, non capendo il senso dell' affermazione

«Ti chiamerò tutti i giorni, anche tu però devi farlo»

«Non preoccuparti, non sarà un problema» disse accarezzandole dolcemente la guancia con il pollice. Poi, con lo stesso suo fare di sei anni fa le prese il viso tra le mani e la avvicinò a lui per assaporare un momento magico che non li avrebbe mai più divisi.

«Katy muoviti!!» gridava Niall mentre anche tutti gli altri studenti caricavano le loro valigie.

«Arrivo!!»

Zayn aiutò Katy a caricare i bagagli sull'autobus e dopo essersi salutati ancora una volta Niall salì sul pullman e Katy dietro di lui, prima che però venissero chiuse le porte si ravvide e corse dietro a Zayn, il quale raggiungeva la macchina con le mani nelle tasche e lo sguardo perso nel vuoto.

«Zayn!» chiamò, e lui come rinsavito dal trans si voltò stupefatto.

«Katy cosa fai qua?! corri che l' autobus parte!» l' avvisò lui.

«Lo voglio!» affermò avvolgendo le braccia al suo collo.

«cosa?» chiese interdetto.

«Lo voglio, voglio essere tua moglie Zayn.» annunciò nuovamente a chiare lettere.

Niall si chiese se Katy avesse perso il cervello.

«C-c-che..» balbettava quasi incredulo o forse ancora interdetto. Non gli lasciò domandare altro e lo baciò, lui non esitò a ricambiare e quando si staccarono i loro sguardi erano uno più  luccicante dell' altro, riflettevano l'immensità della loro gioia e già la felicità della vita insieme.

«Ora vai che altrimenti ti lasciano qua sul serio» affermò Zayn dopo un lungo silenzio. Le voci di Niall e della prof. giungevano flebili.

«aspetterò con ansia il tuo ritorno» concluse.

«Anch'io» sorrise lei per poi correre verso il pullman. Sapeva che l' Italia rapisce, con i suoi meravigliosi paesaggi e monumenti ma ora aveva un valido motivo per tornare, per amare l' umido clima di Londra e non quello mite e soleggiato della Toscana.


--


Erano già arrivati a Heathrow ma il viaggio si prospettava estremamente noioso. Persero quasi tutta la mattinata per il check-in e dopo discussioni e malintesi vari verso mezzogiorno l' aereo decollò alla volta di Milano.
 
Malpensa, ore 16:30

Una volta riusciti a uscire dall'affollato aeroporto la ressa degli studenti della Guildhall si diresse al parcheggio dove un autobus aspettava solo loro. Era Venerdì, e il primo giorno di fiera era andato in fumo. Pensarono di poter permettersi un breve giro a Milano ma non fu così.

«Salite immediatamente sull'autobus e partiamo» ordinò il professore.

Dopo lamentele sentite e circa un quarto d'ora per "imbarcarsi" anche il pullman si avviò in direzione Cremona.
La notte aveva giocato brutti scherzi a Katy che non aveva chiuso occhio... pensava a come dirlo a Zayn pensava a come avrebbe reagito ed escludeva e aggiungeva possibilità una dietro l' altra. Era importante e non poteva far passare tutta la settimana, per di più trovandosi in un altro paese. Aveva promesso e ora doveva mantenere.
Durante il viaggio in aereo Katy si riposò abbastanza per non crollare come la bella addormentata non appena avessero messo giù piede a Malpensa.

Avrebbero pernottato in un albergo quattro stelle in un piccolo paesino nei dintorni di Cremona, la fiera era conosciuta a livello europeo e anche dall'Asia remota.
Avrebbero dovuto correre per non trovare coda all'ingresso la mattina seguente.
Disfarono le valigie ma senza mettere a posto nell'armadio, si sarebbero fermati solo due giorni e non valeva la pena disfare i bagagli totalmente.

Cremona non era grande, anzi tutt'altro, non c'era nulla da fare oltre a sentire i vecchietti cremonesi parlare in dialetto mentre bevevano nel pub lì vicino.

Katy si affacciò alla finestra, guardò il cielo e quell'azzurro spento della sera le sembrava molto diverso da quello che vedeva a Londra, grigio, ma ugualmente tetro. La camera era orientata verso est, poté solo vedere qualche riflesso rosa del sole primaverile sbiadire all'orizzonte, alle spalle dell' hotel.

Richiuse le ante e si gettò sul letto con aria stravolta.

«Non dirmi che sei stanca» ironizzò Emily mentre alzava un sopracciglio.

«Beh non è da tutti i giorni fare viaggi in aereo» si lamento Katy.

«Ah.. non cambierai mai» sospirò guardandola fissare il soffitto come se fosse la cosa più interessante dell' universo.

«Mi manca Zayn..» piagnucolò poi la mora.

«Chiamalo?» suggerì l' amica, sempre con il tono sarcastico di una persona stufa di tutto e di tutti.

«RAGAAZZIII! MA NON SIETE ENTUSIASTI DI ESSERE IN I T A L I AAA?!?!» irruppe Niall, esaltato più di quando lo si portava da Nando's. A Emily sfuggì un sorriso, che captarono sia Niall che Katy, ma al quale entrambi diedero un significato, molto diverso tra loro.

Le due amiche congedarono Niall in fretta e furia, a causa delle troppe cose da fare quella sera. La realtà era che entrambe non potevano soffrire quell' entusiasmo che gli era stato portato via alla partenza.

«Ti piace proprio Niall eh?» chiese furbetta Kat, non appena il biondo ebbe lasciato la stanza.

«Lascia perdere...» sentenziò l' altra, accennando un che di delusione nella sua voce.

«cos'è successo? Guarda che a me ne puoi parlare..» la incoraggiò. Dopo un sofferto silenzio e un lungo sospirò Emily decise di spiegarle come si sentiva in quel esatto istante: confusa, delusa, entusiasta, triste.

«l' unica cosa certa è che sei più negativa che positiva» cercò di chiarire Kat, come se si potesse mettere a posto in quel groviglio di pensieri mai espressi, che lei stessa aveva provato e nel quale con tanta fatica aveva fatto ordine. «E l' altra cosa certa che metà della colpa è tua, l'altra metà è di Niall» rise comprensiva.

«Ma ho già rinunciato a lui, non mi guarderà mai come guarda te..»

«Io e Niall siamo solo amici! SOLO AMICI!» strillò esasperata al sentire quell'espressione così assurda quanto comune. Tutti pensavano che lei e Niall fossero segretamente innamorati, la realtà era però che provavano amore per la stessa cosa: la musica.

«Andiamo a letto che domani c'è da visitare la fiera..» suggerì in seguito, ed entrambe consenzienti spensero la luce della camera e piombarono nel sonno più assoluto.
 
 
Il giorno dopo passo così in fretta che non si accorsero di aver già trascorso due ore nella sala degli Stradivari, tre ore in quella dei libri di spartiti e quattro nei due capannoni dei pianoforti. Avevano anche ascoltato alcune esibizioni che li avevamo lasciati senza fiato, scuola esclusivamente italiana, niente a che fare con il piano bar.

Ritornarono all'albergo soddisfatti e ristorati dopo un giorno di musica allo stato puro, nonostante la bolgia di gente che suonava melodie diverse nella stessa stanza, cosa che causò un mal di testa abbastanza forte a quasi tutta la classe.

Il viaggio però riprese, ora alla volta della bellissima Toscana: Terra dell' arte. Pisa, Firenze, Massa, Carrara, Siena e tutti i paesuncoli vignaioli nel dintorni erano meraviglie caratteristiche, nessun altro paese poteva averne di così belle.

« Hey! » sorrise mentre rispondeva al telefono.

« Hey tesoro dove sei? » chiese lui di rimando.

« Siamo quasi a Pisa, andiamo a vedere la torre pendente e il giardino intorno che una meraviglia... - un sospiro appena
percettibile aleggiò nelle cornette - mi manchi »

« anche tu, tanto... » mugugnò

« tu cosa fai di bello? »  cercò di cambiare argomento.

« beh oltre a continuare il mio lavoro alla palestra nulla, arrivo a casa mi corico sul sofa' e penso a te... »

«oh che tenero! – null’altro passo tra i fili delle cabine telefoniche -  devo andare che dobbiamo scendere, aspettati tante mail con tante foto! Ti amo! »

Conclusa la chiamata entrambi erano confusi. Non si potevano parlare spesso e adesso ne sentivano la mancanza, ma quando erano a casa nemmeno là avevano tempo di parlarsi...
Avevano deciso di fare sul serio ma non sapevano come, come sarebbe stata la vera vita insieme. Anche se avevano fatto continui passi da gigante non avevano ancora l' aspetto di una famiglia.
Detto in sincerità, nessuno dei due si sentiva pronto per quell'oneroso compito.

La prof. si dilungava in particolari inutili dell' interno della navata della cattedrale di Pisa, come il soffitto cassettonato e i vari dettagli dello stile romanico pisano, sorprendente in ogni sua peculiarità.
Quello che colpiva di più era l' esterno, il campo dei miracoli, verde come lo smeraldo che pareva macchiato di marmo bianco, i suoi tre splendidi monumenti ben disposti:  duomo, battistero e torre pendente. Sembrava un giardino da favola, veniva anche considerato particolare per il fatto che effettivamente erano costruzioni miracolate per la loro bellezza.

Quando Kat posò per una foto con Niall di fronte al Duomo sperò di poter essere lì con Zayn.
Quel posto aveva qualcosa di magico che non sapeva spiegare, il campo sembrava avvolto da un alone di arte che la ispirava fuori dal normale, sentiva i dolci toni del pianoforte fondersi con quelle delle campane e essere accompagnate da una leggera chitarra.

"È un ambiente perfetto" pensò.

Niall e Emily la tirarono per un braccio fuori dal giardino dove Katy si era comodamente seduta e dal quale non aveva intenzione di spostarsi, di malavoglia seguì i suoi amici e la classe che si dirigeva verso un tabacchino per comprare chi sa cosa.

Mentre Kat camminava tranquilla sistemandosi un po' lo zaino e un po' i pantaloni e anche un po' la maglietta una persona notò quel modo di fare così spontaneo e familiare.

Kat si fermò e lanciò un ultimo sguardo a ciò che si stava lasciando alle spalle, ripromettendosi di tornare lì un giorno, con suo marito.

"Non ci credo, è lei" e a quel pensiero, Milly non esitò ad avvicinarsi a quella persona che aveva cercato per tanto tempo.


* * * continua... * * *
 
#Angoloautrice
mi dispiace.
è passato un anno. UN ANNO e non mi sono fatta sentire. mi scuso enormemente.
chi dice "18 anni è l'età più bella..." VACCATE. non è vero nulla. avere 18 anni fa schifo. e averne 19 ancora di più.
ho lavorato tutta l'estate scorsa. quest'anno ho studiato come un mulo per uscire dalle superiori con uno schifosissimo 86, solo perchè non vado all'università. cani.
in compenso ho preso 15/15 nel tema, alla faccia della capra che avevo come professoressa.
ora sono disoccupata, che gioia. non ho trovato mai un attimo per scrivere e già faccio fatica a leggere la mia infinita lista di libri che voglio leggere prima di morire.
tra una e cosa e l'altra il tempo per scrivere è rimasto poco e quello che prima scrivevo in due giorni di getto ora ci vogliono due mesi per buttarlo giù correggerlo rivederlo ma mi sto allenando per riuscire un giorno a scrivere qualcosa di decente e magasri un giorno anche un piccolo capolavoro per ragazzi.

vi auguro di trovare tutto il tempo che vi serve per la scrittura in modo che un giorno possiate trasformare la vostra passione in professione, è incredibile quanto possono fare dei libri specialmente per i più giovani.

la serie giunge quasi al termine, mi sto impegnando per scrivere gli ultimi capitoli. spero che a voi piacciano.
mi dispiace ma non potrò ricambiare seguendo le vostre storie perchè come già detto non ho più tempo e il computer lo accendo raramente. vi ringrazio tutte per i commenti le recensioni, tutte quelle che hanno messo la storia tra le seguite/ricordate/preferite.. mi spiace non poter ricambiare ma so che ci sono molte di voi che hanno un vero talento per la scrittura e spero che lo possiate sfruttare.

non so se ho dimenticato qualcosa... ah si, manderò un messaggio a tutte le ragazze che mi hanno chiesto quando continuavo la serie non appena l'avrò caricata tutta. dopodichè caricherò qualcosa, ogni tanto, ma saranno oneshot o cose molto veloci. avevo scritto una storia originale che però è andata intricandosi sempre più, tanto che ora non riesco più a continuarla ma va beh, rimarrà come lo Spartaco di Manzoni, devo diminuire i personaggi e devo diminuire la mia presenza nella storia.
stavo anche lavorando a un altro progetto che invece va avanti bene e penso che riuscirò a postarla, credo che sarà una breve serie di quattro o cinque capitoli, si chiama Hall Of Fame e beh se mai riuscirò a caricarla la vedrete ;)
vi saluto e spero capiate,

un bacione.
~ xx. ♥
   
 
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