Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: pgio98    10/07/2014    2 recensioni
Dal 5° capitolo:
"Ditemi che è un incubo.
Ditemi che quello affianco a me è una bambola vudù fatta uguale
a Harry Styles e che quindi potrò infilzarla di spilli quando ne ho voglia. Tipo ora.
"Ditemi che mi basterà imitare Lino Banfi per cacciarmi la sfiga di
dosso come nel film ‘Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio’.
Ditemi che non sono come Fantozzi, e che quindi la sfiga non mi trovi tanto attraente da inseguirmi.
Ditemi qualunque cosa, ma non ditemi quello che mia madre ha appena annunciato.
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!
NO,NO,NO,NO,NO,NO,NO,NO,NO,NO,NO,NO E POI NO!
N..NON..NON E’ POSSIBILE!!!
Pensatela come volete, fatto sta che io mentalmente ho già provveduto a
scrivere un post-it con su scritto: ‘Devo assolutamente comprarmi una bara,
prima che mi accada qualcos’altro di inaspettato e altrettanto sconveniente
come condividere la casa con Harry Styles’."
Dal capitolo 14:
"Ehm… Mary, fossi in te, rimetterei bene il lenzuolo…
Il lenzuolo? Perchè? Tanto sono nella mia cam… Oh, cazzo!
Pareti blu? PARETI BLU? Armadio bianco? ARMADIO BIANCO?
ODDIO! QUESTA NON E’ LA MIA CAMERETTA!
The winner is: Mary!!!"
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

22.Dimmi che scherzi



Harry’s point of View

 18/09/2012
Come Colette lascia la camera il senso di leggerezza e rilassamento che fino a poco prima mi ridestava dal pensare a Mary e alla nostra situazione ritorna pressante nella mia testa.
La mia porta cigola e solo ora mi rendo conto di essere ancora nudo tra le lenzuola disfatte. Non mi muovo, anche perché so chi c’è alle mie spalle, so che ora è  con le spalle appoggiate alla porta con braccia e gambe incrociate.
Louis: “Lasciami pure dire che sei una testa di cazzo.”
Io: “Lo so bene, ma questa è l’unica cosa che mi riesce bene.”
Louis: “Per fare cosa? Per dimenticare il fatto che ti stai di nuovo innamorando? Vuoi fare proprio come ai tempi in cui Angie era nella tua testa?”
Mi copro meglio e mi volto dal suo lato per guardarlo in faccia. No okay, non voglio ritornare indietro, rifare ciò che ho fatto quando ho avuto la mia prima delusione d’amore, ma ormai questo sono e questo devo tornare ad essere.
L’amore è una merda.
Prima tutto rose rosse, profumi intensi, colori caldi, poi quando finisce non ti resta niente. Solo un vuoto incolmabile. Sono stato con tante ragazze in questi ultimi anni, per dimenticarla. Per dimenticare il fatto che per una ragazza sono stato debole e vulnerabile.
E ora?
Ora dovrei tornare indietro sui miei passi?
Io: “Anche se fosse? Questo è il mio modo di risolvere la faccenda nel migliore dei modi. Lou, cerca di capirmi. Amare fa male, non sono disposto a perdere ancora. Non con una ragazza che sono costretto a vedere sia a scuola sia vicino casa. E poi a lei piace Zayn; direi che è evidente. E a lui piace lei. Che stiano insieme, no?”
Sogghigna.
Louis: “Oh, quindi tu lasceresti stare Mary, per il povero Zayn? L’amore è una sfida, Harry! Anche a te piace, quindi siete uno ad uno, solo che tu l’hai già messa dentro..”
Ride, e lo seguo a ruota, l’ho messa dentro sì, ma a lei piace lui.
Io: “L’avrò pure messa dentro, ma a lei chi piace?”
Louis: “Chiediglielo. E se non dovessi essere tu combatti per averla, o.. falle rendere conto che è te che vuole.”
Se ne va dalla mia cameretta, chiudendo la porta con forza, non prima di avermi rivolto uno sguardo ammiccante.
Cosa dovrei fare?
Ascoltare il mio migliore amico, andando da Mary, rimettendoci orgoglio e dignità, ferendo un amico che so già essere cotto di lei?
Oppure ritornare ad essere il re dei bagni, chiamando le varie Patricia, Lucilla, Jennifer, continuare la mia carriera da stronzo patentato insomma, riconquistando il mio nome e la mia faccia, affogando nell’alcol e nel sesso i miei pensieri?
Bella merda, Harry. Dormi che è meglio, se stai sveglio fai solo danni.
 



Mary’s Point Of View
 
 19/09/2012
Metto in bocca di tutta fretta la brioche alla marmellata di mele, con questa tra i denti metto in cartella il libro di scienze che ho appena finito di ripassare, quando passa mia madre dalla cucina, mi vede e torna un attimo indietro.
Mamma: “Patata, vai a svegliare Harry che non è ancora uscito dalla stanza”
Io: “Dubito voglia essere svegliato, magari oggi non intende andare a scuola”
Mi ammonisce con uno sguardo della serie ‘vai, se ti è cara la vita’, quindi, di mia spontanea volontà esco dalla cucina dirigendomi verso la camera degli ospiti.
Mamma: “Ciao patata, Colette sbrigati che passa tra due minuti il tuo bus”
Colette: “Si, si, sto uscendo. Ciao mamy, ciao mary”
Apro la porta di Harry in attesa che qualsiasi animale a me ignoto possa uscire e magari mettersi in salvo, prendo un lungo respiro e indecisa sul da farsi entro in punta di piedi.
Superata la montagna di detriti vestiari vedo lui accucciato tra le lenzuola.
Provo a chiamarlo, ma mi ignora bellamente, quindi inizio a punzecchiarlo, ma si gira e mi ignora nuovamente.
Se proprio vuoi le maniere pesanti ci penso subito a servirti.
Gli tappo il naso e gli copro la bocca.
Spalanca gli occhi e urla, colto alla sprovvista.
Lo libero dalla presa e osservo un secondo il mio orologio da polso.
Io: “Sono le sette e ventisette, la scuola inizia alle otto e dieci, quindi cerca di muoverti. Ah, buongiorno”
Harry: “Ma, cos…tu… MI STAVI SOFFOCANDO?... ‘giorno anche a te, eh! La prossima volta è previsto il linciaggio o la secchiata d’acqua gelata?”
Sorrido compiaciuta.
Io: “Sono stata fin troppo buona, tesoro”
Ad un certo punto lo vedo sogghignarmi strafottente, senza alcun apparente motivo.
Si alza di scatto dal letto, passandomi davanti sorridendo e uscendo dalla porta.
Due secondi dopo, grido.

 


Charlie’s Point of View
 

Mary sbatte con forza la testa contro il suo armadietto mentre io rido.
Io: “Abituati a vederlo nudo”
Mary: “No, diamine, non mi ci abituo! Dio, che nervi…!”
Si appoggia di schiena all’armadietto e mi guarda con disperazione. Nel contempo passano un Louis raggiante e un Harry ammiccante. A cui segue una smorfia di ulteriore disgusto di Mary.
Con Louis mi sembra di vivere un sogno… Davvero, credo di sentire qualcosa di molto profondo per lui… qualcosa di molto importante.
Ma. Ovviamente, c’è un ma.
Abbiamo deciso di fingere di non stare insieme davanti agli altri. E anche se la cosa mi fa dannatamente arrabbiare non posso fare a meno di salutarlo con un sorriso sincero. Proprio perché non posso eliminarlo dalla mia vita, preferisco stare al suo gioco.
Non posso neanche parlarne con Mary, perché lui ha detto di avere un piano per settimana prossima quindi lascio perdere, tanto non ha comunque intenzione di dirmi di cosa si tratta: ha detto  che una ragazza fingerà di stare con lui mentre ci proverà con Harry… o qualcosa di simile.
Suona la campanella, saluto con un bacio sulla guancia Mary e scappo un secondo in bagno.
Mentre sto per uscire dal bagno, sento un cigolio seguito da dei gemiti e sussulti.
Beh, non credo di dover ascoltare questa coppietta, non mi sembra una cosa pertinente. Così esco dal bagno e, basita, vedo due ragazzi che amoreggiano sul piano in marmo del lavandino.
La ragazza, troppo impegnata a baciare sul collo il ragazzo nemmeno mi vede.
Harry invece sì, dallo specchio sogghigna al mio riflesso.
Esco dal bagno ancora scioccata, cercando di metabolizzare il fatto che Harry ha avuto la sfacciataggine di scoparsi una ragazza davanti ai miei occhi innocenti, io poi, che sono molto amica di Sam, la povera ragazza ancora innamorata persa di lui…
Che bastardo.. allora era davvero solo una scommessa per lui, non c’era il minimo sentimento nel bacio che le ha dato.
 



Harry’s Point Of View
 

Io: “Rivestiti in fretta, non voglio che qualcuno ci veda all’intervallo”
Jude, Sarah, Ronnie o come si chiama, mi guarda con un sorrisetto furbastro.
Deborah: “Mmh… ti preferisco quando tieni la bocca chiusa…”
Io: “Beh, io ti preferirei senza vestiti, ma sai, è la vita.”
Deborah: “Non avevo mai avuto l’onore di passare del tempo con il qui presente Styles, il mio nome è Deborah, ma chiamami Debbie, nel caso ti fossi dimenticato chi sono, e se vuoi ricontattarmi questo è il mio numero.”
Dice ammiccando e mettendomi nella tasca posteriore dei jeans un foglietto rosa.
Chiusa la zip della gonna, si sistema il trucco ed esce dal bagno.
Okay, ammetto che la tipa ci sa proprio fare però manca di originalità.
Prendo dalla mia borsa a tracolla nera un taccuino beige e scorro le pagine fino ad arrivare alla rubrica.
Io: “Mmh… Alison… Christine….D! De-bo-rah” Dico mentre aggiungo il suo nome sotto la voce della lettera D. In effetti mi mancava.
Rimetto il taccuino nella borsa e vado a lezione, trascorrendo le seguenti ore scolastiche tra bagni e libri.
 
 25/10/2012
Passano così cinque settimane, ancora mia madre non arriva, vado a scuola ma passo più tempo nei bagni, insomma il solito tram tram.
Appoggiato al muretto di fronte scuola aspetto paziente con Yasmine  l’arrivo dei miei amici.
Un Niall impacciato arriva seguito da una ragazza da dei lunghi capelli neri e ricci, pelle abbronzata e due seni spropositatamente grandi con una cartina tra le mani.
Niall: “Mi arrendo. Non sono capace di farle capire dove deve andare anche perché non capisco io stesso dove deve andare. Ti prego Harry, aiutami. L’unica cosa che ho capito è che è italiana e non sa parlare bene l’inglese.”
Mmh… Ora si spiega la carnagione colorita e la prosperosità dei suoi balconi.
Sorrido alla ragazza ammiccando, rendendomi conto troppo tardi che Yasmine era diventata viola in viso dalla gelosia e il mio ultimo gesto aveva solamente affermato che la moretta aveva catturato la mia attenzione. Gira sui tacchi e se ne va.
Cavolo, la Y mi mancava…
Io: “Ciao, io Harry..tu?”
Ragazza: “Ciao! Io sono Ilaria. Tu capisci l’italiano?!”
Io: “Poco. Dove vai?”
Ilaria: “All’hotel di mio zio Nunziatell, ma mi sono persa”
Non avevo capito la metà delle parole, ma in prospettiva avevo scorto Mary e mi ero illuminato.
Lei ha origini italiane!
Trascino la tizia da lei e racconto anche all’ultima arrivata la faccenda.
Mary: “Uuh! Angie è proprio lì. Ti portiamo noi, nessun problema.”
Questo ‘noi’ non mi piaceva affatto.
 
Un’ora dopo eravamo ancora un po’ lontani dalla nostra meta e durante il tragitto avevo notato in Mary qualcosa di davvero molto strano. A parte l’innata parlantina a macchinetta che aveva con Ilaria ogni tanto ci diceva di fermarci un secondo e di aspettarla. Eravamo fermi davanti ad una gelateria ad attenderla da quasi cinque minuti e io, alquanto preoccupato inizio a cercarla nei vicoli adiacenti il locale.
Quando finalmente la scorgo vicino ad un cassonetto piegata a novanta, ehm, piegata, mentre cerca di tenere con una mano i capelli con l’altra si appoggia al muro.
Subito corro da lei per soccorrerla mentre è mossa da molti gemiti.
Dopo essersi pulita la bocca e aver preso una caramellina alla menta la faccio sedere su un muretto poco lontano da lì.
Io: “S..tai meglio?”
Mary: “Non proprio, ma ormai ci sono abituata”
Io: “Cosa..?! Ti capita spesso? Non sarai mica…”
Mary: “Noo! Io e Zayn non…  ehm… sarà il virus del periodo, si insomma può capitare”
Ah, giusto, mi sono dimenticato di aggiornarvi sugli sconvolgimenti sentimentali accaduti in qualche settimana tra quei due: Zayn si è dichiarato, lei gli è saltata addosso e ora stanno insieme.
 

 

Mary’s Point Of View

Qualche ora più tardi e finalmente a casa mi sdraio sul divano, accovacciandomi sul fianco destro, facendo zapping tra i vari programmi con il telecomando e rispondendo a Zayn con l’altra mano.
Zayn è dolcissimo, mi manda ogni giorno delle brevi poesie e mi riempie sempre di mille attenzioni, credo che se potesse mi regalerebbe la Luna.
Un tonfo proveniente dall’altra parte del divano mi desta dai miei pensieri e mi accorgo che ai miei piedi si è seduto il barboncino, ruba cuori, stronzo, Harry Styles.
Lo guardo un secondo riflettendo sul suo profilo dolce e morbido, a volte mi capita di fare strani pensieri su di lui, ma poi penso al fatto che in una settimana si è fatto tutto il club delle cheerleader nuove e immediatamente ritorno in me.
Un conato di vomito mi spinge ad alzarmi dal divano e scappare in bagno e, mentre vomito e mi ripulisco, ripenso al discorso di qualche ora prima con Harry, quando ho ingenuamente affermato che io e Zayn non abbiamo ancora…consumato… lui ha… sorriso?
Mi risiedo sul divano e Harry mi rivolge un’occhiata piena di preoccupazione.
Harry: “Tua madre e tua sorella?”
Io: “Colloqui di classe”
Harry: “Bene..”
Io: “Harry, se hai intenzione di stuprarmi non è il momento adatto”
Ride e la sua smorfia seria e preoccupata lascia spazio a un sorriso.
Harry: “Perché no? E’ il tuo periodo?”
Io: “Magari…”mi lascio sfuggire.
Harry: “Cosa? Aspetta.. hai dei ritardi?”
Io: “Una settimana, ma a volte mi capita di…”
Harry: “Mary. Forse ti sei dimenticata del fatto che poco più di un mesetto fa tu ed io siamo stai insieme.”
Io: “Beh, ma tu giri sempre con i contraccettivi, quindi non mi preoccupo…ah.. aspetta.. tu..?”
Harry: “Ehm… quella sera ero andato… mi spiace”
Io: “COSA? Ti prego, dimmi che scherzi”
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: pgio98