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Autore: Cheonefer86    11/07/2014    2 recensioni
Una mini-raccolta di one shot brevi, intitolata “Giochi d’acqua e di famiglia”, senza nessun ordine temporale preciso tra di loro, che seguono l’altra mia raccolta di one shot “Un anno per amare”.
(Prima si intitolava "È sufficiente un anno per innamorarsi?" che era un titolo provvisorio che ho sempre dimenticato di cambiare ;D)
Non è necessario leggervi tutte le storie della prima raccolta, si capiscono perfettamente anche senza farlo, anche se, ovviamente saranno spoiler per l’ultimo capitolo di quella raccolta.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Nuovo personaggio, Severus Piton | Coppie: Hermione/Severus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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Rating: per tutti
Genere: commedia, romantico
Personaggi: Severus Snape, Hermione Granger
Pairing: Severus/Hermione,
Epoca: post 7° anno
Riassunto: Severus soffre il caldo, ma sua moglie saprà come farlo sentire meglio.
Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I personaggi originali, i luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.
Parole/pagine: 709/2
Nota: La storia fa parte di una mini-raccolta di one shot brevi, intitolata “Giochi d’acqua e di famiglia”, senza nessun ordine temporale preciso tra di loro, mentre seguono l’altra mia raccolta di one shot Un anno per amare.
Non è necessario leggervi tutte le storie della prima raccolta, si capiscono perfettamente anche senza farlo, vi sveleranno solamente l’ultimo capitolo.

 

 

Giochi d’acqua e di famiglia

 

Doccia

 

La festa era ormai finita e la piccola Sarah si era ormai addormentata, ma avevano preferito rimanere al Castello, nelle vecchie stanze di Severus nei sotterranei.

L’aria era davvero irrespirabile, la morsa del caldo aveva deciso di soffocare persino quell’angolo di Scozia, cosa assai inusuale per quel periodo.

Snape proprio non sopportava quel calore, invece la bambina, che in quello aveva preso fortunatamente dalla madre, si sentiva a proprio agio e dormiva placidamente nel letto che tante volte lo aveva ospitato.

Se non fosse stato abbastanza indecente – e impresentabile – sarebbe volentieri andato in giro nudo, ma non era proprio il caso di vagare per il castello coperto della sua sola pelle.

«Questo è un castello! Dovrebbero esserci fresca umidità e fresca ombra, com’è possibile che faccia questo dannato caldo?»

«Chiedi a Minerva se lancia un Incantesimo Rinfrescante su tutto il castello.»

«Ci ho già provato, mi ha risposto che sono ridicolo e che non fa così caldo come io sostengo. Impensabile!» ma Hermione lo guardò esattamente come lo aveva guardato la professoressa McGonagall, anche lei pensava che fosse solamente esagerato e che tutto quel caldo in realtà fosse un piacevole tepore.

Sarah continuava a dormire placidamente, addirittura russava, mentre lui camminava avanti e indietro cercando di fare un po’ di aria fresca con il suo stesso corpo, ma fu tutto inutile, si ritrovò più sudato di prima.

«Vieni con me, ho un’idea.» Hermione strinse una mano tra le sue e lo condusse nel bagno adiacente alla stanza da letto.

Severus sorrise, malizioso, quell’idea cominciava davvero a piacergli, sempre se sua moglie non avesse avuto intenzione di chiuderlo in bagno per non dover più sentire le sue lamentele.

A quel pensiero il sorriso scomparve, ma apparve di nuovo quando la giovane strega iniziò lentamente a slacciare ogni singolo bottone che chiudeva la camicia madida di sudore.

Quel contatto, però, non lo stava di certo aiutando, anzi, se possibile si sentiva ancora più accaldato di quanto non fosse prima di entrare lì dentro.

Sfilò con studiata calma la cintura e con altrettanta calma aprì i pantaloni di Severus che fece scivolare fino ai piedi nudi.

«La bambina potrebbe svegliarsi.»

«Sarah dorme profondamente e se dovesse svegliarsi, siamo entrambi qui» amava il sorriso di Hermione, la piega delle sue labbra e quella particolare sfumatura che scintillava su suoi occhi.

Severus non rispose, lasciò che la strega guidasse ogni suo senso e chiuse gli occhi quando lo spinse indietro, fin sotto la doccia che aveva preso a scrosciare, e lo spinse ancora finché non sentì l’acqua gelida scivolargli sulla pelle.

Sentire le mani della strega che gli carezzavano il corpo sotto quella pioggia fredda, era una sensazione bellissima, una sensazione che avrebbe voluto non finisse mai.

L’acqua gli scendeva su ogni linea di pelle, come un fiume che pian piano rompeva gli argini andando a bagnare la terra tutt’intorno.

Aveva ancora gli occhi chiusi e si accorse che anche sua moglie era ormai nuda, solo quando i suoi seni si spinsero contro il petto nudo: il suo corpo era caldo, un contrasto col freddo dell’acqua che lo fece tremare, un lungo brivido di piacere che gli salì lungo la spina dorsale.

Hermione lo baciò, con passione e la strinse a sé, con rabbia, come se quello fosse stato il loro ultimo bacio, ma sapeva perfettamente che ormai si appartenevano e il sapore delle loro labbra sarebbe stato uno solo fin quando avessero avuto vita nel petto.

Quel contatto gli era mancato, non poter sentire per lungo tempo il corpo della donna sotto le sue mani era stato una lenta tortura, ma in quel momento tutto scomparve, lì c’erano soltanto loro due, come se il loro amore fosse appena agli inizi.

C’erano loro due e l’acqua che aveva preso il sapore di entrambi, ampliando quegli aromi e rendendoli uno solo, come un’anima soltanto era quella che li legava.

E quella desiderata freschezza scivolò su di loro, sui loro corpi nudi e sulle loro pelli, su ogni linea che ormai conoscevano alla perfezione, ma che non erano mai stanchi di sfiorare.

«Va un po’ meglio?» gli chiese staccandosi dalle sue labbra.

«Dovrebbe fare caldo più spesso.»

E insieme risero mentre Severus la baciò di nuovo con l’acqua gelida che scendeva ancora suoi loro corpi nudi.

 

   
 
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