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Autore: Mary SG    13/07/2014    1 recensioni
Dal capitolo 1:
"Mi afferrai al muretto del lungo mare e mi sporsi un po’ più avanti chiudendo gli occhi e inalando l’acqua marina. Il vento di febbraio mi sfiorava il viso, era fresco ma piacevole. Pensai un attimo alla mia schifosa vita, che stava per finire in quest’oceano.
Ero psicologicamente pronta quando sentii i passi di qualcuno avvicinarsi a me cautamente, rimasi immobile facendo finta di niente, poi sentii una voce maschile e così calda dietro le mie spalle.
“Cosa vorresti fare?” chiese con tutta tranquillità l’uomo dietro di me."
| prima storia che pubblico sugli a7x, spero vi piaccia! Buona lettura :) |
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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Fallen Souls
Capitolo 8
"We've all been lost,
for most of this life"
Lost.
Dopo quel giorno, io e Brian continuammo a vederci ogni giorno, rafforzando il nostro rapporto. Mi stupivo sempre di più, quel ragazzo mi dimostrava affetto continuamente e io non potevo non sciogliermi ai suoi inviti: in quella settimana veniva a prendermi dal negozio e mi portava da ogni parte, andammo all'acquario di Huntington Beach dove ci divertimmo da matti, poi ad un concerto di band metal che faceva cover dei Metallica e poi a fare una passeggiata sul lungomare.
Da quel "mi piaci tantissimo" cambiarono parecchie cose tra di noi, non ci sentivamo una coppia, ma sotto agli occhi di tutti sembrava lo fossimo veramente. Era la prima volta che mi sentivo bene stare con un uomo che non fosse Zacky, stavo acquisendo maggior sicurezza e sentivo di essere protetta.
In quei giorni mi parlò molto della sua vita, non tralasciando nessun dettaglio, mi confessò alcuni suoi segreti piuttosto divertenti e lì non potevo che ridere. Quando parlava dei suoi amici aveva una luce inconfondibile negli occhi, si sentiva felice quando era con loro, lo avevano fatto rinascere, aveva detto lui. Non smettevo di sorridere quando lui parlava, ero come inebriata dalla sua voce e dalla sua tranquillità nel parlare.
Non dissi molto di me, ma in qualche modo sentivo di poter confidare a lui tutti i miei conflitti interiori, di "lasciarmi andare", di mostrare i miei demoni ad una persona che ne aveva visti già tanti. Non mi ero mai sentita così bene con una persona che potesse realmente capirmi; Zacky lo faceva per tirarmi su di morale e perché eravamo migliori amici ma con Brian, era diverso. Sapevo di poter esternare tutti i miei sentimenti e sentirmi di essere stata capita.
Ma, di tutti sentimenti che potevo esternare, quello dell'amore mi riusciva peggio. Ero fatta così, sentivo di provare qualcosa per quell'uomo ma mi fermavo: il mio cuore non voleva essere ferito un'altra volta.



Era arrivato sabato, e in quel giorno i ragazzi avevano un concerto in uno dei locali più famosi di Huntington Beach, il Johnny's. Nonostante fosse un ritrovo per una bevuta tra amici, il proprietario del locale conosceva benissimo i ragazzi e chiese loro se un giorno avessero voluto fare un concerto nel suo locale.
Quel giorno avevo passato maggior parte della mattinata con Brian. Era venuto a prendermi da casa per andare in una caffetteria e fare colazione, dopodiché andammo a fare un giro nel centro commerciale. Non sembrava ma era veramente fissato per i vestiti, in pratica era l'opposto di Zacky. Al mio migliore amico bastava che fosse qualcosa di scuro e comodo, ma riguardo a Brian, sembrava quasi un maniaco dell'abbigliamento. Avremmo girato il reparto maschile per più o meno una decina di volte ma lui non si decideva quale maglietta comprare. Era buffo vederlo concentrato nel scegliere un outfit per la serata.
"Non ti facevo cosi.. primadonna" dissi mentre stava guardando, o meglio dire analizzando, una maglietta a stampe.
"Mh, ho tanti altri aggettivi che possono descrivermi"
"E dimmi, tra questi ci sono fissato, coglione e pervertito?"
"Pensavo avresti aggiunto anche... superdotato" disse quasi sussurrando con malizia.
Lo guardai strana e scossi la testa sorridendo. "Si da il caso, Mr Gates che io non abbia provato il tuo amichetto e mai lo farò"
"Oh presto lo farai invece"
"Muoviti coglione, altrimenti faremo tardi e tu hai le prove!" rimproverai Brian che, finalmente, aveva deciso di comprare una maglietta che stava adocchiando da un bel po', la pagò e uscimmo dal negozio per recarci all'uscita del centro commerciale.
Ma, mentre stavamo percorrendo quel tratto di strada che ci divideva dall'auto, incontrammo due ragazze, le quali salutarono Brian in maniera poco "amichevole". Da quel che avevo notato, erano sorelle gemelle: avevano entrambe lunghi capelli mossi, con la differenza che una aveva probabilmente tinto i suoi capelli di un biondo platino, mentre l'altra aveva i capelli castano dorato. Avevano un fisico invidiabile, con le giuste forme, coperto da un vestitino floreale che arrivava fino alla coscia e tacchi in tinta vertiginosi.
"Oh ciao Brian! Come mai tu qui?" chiese la bionda platinata, sembrava un'oca nel modo di parlare e mi stava iniziando a stare sulle p....scatole.
"Ciao Michelle, sono venuto con una mia amica per delle compere" disse avvicinandosi a me.
"Oh e quindi è lei l'amichetta dalla testa blu di Zacky" disse Michelle rivolgendosi verso di me con uno sguardo quasi schifato.
"Si, peccato che io non conosca te" dissi cercando di rispondere a tono.
La sorella, cercando di non far scoppiare una rissa, si fece avanti, fermando Michelle che stava partendo col piede di guerra, e mi porse la mano presentandosi.
"Uhm, io sono Valary, mi fa davvero piacere conoscerti. Zacky ci ha parlato di te tantissime volte e sembra quasi che ti conosca da una vita" disse sorridendomi.
Valary sembrava davvero una ragazza gentile e affidabile, mentre sua sorella Michelle... era il contrario! Avevo anch'io un brutto carattere, ma lei era una vipera nel vero senso della parola.
Brian, invece, faceva l'indifferente, e odiavo questo suo comportamento. Non che mi stessi ingelosendo, ma era come attirato da Michelle, date le parecchie attenzioni da parte della platinata. Mi presentai a Valary e dopodiché la salutai, facendo finta che Michelle non esistesse. Usciti dal centro commerciale, raggiungemmo l'auto e ci entrai silenziosa. Durante il tratto di strada non proferii nessuna parola, mi limitai a guardare verso il finestrino il paesaggio di Huntington Beach passare velocemente; ogni tanto con la coda dell'occhio, guardavo Brian che era concentrato a guidare ma contemporaneamente mi lanciava delle occhiate per cercare di capire il perché di questo mio silenzio.
"Che hai?" disse improvvisamente.
"Io? Niente" dissi quasi fredda, non rivolgendo lo sguardo verso di lui.
"Non è vero, dimmi che hai"
"Non ho niente!"
"Non devi essere gelosa di Michelle. A me piaci tu"
Mi sentii andare a fuoco le guance, dovevo trovare le parole per rispondergli ma cazzo, mi aveva messa k.o. dicendomi quelle parole.
"Io, gelosa di lei? Ma-ma neanche per idea" dissi sbuffando.
"E allora dimmi il motivo"
"Cazzo Brian, ma non hai visto come si è comportata? Chi è lei, la regina della California? fa tanto l'altezzosa quando poi è solo una puttana, si vede già da come si comporta"
Brian si limitò a sorridere alle mie parole, facendomi sentire una stupida. "È fatta così, ormai mi ci sono abituato"
"Tu si, io no" sbottai freddamente.
Svoltò l'angolo e ci ritrovammo sulla strada di casa, arrivando davanti al cancello di casa sua. Lo aprì col telecomandino e dopodiché entrammo arrivando davanti l'entrata principale. Scesi dall'auto ed entrai nell'abitazione, ormai dopo quasi uns settimana, avevo più o meno imparato l'interno della casa, o almeno, le camere più importanti.
"Vuoi una birra?" disse Brian entrando in casa e dirigendosi verso la cucina.
"A quest'ora? É quasi l'una" constatai.
"Beh? Non c'è orario per la birra" disse sorseggiando la bottiglia che aveva preso.
"Comunque no, grazie. Dove sono gli altri? E Mckenna?"
"Gli altri sono nella depandance, probabilmente a giocare a quei stupidi videogiochi, Mckenna è a scuola" si diresse verso il salotto, sedendosi sul divano e accendendo la tv.
Raggiunsi il chitarrista in salotto, ma qualcosa attirò la mia attenzione. Era una foto appesa al muro, contornata da una cornice in legno. Rappresentava due genitori e due bambini. La mamma aveva in braccio la bimba, mentre il papà aveva la mano poggiata sulla spalla del bambino. Improvvisamente sentii il capo di Brian poggiato sulla mia spalla e le sue possenti braccia tatuate sui miei fianchi.
"Quella era la mia famiglia" disse sospirando tristemente"Mia mamma, mio papà, Mckenna ed io" Sua mamma era veramente una bellissima donna, aveva i capelli rossi che le scendevano mossi fino le spalle, gli occhi erano identici a quelli di Brian, stesso colore e stesse occhiaie. Suo papà era un uomo tutto d'un pezzo, Mckenna ne era la sua fotocopia. Erano veramente felici in quella foto.
Di scatto poggiai le mie mani sulle sue, che erano poste sul mio stomaco. Avevo una sensazione strana, bellissima ma strana. Avrei potuto stare per ore in quella posizione. Mi piaceva restare nelle sue braccia, era come se fossero progettate per accogliermi.
"Avevo più o meno dodici anni qui... sono morti due settimane dopo che avevamo scattato la foto" sentii qualcosa rompersi dentro di me, era la stessa sensazione che provavo quando pensavo ai miei. Lo capivo profondamente, i nostri genitori erano morti e noi eravamo destinati a stare soli. "Mi mancano" sospirò infine. Cercai di stringerlo più forte a me, consolandolo al meglio che potevo. Mi girai verso di lui e lo abbracciai forte, sentivo il suo profumo arrivarmi fino al cuore, facendomi sciogliere.
"Brian, ti prego, stringimi forte" dissi quasi singhiozzando. Lui, ascoltando le mie parole, mi abbracciò più forte a sé.
"Ti prometto che non staremo soli"
"Mancano anche a me, i miei" dissi tristemente.
Non sapevo quanto stemmo in quella posizione, ma non importava. Stavamo bene insieme, ed era quello che importava. Mi bastava sapere che lui c'era per me. Ci sarebbe stato sempre per me, di questo ne ero sicura.
 
 








 
Il pomeriggio passò in fretta tra prove e discorsi senza senso di Jimmy e Johnny. Si sentiva nell'aria che erano abbastanza nervosi ma non lo facevano dimostrare, cercavano di autoconvincersi di essere calmi e pronti per l'esibizione di quella sera. Nonostante abbiano fatto tanti concerti, anche fuori la California, quello del Johnny's era un concerto importante; era un locale abbastanza famoso e lì di sicuro avrebbero acquisito maggiori fans.
Era tutto pronto, il palco era sistemato e la gente aspettava l'entrata in scena degli Avenged Sevenfold, i quali erano dietro il backstage. Avevano tutti ingerito enormi quantità di birra ed erano brilli, ma euforici di suonare. Dopo che il presentatore aveva annunciato l'ingresso della band, quest'ultima salì energica e salutò il pubblico, iniziando a suonare.
Io e Mckenna eravamo tra le prime file della folla e ci stavamo scatenando come non mai. Sentivo gli occhi di Brian addosso a me e questa sensazione mi piaceva, non riuscii a staccare gli occhi da lui quando mi girai verso il chitarrista per sorridergli. Sembrava che fossimo solo io e lui in quel locale, non c'era nessuno dei ragazzi, nè Mckenna, nè la folla acclamante. Quel gioco di sguardi mi diede la certezza che io provi qualcosa di molto più forte per lui, e la cosa mi spaventava, non avrei dovuto che lui entrasse nel mio cuore in quel modo.
Le mani di Mckenna sulle mie spalle mi fecero tornare alla realtà, dicendomi di andare al bancone per prendere qualcosa da bere. Volsi lo sguardo verso Brian che stava facendo il suo assolo della canzone, sembrava un dio della chitarra mentre muoveva le sue mani sullo strumento. A malincuore, lasciai la folla per andare a prendermi una birra con Mckenna. Era incredibile in che modo mi ero affezionata a quella ragazza che, pur avendo 17 anni, era molto matura. In quella settimana mi confidai molto con lei, era la sorella che avrei voluto, e l'ho trovata solo grazie all'amore tormentato della mia vita; si, perché era in quella sera che avevo capito che quel ragazzo mi avrebbe portato amore ma anche dolore nella mia vita.
In effetti, non sbagliai. Il concerto era finito e i ragazzi salutarono la folla dirigendosi poi nel backstage. Mi diressi velocemente verso Brian, in quella serata mi ero decisa a confessargli che mi piaceva e probabilmente avrei cercato di strappargli un bacio, ma mentre mi stavo avvicinando mi ritrovai di fronte a lui una ragazza con una lunga chioma bionda che lo stava baciando con foga. Michelle. Dentro di me sentii rompermi qualcosa, avevo la sensazione di sprofondare nel pavimento. La vista mi si era appannata e sentivo scendermi delle lacrime amare sulle guance. Non potevo stare lì, mi ero resa già ridicola, dovevo uscire dal locale.
Lo guardai un'ultima volta col cuore spezzato e me ne andai, nel frattempo però Zacky si era avvicinato a me, toccandomi la spalla.
"Ehi Phem ch-"
"Lasciami stare Zacky!" urlai con pianto strozzato.
Non guardai il suo volto, ma ero sicura che mi stesse guardando incredulo e spaventato. Mi sentii chiamare più volte da Brian, probabilmente era stato attirato dal mio urlo contro Zacky, ma non mi giravo, volevo solo uscire da quel fottuto locale e andarmene a casa, a piangere come una stupida.
Perché ero solo quello, una povera stupida che pensava che in una settimana aveva conquistato un chitarrista abbastanza popolare.
Raggiunsi la porta d'uscita, e con fretta mi limitai a camminare a passo veloce, ma una mano mi afferrò il braccio attirandomi verso di lui.
"Lasciami andare Brian!" urlai colpendolo sul suo petto a pugni, ma che sembrava non gli facessi niente. Lui si limitava ad avvolgermi tra le sue braccia muscolose tenendomi stretta a lui. Persa la forza, mi limitai a piangere col il capo poggiato sul suo petto, macchiando la sua maglietta con le mie lacrime e il trucco nero.
"Perdonami ti prego, perdonami" sussurrava continuamente. Non riuscii a parlargli, era come se avessi perso tutte le forze che avevo in me, quell'abbraccio era riuscito a
neutralizzarmi. "Phem, quando ti dicevo che mi piaci era la verità credimi, non voglio farti del male. Ti prego perdonami"
"Non volevi ma l'hai fatto" sussurrai lentamente.
Sciolse l'abbraccio e portò le sue mani sul mio volto accarezzando le mie guance ed asciugando le mie lacrime. "Fammi rimediare"
Improvvisamente le sue labbra si posarono sulle mie portandomi direttamente in paradiso. Il suo tocco leggero e casto mi faceva sentire una donna amata, non credevo che quest'uomo potesse avere una dolcezza cosi unica. Sentivo il suo respiro caldo e leggero sulla mia pelle che mi dava scosse elettriche per tutto il corpo e le sue labbra che in quel momento stavano torturando dolcemente le mie, erano come se avessero aspettato quel momento da una vita.
Ci staccammo guardandoci negli occhi, stavano emanando una luce diversa ed entrambi ci penetrammo con lo sguardo arrivando fino alla nostra anima. Gli sfuggì un tenero sorriso, al quale ricambiai e gli soffiai un bacio a stampo, che poi approfondì
Brian dolcemente, quasi molto meglio del primo.
"Che ti va di fare?" chiese Brian dopo esserci staccati dal bacio.
"Mi basta stare con te" dissi accoccolandomi nel suo petto, il quale mi accolse teneramente.
"Ti va se andiamo a casa?" sussurrò accarezzandomi i capelli.
Annuii semplicemente e ci dirigemmo verso l'auto, andando verso la casa di Brian. Una volta arrivati, entrammo in casa e raggiungemmo la sua camera da letto. Iniziammo a baciarci lentamente e in modo dolce, levando ogni indumento che avevamo addosso rimanendo in intimo; il nostro scopo non era fare sesso, ci bastava semplicemente essere tra le braccia di entrambi e coccolarci fino ad addormentarci insieme.

Author's corner;
Buona domenica ragazzuoli! E dopo tanto tempo sono riuscita ad aggiornare!
Incolpate/ ringraziate la mia adorata connessione internet ahh. Bene, dopo
le varie "accuse", possiamo parlare del capitolo 8! Finalmente questi due si sono
baciati anche se Jimbo e Johnny volevano vedere qualcosa in più ehehehe ma ogni cosa ha il suo tempo, e sicuramente possiamo starne certi che avverrà ehehehe
Okay, non vi svelo niente riguardo al prossimo capitolo perchè i lavori sono ancora in corso lol non vi nascondo che scrivere questo capitolo è stato un parto ma ringrazio la mia amica Ele e Vale. Ringrazio anche coloro che leggono questa storia, chi mette la storia tra i preferiti e seguite e sopratutto chi recensisce! Nell'altro capitolo sono rimasta senza parole, grazie!! Spero che andando più avanti, le recensioni aumentino perchè mi fa piacere cosa ne pensate della storia :) Spero di non deludervi!
E con questo ora vado, ci vediamo alla prossima gente! Con affetto

Mary SG
  
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