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Autore: dreamersoul    14/07/2014    1 recensioni
Che il segreto dell'arte sia qui? Ricordare come l'opera si è vista in uno stato di sogno, ridirla come si è vista, cercare sopratutto di ricordare. Ché forse tutto l'inventare è ricordare?
-Elsa Morante
Spesso Ronnie gli ripete una frase,semplice, ma che per lei ha molti significati "Tu sei la canzone che il mio cuore sta suonando".
Ogni volta che Niall si ripete quella frase, gli sembra quasi di sentire la dolce voce di Ronnie pronunciare le stesse parole, e pensa che forse ha fatto male a lasciarla andare,perchè ora che non è con lei si sente come se qualcosa dentro di lui si fosse rotto.
Ora che finalmente è andato avanti, il suo cuore è rimasto fermo, nonostante provi a farlo battere per qualcun altro, è fermo. Ma non è mai troppo tardi per tornare in vita.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Shall I compare thee to a summer's day?
Chapter two


 


Il suono incessante della sveglia riporta Ronnie nella vita reale.
Si porta le mani serrate a pugno sugli occhi strofinandole con vigore. Un altro giorno di scuola sta per iniziare.

Ronnie Davis: diciassette anni, ragazza solare, schietta e con una risata contagiosa. Capelli rosso fuoco rigorosamente tinti, pelle diafana, occhi verde smeraldo, labbra rosso scarlatto,naso all'insù e una forte personalitá. Amante dell'arte, del canto e della letteratura inglese.

'Tu la chiami scuola. La scuola è quella dove insegnano, non quella dove ti danno un pennello in mano e un soggetto da raffigurare!' Furono le parole  della madre il giorno in cui la piccola Ronnie di appena tredici anni le  disse  che voleva seguire le orme del padre e diventare una grande artista.

La donna subito le urlò contro dicendole che scegliendo quel tipo di vita, sarebbe finita come il padre; come se poi fosse una brutta cosa. Ronnie adora il suo papá, ed è contenta che sua madre in passato le abbia detto quelle parole,perchè lei vuole proprio essere come suo padre, anche lei vuole far emozionare le persone attraverso delle opere d'arte.

Sfortunatamente, lei ed il suo papá non si vedono molto spesso, anzi,le volte in cui si vedono ogni anno si possono contare sulle dita della mano,
ma d'altronde  Londra e Parigi non sono metropoli tanto lontane,  come le ripete sempre suo padre Logan :
'La distanza significa così poco quando qualcuno significa così tanto'
E Ronnie  crede fermamente in queste parole.


Si alza dallo scomodo letto e si dirige in bagno per una veloce rinfrescata.
Esce dalla sua camera giusto in tempo per la colazione. Mentre cammina per il corridoio di casa sua continua a legare quell'ammasso uniforme di capelli color fuoco.

"Vedo che non ti svegli presto anche quando hai scuola" dice sua sorella Clarity di tre anni più grande di lei, con tono antipatico.
In risposta Ronnie le fa la
linguaccia. 

"Clarity, sei sicura di non essere stata adottata?"

"Semmai tu sei stata adottata" risponde sua madre entrando in cucina. Ed è vero, Ronnie sembra tutto tranne ché sua figlia e sorella di Clarity: entrambe brune ,formose con la carnagione scura. Mentre Ronnie... si può dire che le forme le ha da altre parti.

"Buongiorno a tutti" esclama raggiante Adam, suo fratello, posandole un dolce bacio sulla guancia.

"Vedete! Lui è la prova che non sono stata adottata!" Esclama la rossa indicando il fratello. "Siamo identici... noi" si, quasi due goccie d'acqua se non per il colore dei capelli.
"Adam,mi accompagni tu all'accademia?" Domanda Ronnie speranzosa.
"Uh, Ro,veramente oggi non posso...devo andare a fare dei colloqui per un posto di lavoro"
"Non fa niente. Davvero,prenderò la metropolitana."
È ormai un anno che Adam brama di diventare un grande scrittore,ed è bravo, ha tutti i requisiti per esserlo. Ma sfortunatamente, non sempre tutti sono d'accordo con le sue decisioni. Amber,la madre, ha cercato in tutti i modi di convincerlo a frequentare i corsi della facoltá di legge, ma niente, la vena artistica è da sempre presente nella familiglia Davis.

"Mamma io scendo!"esclama Ronnie prendendo la borsa da sopra alla poltrona.
"Ronnie, non ci sarò al ritorno!"la ragazza di risposta sbuffa. Sbuffa perchè la madre continua ad avvisarla della sua assenza a pranzo, ma lei delle sue avvertenze non se ne fa niente, tanto vero che a pranzo sta sempre con il suo migliore amico, Zayn. 
Nonostante il ragazzo abbia finito il liceo, riesce a vedere la sua migliore amica con regolaritá.

Zayn ricorda bene il giorno in cui i due si sono conosciuti: Ronnie era al primo anno, erano allo stesso corso di scultura, e Zayn all'inizio ci provò spudoratamente, presto la ragazza gli fece capire che non era interessata alle sue avances e da lì divennero inseparabili. Ronnie è l'unica ragazza che riesce a dargli del filo da torcere, mai nessuna è riuscita a tenergli testa,ed è per questo che lui l'adora. Zayn non riuscirebbe a vivere una vita senza la sua migliore amica e lo stesso è per Ronnie.


Ronnie scende velocemente le scale che portano alla metropolitana, si ritrova a correre per non perdere il mezzo su cui sale di fretta.
La ragazza odia prendere la metro, ma è l'unico modo per arrivare presto alla Royal academy of arts. Odia essere strattonata per arrivare a prendere il suo solito posto nell'angolo, ma adora gli artisti che alle volte vengono ad esibirsi al suo interno. 
Anche Ronnie vorrebbe cantare nella metro, ma quella palla al piede della madre non le permetterebbe di chiedere 'elemosina' come dice lei.

Un altro spintone fionda Ronnie direttamente sul posto da lei puntato prima. Si siede per bene sulla scomoda poltroncina ,prende il telefono,le cuffiette, preme play e la sua conzone preferita dei Coldplay parte estraniandola dal mondo intero.

Continua a guardarsi intorno con aria spaesata, anche se volge sguardi poco attenti a tutti i passeggeri di quella corsa sa cosa succede nella metro a ogni soggetto presente sul vagone.
Seduto di fianco a lei c'è un uomo sulla sessantina con una folta barba con aria stufata; più avanti c'è una signora con i suoi figli, forse li sta accompagnando a scuola, pensa Ronnie. 

Le porte della metro si riaprono alla nuova fermata. 'Solo altre due fermate' si ripete Ronnie in mente spazientita. 
Ma in quel momento dimentica tutto alla vista, di quel affascinante ragazzo dai capelli biondi e gli occhiali da sole neri che mascherano il colore dei suoi occhi. 
Per tutto il tragitto Ronnie lo ammira: anche lui sta sentendo la musica, ha uno zaino sulle spalle e lo sguardo altrove.
Ronnie perde tanto di quel tempo a fissarlo che non scende nemmeno alla sua fermata, ma lei non vuole scendere,è diverso. 
Quando invece, arriva la fermata del ragazzo,Ronnie scende con lui, vedendo dove va. 
Quando lo vede entrare a scuola,si siede su una panchina di fronte all'edificio.
Estrae il suo cellulare dalla borsa di pelle e chiama l'unica persona disposta a soccorrerla.

"Pronto?"risponde Zayn con voce impastata dal sonno.
"Ti prego, dormi ancora?"domanda lei ridacchiando.
"Pazza, che c'è?"
"Mi vieni a prendere a St.Paul street?"aggiunge senza dare conto al soprannome che usa spesso nei suoi confronti.
"Dammi venti minuti,prendo la moto e vengo"attacca la telefonata.

In quella mezz'ora Ronnie, non riesce a non pensare al ragazzo della metro.
Quand'egli era salito sul mezzo era come se una ventata di aria fresca avesse invaso il vagone ed erano solo loro due, Ronnie e il ragazzo. Solo loro due, il resto non esiste. 
Ronnie non ha mai creduto nel colpo di fulmine, eppure quando ha visto quella figura angelica non è riuscita ad identificare il turbine di sentimenti che in quel momento stava provando.

Aveva ragione quel genio di Shakespeare quando cantò 
'Dovrò paragonarti ad un giorno estivo? '
Aveva ragione, il ragazzo era meglio di un giorno estivo. Sì, di gran lunga superiore ad un giorno estivo.




ECCO IL  SECONDO CAPITOLOOOOO!!
Non so che scrivere quindi vado direttamente al sodo.
Grazie per le due racenzioni al primo capitolo *-*
Vado a fare un tattoo finto.
Baci Dreamersoul


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https://twitter.com/_Roxanne_Ro

 
  
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