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Autore: MIPA_    15/07/2014    1 recensioni
Un solo oggetto. Un oggetto molto importante. Un oggetto leggendario. Un oggetto che vogliono tutti, Black compreso.
Black. Lui. Il suo rivale per eccellenza. Lui, il capo di quella banda bassotti che non vale niente. Lui.
Una sola cosa e una sola persona dividono i nostri due protagonisti, IL leggendario oggetto e Danger.
Danger? L'uomo più temuto da tutti, eccetto dai due protagonisti.
L'avventura e il pericolo alloggia nelle loro vene, nel loro sangue.
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  1. No words. No thoughts.

 

POV. HARRY.

 

Harry è tuo fratello.

Tuo fratello.

 

Nella mia mente c'era spazio solo per quella frase, o meglio.. parola. Quella parola a cui io non volli credere.
Rimasi di stucco quando lei disse tutto quello.

Mi voltai nella direzione di Alli e la vidi con le lacrime. Amare e salate lacrime. Mi girai di nuovo verso il volto di Marti che piano piano stava cercando di alzarsi, ma le braccia le cedettero, ma non volle mollare. Si sedette e si aggiustò il cuscino dietro di se.

“Perchè..” Alli si fermò li. Non disse nemmeno una parola di troppo. Chiuse le mani a mo di pugno e strinse fino a che le nocche non le divennero bianche. Era furiosa.

Marti abbassò lo sguardo giocherellando con l'orlo della sua coperta bianca, forse non sapeva come rispondere.

“Parla! - la voce le si alleggerì, quasi come un sussurro. - come fai a saperlo”

Alli continuò a non guardare  Marti, non ne aveva il coraggio. Io non sapevo ne cosa dire ne cosa fare. Ma mi inventai qualcosa.

“Senti Marti, stando zitta non aiuterai nessuno. Alli ti sta solo chiedendo come fai a saperlo. Vogliamo capire. Sapere come tu fai a sapere di questo dettaglio.” lo dissi con una calma che nemmeno io seppi da dove la trovai.

Marti mi guardò con degli occhi che nemmeno io seppi leggere, forse era meglio se qualcuno degli altri rimanesse dentro, ci avrebbe sicuramente aiutato.

“D'accordo vi dirò tutto. Ma se ve l'ho tenuto nascosto è stato per proteggervi, ma ora non ha più senso perché sta venendo a cercarvi” aveva gli occhi lucidi, mai visti su di lei. Faceva quasi pena, ma odio provare pena per qualcuno, come se lei volesse compassione. Ma no.

“Chi ci sta cercando?” finalmente Alli la volle guardare. Era distrutta e credo che Marti se ne sia resa conto.

“Nostro padre. È in combutta con Danger per arrivare a noi, o meglio a voi. Vuole sapere chi siete, come siete diventate, conoscervi ma soprattutto disprezzarvi, come ha fatto con me e Luke. Da bambini lui ci ha abbandonati, tutti e quattro, ma essendo troppo piccoli io non sapevo bene chi voi foste, ero informata di avere un'altra sorella e un fratello, sapevo i nomi e solo quando ho collegato bene le due cose ho pensato che foste voi due, e Luke mi ha confermato tutto. Nostra madre, quando nostro padre se ne andò lasciando tutto, non potè crescere 4 figli da sola, e non so come, non so con quale criterio abbia scelto voi due, ma vi ha separati dicendo alle persone a lei care di tenervi lontane. Ma il destino ha voluto farci incontrare, per Luke sarebbe stato bello conoscervi bene bene di persona, ma si è sacrificato per salvare la vita a voi. Papà ci aveva raggiunti per sapere bene di voi due, ma io avendo ancora 10 anni non potevo cavarmela bene, lui cercò di proteggermi e mentre combatteva perse la vita, io mi nascosi da quell'uomo per non farmi notare, ma non mi cercò e ne andò via. Quando le acque si furono calmate del tutto uscii dal mio nascondiglio e andai verso mio fratello e le ultime parole che lui disse erano Marti proteggi Alli e Harry, ti amo sorellina li chiuse gli occhi per sempre e io.. io iniziai ad allenarmi di nascosto, volevo farmi trovare pronta quando lui sarebbe venuto a cercarmi per sapere di voi, volevo sapermi difendere. A quanto pare però ci ha già trovati, Melissa ha riferito tutto come minimo e sa cosa facciamo, dove ci troviamo ma per ora non sa nulla, è stato lui a mandarmi in ospedale, è stato lui a voler mettere tutti contro di te ma io mi sono messa in mezzo per proteggerti. È lui che mi vuole morta perchè vi sto allontanando dall'uomo che vi ha messo al mondo.”

Alla fine del racconto le sue parole mi fecero male. Era diventata fredda, come non lo è mai stata. Alli prese una sedia bianca e si sedette, si lasciò andare di peso. Non poteva credere alle parole appena dette e io compreso. Cosa avremmo potuto fare ora?

 

POV. ALLI.

 

Quando mi lasciai andare sulla sedia fissai un punto non ben definito del pavimento, ero sotto shock. Mi presi la testa fra le mani e iniziai a piangere come non avevo mai fatto. Avevo un fratello, un membro della mia famiglia e io non lo sapevo. Non ce l'ho con Marti perchè alla fine voleva solo proteggermi ed è andata all'ospedale solo per me, solo per non farmi prendere nelle mani sbagliate. Nelle sue mani.

Alzai lo sguardo verso Marti che cercava di scendere dal letto, non so che intenzioni aveva ma Harry lo stava aiutando. Mio fratello. Ancora non ci posso credere a quello che sto pensando.

“Marti ma che..” sentii una stretta al collo, quella stretta che per molto tempo mi era mancata. Un suo abbraccio. Marti si è alzata dolorante e si è fatta aiutare solo per potermi abbracciare. Cominciai a piangere di nuovo e la strinsi forte a me. Lei era una forza della natura, un uragano e tutto lo sapevano eccetto una persona. Nostro padre.

Quando ci staccammo, sia io che Harry, l'accompagnammo verso il suo letto per farla sdraiare ancora e farla riposare, ma lei non volle, anzi era li che sorrideva come prima. Quello non le manca mai.

“Siete arrabbiati con me?” era dolce il suo tono di voce e guardava negli occhi sia me che Harry. Io le sorrisi e scossi la testa.
“Come faccio ad avercela con una persona che ha rischiato la vita per me. Marti sei la migliore amica che potessi avere, grazie per quello che hai fatto ma.. non ripeterlo ti prego, non voglio perdere parte della mia famiglia ora che l'ho ritrovata” dissi in lacrime.
“Tranquilla, l'hai fatto per il nostro bene, anche se non ce ne era bisogno. Sono o no il più forte?” stava cercando di alleggerire la tensione e credo proprio che sia riuscito, Marti non smetteva di ridere e quel suono, la sua voce era musica per le mie orecchie. Se Harry non fosse mio fratello, probabilmente mi sarei innamorata di lui.

Sorrisi appena lui si girò verso di me e mi fece l'occhiolino, io gli diedi uno schiaffo amichevole sulla spalla e Marti rise ancora di più.

“Ragazzi non fiatate ok? Muti!” disse Micky.

Noi ci voltammo e Harry, con fare protettivo si mise davanti a Marti mentre io dietro. Chiunque si fosse avvicinato a lei, l'avrei fatto arrosto.

 

POV. MICKY.

 

Marti ci aveva sbattuto fuori dalla stanza per dire qualcosa ad Alli e ad Harry, noi tutti eravamo un po' sospettosi ma non avevamo fiatato.
Andammo alle macchinette nella hall e parlammo un po' della situazione.

“Ragazzi, chi di voi è Micky?” disse una voce dietro di me.

Mi voltai di scatto e vidi un uomo sulla cinquantina d'anni. Aveva una barba chiara, sul biondo con gli occhi chiari, assomigliava molto ad Alli ma gli occhi erano molto uguali a quelli di Marti, insomma un misto delle due ragazze. Magro di corporatura ma molto muscoloso, molto spallato.

“Sono io. Lei chi sarebbe?” chiesi con molta calma ma rimanendo me stessa senza scompormi.
“Il padre di Marti, Alli, Harry e Luke” disse con un sorriso furbo sulle labbra.

Niall e gli altri bloccarono subito i due che c'erano dietro lui che volevano andare nella camera di Marti.

“Scusi?” non capivo nulla. Harry era cosa? Alli che? No non può essere. Non si assomigliano molto, ma a pensarci bene.. un po' di somiglianza c'è.
“Mi puoi portare da loro?” chiese gentilmente.

“Scusi ma qualcosa mi dice che lei già sa dove si trovano i suoi figli” ringhiai io.
“Sveglia come sapevo.” disse iniziando ad avanzare verso di me.
“Scusi?” l'infermiera la chiamò e lui si girò di colpo.

Guardai Niall con uno sguardo d'intesa e andai verso la stanza di Marti correndo.

Come fa a sapere dove si trova?

Spalancai la porta e la richiusi subito.

“Non fiatate. Muti!” avanzai senza dire niente ma credo che mi abbiano capita dato che Harry, con fare protettivo si mise subito davanti a Marti mentre Alli dietro.

Sentimmo bussare alla porta e io guardai in direzione di essa. Ci ha raggiunte. Presi il telefono e scrissi subito un messaggio a Niall.

Non portare su i pulcini della gallina,
ci ha appena raggiunte, appena me ne libero

arriviamo.
Marti compresa. Xx'.

 

Misi via il telefono e cominciai a pensare. Maccerto!

“Ragazzi cominciate a togliere i fili a Marti, la portiamo via, andate via dalla scala io prendo lui e questo coso che dorme ancora.” sussurrai io.

Loro annuirono e finito il lavoro scesero le scale anti incendio e io mi volta verso la porta che fu spalancata con un forte calcio.

“Dove sono?” chiese guardandosi in giro facendo sparire quel sorriso da ebete.
“Non sono qui, mai seguire una ragazza di cui non sai niente!” feci quel sorriso furbo e lui mi guardò arrabbiandosi ancora di più.

“So benissimo che erano qui, quella è la macchina di mia figlia” disse indicando la macchina infernale che fino a ieri teneva in vita la mia migliore amica.
“Non chiamarla così perchè tu non sei un vero padre. Tu non sei quella persona che l'ha cresciuta. Tu sei quella che scappa da tutto e da tutti e quando ricompare crede che di avere ancora il diritto di chiamare figlia la propria bambina, ma ti sbagli di grosso. Sei la classica persona da ammazzare ma non è compito mio. Ora vattene via e portati anche questo sgorbio” indicai quel verme del mio ex e lui divenne più rosso di prima. Evidentemente l'avevo fatto incazzare ancora di più.

“Sono.. sono scappati dalla scala fuori dalla finestra” il verme era tornato a parlare ma perchè proprio ora. Accidenti!

L'uomo si voltò verso di me e a passo felpato andò verso la finestra ma appena appoggiò la mano al muro bianco della stanza, lo mirai con il mio pugnale e d'istinto lo lancia. Come sempre mira perfetta. Lo colpii.

“Aaah. Accidenti a te ragazzina!” si tolse il mio pugnale e lo lanciò a terra. “ Non dovevi farlo bellezza!” si avvicinò di nuovo a me e io indietreggiai ma qualcosa, o meglio qualcuno, mi bloccò.
“Presa!” disse James al mio orecchio sinistro.

Merda.

“Lasciala o giuro che ti taglio la gola” quella voce. Era la sua. Ne ero sicura. Il panico piano piano stava svanendo.

Sentii la presa di James allentare e Niall mi prese con se e mi mise dietro, con fare protettivo.

“Senti biondino, tu dammi la ragazza e io non andrò a cercare mia figlia” disse l'uomo calmo e allungando la mano in segno di accordo.

Niall non ci mise molto a pensare, sputò sopra la mano e lo guardò molto male. “Prendere lei è come prendere tutti noi. Quindi caro vecchio mio, vattene da qui e porta mia il bimbo gay, e i due cagnolini feriti alle gambe che si trovano nella hall. Lo farai e nessuno si farà male.”

Abbassò la mano e se l'asciugò. “Non finisce qui ragazzini. Andiamo buono annulla.” prese James e se ne andarono. “Sappiate che Marti tornerà da me insieme ad Alli e Harry. Voi andrete tutti all'inferno.” detto quello si dileguò.

Io avanzai verso la finestra e presi Marti insieme agli altri, la appoggiammo al letto e cominciò a riposarsi. La coprii con le coperte e finito quello mi voltai verso Alli.

“Micky prima che...”
“Cosa significano le sue parole?
Sua figlia? Alli ed Harry verranno con me?” ero arrabbiata. Non capivo niente.
“Quello che Marti doveva dire d'urgente era proprio questo. Io, lui, Marti e Luke siamo fratelli” Harry lo disse con disinvoltura, nessuna rabbia, nessuna delusione nei confronti di Marti.
“Cosa? Spiegate meglio!” mi sedetti sul letto in parte a quello di Marti mentre loro mi spiegavano la storia. Ero senza parole.
“Lui vi ha trovate? Ma come.. James. Lui non stava parlando con il compare e Melissa, ma ben sì con lui. Quella merda di vostro padre.” ero rossa in viso. Non riuscivo più a pensare a nulla. “Oddio scusate, non dovrei dire queste cose, ma a parer mio non sembra un padre e.. l'ho ferito ad una mano con il pugnale.” mi voltai cercare quest'ultimo e lo notai proprio sotto alla finestra. Lo raccolsi e notai un foglietto con scritto qualcosa.

Lei appartiene a me.

Con o senza il tuo consenso.

È pur sempre mia figlia.

Anzi, le mie figlie e mio figlio.

Loro verranno con me.

Devo parlarti. Da sola. Vieni al lago

si trova proprio dietro all'ospedale

alle 21 in punto. Non farmi aspettare.

 

Nessuno sa e nessuno deve sapere.

“Micky che hai? Qualcosa non va?” alli era premurosa nei miei confronti e si stava avvicinando ma nascosi subito il biglietto, tra poco dovevo andare da lui.
“No tranquilla non è niente, solo che dovrei ripulirlo dal sangue, sai mi fa leggermente schifo!” feci una smorfia che fece ridere tutti, anche Niall. “Vabbe ragazzi, io vado a mangiare qualcosa, ci vediamo dopo, non lasciate sola Marti mi raccomando!” dissi e alla fine sorrisi chiudendomi la porta alle spalle.

Uscii dall'ospedale e andai verso il retro. Aveva ragione, c'era un laghetto piccolo e vedevo la sua figura aspettare me. Mi faceva schifo solo a guardarlo da lontano.

“Sapevo che saresti venuta, spero che tu sia sola” mi parlò senza nemmeno voltarsi.
“Si sono da sola, ma non disarmata, quindi sputa il rospo cosa vuoi da me!” ero molto arrogante, non so ma con lui non riuscivo a trattenermi.
“Tranquilla non ti sfiorerò nemmeno con un dito, ma dimmi solo una cosa! Davvero pensi che sia un pessimo padre?” Era tranquillo, me lo chiese con un tono dolce.
“Lei dice? Mi ascolti bene, non mi è per niente simpatico, perchè odio gli uomini..”
“Sai, non sembra, anzi, sembri molto attaccata al biondino con la ricrescita!” stavolta mi guardò e io rimasi allibita alle sue parole.
“E' il mio peggior nemico, ma a volta sa essere sopportabile. Comunque non sono qui a parlare di lui. Dicevo.. odio quelli come voi, ma Marti e gli altri due rimarranno con noi, che sia mia la scelta o no, loro rimarranno qui, non credo la vogliano!” parlavo continuando a guardare le acque del lago. Era cristallino e molto pulito, uno dei pochi che vedo.
“E' vero, lo so li ho piantati in asso ma nemmeno io so il perchè, hai ragione se sono una di quelle persone che scappano per tutto, ma sono tornato e pensavo che tutto si sarebbe risolto.” stavolta il tono era duro, e credo che abbia in mente qualcosa.
“Qualunque cosa lei abbia in mente la lasci perdere, non torneranno, ti tengo con anche a costo di perdere la mia vita” mi voltai verso di lui e lo guardai con uno sguardo di sfida.

Si voltò verso di me e sorrise, anzi iniziò a ridere istericamente, come se non sapesse cosa fare.

“Buona fortuna allora” indietreggiò e se ne andò. Mi lasciò li con il ricordo della sua risata senza nemmeno sapere a cosa alludesse.

Mi voltai di nuovo verso il lago ma sentii dei passi dietro di me e mi allarmai tirando fuori la mia pistola e voltandomi la puntai addosso alla figura nera che avanzava, ma sembrava non avesse paura di nulla.

“Guarda che se ammazzi me dopo non so come farai” disse ridendo Niall.
“Brutto mongolo mi hai spaventata” dissi voltandomi verso il lago mettendo via, nella tasca interna nella giacca, la pistola.

“Allora? Perchè sei venuta da sola? Poteva colpirti zucca vuota” era un tono di rimprovero? Si lo era.
“Scusa, ma non potevo venire, o qualcosa avrebbe fatto, sicuro come l'oro”
“Come è sicuro che lui abbia in mente qualcosa giusto?”

Io annuii senza nemmeno voltarmi verso di lui. Stavo pensando a quelle parole che quell'uomo mi disse.
Sembri molto attaccata al biondino con la ricrescita.
Che stesse scherzando? Mmh, io non credo.

“Ultimamente pensi troppo ragazza. A che stai pensando?”
“Niall, noi siamo molto attaccati ultimamente?” ero pensierosa e anche molto perplessa, non sapevo a che pensare.

“Bhe, mentirei se ti dicessi di no, ma perchè questa domanda?” forse non ne capiva il senso nemmeno lui, e forse era meglio così.
“Non lo so, eravamo sempre contro, insomma io e te siamo come la luna e il sole. L'acqua e il fuoco. Il bianco e il nero. Siamo diversi l'uno dall'altra, eppure andiamo molto d'accordo. Perchè ora?” questa volta mi voltai verso di lui e potei giurare di aver visto il più bel sorriso, illuminato dalla luna, che io avessi mai visto.
“Non lo so cosa ci stia prendendo, ma questo contrario tra i nostri corpi a volte attrae molto sai? Forse è meglio fare una tregua per adesso e allearsi per il bene di Marti e per poter essere in maggioranza e sconfiggere Danger.” si voltò verso di me e mi guardò negli occhi. Brillavano, di questo ne ero sicura. Credo.
“Forse hai ragione, attrae a scoprire altro. E che alleanza sia” allungai la mano per stringerla mentre io sorrisi. Prese la mia mano senza nemmeno pensarci, in fondo, è stato lui a chiedere alleanza no?
“Tu hai qualcos'altro Micky, me lo vuoi dire?” tornò serio in men che non si dica.
“Sai, è da un po' che ci sto pensando” dissi guardando di nuovo il lago e avanzando per toccare l'acqua. Era fredda.
“A che stavi pensando?” me lo disse con un fare curioso.
“Penso di essermi innamorata di nuovo








Ehilaaa.
Sono tornata, ho fatto passare meno giorni rispetto a prima, insomma mi merito un premio no? AHAHAH.
Ok basta, credo che ho risposto ad alcune domande che vi siete poste, ma ve ne ho create altre giusto? Non sono così crudele di solito, ma comincia a piacermi questa cosa AHAHAHAH.
Vìì, ho risposto a delle domande? :) ti voglio bene lo sai no? AHAHAH spero mi vorrai bene ancora dai! Ahahah, detto questo me ne vado perchè devo uscire con la mia migliore amica e devo ancora fare la doccia, perfetto direi.
Al prossimo capitolo <3
MIPA_
(Micky.)

  
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