Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: xhoranlaughs    20/07/2014    0 recensioni
Amie è una sedicenne dura con se stessa e con la sua vita.
L'unica sua svolta la riesce a trovare sempre nei suoi amati libri che la dividono dal mondo in cui vive al mondo in cui vorrebbe vivere.
Perché quando vede il giovane adulto Zayn, la sua vita inizia ad avere un senso?
Genere: Erotico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Beh? Andiamo?" Richiamò la mia attenzione mio padre.

"Uhm si.." Dissi prendendo il casco "dopo devo ritornare per riprendermi il motorino" dissi aprendo la porta.
Mio padre annuì chiudendo a chiave il suo ufficio.

"Ciao Daniel" disse la sua fidanzata tutte tette e niente cervello.

Sbuffai e iniziai a camminare a passo veloce quando venni bloccata da Liam, l'unico amico che io abbia mai avuto.

"Ciao Amie" mi sorrise.

"Liam" esclamai "ti trovo bene" 

"Grazie, anche tu.." Disse per poi passarsi una mano tra i capelli corti "stavo giusto andando da tuo padre per dirgli che me ne sarei andato"

"Oh vuoi venire a pranzo con noi?" Gli chiesi.

"Nono, non vorrei disturbare"

"Liam, tu non disturbi mai" dissi dandogli un colpetto sulla spalla.
Vidi che aprì bocca per dire qualcosa, ma spostò lo sguardo dietro le mie spalle.

"Signor Blame"

"Ciao Liam" gli sorrise mio padre cambiando la direzione del suo sguardo "tesoro, scusami ma devo sbrigare una pratica urgente" mi disse.

"Fammi indovinare, quella pratica inizia per B e finisce con rianne?" Dissi prontamente.

Liam rimase fermo davanti a me, un po' a disagio da questa situazione ma io continuavo a guardarlo senza incontrare gli occhi azzurri di mio padre.
Mio padre non aprì bocca, così presi Liam dal braccio e lo trascinai via da quello stupido edificio.

"Amie.. Amie.. Rallenta" mi richiamò.

"Vieni a pranzo con me? Pago io" dissi lasciando il suo braccio per aprire il cofanetto del motorino riponendoci il casco.

"Non faccio pagare mai una donna" mi sorrise "vieni, c'è un ristorante carino qui vicino" disse afferrandomi la mano.

"Andiamo a piedi?" Gli chiesi accigliata.

"Si" fece spallucce.

Mi teneva ancora la mano mentre mi raccontava dei suoi corsi e di quanto gli piaceva la facoltà che aveva scelto.
Riusciva sempre a mettermi a mio agio solo con lo sguardo. Era un ragazzo tranquillo e socievole praticamente il mio opposto, ma entrambi avevamo la passione per la lettura.

Ricordo che la prima volta che lo incontrai fu grazie a mio fratello, lo svogliato a cui era stato affidato un compito con il secchione della classe, eppure quel secchione diventò il mio migliore amico.

Ci passavamo circa 3 anni e ora lui frequentava l'università lavorando part time nell'agenzia di mio padre.
Liam era l'unico uomo in giacca e cravatta che riuscisse a mettermi a mio agio senza usare termini informali.

"Amie, siamo arrivati" disse Liam distogliendomi dai mille pensieri che arenavano la mia mente.

Annuì ed entrammo nel ristorante, all'apparenza, di classe.
Il metre ci scortò al tavolo e mi guardai intorno, sembrava un semplicissimo ristorante rustico ma accogliente. 
Io ordinai un piatto di pasta ai frutti di mare e un contorno con cotoletta e doppia porzione di patatine, dio se le amavo.

Mentre spazzolavo il mio piatto Liam si alzò dal tavolo per salutare due uomini che provai a guardare con la coda dell'occhio.
Mi pulì la bocca con il tovagliolo di stoffa sulle mie gambe, e alzai lo sguardo.
Zayn?

"Pranzi con la tua ragazza?" Disse l'uomo sulla trentina adocchiandomi.

Liam si girò verso di me e mi sorrise scuotendo la testa "no, lei è solo una mia amica."

Sorrisi debolmente e mi alzai in piedi andando vicino loro.

"E tu Natãl?" 
Ecco come si chiamava.
"State ritornando a lavoro?" Continuò Liam.

"Io si, ma lui è il nuovo assunto" disse Natãl.

"Uhm, allora piacere mi chiamo Liam.." Disse sfoggiando il suo bellissimo sorriso e porgendogli la mano.

"Zayn." disse stringendogli la mano con nonchalance.

"Okay, è meglio che andiamo... ci vediamo domani Liam" disse Natãl.

"Va bene" sorrise Liam.

"Ciao Liam" disse Zayn "...e ciao anche a te, Amie" disse girando i tacchi.

Mi strinsi nelle spalle quando Liam si accigliò verso di me.
Mi sedetti di nuovo al mio posto e gli dissi "è venuto stamattina, mentre ero nell'ufficio di mio padre."

"Uhm, ti piace?" Mi chiese mettendo in bocca un piccolo calamaro fritto.

"Cosa? Certo che no" Risi prendendo il bicchiere e bevendo un sorso d'acqua.

"Sembra di si" alzò un sopracciglio.

"Ti sbagli Liam" dissi pulendomi la bocca.

"Okay... Comunque, se ti va, potresti venire a vedere il mio appartamento nel campus" mi sorrise raggiante "e magari facciamo un salto in biblioteca"

"Si! Mi piacerebbe tanto" dissi sorridendo. 

"Allora chiedo il conto" disse Liam cercando di richiamare l'attenzione di un cameriere.

Successivamente uscimmo dal ristorante e dissi a Liam "mi puoi seguire con l'auto fino a casa? Devo portare il motorino"
Liam annuì ed entrò in auto mentre mi infilavo il casco.
Accesi il motore e uscì dal parcheggio seguendo la strada di casa con Liam alle calcagne.

Aprii il portellone del garage e ci parcheggiai la mia vespa.
Mentre andavo verso l'auto di Liam, controllai se nel vialetto ci fosse l'auto di mio padre, ma mi illudevo soltanto.

Aprì la porta del passeggero e mi sedetti accanto a Liam.
"Non ci vorrà molto per arrivare al campus" mi disse entrando in strada.

"Tranquillo" sorrisi "Ho tutta la giornata libera" dissi indossando i miei rayban.
Liam ridacchiò e mi guardo per mezzo secondo.

"Su lee, raccontami un po'!" gli dissi curiosa.

"Cosa dovrei dirti?" Sghignazzò.

"Non so.. Qualcosa di interessante" feci spallucce.

"Ti dico che devo farti leggere un libro.. l'ho comprato per mio interesse, ma credo che ti piacerebbe moltissimo.. la protagonista è la tua fotocopia"

"Allora voglio leggerlo... Giusto ieri ho finito di rileggere il libro che comprai una settimana fa. All'inizio sembrava orribile, ma la morte del protagonista mi ha uccisa" dissi poggiando la testa al finestrino.

"Dovresti venire alla DUC, ti piacerebbe moltissimo.. per di più hanno anche la facoltà di letteratura in cui fanno degli stage in case editrici" disse sottolineando la parola letteratura.
Liam sapeva che volevo diventare una scrittrice o una giornalista, è sempre stato il mio sogno sin da bambina e sapere che quell'università mi dava la possibilità di stare a contatto con i maggiori editori del Colorado.

"Siamo arrivati" annunciò Liam slacciandosi la cintura di sicurezza.

Mi fece strada verso la sua camera nel dormitorio e aprì la porta.
Appena feci un passo all'interno della stanza, Liam mi bloccò immediatamente la vista mettendomi una mano davanti gli occhi.

"Liaam!" Urlai cercando di togliere la mano dal mio viso.

"Solo un secondo.. c'è il mio compagno di stanza mezzo nudo" mi disse e sentì uno "scusa" da un'altro ragazzo.

Incrociai le braccia davanti al petto aspettando di riavere la vista.
Dopo due o tre secondi, la mano di Liam mi liberò la visuale, e finalmente riuscì a vedere la sua stanza.

Mi guardai un po' attorno tra le mura immacolate e notai che tutti i mobili erano neri, il che faceva molto contrasto con il muro, ma dava un bell'effetto.

"Ti piace?" Mi chiese Liam.

"Tanto" dissi guardandomi per l'ultima volta intorno.

"Ti presento il mio compagno di stanza.." 

Spostai lo sguardo da Liam al ragazzo riccio che si stava avvicinando a me. 

"Piacere, io sono Harry" disse il ragazzo porgendomi la mano.

"Amie" sorrisi stringendogliela.

"Non ti ho mai vista nel campus.." Disse Harry accigliato.

"Infatti sono una liceale..." Annuì leggermente.

"Uhm, a che anno sei?"

"Sto finendo il quarto anno" sorrisi.

"E voi due.. state insieme?" Chiese alzando un sopracciglio.

Risi leggermente e scossi la testa.

"Bene... finito l'interrogatorio? Vorrei portare Amie in biblioteca" disse Liam mettendomi un braccio intorno alla vita.

"È tutta tua amico" rise Harry.

"Ci vediamo stasera allora" accennò Liam.

"Certo! Ciao Amie, è stato bello conoscerti" sorrise mostrando delle fossette.

"Anche per me" ricambiai il sorriso.

Uscimmo dalla porta e Liam non spostò il braccio dalla mia vita.

"Se mai ti porterò ad una di quelle feste che si fanno nelle confraternite, ricordati che tu sei la mia ragazza, okay?"

Mi accigliai "perché me lo stai dicendo"

"Harry è quel tipo di ragazzo.." Disse con la mascella tesa.

"Che vuoi dire?" Dissi bloccando il passo.

Liam sospirò e si mise davanti a me alzando le sopracciglia prima di parlare. "Sai che voglio dire.. ma non voglio che tu ti spaventi nel venire qui... hai passato abbastanza due anni fa, non voglio che tu lo riviva"

"Oh" fu la mia risposta.
Avevo capito benissimo quello che intendeva.
Dopo il mio sospiro mi lasciò un lungo bacio sulla fronte e tornammo a camminare.

Era sempre stato protettivo nei miei confronti dopo l'accaduto.
Aveva una voglia di vivere coinvolgente e non capivo come potesse sopportare il mondo che lo circondava. Lui era diverso da tutto e tutti. Un ragazzo così perfetto era troppo per chiunque, nessuno lo meritava, neanche io.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: xhoranlaughs