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Autore: Shizue Asahi    04/09/2008    2 recensioni
Non so spiegarmi il perché, ma tu sei diventata la mia ossessione. Non ti avevo mai visto, troppo occupato a cercar di rendermi invisibile a quegli sguardi pieni d’odio e terrore che mi venivano, e mi vengono ancora rivolti, troppo occupato a dare un senso alla mia inutile esistenza, troppo occupato a cercar di far tacere quella voce che mi fa fare… quello che faccio. Troppo occupato per accorgermi di te ….
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sabaku no Gaara , Nuovo Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente arriviamo, entri per la finestra e dolcemente mi posi sul letto, ti vedo preoccupata, vorrei dirti che è tutto apposto, ma non riesco a parlare, i tuoi meravigliosi occhi azzurri mi hanno incantato.

Senza neanche che me ne renda conto mi togli la giara e la poggi ad una estremità del letto avendo cura di non rovesciare il suo contenuto.

Poi mi rivolgi un dolce sorriso

< come ti senti Gaara >

La tua voce è così dolce, che uccide quella di quel bastardo che si arrende capendo di non poter comprendere con te.

Mi guardi dubbiosa, vuoi una risposta, che dirti “ sai il demone tasso mi ha ordinato di ucciderti” no!

Ma che diavolo sto a pensare

< sto meglio, era solo un po’ di mal di testa, soffro di emicrania … >

Ti mento spudoratamente, tu mi sorridi, ben sapendo che non è vero

< se lo dici tu >

Di nuovo quella voce così dolce.

Ehi! Ma, ma che fai?

Mi metti una mano sulla fronte.

Sembri pensierosa

< sei un po’ accaldato, forse è meglio se rimani qui per stanotte >

Che cosaaaa!?! Ma sei impazzita!?!

Mi guardi in modo strano, devo aver fatto una faccia da cretino, ne sono sicuro.

< non c’è ne alcun bisogno mi sento benissimo >

Cerco d’alzarmi ma cado rovinosamente a terra, ti sento ridere sommessamente.

Mi giro per fulminarti con il mio sguardo assassino, e mi accorgo che il tuo viso è a pochi millimetri dal mio, anzi sei così vicina a me che i nostri nasi si toccano.

Con uno scatto ti allontani un pochino da me e abbassi che è diventato dello stesso colore dei miei capelli, sei così buffa che non riesco a trattenere un sorriso.

Maledizione! Mi hai visto e… ma che sei sorpresa?

Credevi che solo perché sono un mostro non sia in grado di sorridere?

Continui a fissarmi con i tuoi enormi occhi azzurri, e non so perché invece di irritarmi mi metti in imbarazzo

< beh, allora che ahi da guardare, sono solo caduto, non ho fatto niente di strano >

Cerco d’alzarmi ma non ci riesco, strano non mi ero mai sentito così stanco.

Quasi intuendo i miei pensieri mi ti avvicini e mi sollevi, posandomi sul letto e sedendoti di fianco a me sorridendomi.

D’un tratto il tuo letto mi sembra minuscolo.

Ho la testa bassa e per qualche assurdo motivo non ho il coraggio di guardarti in faccia, forse perché non voglio vedere la tua espressione.

< stenditi ti porto qualcosa da bere >

Ti guardo stranito, perché sei cosi gentile con me?

< veramente io devo andare a casa… mi aspettano >

Ecco un’altra bugia. 

“Mi aspettano… ho davvero, chi il tuo fratello strampalato che gioca con le bambole, oppure quella racchia di tua sorella che cerca in continuazione d’avvelenarci con quella robaccia che lei chiama cibo. Non dire stupidaggini nessuno ti aspetta, se scomparissi dalla circolazione a loro non farebbe ne caldo ne freddo”

Maledetto perché mi devi disturbare proprio ora.

Mi stringo a testa fra le mani e mi piego in avanti.

Impreco mentalmente contro quel bastardo.

Il dolore è atroce,e on riesco a trattenere un gemito.

La vista mi si annebbia, i sensi si inibiscono poi succede qualcosa, mi sento carezzare la testa.

Sei tu che con quei dolci gesti stai riuscendo a calmare quella maledetta bestiaccia.

Mi fai stendere e poggiare la testa sulle tue gambe mentre continui imperterrita a carezzarmi.

Ti osservo incapace di sottrarmi alle tue attenzioni.

Sul tuo viso angelico si è disegnato un dolce sorriso, che mi ricorda una foto… continui a sorridermi mentre tieni poggiata una mano sulla mia fronte.

È così piccola e vellutata… sono così assorto nei miei pensieri che non mi accorgo che hai cominciato a parlare

<< allora, ti senti un pochino meglio? >>

ti osservo incantato dai tuoi meravigliosi occhini azzurri

<< s-si g-gr-garzie >>

Ti vedo allargare il sorriso,sei così carina…

<< che bello[!]… >>

Lentamente cerchi di spostarmi, ma io oppongo resistenza.

Non voglio sottrarmi alle tue carezze che mi fanno sentire bene, non mi fanno sentire solo, mi fanno sentire amato… 

Ti vedo sorpresa

<< se ti do fastidio mi sposto subito >>

Faccio per alzarmi ma tu mi fermi

<< Gaara…sai è da tanto tempo che volevo dirti una cosa… >>

Mi guardi per vedere se hai la mia totale attenzione << sai tu mi, mi >>

Ti trema la voce e il tuo viso si sta colorando di un fievole color porpora, poi il tuo tono si fa più deciso.

<< tu mi piaci, ecco >> sbarro gli occhi, non riesco a credere alle mie orecchie.

Il tuo viso diventa tutto rosso e ti vedo distogliere lo sguardo da me e puntarlo su di un punto non ben definito al di fuori della finestra.

Sei così buffa che mi fai fare una cosa che non ho mai fatto in vita mia, mi metto a ridere.

Mi guardi sbalordita <<  non credevo fosse così divertente >> mi dici con un tono strano poi qualcosa mi bagna il viso: stai piangendo.

Sono proprio uno stupido… mi metto a sedere e ti osservo, mai in vita mia mi sono sentito più verme di questo momento.

Calde lacrime continuano a sgorgare dai tuoi occhi. Maledizione ma perché mi capitano sempre tutte a me… mi ti avvicino  e ti poggio una mano sulla spalla e tu ti volti di scatto.

E che diamine stai continuando a piangere!?!.

Non ne sono sicuro ma forse ci sarebbe un modo per farti smettere.

Con una mano ti asciugo le lacrime e poi…ti bacio.

Sbarri gli occhi per qualche secondo, poi ricambi il bacio.

Continuiamo a baciarci fino a quando il bisogno d’aria non ci costringe a staccarci.

Mi guardi fisso negli occhi, e finalmente mi sorridi e aspetti, aspetti la mia risposta… ma notando che non ho alcuna intenzione di aprire bocca, mi abbracci a mi sussurri all’orecchio:

<< non fa niente, non devi dirlo se non vuoi >>

Rimango un po’ sorpreso dal tuo gesto, e dopo essermi ripreso dallo stupore poso le mie labbra sulla tua fronte in un casto bacio e poi con la voce più delicata che mi riesce.

<< anche a me mi piaci >>

Questa frase mi esce di bocca come un sussurro e tu come d’incanto diventi raggiante.

Ci abbandoniamo ad un dolce abbraccio e ci stendiamo sul letto, fino a quando stremati dalla stanchezza non ci addormentiam

   
 
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