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Autore: HaythamTacoKenway    23/07/2014    3 recensioni
Conosciamo tutti la storia di Connor, vero? E se le cose fossero andate diversamente? Cosa sarebbe successo se Connor avesse deciso di andare a cercare un'altra persona invece di recarsi dagli Assassini?
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Connor Kenway, Haytham Kenway, Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La leggenda dice che Soul sia moooolto veloce nell'aggiornare HAHAHA ma chi prendo in giro :') no sul serio chiedo venia per essere sparita dalla circolazione per circa tre mesi WOAH! MA sono tornata con il quinto capitolo ajdkvhd Cooomunque, perdonatemi se questo capitolo è piuttosto breve ma un certo Aiden ha deciso di portarmi a Chicago per un po' di sano "hackering the hell out of everyone" eheheh EHM sì. Detto questo, vi lascio alla lettura del quinto capitolo WAZAAAUWN (?) Un grazie in anticipo e taaaanto ammoreH a chi recensisce/mette tra le preferite/seguite o a chi legge soltanto! \(^o^)/
                                                                 

 
"Rilassa le spalle e cerca di stare più basso" disse Haytham mentre osservava Connor allenarsi.
Connor rilassò le spalle, si abbassò ulteriormente in posizione di difesa ma le sue gambe cedettero e finì con il fondoschiena a terra. In fondo, si stava allenando senza sosta da tre ore.
Haytham vide il figlio a terra e gli offrì la mano per aiutarlo ad alzarsi "Ti sei allenato abbastanza per oggi. Vai su dalla signora Botts, deve prenderti le misure per i vestiti nuovi" disse con un mezzo sorriso.
Connor prese la mano del padre, si tirò su e lo guardò confuso "..Vestiti nuovi?"
"Non vorrai mica portare gli stessi indumenti per tutta la vita, ragazzo mio" Haytham gli diede una leggera pacca sulle spalle "Avanti, metti via la spada ed andiamo su, abbiamo fatto aspettare fin troppo la signora Botts"
Il ragazzo annuì, andò a riporre la spada e salì le scale con il padre.
Trovarono la signora Botts in salotto dove stava ricamando tranquillamente. Notarono che stava sorridendo lievemente, il ricamo doveva renderla proprio felice.
L'inglese richiamò la sua attenzione su di loro schiarendosi la voce, la governante si girò e sorrise caldamente.
"Signor Kenway, pensavo avreste mandato solo il ragazzo" disse alzandosi e andando a prendere il metro per le misure.
"Non avevo nulla in programma e allora ho pensato di venire anch'io o rischiavo di annoiarmi" disse l'uomo incrociando le braccia dietro la schiena.
La signora Botts rise lievemente "Peggio per voi, vi annoierete lo stesso. Vieni pure, Connor. Devo prenderti le misure"
Connor annuì e si sistemò in mezzo alla stanza, accanto alla signora Botts. "Protresti allargare le braccia, per favore?" gli chiese la governante tuttofare che da abile cuoca era diventata una sarta.
Connor allargò le braccia e la donna cominciò a prendergli le misure.
Mentre osservava la scena, Haytham annunciò il programma di allenamento del giorno seguente "Domani ti aspetta una giornata ancora più dura di oggi Connor, spero tu sappia come si va a cavallo perché dovrai stare sulla sella per un bel po' "
Il ragazzo annuì mentre la signora Botts gli misurava il petto "Sì, ma posso chiedervi il perché?"
"Ho intenzione di presentarti agli altri Cavalieri Templari. Questa sera stessa invierò loro una lettera per far sì che si riuniscano tutti a Boston" disse il Gran Maestro mentre passeggiava avanti e indietro nel salotto. La signora Botts aveva ragione: stava cominciando ad annoiarsi.
Il volto di Connor si illuminò "Conoscerò tutti i vostri collaboratori? Domani?"
Haytham annuì soltanto. Intanto, la signora Botts aveva segnato tutte le misure su di un foglio "Signor Kenway io avrei finito. Non resta che andare a prendere la stoffa e spero che James possa accompagnarmi a New York in calesse"
"Molto bene, signora Botts." l'inglese annuì sorridendo "In quanto a te Connor, vieni con me, andiamo a fare una passeggiata a cavallo" disse facendo segno al figlio di seguirlo.


I due uscirono dalla casa, dirigendosi alle stalle dove Haytham aiutò Connor a sellare un cavallo, dopodiché montarono in sella e partirono al trotto.
Deciserono di fare un giro attorno alla proprietà.
Mentre trottavano nei boschi al limitare della proprietà, nessuno dei due osò aprire bocca finché Connor pensò fosse meglio sollevare quel pesante velo di silenzio che si era calato su di loro.
"Padre, posso chiedervi di come siete giunto qua?" chiese Connor voltandosi verso il padre.
Haytham guardò il figlio e sorrise "Ero in missione. Mi era stato affidato il compito di cercare il Tempio dei Precursori che si trovava nella frontiera. Ma come ti avevo detto, quando l'ho trovato grazie a tua madre, ho trovato solo una caverna con dipinti raffiguranti leggende Mohawk. Nulla di più. Devo ammettere che ero piuttosto deluso." l'uomo mantenne il sorriso nel ricordare quel giorno.
Connor continuò a fare domande sperando che non stesse diventando troppo pesante ma per Haytham non lo era. Anzi gli faceva piacere che il figlio voleva conoscerlo meglio.
Ad un certo punto Connor propose di fare una gara.
"Vi propongo una gara, padre. Vince chi arriva per primo alle stalle." disse il giovane tirando le redini del cavallo.
Haytham tirò anche lui le redini del suo cavallo e ci pensò un momento "Una gara... Va bene, figliolo. Ma dubito che...riuscirai a sconfiggermi!" detto questo, spronò il cavallo e partì al galoppo sul sentiero tra gli alberi.
Connor si sorprese "Padre!" dopodiché, spronò il cavallo e partì all'inseguimento di suo padre.
Haytham si guardò alle spalle e vide che il figlio lo stava per raggiungere così spronò ulteriormente il suo destriero.
Connor, si sentì libero come il vento e la sensazione gli piaceva parecchio. Scosse la testa, doveva restare concentrato sulla corsa e cercò di ricoprire la breve distanza che lo separava dal padre. In poco tempo, lo affiancò.
"Niente male ragazzo ma hai ancora molto da imparare" si sentì dire dal padre che poi lo lasciò indietro con una risata. Forse questa era la prima volta che lo sentiva ridere di gusto.
Haytham riuscì a vincere la corsa ed arrivò alle stalle per primo, seguito poco dopo dal figlio.
"Non è valido, padre! Siete partito per primo!" disse il ragazzo non appena smontò dalla sella.
Haytham sorrise "Dovresti imparare da questa tua sconfitta, Connor. È come in uno scontro con il nemico, ragazzo mio. Non aspettarti che ti chieda il permesso per attaccarti, farà di tutto pur di coglierti di sorpresa ed indebolirti" disse l'uomo, mentre ritornavano in casa.
"Ma..." Connor cercò di controbattere.
"Niente ma, figliolo. Devi sempre essere pronto a reagire e a rispondere. Il nemico non aspetta." disse Haytham mentre si toglieva il tricorno.
Connor non potè far altro che annuire ed accettare la sconfitta, interiorizzando questa lezione di vita.


La giornata proseguì tranquillamente.
Per il pranzo venne la moglie del custode James, la signora Catherine. Fu lei a preparare il pranzo. Il pomeriggio, Connor lo passò sui libri sotto lo sguardo vigile del padre mentre gli insegnava la Storia.
La signora Botts tornò da New York poco prima dell'ora di cena. A cena, Haytham la invitò nuovamente ad unirsi al loro ma la signora Botts disse che aveva già mangiato qualcosa in una locanda nella frontiera e che voleva cominciare a lavorare sui vestiti per Connor.
Dopo la cena, Connor si congedò da tavola e diede la buonanotte al padre e alla signora Botts che si era messa a lavorare in salotto alla luce del camino.
Salì le scale e si diresse nella sua camera, chiudendosi poi in bagno per concedersi un bagno caldo dopo un estenuante giornata.
Al piano di sotto, Haytham si chiuse nel suo studio dove scrisse le lettere da consegnare agli altri membri dell'Ordine. Dopo aver scritto le lettere, annotò gli avvenimenti sul suo diario ed uscì dalla stanza.
"Signora Botts?" chiese l'inglese fermandosi nel mezzo del salotto, illuminato da poche lanterne e dal camino acceso.
"Sì, signor Kenway?" disse la signora Botts, interrompendo il suo lavoro.
"Per caso sa se James deve dirigersi nuovamente a Boston? Avrei alcune lettere da far consegnare" disse sventolando leggermente le cinque lettere che aveva in mano.
"Mh.. Mi sembra di sì. Oggi mi disse che aveva alcune faccende da sistemare a Boston e che sarebbe partito sta sera per poi tornare domani mattina" rispose la governante sorridendo leggermente.
Haytham annuì "Perfetto. La ringrazio signora Botts" dopodiché uscì di casa.


Andò alla casa del custode e trovò James fuori che stava caricando dei sacchi sul calesse.
Haytham si avvicinò a lui "Buonasera James"
Il custode appoggiò a terra il sacco che stava caricando "Oh buonasera signor Kenway, qual buon vento vi porta qua?"
L'inglese gli porse le lettere "Vedi avrei bisogno che tu consegni queste lettere da parte mia. Dovrai consegnarle ai signori Lee, Johnson, Hickey, Pitcairn e Church. Li troverai sicuramente a Boston."
James annuì "Sarà fatto, signor Kenway" mise, poi, le lettere in un borsello.
"Molte bene, James. Ti auguro un buon viaggio" disse il Templare prima di congedarsi.
"La ringrazio signor Kenway" disse il custode prima di caricare l'ultimo sacco e partire alla volta di Boston.


Haytham osservò il calesse allontanarsi nel crepuscolo e una volta che fu sparito dalla vista, tornò in casa e salì al piano superiore.
Prima di andare nella sua stanza, l'uomo decise di dare un'occhiata al figlio così si diresse verso la sua porta e bussò lievemente. Non ricevette risposta.
"Connor?" chiese a bassa voce aprendo la porta della stanza del ragazzo.
La stanza si stava oscurando lentamente mentre gli ultimi raggi del sole cercavano di infiltrarsi nel locale attraverso le finestre. Connor stava già dormendo profondamente. Vedendo il ragazzo dormire, Haytham non potè trattenersi dal sorridere; si avvicinò al letto, rimboccò le coperte al figlio e comiciò a parlare impercettibilmente.
"Sei così simile a lei... Avrei voluto vederti crescere, mi dispiace per non esserci stato figliolo. Tua madre mi manca tanto, sai?" L'inglese sospirò, si diresse verso la porta e prima di uscire disse "Sono fiero di te, Connor."

 
                                                          
 
awawawww che tenerello Haytham asjincjd cooomuque Connor sta per incontrare I colleghi di papà! Yay! Anche se, per lui e Charles non ci sarebbe bisogno di acuna presentazione ma quelli sono dettali hahaha haha ha. Purtroppo devo ancora iniziare il sesto capitolo MA state tranquilli perché mi farò viva io con qualche one shot molto random tehehheeh. Alla prossima puntaaataaaa~
Un enorme scatola di amore, té e Kitten!Assassini e Kitten!Templari a chi recensisce/mette tra le seguite/preferite/legge soltanto (state tranquilli lettori ninja, non mordo! ^u^)

Angolo Random Time: Ultimamente ho tanta tanta voglia di esplorare sì e anche tanta ma tanta voglia di partire sigh ç_ç spero sappiate cosa sia il "WANDERLUST" se sì, 1. Evviva qualcuno mi capisce. 2. Mi dispiace, soffriamo insieme.
parlando di voglia di esplorare. Stavo pensando di avventurarmi un po' in altri territori tipo..la musica? Sì? O anche le storie originali che non sarebbe niente male. Che ne dite? YAY or NAH?

Angolo dei ringraziamenti: Ringrazio di cuore freewolf, Kiku28 e veget4e per aver recensito il capitolo precedente e per le lore belle parole :3 alla prossima puntataaa (^u^)/
  
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