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Autore: Iva27    23/07/2014    3 recensioni
Nient'altro che frammenti.
Se sei a pezzi cosa devi fare?
Come fai a ritornare intero?
Hai bisogno di qualcuno che ti rimetta insieme, ma se non hai nessuno?
Ma se sei a pezzi, si ha paura. Chi ti dice che la persona davanti a te non ti distrugga ancora di più i pezzi, invece di ricomporti?
Come si fa ad aprirsi agli altri se ti potrebbero distruggere di più?
Fino a quando non incontrai quel qualcuno che mi aiutò.
Quel qualcuno che mi fece cambiare e che mi salvò.
Chi era?
Un vero amico!
Questa storia parla di una grande amicizia, saltando di qualche anno per vedere cosa succede durante gli anni dei famosi malandrini! e anche di un grandissimo amore! il più bello in assoluto!!! Spero decidiate di leggerla, e grazie a chi lo farà! baci!
Genere: Commedia, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I miei malandrini'
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CAPITOLO 58: 

Il mio grande e grosso matrimonio coi mangiamorte!

Sirius

-Cosa?- domandai incredulo a Joy, che mi fissava ancora sorridente con la lettera in mano.

-Martedì di sposa Erik! Mi sembra ovvio che dobbiamo andarci!- rispose con assoluta calma.

-Mah... mah..- ero senza parole. Mi stropicciai il viso, cercando di mettere insieme le parole, ignorando le mille imprecazioni che stavano girando furiose nella mia testa.

-Tu non vai da nessuna parte, specialmente in un posto dove ci saranno mille Mangiamorte pronti a farti del male!- dissi infine. Sapevo che erano le parole sbagliate appena le avevo viste delinearsi nella mia testa, ma avrei fatto di tutto per metterla al sicuro, anche dovermi scontrare con la sua ostinazione!

 

***

 

James

Sospirai per la millesima volta mentre Joy continuava a lamentarsi a gran voce e a distruggere il cuscino di Sirius, prendendolo a pugni.

Guardai di sottecchi Lily, che ascoltava Joy sempre più accigliata. Incredibile come fosse già dalla sua parte, stavano entrambe ormai insultando a gran voce Sirius per la sua stupidità. E io cosa facevo? Me ne stavo zitto! Chi sono io, forse uno stupido per mettermi in mezzo a una situazione del genere? Specialmente se dovevo lottare contro Lily e Joy. Non mi conveniva. Eppure...

Mi alzai deciso ad andare a cercare Sirius.

-Ehi! Dove vai? Tu non dici niente? Sei dalla sua parte come al solito, vero?- mi richiamò Joy seccata, poco prima che avessi girato la maniglia della porta. Mi voltai verso di lei e sorrisi.

-Lo sai che sarò sempre dalla sua parte, no? Ha scelto il modo sbagliato sicuramente, ma pensa a questo Joy: lui ti ama e vuole solo saperti al sicuro!-

 

***

 

Sirius

Lo sapevo che sarebbe arrivato. In effetti lo stavo aspettando ormai. Finsi di non averlo sentito e continuai a lucidare la mia bellissima moto. Avevo deciso di nasconderla nella Stamberga Strillante, almeno i giorni in cui non ci andavamo con Remus. In quei giorni l'avrei posteggiata a Hogsmead, in qualche stradina protetta da incantesimi; non potevo mica rischiare che un lupo nevrotico potesse distruggermela, giusto?

James si sedette in silenzio accanto a me e io mi rivolsi a lui solo dopo aver finito di strofinare per bene la pezza su tutta la moto.

-Cosa avrei dovuto fare?- chiesi semplicemente.

-Penso niente. Ti sembrerà strano amico, ma se fossi stato al tuo posto avrei avuto la tua stessa reazione!- mi rispose semplicemente e io ne rimasi stupito. Lo schema era semplice in genere. Io sbagliavo, lui arrivava e mi spiegava come la mia impulsività non mi avesse fatto notare la risposta più ovvia. Lui non era un tipo riflessivo come Remus ma, probabilmente per istinto, riusciva a capire più facilmente di me tutti i meccanismi che c'erano dietro alla maggior parte delle situazioni e dei comportamenti della gente. E ora aveva ammesso che avrebbe fatto esattamente quello che avevo fatto io.

-Allora ho ragione!- esultai quasi. Lui scosse il capo e lo guardai deluso.

-Non è giusto questo, lo sai?- Mi rispose con un ghigno.

-Non ci sono molte cose giuste nel mondo, purtroppo! Comunque Sirius il problema è uno e uno soltanto! Tu non puoi vietare una cosa a Joy! Tralasciando il fatto importante che stiamo parlando del matrimonio di suo fratello, evento importantissimo e che nessuna sorella che vuole bene a suo fratello perderebbe, non avresti potuto fare una cosa del genere anche se fosse stata semplicemente un uscita tra amiche-

-Ma io sono il suo ragazzo!- mi difesi.

-E lei è una donna, ormai! Joy non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno fin da piccola, vuoi farlo ora tu quando ha decisamente tutti i diritti di prendere le sue decisioni? Immagina per un attimo se le parti fossero invertite!-

-Io non andrei al matrimonio di Regulus!- ribattei subito.

-Lo so, cavolo, mi lasci finire. Non immaginare il matrimonio di Regulus, povera la sua futura consorte! Immagina se Joy ti avesse proibito di usare la moto! Insomma, è pericolosa normalmente, per di più tu la stai facendo volare illegalmente! Potrebbe finire molto male e lei avrebbe avuto tutte le ragioni per impedirtelo di fare! Se si fosse opposta quale sarebbe stata la tua reazione?-

-Probabilmente molto simile a quella che ha avuto lei- ammisi a malincuore.

-Esatto! Vi amate, è normale prendersela a cuore in questi casi, ma non possiamo per questo non vivere, la paura di perderci non deve obbligarci a non vivere!-

 

***

 

Joy

Ero ancora furiosa quando tornarono gli altri. Sirius mi fece cenno di seguirlo e io strinsi i denti e andai con lui. Avevo riflettuto sulle parole di James naturalmente, ma non pensavo di avere comunque torto. Sarei andata al matrimonio di mio fratello ad ogni costo.

Avevo assecondato il suo pedinamento quasi ossessivo solo per un motivo: saremo stati sempre insieme e anche io avrei potuto proteggerlo. Una delle cose che non capiva e che io non ero più in pericolo di chiunque altro! Ognuno di noi poteva essere ucciso da un momento all'altro, il fatto che un singolo Mangiamorte volesse uccidere me, non toglieva che ce ne erano tantissimi che avrebbero potuto uccidere i miei amici anche senza premeditazione.

-Andremo al matrimonio tutti insieme, ma mi dovrai stare sempre vicina!-

Tutte le mie proteste sparirono subito e strinsi forte le mani di Sirius, per poi sorridergli.

-Staremo insieme e staremo attenti. Ti amo Sirius-

 

***

 

Regulus

Inginocchiato a terra, osservavo il tappetto rosso di fattura orientale per non cadere nel panico.

Li sentivo sghignazzare gli altri, come era immaginabile del resto. Avrebbero visto un bello spettacolo, erano davvero pochi quelli che avrebbero provato ribrezzo oppure si sarebbero dispiaciuti per me. Effettivamente li avrei potuti contare sulle dita di una mano.

Il silenzio gravava come un macigno, ma sapevo di non poter dire niente per rimediare al mio errore.

-Regulus Black- sibilò dolcemente la figura vestita di nero a capotavola. Rabbrividendo, alzai finalmente lo sguardo sul Signore Oscuro.

Era rivolto leggermente verso di me, ma in realtà non mi guardava. Fissava le sue dita lunghe e aguzze, sembravano quasi degli artigli. Per la centesima volta mi chiesi cosa avesse fatto per apparire sempre meno umano. Pensiero stupido in un momento del genere, ma abbastanza particolare dal distrarmi quel poco per non scappare strillando. No, non lo avrei mai fatto, ma sapevo che la paura era difficile da controllare.

-Ho riflettuto attentamente su quello che è successo e ora ho la prova decisiva che mi serviva. Non si dica mai che io, Lord Voldemort, non abbia analizzato le cose nel modo più corretto. Miei cari seguaci, ascoltate attentamente perché questo sarà di monito a tutti! Quando si giura fedeltà a Lord Voldemort, hai stilato un patto chiaro e inviolabile. 

Se lo infrangi la punizione è solo una: la morte! E tu, Regulus, hai tradito il tuo signore!-. Incredibile con che tono teatrale lo disse. Era un vero oratore, perfetto in ogni sua pausa e intonazione. Persino io ero rapito da ogni sua parola e aspettavo l'ultima che avrebbe decretato la mia fine.

Feci di tutto per non tremare mentre scrutavo Lord Voldemort, che intanto aveva preso la bacchetta in mano.

-La morte di un traditore deve essere particolarmente spettacolare, non lo pensi anche tu? Ma prima di tutto vorrei mostrarti una cosa, giusto perché tu sappia che la tua morte non ha portato a niente. Mi hai tradito per salvare delle persone, gesto nobile secondo molti, ma avrebbero torto. Bellatrix, portali qui!- ordinò con un freddo sorriso.

E Bellatrix, ghignando profondamente divertita, lanciò ai miei piedi due cose. Sapevo che non dovevo guardarle, sapevo che qualsiasi cosa fossero sarebbero state orrende e mi avrebbero fatto morire. Ma come potevo non guardare?

Erano due teste, totalmente sfigurate. Orbite vuote, tagli sanguinanti e ovunque, una non aveva perfino più le labbra. Quei volti erano due maschere di dolore e orrore. Una era di una ragazza, di Joy, e l'ultima fu quella che mi fece più male. La testa di mio fratello giaceva a pochi passi da me e per quanto fosse sfigurata e quasi irriconoscibile, sembrava guardarmi con aria d'accusa.

-No... no...- gemetti, non riuscendo più a controllarmi. Tremavo, mi sembrava di aver bevuto acido che ora mi stava corrodendo dall'interno, non riuscivo quasi a respirare, non capivo più niente.

-Sì, non li hai uccisi per mio ordine. E ora sono morti nel modo più straziante e orribile. Hanno gridato e supplicato fino a quando il loro cuore non ha smesso di battere. E le ultime parole erano per te Regulus. Parole piene di odio verso di te che li hai lasciati a noi!-. E Lord Voldemort rise, una risata fredda, acuta, così come la sua voce. Una risata che mi gelò il sangue, che mi sarebbe rimasta nelle orecchie per sempre.

 

Mi svegliai di colpo, col fiato così corto che mi sembrava di morire. Ero tutto sudato, avevo combinato un casino tra coperte e lenzuola ed ero così attorcigliato in mezzo che quasi non riuscivo a muovermi. Nel buio mi cercai di liberare e per tutta risposta finì a terra. Imprecai e cercai di calmarmi, riprendendo a respirare più lentamente. Era solo un sogno, un sogno, forse premonitore visto la situazione, ma solo un sogno. Libero dalle coperte mi avviai verso la finestra e scostai le tende. Ero nella mia stanza, a Grimmauld Place. Per fortuna non ero a Hogwarts, sarebbe stato decisamente difficile passare inosservato nel dormitorio. Avrei dovuto dare spiegazione, ma c'era un grosso problema: in quel momento non avevo nessuna risposta.

 

***

 

James

Passammo la Pasqua a Hogwarts a studiare, purtroppo, cosa deprimente e inaccettabile e che infatti noi Malandrini cercammo di mitigare facendo scherzi e approfittando di ogni momento disponibile per divertirci.

Poi, d'accordo con il preside, martedì mattina andammo al matrimonio di Erik con la metropolvere.

Tutti e sei arrivammo a casa di Erik trovandolo in crisi. Era agitato e non riusciva neanche ad sistemarsi il papillon.

Joy e Sirius risero come pazzi e io li imitai.

-Grazie, è sempre confortante avere il vostro sostegno- sbraitò lui seccato, slacciandosi l'ennesimo tentativo mal riuscito.

-Lasciali stare, vedremo quando saranno loro al tuo posto!- ci sgridò Remus anche con uno sguardo e andò ad aiutarlo. Peccato che neanche lui avesse mai fatto un papillon.

Ghignando ancora spostai Remus e gli sistemai io il fiocco.

-Grazie- sospirò un secondo più rilassato Erik.

-Sei un vero figurino fratello. Hai dormito? Sei...- Joy si era avvicinata e lo stava osservando preoccupato, ma Erik non la lasciò neanche finire.

-Va tutto alla grande, sono solo nervoso! Andate a vestirvi, su, non posso arrivare in ritardo!-

Anche io avevo notato che Erik era decisamente sciupato. Mi chiesi cosa fosse successo e cosa ci stesse nascondendo, ma effettivamente dovevamo sistemarci quindi decisi di rimandare la discussione. Riuscii a vestirmi alla velocità della luce e lo raggiunsi prima di tutti gli altri. Si era messo addosso un mantello da viaggio molto elegante e stava controllando di non dimenticare niente.

Aveva in mano vari oggetti, tra cui riconobbi subito la sua bacchetta e una scatola che conteneva probabilmente gli anelli.

-Sono pronto!- iniziai, pensando che fosse un buon modo per tranquillizzarlo.

-Bene, e gli altri?- domandò lui distrattamente, fissando dei fogli. Cercai di sbirciare cosa ci fosse scritto mentre gli rispondevo che erano tutti quasi pronti.

Lui mi notò e mi fissò accigliato mentre faceva sparire tutti i fogli con un colpo di bacchetta.

-Sai, sarebbe simpatico dirci quali sono i problemi meno ovvi, non pensi? Dobbiamo essere tutti preparati a qualsiasi cosa succeda! E non mi dire che sei nervoso solo per il matrimonio!- Ci sorprese Joy, che era arrivata insieme agli altri.

-Non... non c'è niente da dire che voi non abbiate già immaginato. Il mio gentilissimo suocero ha solo deciso di invitare non solo gran parte dei Mangiamorte più ricchi della comunità magica, ma Voldemort in persona-

 

***

 

Joy

La notizia ci lasciò talmente basiti che restammo in silenzio per un bel po'. Poi Erik, ci sorrise, cercando di sembrare rassicurante.

-Io naturalmente in cambio ho invitato tutti gli Auror possibili ed immaginabili e ci sarà anche Silente. Quindi... sono sicuro che non succederà niente. In più non riteniamo probabile che Voldemort si presenti davvero, visto che per i crimini che si è già macchiato potremmo benissimo arrestarlo, ma l'idea che il mio matrimonio si possa trasformare nella terza guerra mondiale, come potete ben pensare, non mi fa rilassare per niente!- spiegò Erik, cercando perfino di scherzare.

-Sarebbe davvero stupido da parte sua presentarsi! E tuo suocero è un idiota ad averlo invitato!- commentai.

-Non vuole farselo nemico, questa è la semplice verità. Pensa che non abbiamo nessuna possibilità di fermarlo e che tra poco sarà lui a regnare su tutto il mondo magico, perciò vuole fargli capire che è dalla sua parte- ammise Erik.

-Beh, si sbaglia. Lo fermeremo!- La voce di James riuscii a darci tranquillità e speranza, cosa sconvolgente visto che aveva detto solo cinque parole. Lily gli strinse la mano e poi ci sorrise.

-Forza, stiamo andando a un matrimonio, mica a un funerale! Andiamo?- ci invitò lei con entusiasmo.

 

***

 

Lily

Come avevo immaginato il matrimonio fu decisamente una cosa in grande. A parte gli invitati, fu una cerimonia fantastica. Nel momento delle promesse strinsi la mano a James e lo guardai negli occhi e da come mi ricambiò capii che anche lui pensava a quando sarebbe successo a noi. 

Il ricevimento era stato organizzato bene, probabilmente sia Erik che Amelia avevano pensato a lungo a come sarebbe stato meglio disporre i tavoli e i luoghi. Noi invitati eravamo divisi da linee invisibili, delineate dai tavoli e dal via vai dei camerieri. Naturalmente ognuno poteva andare da una parte all’altra, ma nessuno ci provò e quindi riuscimmo tutti a divertirci. Noi ci eravamo seduti con Frank e Alice, che ci avevano raccontato i vari aneddoti sull'addestramento per Auror. Si era unito a noi anche Moody e grazie ai Malandrini eravamo riusciti a ridere e a scherzare come se dall'altro lato della sala non ci fossero i Mangiamorte.

Eravamo tutti felici e verso la fine della serata James mi invitò a ballare. Era un lento e girammo l'uno tra le braccia dell'altro con lentezza e serenità.

Non avevamo bisogno di parole, stavamo parlando attraverso gli occhi, io leggevo nei suoi tutto il suo amore per me e ricambiavo in modo altrettanto forte.

Mi immaginai tra le sue braccia a ballare, esattamente come in questo momento, solo che invece del vestito verde che indossavo ora, portavo uno bianco. Noi al nostro matrimonio. E capii che non importava quando, come o altro, ma che il mio destino era stare con lui per sempre.

 

***

 

James

Lo vidi da lontano e fu come se si gelasse la sala. Portava un mantello nero col cappuccio calato sul viso, probabilmente per non fare scalpore.

Solo i suoi seguaci sapevano del suo arrivo e gli stavano intorno celando più che potevano la sua presenza agli Auror. Era incredibile che fosse venuto davvero, non pensavo che l'avrebbe fatto. Ma del resto se fosse stato prevedibile non sarebbe stato così tanto pericoloso.

Strinsi a me Lily, osservando sopra la sua testa la situazione.

-James, cosa c'è?- chiese Lily, avvertendo probabilmente la mia tensione.

-L'ospite speciale è arrivato!- gli rivelai. Volteggiammo per un po' con discrezione in modo che anche lei potesse vederlo.

Io controllai cosa stavano facendo gli altri e capii che anche loro l'avevano notato. L'occhio di Moody era puntato chiaramente sul gruppo che circondava Voldemort.

Con orrore notai che il suocero stava parlando con Voldemort e ad avvicinarsi a loro stavano proprio andando gli sposi.

 

***

 

Erik

Ecco qua, come poteva mai finire al meglio il giorno del mio matrimonio? Facile, essere presentato dalla mia “cara” nuova famiglia all'ospite d'onore.

L'uomo responsabile di questa guerra, l'uomo che aveva ucciso un sacco di persone, l'uomo che aveva ucciso mio padre. Amelia mi strinse forte la mano e quando incrociai il suo sguardo capii che era pieno di paura e di scuse per tutta questa situazione. Per la millesima volta mi chiesi perché non fossimo semplicemente scappati e ci fossimo sposati di nascosto, sarebbe stato decisamente meglio. Però sapevo che quell'uomo poi non avrebbe fatto altro che cercare la figlia e lei sarebbe stata in pericolo. Non potevo permetterlo!

E quindi ora mi trovavo davanti a Voldemort.

Cosa gli avrei dovuto dire? “È un piacere finalmente vederti! Ci rivediamo domani quando sarò in servizio così ti posso mostrare un posto fantastico come Azkaban?” Non sarebbe stata poi così brutta come frase...

I suoi occhi rossi mi gelarono dentro così come la sua voce quando, dopo averci scrutato con attenzione, ci parlò.

 

***

 

Sirius

-Dove vai?- chiesi a Joy, trattenendola per un braccio.

Lei non si voltò neanche, lo sguardo fermo su suo fratello.

-Devo andare da lui!- disse soltanto.

-Non è il caso. Attireremo solo l'attenzione ancora di più su di lui. Manterrà i nervi saldi e non succederà niente! Non vedi? Non vuole attirare l'attenzione degli Auror e di Silente e sa che tutti lo stiamo osservando!- James ci aveva raggiunto e aveva una voce sicura e rassicurante. Feci scivolare la mano che teneva il braccio di Joy fino alla sua mano e gliela strinsi in silenzio. Lei ricambiò con un stretta forte, mentre osservava preoccupata suo fratello che stava rispondendo a Voldemort. Aveva il viso serio e lo sguardo tagliente e l'aria intorno a lui sembrava tesa, ma non parlarono più di qualche minuto e poi si congedarono. Erik e Amelia vennero con calma verso di noi, fermandosi a prendere prima da bere.

Prima di berlo, notai Erik che controllava con un incantesimo non verbale il contenuto, mossa furba visto che sarebbe stato facilissimo versarci del veleno.

-Tutto bene?- chiese Joy, andandogli incontro. Erik l'abbracciò col braccio libero e sorrise rassicurante.

-Sì Joy, non ti preoccupare. Dalle vostre parti invece tutto bene?- domandò lui, scrutandoci tutti. Annuimmo e poi tornammo al nostro tavolo, per parlare un po' con Moody e il professor Silente, che si era unito a lui. Stavano parlando ti dolci, con noncuranza, come se non fossero stati minimamente toccati dall'arrivo dell'ospite d'onore.

-Non possiamo fare niente, vero?- chiese Erik a Moody, semplicemente. Lui lo guardò male.

-Possiamo mangiare un altra fetta di dolce ragazzo. Ma avventarsi su un altro piatto troppo appetibile ci porterebbe a fare fila per nulla, non trovando più niente al nostro arrivo al tavolo-

 

***

 

Ed ecco la fine del capitolo! Cosa c'è? Avete avuto paura che fossi di nuovo scomparsa? Spero di no e mi dispiace se ho dato questa impressione. Sono tornata con questo capitolo che non so esattamente se mi soddisfa, e annunciarvi che ho finalmente un idea di quando e come finirà questa storia. Ho abbandonato l'idea di scriverla fino alla morte di James e Lily, non ci riuscirei, e ho deciso che ci saranno circa altri due capitoli! Forse tre, ma non penso... spero di non dare l'idea di voler finire al più presto la storia, non è mia intenzione, ma effettivamente non mi rimane molto da scrivere considerato che a breve finiranno la scuola. Qualcos'altro c'è, ma penso di non arrivare a più di tre capitoli sicuramente. Grazie a tutti voi lettori, silenziosi o no! Alla prossima, che sarà presto! :*

   
 
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