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Autore: barbara91    25/07/2014    2 recensioni
Questa storia è arrivata seconda al contest "It's difficult..." di Xxthe recklessxX.
Katara era giovane, bella, solare e simpatica.
Ma il destino, desideroso di mettere alla prova la sua forza morale, decise di farle prendere parte ad un piano più grande, del quale lei non sarebbe venuta a conoscenza tanto presto.
Fu così che la bella Katara perse l’uso delle gambe, in seguito ad un incidente dal quale uscì conservando intatto il suo grande cuore, al contrario di sua madre.
Quelli che le potevano definirsi amici si contavano sulle dita di una mano, e di certo i suoi continui trasferimenti a causa del lavoro di suo padre, non giovavano alla causa.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katara, Quasi tutti, Zuko
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Primo giorno di scuola –parte 2

Pov Sokka

Dopo aver lasciato Katara incominciai a correre verso l’aula di Matematica, fortunatamente notai che il professore non era ancora arrivato.

Mi sedetti vicino ad un ragazzo con dei capelli castani lunghi quasi fino alla spalla e gli occhi verdi –Ciao io Sono Haru- Disse porgendomi la mano –Piacere Haru, io sono Sokka il ragazzo nuovo- Risposi stringendola  a mia volta.

-Lo so, tutti qui non fanno altro che parlare di te e di tua sorella-

– Come mai?-

–Siete una novità- Disse come se fosse la cosa più naturale del mondo –E le novità qui sono molto rare e…- Continuava a parlare con entusiasmo, ma io ormai non lo ascoltavo più, il mio sguardo si era letteralmente incantato su una ragazza che era appena entrata in classe.

Era bellissima, i capelli castani a caschetto erano perfettamente ordinati, gli occhi blu erano leggermente truccati per valorizzarli ancora di più, in altre parole: era un angelo.

-Ehi amico, ti consiglio di non incantarti troppo a guardarla- Disse Haru dandomi una gomitata per attirare la mia attenzione.

-È Suki, la ragazza più bella della scuola, ma è anche la ragazza più perfida ed egoista che si sia mai vista qui.

Non fa altro che prendere di mira i più deboli, è la cattiveria in persona- Sussurrò cercando di non farsi sentire.

Notai che dietro Suki c’era un ragazzo, con un enorme cicatrice sul volto –Lui chi è?- Chiesi senza distogliere lo sguardo –Lui è Zuko il suo ragazzo, stanno insieme da anni-

-Com’è che lei, così perfida e cattiva, si mette con uno che è sfregiato in volto? Non deve essere così cattiva allora- Osservai io continuando a tenerli d’occhio entrambi.

Una persona perfida e superficiale non si sarebbe mai messa con uno così, pensai tra me.

 –Quella cicatrice se l’è fatta dopo, che si sono messi insieme- Mi rispose lui.

-E come se l’è fatta? –

Lui si strinse debolmente nelle  spalle –Nessuno lo sa, semplicemente un giorno è finito in ospedale e quando è tornato aveva quella.-

All’improvviso il professore entrò in classe e noi fummo costretti ad  interrompere la nostra conversazione.

Mentre i minuti scorrevano lenti, accompagnati dalla voce tediosa del professore, mi concentrai meglio sulla coppia seduta a pochi banchi di distanza da me. Suki seguiva il professore con attenzione, tranne quelle rare volte in si voltava di lato per regalare un sorriso al suo ragazzo, seduto di fianco a lei.

-Ragazzi allora per domani studiate da pagina venti a pagina… Oh, ma il nuovo alunno è presente in questa classe? Perché non ti sei fatto notare subito? Forza su alzati e presentati- Disse il professore guardando nella mia direzione.

-Salve, io sono Sokka-

Tutti si  girarono a guardarmi, e mentre mi presentavo incrociai gli occhi di Suki, i nostri sguardi rimasero incatenati, fino a quando il professore non richiamò la mia attenzione, mi ero imbambolato a guardarla ed ero rimasto zitto per tutto il tempo, bella figura!

Fortunatamente il suono della campanella mi salvò, uscii di corsa dall’aula e mi chiusi nel bagno, aprii il rubinetto e mi sciacquai la faccia.

Rimasi li non so per quanto tempo e quando uscii notai poco lontano un gruppetto di ragazze che stava litigando.

Tra loro c’era Suki, che figura che avevo fatto davanti a lei, sicuramente aveva pensato che fossi un imbecille senza cervello. Avevo deciso di allontanarmi prima che si accorgesse di me, quando notai una ragazza stesa per terra, che veniva aiutata da un’altra  con i capelli legati in una treccia a rialzarsi.

La ragazza stesa per terra era Katara.

 

Pov Ty Lee

Quella mattina avevo conosciuto la ragazza nuova, Katara.

Era  davvero dolce e simpatica, il tipo di ragazza che non farebbe male ad una mosca, chi potrebbe mai farle del male? Ma che domande, ovviamente quella strega di Suki.

L’aveva spinta dalla sedia a rotelle facendola cadere e chiamandola storpia, inutile dire che Azula dopo questa sua ultima bravata non ci aveva visto più e si era lanciata su di lei.

-Brutta strega!- Gridò Azula prima di afferrare Suki per i capelli.

-Ragazze smettetela!- Gridai io mentre cercavo di aiutare Katara, che aveva incominciato a piangere, non riuscendo ad alzarsi.

Mai si mise tra le due e con molta difficoltà riuscì a dividerle, vidi Suki guardare Azula con odio –Questa me la paghi- Ringhiò prima di allontanarsi con uno specchietto in mano intenta a sistemarsi i capelli.

-Katara!- Il nome della mia nuova amica echeggiò nel corridoio: un ragazzo stava correndo verso di noi.

Era  davvero bello, i capelli castani legati in una piccola coda e gli occhi dello stesso colore di Katara, sicuramente era suo fratello.

-Katara stai bene?- Disse lui prendendola in braccio senza sforzo e stringendola a sé.

-Non Preoccuparti Sokka, è tutto a posto- Disse lei ancora in lacrime, lui la poggiò sulla sedia a rotelle e le accarezzò i capelli.

-Cos’è successo?- Domandò  con fare amorevole –Niente, io…-

-Katara…- La riprese lui –Capisco quando menti e quando dici la verità-

-È stata Suki- Dissi avvicinandomi a loro.

Lui si voltò immediatamente nella mia direzione ed io non potei fare a meno di arrossire dalla testa ai piedi, sentii il mio cuore battere forte, non avevo mai provato delle sensazioni del genere solo nel guardare un ragazzo.

-Cos’ha fatto?- Chiese innervosendosi leggermente, era evidente quanto tenesse alla sorella –L’ha spinta e l’ha chiamata piccola storpia- Dissi io abbassando lo sguardo.

-Grazie-

 

Pov Sokka

Haru non aveva affatto torto, Suki era veramente un arpia, come avevo potuto pensare che potesse esserci del buono in lei?

Giravo nei corridoi senza meta, stavo cercando Suki e non mi sarei fermato finché non l’avessi trovata.

Dopo un po’, la trovai intenta a fumarsi una sigaretta: era da sola.

-Ehi tu!- Dissi richiamando la sua attenzione.

 –Prego?-

–Sono Sokka il fratello di Katara-

-Katara? Non conosco nessuna Katara- Rispose lei con un piccolo sorriso divertito –Dovresti ricordarti di lei invece, visto che l’hai appena spinta a terra!- Urlai io infuriato.

-Oh, capisco, sei il fratello della storpia, che strano non l’avrei mai detto- Disse lei regalandomi uno sguardo di apprezzamento.

-Non avvicinarti mai più a mia sorella o te la vedrai con me!- Abbassai il tono con fare minaccioso, ma lei non si fece per niente intimidire –E tu chi saresti per parlarmi in questo modo?-

La afferrai per un polso e la tirai talmente forte che i nostri nasi si sfiorano.

-Sono quello che ti farà scendere dal piedistallo, stupida ragazzina viziata!- La mia voce era appena un sussurro, ma le mie parole intrise di veleno, a tal punto che vidi nei suoi occhi un attimo di esitazione.

I nostri sguardi erano incatenati, era davvero bella, ma il ricordo di ciò  che aveva fatto a Katara mi fece allontanare da lei disgustato.

-Che sta succedendo qui?- Entrambi ci girammo.

–Niente Zuko, andiamo via- Disse lei avvicinandosi e prendendogli la mano, dopo avergli dato un bacio lo tirò via e poco dopo sparirono alla mia vista.

 

Pov Katara

-Allora tesoro stai bene? – Continuava a chiedermi Ty Lee –Si Ty, è tutto a posto, non importa- Dissi per tranquillizzarla.

-Non importa un corno! Quella ti butta per terra e tu non dici nulla?- Disse Azula ancora infuriata con Suki, da quello che avevo potuto capire lei era quella che la odiava di più, non sapevo ancora il motivo,  ma ogni volta che la nominavo si accendeva come un fiammifero.

-Lascia stare Azula, se non vuole fare niente non puoi obbligarla-

–Dovrebbe dirlo al preside invece, Suki non si merita la tua comprensione!-

Mai, comprendendo che nulla avrebbe fatto cambiare idea ad Azula, decise di cambiare discorso, nella speranza che si dimenticasse di tutto il resto.

-Allora Katara, chi era il ragazzo di prima?- Chiese con un piccolo sorrisino –Oh, quello è mio fratello Sokka, scusate ma è scappato via e non sono riuscita a presentarvelo-

-Non importa, ora vivete qui e ci saranno altre occasioni per incontrarlo, devo dire però che è davvero carino, vero ragazze?- Disse Azula, che per un momento sembrava aver sbollito un po’ la rabbia.

Le altre due ragazze annuirono, e per un momento mi sembrò di vedere un lieve rossore sulle guance di Ty Lee, ma forse mi ero sbagliata.

Avevamo saltato le due ore di storia, così appena suonò la campanella, ci dirigemmo direttamente alla mensa.

Cercai mio fratello con lo sguardo, ma non lo vidi, sicuramente era da qualche parte a sbollire la rabbia.

Mi aiutarono a sistemarmi ad un tavolo, poi loro si sedettero accanto a me.

Stavamo chiacchierando amichevolmente, quando dalla porta della mensa vidi entrare Suki, seguita da un ragazzo con i capelli neri.

Mi soffermai a guardare il ragazzo, aveva dei folti capelli neri, era alto e leggermente muscoloso, ma non troppo e i suoi occhi erano di un intenso dorato, ma la cosa che si faceva notare di più di lui, era un enorme cicatrice che gli copriva una parte del volto dal lato sinistro.

-Ti interessa mio fratello?- Chiese Azula

–Come?-

-Quello è Zuko, mio fratello, se hai delle mire su di lui lascia perdere, è il ragazzo di Suki, quindi questo lo rende una conquista impossibile per le altre ragazze, nessuna vuole misurarsi con lei- Continuò lei guardando suo  fratello con sguardo sconsolato.

-Non ti piace il fatto che stano insieme?- Le chiesi curiosa –No, ma a lui non importa-

Mi girai di nuovo nella sua direzione e casualmente incrociai gli occhi di Zuko, distolsi subito lo sguardo imbarazzata.

La pausa pranzo fu abbastanza veloce, così arrivò il momento di tornare a lezione.

Ci dirigemmo verso l’aula di arte, Azula era davvero brava a disegnare, ma i suoi schizzi erano decisamente tristi.

-Come si è fatto quella cicatrice tuo fratello?- Le chiesi di getto, lei si girò nella mia direzione –Non lo so, lui non me l’ha mai detto, so solo che è stata colpa di nostro padre- Dalla sua bocca uscì un sospiro.

–Una sera sono uscita con Mai e Ty,  quando sono tornata ho trovato mia madre morta e mio fratello ustionato, mio padre invece era sparito- Chiuse gli occhi, come se volesse cancellare quei ricordi.

-Mio fratello ha custodito quel segreto dentro di se, non ne ha mai voluto parlare neanche con lo zio, credo che non voglia turbarci-.

-Mi dispiace- Le dissi facendo cadere l’argomento, era ovvio che le faceva molto male.

 

Pov Zuko

Le lezioni erano appena finite, aspettavo Suki all’uscita della scuola, quando fui raggiunto da Azula.

-Tieni quella cagna della tua ragazza lontana dalle mie amiche!- Urlò con voce furiosa –Azula smettila di…-

-Potrà anche essere la tua ragazza, ma adesso mi ha veramente stancata, quello che ha fatto a Katara è imperdonabile, come si può spingere a terra una ragazza dalla sedia a rotelle e chiamarla piccola storpia?!-

-Va bene parlerò io con Suki, però ora ti prego calmati- Le dissi lasciandola li e avvicinandomi a Suki che era appena uscita da scuola.

-Suki, è vero che hai preso di mira la ragazza nuova oggi?-

-Andiamo Zuko era solo uno scherzo, dobbiamo litigare a causa sua ora?- Disse lei abbracciandomi.

-No, ma non mi piace quello che hai fatto a quella rag…- Lei mi interruppe con un bacio –Non voglio litigare con te per colpa di una ragazzina- Disse con un sorriso malizioso.

Sorrisi  -Ti va se oggi pomeriggio facciamo un giro?- Le chiesi rispondendo al sorriso –Solo se mi porti in giro sulla tua bella moto- Disse prima di darmi un bacio sulle labbra e allontanarsi.

 

Pov Azula

Mio fratello era davvero incorreggibile, aveva detto che avrebbe parlato con Suki per convincerla a comportarsi meglio, e invece? Si era fatto abbindolare da lei come un salame.

Perché Zuko doveva stare con lei? Aveva un sacco di ragazze ai suoi piedi, invece si era intestardito con la più perfida di tutte.

Vidi Suki allontanarsi da lui, gliel’avrei fatta pagare prima o poi, questo era sicuro, alla fine avrei trovato il modo.

Vidi le mie amiche uscire da scuola e le raggiunsi  -Ehi ragazze come va?-

–Tutto bene, ma Katara?- Chiese Ty Lee guardandosi intorno –Quando siamo uscite il fratello l’ha presa e l’ha subito portata a casa- Risposi io.

-Stavo pensando, perché non andiamo a trovarla questo pomeriggio?- Chiese Ty Lee tutta contenta, si era proprio affezionata a Katara.

-Per me va bene- Disse Mai –Per me anche-

-Perfetto ragazze allora Azu giù a casa tua alle cinque- Annuimmo tutte e tre e poi ci salutammo per tornare a casa.

 

 

Ecco il secondo capitolo, scusate il ritardo ma ero fuori città =)

Spero che il capitolo vi piaccia…

P.s. ho corretto il primo capitolo, vi chiedo scusa non avevo visto che il capitolo era tutto attaccato...

Un bacio Baby <3

  
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