Primo
giorno di scuola –parte 2
Pov
Sokka
Dopo aver
lasciato Katara incominciai a correre verso l’aula
di Matematica, fortunatamente notai che il professore non era ancora
arrivato.
Mi sedetti
vicino ad un ragazzo con dei capelli castani
lunghi quasi fino alla spalla e gli occhi verdi –Ciao io Sono
Haru- Disse
porgendomi la mano –Piacere Haru, io sono Sokka il ragazzo
nuovo- Risposi
stringendola a mia
volta.
-Lo so, tutti
qui non fanno altro che parlare di te e di tua
sorella-
– Come
mai?-
–Siete
una novità- Disse come se fosse la cosa più
naturale
del mondo –E le novità qui sono molto rare
e…- Continuava a parlare con
entusiasmo, ma io ormai non lo ascoltavo più, il mio sguardo
si era letteralmente
incantato su una ragazza che era appena entrata in classe.
Era bellissima,
i capelli castani a caschetto erano
perfettamente ordinati, gli occhi blu erano leggermente truccati per
valorizzarli ancora di più, in altre parole: era un angelo.
-Ehi amico, ti
consiglio di non incantarti troppo a
guardarla- Disse Haru dandomi una gomitata per attirare la mia
attenzione.
-È
Suki, la ragazza più bella della scuola, ma è
anche la
ragazza più perfida ed egoista che si sia mai vista qui.
Non fa altro che
prendere di mira i più deboli, è la
cattiveria in persona- Sussurrò cercando di non farsi
sentire.
Notai che dietro
Suki c’era un ragazzo, con un enorme
cicatrice sul volto –Lui chi è?- Chiesi senza
distogliere lo sguardo –Lui è
Zuko il suo ragazzo, stanno insieme da anni-
-Com’è
che lei, così perfida e cattiva, si mette con uno che
è sfregiato in volto? Non deve essere così
cattiva allora- Osservai io
continuando a tenerli d’occhio entrambi.
Una persona
perfida e superficiale non si sarebbe mai messa con
uno così, pensai tra me.
–Quella
cicatrice se
l’è fatta dopo, che si sono messi insieme- Mi
rispose lui.
-E come se
l’è fatta? –
Lui si strinse
debolmente nelle spalle
–Nessuno lo sa, semplicemente un
giorno è finito in ospedale e quando è tornato
aveva quella.-
All’improvviso
il professore entrò in classe e noi fummo
costretti ad interrompere
la nostra
conversazione.
Mentre i minuti
scorrevano lenti, accompagnati dalla voce
tediosa del professore, mi concentrai meglio sulla coppia seduta a
pochi banchi
di distanza da me. Suki seguiva il professore con attenzione, tranne
quelle
rare volte in si voltava di lato per regalare un sorriso al suo
ragazzo, seduto
di fianco a lei.
-Ragazzi allora
per domani studiate da pagina venti a pagina…
Oh, ma il nuovo alunno è presente in questa classe?
Perché non ti sei fatto
notare subito? Forza su alzati e presentati- Disse il professore
guardando
nella mia direzione.
-Salve, io sono
Sokka-
Tutti si girarono a
guardarmi, e mentre mi presentavo incrociai gli occhi di Suki, i nostri
sguardi
rimasero incatenati, fino a quando il professore non
richiamò la mia
attenzione, mi ero imbambolato a guardarla ed ero rimasto zitto per
tutto il
tempo, bella figura!
Fortunatamente
il suono della campanella mi salvò, uscii di
corsa dall’aula e mi chiusi nel bagno, aprii il rubinetto e
mi sciacquai la
faccia.
Rimasi li non so
per quanto tempo e quando uscii notai poco
lontano un gruppetto di ragazze che stava litigando.
Tra loro
c’era Suki, che figura che avevo fatto davanti a
lei, sicuramente aveva pensato che fossi un imbecille senza cervello.
Avevo
deciso di allontanarmi prima che si accorgesse di me, quando notai una
ragazza
stesa per terra, che veniva aiutata da un’altra
con i capelli legati in una treccia a rialzarsi.
La ragazza stesa
per terra era Katara.
Pov
Ty Lee
Quella mattina
avevo conosciuto la ragazza nuova, Katara.
Era davvero dolce e
simpatica, il tipo di ragazza che non farebbe male ad una mosca, chi
potrebbe
mai farle del male? Ma che domande, ovviamente quella strega di Suki.
L’aveva
spinta dalla sedia a rotelle facendola cadere e
chiamandola storpia, inutile dire che Azula dopo questa sua ultima
bravata non
ci aveva visto più e si era lanciata su di lei.
-Brutta strega!-
Gridò Azula prima di afferrare Suki per i
capelli.
-Ragazze
smettetela!- Gridai io mentre cercavo di aiutare
Katara, che aveva incominciato a piangere, non riuscendo ad alzarsi.
Mai si mise tra
le due e con molta difficoltà riuscì a
dividerle, vidi Suki guardare Azula con odio –Questa me la
paghi- Ringhiò prima
di allontanarsi con uno specchietto in mano intenta a sistemarsi i
capelli.
-Katara!- Il
nome della mia nuova amica echeggiò nel
corridoio: un ragazzo stava correndo verso di noi.
Era davvero bello, i
capelli castani legati in una piccola coda e gli occhi dello stesso
colore di
Katara, sicuramente era suo fratello.
-Katara stai
bene?- Disse lui prendendola in braccio senza
sforzo e stringendola a sé.
-Non
Preoccuparti Sokka, è tutto a posto- Disse lei ancora in
lacrime, lui la poggiò sulla sedia a rotelle e le
accarezzò i capelli.
-Cos’è
successo?- Domandò
con fare amorevole –Niente, io…-
-Katara…-
La riprese lui –Capisco quando menti e quando dici
la verità-
-È
stata Suki- Dissi avvicinandomi a loro.
Lui si
voltò immediatamente nella mia direzione ed io non
potei fare a meno di arrossire dalla testa ai piedi, sentii il mio
cuore
battere forte, non avevo mai provato delle sensazioni del genere solo
nel
guardare un ragazzo.
-Cos’ha
fatto?- Chiese innervosendosi leggermente, era
evidente quanto tenesse alla sorella –L’ha spinta e
l’ha chiamata piccola
storpia- Dissi io abbassando lo sguardo.
-Grazie-
Pov
Sokka
Haru non aveva
affatto torto, Suki era veramente un arpia,
come avevo potuto pensare che potesse esserci del buono in lei?
Giravo nei
corridoi senza meta, stavo cercando Suki e non mi
sarei fermato finché non l’avessi trovata.
Dopo un
po’, la trovai intenta a fumarsi una sigaretta: era
da sola.
-Ehi tu!- Dissi
richiamando la sua attenzione.
–Prego?-
–Sono
Sokka il fratello di Katara-
-Katara? Non
conosco nessuna Katara- Rispose lei con un
piccolo sorriso divertito –Dovresti ricordarti di lei invece,
visto che l’hai
appena spinta a terra!- Urlai io infuriato.
-Oh, capisco,
sei il fratello della storpia, che strano non
l’avrei mai detto- Disse lei regalandomi uno sguardo di
apprezzamento.
-Non avvicinarti
mai più a mia sorella o te la vedrai con
me!- Abbassai il tono con fare minaccioso, ma lei non si fece per
niente
intimidire –E tu chi saresti per parlarmi in questo modo?-
La afferrai per
un polso e la tirai talmente forte che i
nostri nasi si sfiorano.
-Sono quello che
ti farà scendere dal piedistallo, stupida
ragazzina viziata!- La mia voce era appena un sussurro, ma le mie
parole
intrise di veleno, a tal punto che vidi nei suoi occhi un attimo di
esitazione.
I nostri sguardi
erano incatenati, era davvero bella, ma il
ricordo di ciò che
aveva fatto a Katara
mi fece allontanare da lei disgustato.
-Che sta
succedendo qui?- Entrambi ci girammo.
–Niente
Zuko, andiamo via- Disse lei avvicinandosi e
prendendogli la mano, dopo avergli dato un bacio lo tirò via
e poco dopo
sparirono alla mia vista.
Pov
Katara
-Allora tesoro
stai bene? – Continuava a chiedermi Ty Lee –Si
Ty, è tutto a posto, non importa- Dissi per tranquillizzarla.
-Non importa un
corno! Quella ti butta per terra e tu non
dici nulla?- Disse Azula ancora infuriata con Suki, da quello che avevo
potuto
capire lei era quella che la odiava di più, non sapevo
ancora il motivo, ma
ogni volta che la nominavo si accendeva
come un fiammifero.
-Lascia stare
Azula, se non vuole fare niente non puoi
obbligarla-
–Dovrebbe
dirlo al preside invece, Suki non si merita la tua
comprensione!-
Mai,
comprendendo che nulla avrebbe fatto cambiare idea ad
Azula, decise di cambiare discorso, nella speranza che si dimenticasse
di tutto
il resto.
-Allora Katara,
chi era il ragazzo di prima?- Chiese con un
piccolo sorrisino –Oh, quello è mio fratello
Sokka, scusate ma è scappato via e
non sono riuscita a presentarvelo-
-Non importa,
ora vivete qui e ci saranno altre occasioni per
incontrarlo, devo dire però che è davvero carino,
vero ragazze?- Disse Azula,
che per un momento sembrava aver sbollito un po’ la rabbia.
Le altre due
ragazze annuirono, e per un momento mi sembrò di
vedere un lieve rossore sulle guance di Ty Lee, ma forse mi ero
sbagliata.
Avevamo saltato
le due ore di storia, così appena suonò la
campanella, ci dirigemmo direttamente alla mensa.
Cercai mio
fratello con lo sguardo, ma non lo vidi,
sicuramente era da qualche parte a sbollire la rabbia.
Mi aiutarono a
sistemarmi ad un tavolo, poi loro si sedettero
accanto a me.
Stavamo
chiacchierando amichevolmente, quando dalla porta
della mensa vidi entrare Suki, seguita da un ragazzo con i capelli neri.
Mi soffermai a
guardare il ragazzo, aveva dei folti capelli
neri, era alto e leggermente muscoloso, ma non troppo e i suoi occhi
erano di
un intenso dorato, ma la cosa che si faceva notare di più di
lui, era un enorme
cicatrice che gli copriva una parte del volto dal lato sinistro.
-Ti interessa
mio fratello?- Chiese Azula
–Come?-
-Quello
è Zuko, mio fratello, se hai delle mire su di lui
lascia perdere, è il ragazzo di Suki, quindi questo lo rende
una conquista
impossibile per le altre ragazze, nessuna vuole misurarsi con lei-
Continuò lei
guardando suo fratello
con sguardo
sconsolato.
-Non ti piace il
fatto che stano insieme?- Le chiesi curiosa
–No, ma a lui non importa-
Mi girai di
nuovo nella sua direzione e casualmente incrociai
gli occhi di Zuko, distolsi subito lo sguardo imbarazzata.
La pausa pranzo
fu abbastanza veloce, così arrivò il momento
di tornare a lezione.
Ci dirigemmo
verso l’aula di arte, Azula era davvero brava a
disegnare, ma i suoi schizzi erano decisamente tristi.
-Come si
è fatto quella cicatrice tuo fratello?- Le chiesi di
getto, lei si girò nella mia direzione –Non lo so,
lui non me l’ha mai detto,
so solo che è stata colpa di nostro padre- Dalla sua bocca
uscì un sospiro.
–Una
sera sono uscita con Mai e Ty, quando
sono tornata ho trovato mia madre
morta e mio fratello ustionato, mio padre invece era sparito- Chiuse
gli occhi,
come se volesse cancellare quei ricordi.
-Mio fratello ha
custodito quel segreto dentro di se, non ne
ha mai voluto parlare neanche con lo zio, credo che non voglia
turbarci-.
-Mi dispiace- Le
dissi facendo cadere l’argomento, era ovvio
che le faceva molto male.
Pov
Zuko
Le lezioni erano
appena finite, aspettavo Suki all’uscita
della scuola, quando fui raggiunto da Azula.
-Tieni quella
cagna della tua ragazza lontana dalle mie
amiche!- Urlò con voce furiosa –Azula smettila
di…-
-Potrà
anche essere la tua ragazza, ma adesso mi ha veramente
stancata, quello che ha fatto a Katara è imperdonabile, come
si può spingere a
terra una ragazza dalla sedia a rotelle e chiamarla piccola storpia?!-
-Va bene
parlerò io con Suki, però ora ti prego calmati-
Le
dissi lasciandola li e avvicinandomi a Suki che era appena uscita da
scuola.
-Suki,
è vero che hai preso di mira la ragazza nuova oggi?-
-Andiamo Zuko
era solo uno scherzo, dobbiamo litigare a causa
sua ora?- Disse lei abbracciandomi.
-No, ma non mi
piace quello che hai fatto a quella rag…- Lei
mi interruppe con un bacio –Non voglio litigare con te per
colpa di una
ragazzina- Disse con un sorriso malizioso.
Sorrisi -Ti va se oggi
pomeriggio facciamo un giro?- Le chiesi rispondendo al sorriso
–Solo se mi
porti in giro sulla tua bella moto- Disse prima di darmi un bacio sulle
labbra
e allontanarsi.
Pov
Azula
Mio fratello era
davvero incorreggibile, aveva detto che
avrebbe parlato con Suki per convincerla a comportarsi meglio, e
invece? Si era
fatto abbindolare da lei come un salame.
Perché
Zuko doveva stare con lei? Aveva un sacco di ragazze
ai suoi piedi, invece si era intestardito con la più perfida
di tutte.
Vidi Suki
allontanarsi da lui, gliel’avrei fatta pagare prima
o poi, questo era sicuro, alla fine avrei trovato il modo.
Vidi le mie
amiche uscire da scuola e le raggiunsi
-Ehi ragazze come va?-
–Tutto
bene, ma Katara?- Chiese Ty Lee guardandosi intorno
–Quando siamo uscite il fratello l’ha presa e
l’ha subito portata a casa-
Risposi io.
-Stavo pensando,
perché non andiamo a trovarla questo
pomeriggio?- Chiese Ty Lee tutta contenta, si era proprio affezionata a
Katara.
-Per me va bene-
Disse Mai –Per me anche-
-Perfetto
ragazze allora Azu giù a casa tua alle cinque-
Annuimmo tutte e tre e poi ci salutammo per tornare a casa.
Ecco
il secondo capitolo, scusate il ritardo ma
ero fuori città =)
Spero che il capitolo vi piaccia…
P.s. ho corretto il primo capitolo, vi chiedo scusa non avevo visto che il capitolo era tutto attaccato...
Un
bacio Baby <3