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Autore: vivaipandacorni    29/07/2014    0 recensioni
Che vi interessi o no oggi ritornava Zayn.
Si proprio Zayn Malik, quel deficiente di prima categoria.
Noi siamo migliori amici da una vita e ci vogliamo un bene dell'anima, era come il fratello che non avevo mai avuto e l'amico dolce che tutti desideravano.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Are we friends or are we more?
                              Capitolo 2

                                ~Ritorno

Dovevo smettere di guardare il cellulare ogni secondo.
Stavo impazzendo, se Zayn non mi avrebbe chiamato entro poco avrei dato di matto e mia madre mi avrebbe chiuso in un manicomio.
"Calma Mich, chiamerà" mi dissi. Chiamerà un corno, ormai era da un giorno che era arrivato e niente. Vi rendete conto? UN GIORNO e lui non si era ancora fatto sentire.
Sbuffai e cambiai canale, la tv non aiutava per niente anzi metteva ancora più ansia e, per di più, stavano trasmettendo You & I.
Andai in cucina, decisa a bere un bicchiere d'acqua.
Mia madre non era in casa, aveva il turno di pomeriggio e non sarebbe tornata prima delle 21:00 e mio padre non ne parliamo, l'aveva lasciato ancora prima che io nascessi perché "lui non voleva una figlia", così mi aveva detto mia madre.
"The end of the night
We should say goodbye
But we carry on
While everyone’s gone"
Il cellullare prese a suonare sulle note di "Change my mind".
Corsi come una tigre per rispondere.
"Never felt like this before
Are we friends or are we more
As I’m walking towards the door
I’m not sure"
Guardai il numero: sconosciuto.
Arrendendomi risposi.
"Pronto?" Sbuffai. Mi aspettavo già una signora che voleva vendermi scope o addirittura microonde -mi era successo una volta-
"Bella suoneria veramente, i miei complimenti" avrei riconosciuto quella voce tra mille, Zayn aveva chiamato finalmente!
Poi mi chiesi "come faceva a sapere la mia suoneria?"
"Aprimi che ho sete!" Urlò Zayn e corsi alla porta.
Zayn non fece neanche in tempo a salutarmi che mi catapultai addosso rischiando di cadere entrambi.
Allacciai le gambe intorno al suo bacino e lo abbracciai forte.
Quanto mi era mancato, la sua voce, il suo profumo, vederlo gironzolare per casa mia oppure passeggiare al parco, mangiare un gelato insieme, insomma, mi era mancato in una maniera indescrivibile.
"Mich non respiro" decisi di lasciarlo e di farlo entrare.
Era cambiato dall'ultima volta che l'avevo visto, si era fatto crescere la barba e aveva molti più tatuaggi. Il ciuffo sempre ben ordinato e quell'aria da sono figo e lo so stampata in faccia non era cambiata per niente.
"Ti odio" borbottai. Ed era vero, per metà.
Avevo passato un giorno di inferno per colpa sua e ora si presentava a casa mia bello come il sole senza dirmi niente.
Mi veniva voglia di picchiarlo, ma non avrei alzato neanche un dito perché la voglia di abbracciarlo era troppa rispetto a quella di picchiarlo.
"Mi sei mancata anche tu eh!" Scherzò lui e per la seconda volta lo abbracciai. Non mi era mai mancato così tanto se non in quel momento.
"Allora hai sete?" Gli chiesi.
Zayn annuì e andammo in cucina.
"Allora? Come te la passi a Bradford?" Mi chiese.
"Non male, ho trovato un lavoro e sto mettendo da parte i soldi per comprarmi una casa" ed era vero, ormai avevo finito la scuola e non volevo pesare a mia madre a vita.
 "E te?" Continuai.
"Non male" bevve un sorso d'acqua "però ci voleva una pausa"
Sorrisi.
Zayn sarebbe stato libero per tutta l'estate fino a Natale, da Gennaio poi avrebbero ricominciato il nuovo tour.
Finito di bere ci sedemmo sul divano.
"Mi è mancata questa casa" ammise Zayn.
Prima che entrasse ad x-factor ci passavamo quasi ogni giorno in quella sala, non andavamo mai a casa di Zayn perché c'era troppo casino per "studiare".
"E mi sei mancata anche tu"
Sorrisi e dentro di me risi anche, Zayn odiava ogni tipo di discorsi dolci e smielati, non gli piaceva dire agl'altri cosa provava, preferiva dimostrarlo a fatti, odiava le parole e io lo sapevo bene. Sapevo anche che non era il duro che tutti dicevano, se lo conoscevi era dolce e sapeva a modo suo volerti bene.
Era molto misterioso, questo è vero, e si tiene dentro tutto, preferisce fare del male a se stesso che fare compassione agli altri, e non mi scorderò mai la fatica che feci per tiragli fuori dalla bocca le sue paure.
"Con Perrie come va?" Chiesi.
Sapevo che si dovevano sposare ma niente di più e Zayn se l'era anche tatuata sul braccio quindi doveva essere una cosa seria.
Ma lui abbassò la testa, qualcosa non andava per il verso giusto.
"Tutto bene" si torturava le mani e non mi guardava negli occhi.
"La verità Zayn" glielo dissi dolcemente, non volevo litigare proprio adesso che era tornato da neanche dieci minuti.
"Dico la verità" ma io non lo ascoltai, gli alzai il mento e i nostri occhi si incontrarono, sapevo che così non mi avrebbe detto nessuna bugia.
Sbuffando Zayn parlò
"È una casino" confessò. Lo incitai a continuare "io e Perrie non stiamo più insieme" ci rimasi male, com'era possibile? E il matrimonio?
"Ma..." cominciai non sapendo cosa dire.
Zayn riprese a parlare "o meglio, stiamo ancora insieme"
Ero ancora più confusa di prima, stavano o no insieme?
"Zayn spiegati" gli dissi.
"Ecco è difficile da spiegare"
Si stava di nuovo torturando le mani.
Mi stava facendo saltare i nervi.
"Tra me e Perrie non è andata bene, abbiamo litigato e ci siamo lasciati"
Oh
"Solo che le nostre case discografiche hanno deciso di farci rimanere insieme per fare pubblicità alle Little Mix"

Continua...

   
 
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