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Autore: Lost In Donbass    04/08/2014    1 recensioni
A volte finire in punizione può essere un buon modo per conoscere gente. A volte può essere un buon modo per trovare l'anima gemella. A volte puoi trovare persone che ti cambiano qualcosa dentro. E forse, loro sono stati fortunati a finirci, se quella si può chiamare fortuna, ovviamente. Otto ragazzi, otto vite diverse, una città opprimente e misteriosa e dei legami fragili come vetro, ma profondi come radici. Perchè qualcosa è destinato ad accadere. E loro ci sono dentro.
Avranno fatto bene Kate e Zayn a mettersi insieme? Riuscirà Hope a conquistare il cuore del ragazzo che ama? L'amore tra Harry ed Eli è destinato a durare o a naufragare come i due ragazzi? Riuscirà Louis a combattere i demoni interiori e a riemergere? E Niall, coronerà il suo sogno?
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO PRIMO : PUNIZIONE

Il grande edificio di mattoni sorgeva maestoso e inquietante, attorniato dai piccoli palazzi colorati così caratteristici di Edimburgo. Il college era forse il luogo più severo della città, specialmente per i ragazzi, costretti lì dentro per un tempo che a loro pareva interminabile. Hope Drew non avrebbe certo voluto essere al cospetto della preside in quel momento. La donna dal viso arcigno la scrutava con occhietti maligni e porcini, soppesando silenziosamente la situazione. “Ha un che di animalesco” pensò Hope, tenendo lo sguardo fisso sui piedi.
-Signorina Drew, è in punizione.
La ragazza ebbe un tuffo al cuore. Perché diavolo si era messa in testa di fare un graffito sul muro della palestra? Ora sarebbe diventata lo zimbello della scuola!
-Ora andrà nell’aula di detenzione e ci starà tutto il pomeriggio. Non è possibile che abbia compiuto questa indecenza. Vada e non faccia più danni all’edificio scolastico.
Con un gesto della mano la preside la liquidò e la ragazza venne scortata nell’aula di detenzione dalla bidella. Aveva gli occhi gonfi di lacrime. La sua carriera scolastica sarebbe stata rovinata! Una ragazza brava e posata come lei si era lasciata sorprendere a insozzare il muro della scuola. Arrivarono davanti alla piccola stanza su cui campeggiava il cartello “aula di detenzione”. Una lacrima rischiò di caderle lungo la guancia. La bidella sospirò e aprì la porta. Era sciatta, con le pareti scrostate, una lavagna senza gessi, tre banchi e dieci sedie rotte, una cartina dell’ Africa con ancora segnate il Congo belga e la Rhodesia. La porta venne chiusa alle sue spalle e si ritrovò sperduta nell’aula più terribile del college. Fece vagare lo sguardo nella stanza e notò che con lei c’erano altre sette persone. Una ragazza mora con gli occhi azzurri che sedeva sconsolata in un angolo, un biondo sudaticcio con l’uniforme della squadra di rugby, un ragazzo depresso con un libro in mano, un riccio con la camicia sbottonata e ricoperto di tatuaggi, uno con le occhiaie e i capelli spettinati, una ragazza rossa con i piedi sul banco e un’aria strafottente e … oh! Un super fico con il ciuffo nero e un pacchetto di Marlboro in tasca. Hope arrossì quando gli occhi dei sette internati si posarono su di lei.
-Ciao- la salutò il biondo
-Ci … ciao- balbettò lei in risposta, cercando di riconoscere i ragazzi nella sala. Il fico altri non era che Zayn Malik, il ragazzo che le faceva battere il cuore a mille. Il ricciolo era sicuramente Harry Styles, lo sciupa femmine della scuola.
-Mi chiamo Niall Horan, molto piacere. Si può sapere come hai fatto a finire qui?
La ragazza si morse il labbro:
-Ehm, piacere mio, Hope Drew.
-Liam Payne- intervenne il depresso munito di libro con la faccia da cucciolo. Gli altri tacquero ma dai loro sguardi Hope intuì che volevano che parlasse. Li accontentò raccontando la sua breve storia. Si vergognava da morire. Quando finì, abbassò il capo pronta a sentir rimbombare risate cattive ma nessuno fiatò.
-Io ho sporcato un libro della biblioteca con la pasta d’acciughe del mio panino- balbettò Liam, arrossendo e guardando altrove.
-Io ho fumato una sigaretta in bagno- confessò Zayn. La sua voce faceva venire i brividi a Hope che si sentiva così fuori posto … e poi chissà perché sentivano il bisogno di raccontare il perché erano lì. Quello non lo sapeva.
-Mi hanno beccato mentre mi truccavo durante matematica. Però non è possibile! Sono il capo delle cheerleader! Le ragazze come faranno senza di me?! E la nuova coreografia? Oddio! A proposito, mi chiamo Kate Hamilton-  la mora sfiorava l’isteria.
-Ho scoperto che farsi una del secondo anno in bagno non è tra le priorità della scuola- ghignò Harry.
“Maniaco!” pensarono simultaneamente Hope e Kate.
-Ho carpito le risposte alla verifica di biologia decriptando la password del computer scolastico- mormorò quello con le occhiaie.
“Louis Tomlinson!” esclamò mentalmente Hope. Come aveva fatto a non capire subito che quello altro non poteva essere che il misterioso tipo che si infiltrava liberamente in ogni sistema? Però se lo immaginava diverso … più bello, più bel tenebroso, per intenderci.
-Io ho semplicemente fatto trovare un ragno nella borsa della signorina Hawkins e il finestrino della macchina ricoperto di gomme da masticare- la rossa sogghignò. -Comunque, mi chiamo Eli O’Shaughnessy.
“Eli?” pensò Kate “Eli”, la cui pronuncia è Ilai, è un nome solo ed esclusivamente maschile!
-Come mai ti chiami con un nome da maschio?- chiese un incauto Zayn.
-Non sono affari tuoi, Malik- fu la gelida risposta.
-Io invece ho mandato l’allenatore a quel paese- disse Niall, alquanto abbattuto, come tutti del resto, in quella prigione. Si guardarono, chi impacciato (Niall, Kate e Zayn), chi timido (Hope e Liam) o chi semplicemente menefreghista(Louis,Harry,Eli).
-Io gioco nella squadra di rugby!- sorrise Niall, forse per attaccare bottone.
-Cheerleader- sbuffò Kate, legandosi i lunghi capelli castani.
-Biblioteca- aggiunse Liam.
I ragazzi osservarono gli altri che non sembravano averli ascoltati. Hope si era persa dietro a Zayn, finalmente ce l’aveva sotto gli occhi ed era veramente stupendo. Cercò inutilmente di pettinarsi la chioma bionda ma continuava a impappinarsi.
Harry e Eli giocavano a scala 40, Louis dormiva. Quelle occhiaie facevano capire che almeno le ultime tre notti le aveva passate ad hackerare il sistema scolastico. Presto però si stufarono delle proprie occupazioni. Kate si avvicinò a Hope e iniziò a parlare, siccome la ragazza le ispirava simpatia.
-Mi spiace che ti hanno beccato. Sei brava a disegnare? Mi fai vedere? Quanti anni hai?
Hope osservò la ragazza. Era molto bella, sembrava simpatica e disposta a fare amicizia.
-Ehm, beh, abbastanza... a disegnare, intendo. Ho 17 anni, beh mi dispiace anche per te … bella la coreografia che avevate ideato l’anno passato voi cheerleader … 
-Grazie! L’avevo inventata io insieme a Perrie.
A quel nome Hope si irrigidì. Acciderbola, Perrie Edwards era la ragazza che lei più odiava al mondo. Non perché fosse antipatica o perché la prendesse in giro. Solo perché prima ci provava spudoratamente con Zayn e ciò a Hope non andava giù.
-Sei amica di Perrie?
-Si! E’ brava sai? Un po’oca ma è una pasta di ragazza.
Hope fece un sorriso accomodante ma meditò vendetta.
-Sei fidanzata Hope?
-No e tu?
-Lo ero, si chiama Frederick, ma mi ha mollato. Schifoso!-
-Ah, se la metti così allora io stavo con Francis ma mi ha tradita. Lo odio!
Kate annuì comprensiva.
-‘Sti maschi … 
-Puoi dirlo...
Kate guardò gli occhi verde oliva dell’altra e qualcosa le disse che sarebbero divenute amiche. Qualcosa di antico e arcano si mosse nelle due ragazze. Non avrebbero mai pensato che i migliori amici si possono scovare anche in detenzione.
-Ti sei fatta beccare eh, O’Shaughnessy?-  ghignò Harry, scrutando la ragazza dai lunghissimi capelli rosso fuoco e dai penetranti occhi verdi come la brughiera smeraldina irlandese. Era bella, dannazione, bella come poche. Anche le altre due non erano da buttar via ma in confronto a Eli … la rossa dal magico fascino irlandese era il nuovo obbiettivo di Harry.
-Perché, tu? Se non ti avessero scoperto non saresti qui a deliziarci della tua insopportabile presenza.
Aveva un caratteraccio e questo eccitava Harry da morire.  
-Ti stai arrugginendo dolcezza.
-Potrei dire lo stesso di te, Styles.
La ragazza andò a sedersi sul banco dove Louis fingeva di dormire. Un fremito lo scosse ma fortunatamente nessuno notò il rossore che gli imporporò le guance alla vista della sua amatissima Eli. Louis e Harry erano entrambi in contemplazione di fronte alla loro musa irlandese quando un vocione li distolse.
-Qualcuno ha qualcosa da mangiare- Niall guardò speranzoso gli altri che scossero la testa.
Zayn si avvicinò a Kate e a Hope e quest’ultima per poco non svenne. Zayn le stava per parlare! Misericordia, e ora? Cominciò a tremare. Come doveva apparire? Seria e distaccata? Brillante e arguta? Intrigante e seducente? Era il suo momento! Cristo era lì! Sentiva il suo profumo! Stava per parlarle!
-Ciao Kate, senti … -
E il sogno andò in mille pezzi.
Si allontanò dai due, che avevano intrapreso una bella conversazione e passò a scrutare gli altri. Liam leggeva un libro, o meglio, usava il libro come paravento per fissare Hope. “Che bella” pensò il ragazzo per riprendersi subito dopo e ricordarsi che era fidanzato. La bionda continuò l’ispezione. Niall giocherellava con un elastico perso in chissà quali pensieri. Quello lì la ispirava. Sembrava una persona simpatica e a modo e Hope non disdegnava mai un’amicizia con quel tipo di persone. Lo oltrepassò e notò che Zayn faceva dei sorrisi a Kate assolutamente inequivocabili. Le si strinse il cuore e si voltò. Harry aveva la fama di donnaiolo e in effetti … bello era bello, osservò Hope, ma non il suo tipo. Troppo materiale e aveva una luce maniaca negli occhi verdi. Non come Zayn che però sembrava ignorarla. Passò a Louis. Tipo strano quel Tomlinson. Correva voce che fosse in grado di penetrare anche nel sistema dei servizi segreti. Ma forse erano solo storie. Comunque sapeva che era intelligentissimo, un vero e proprio genio, una testa matta. Di sicuro non le piaceva. A parte che era disordinato come pochi e poi a lei le teste geniali non piacevano. Erano instabili e lei voleva serietà, sentimento e stabilità. I rapporti burrascosi li lasciava agli altri. Ultima della serie era Eli. Hope era sicura di una cosa : quella non sarebbe mai divenuta sua amica. Era tutto meno una persona che andava a genio a Hope. Punk (lei odiava i punk), teppista (cosa ci trovavano poi a dar fastidio alla comunità?), terribilmente sterile dal punto di vista sentimento. Assolutamente out per lei.
Le ore trascorsero lente, infinite, noiose. Alla bidella sembrò di entrare in un obitorio quando aprì la porta per farli uscire. Otto ragazzi la guardarono stravolti e poi si precipitarono fuori, finalmente liberi dai rigori scolastici (se togliamo le note sul registro) e liberi di assaporare la fredda aria primaverile scozzese. Fuori li aspettavano Michelle (ragazza di Liam), Perrie (amica di Kate), Frederick (amico di Zayn) e Eleanor (amica di Eli) che li accolsero festanti. Liam si avviò a casa con Michelle, Perrie e Frederick dopo averli salutati si diressero per mano verso la Holyrood House. “Bastardo! Mi ha mollato per Perrie!” pensò Kate, prima di avviarsi in compagnia di Niall, Zayn e Hope verso casa. Niall era molto simpatico e carino ma Zayn … wow che ragazzo affascinante! Bello e divertente. Lo stesso stava pensando Hope. Kate notò che forse non aveva fatto così male a truccarsi durante la lezione. Aveva conosciuto tre persone che minacciavano di diventare suoi amici …
Dall’altra parte avevamo invece Harry, Louis, Eli e Eleanor. Quest’ ultima si era incollata all’amica raccontandole fatti e aneddoti del pomeriggio senza fermarsi un secondo. Una vera macchinetta! Louis scrutava torvo Eli, perdendosi dietro a vari trucchi ed espedienti per avvicinarla ma ognuno veniva cassato in quanto troppo idiota. Pensò poi all’innesto di certe funzioni psicofisiche che si attivavano quando provavi attrazione per qualcuno ma la scienza non lo aiutò a trovare un piano migliore. Harry stava facendo gli stessi ragionamenti. Cavolo, se fosse riuscito a conquistare la ragazza più temuta della scuola la sua carriera di Casanova avrebbe raggiunto l’apice! L’unico problema era quella Eleanor che intralciava i piani dei due ragazzi, sempre appiccicata a Eli. Bisognava levarla da mezzo e anche in fretta.
Quando videro che la macchinetta intralciona si infilava in una casa, tirarono un sospiro di sollievo che si trasformò in sbuffo quando Eli li salutò e seguì la ragazza.
I due proseguirono per un po’ in silenzio e attiravano gli sguardi della poca gente che girava. Un ragazzo spavaldo, tatuato, con la camicia sbottonata e gli skinny assolutamente stretti e uno curvo, avvolto in un cappotto troppo grosso e con una sciarpa esagerata per quella stagione.
-Senti, Tomlinson ... ma veramente hai carpito le risposte della verifica o è uno scherzo?
-No … Non è vero- borbottò.
-E allora cosa hai fatto?
Louis alzò gli occhi al cielo : tanto con Styles era così, o parlavi o parlavi.
-Ho manomesso il computer del professor Mackenzie, inserendo al posto delle slide che avrebbe utilizzato per la prossima lezione di fisica delle immagini psichedeliche del festival di Woodstock. Immaginati la prossima lezione.
Harry sorrise e commentò:
-Lo sapevo che stavi mentendo perché sei troppo intelligente per non sapere le risposte della verifica. Comunque bravo Louis, sono fiero di te. Ottimo lavoro!
Gli mise un braccio attorno alle spalle ridendo e Louis cercò di scostarsi grugnendo. Non voleva essere toccato in pubblico. Non voleva contatti fisici con le persone. Tirò il secondo sospiro di sollievo quando giunse davanti a casa sua e poté rintanarsi nella sua camera piena di aggeggi computerizzati.

***
Buongiorno! Eccoci qui con un’altra storia … sempre frutto degli scleri miei e delle solite due amiche. Che ne dite del primo ultra penoso capitolo? Andiamo avanti o ci diamo all’ippica? Speriamo che a qualche disperata/o piaccia e che ci dia la forza per continuare. Siamo tre malate mentali quindi siate clementi e leggete. Grazie alle anime pie e anche ai naufraghi di EFP che inciampano in questa storia.
 
  
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