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Autore: Fairy21    05/08/2014    1 recensioni
Quando la tua vita è apparentemente perfetta, hai un lavoro, un fidanzato che ti ama più di ogni altra cosa al mondo, una bella famiglia, delle fantastiche amiche, quando insomma la tua vita fila liscia come l’olio ecco che arriva lui a sconvolgere tutti i tuoi piani.
L’imprevisto.
È per me quest’imprevisto prende il nome di Justin Harris, il mio vecchio miglior amico d’infanzia.
Come può il suo arrivo mettere a soqquadro la mia vita apparentemente perfetta?
Ma se Justin non fosse Justin?
O meglio se Justin non fosse più la persona che ho conosciuto undici anni fa?
Tratto dalla storia:
< Lila… ti prego reagisci > sento urlare.
< Non lasciarmi ti prego apri gli occhi > continuo a sentire.
La sensazione della sabbia umida notturna lungo il mio corpo e due grandi occhi scuri sono la prima cosa che noto non appena apro gli occhi.
< Meno male > dice un ragazzo avvicinandosi a me per abbracciarmi.
< Ma dove sono? > chiedo spaesata.
< Adesso sei al sicuro, sta tranquilla > risponde.
< Ma tu chi sei? > chiedo fissando i suoi splendidi occhi.
< Lila non ti ricordi di me? > risponde.
< No, dovrei? > chiedo.
< Certo io sono Justin > risponde.
< Non mi ricordo nessun Justin così affascinante > dico.
Genere: Romantico, Slice of life, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
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La troveremo, te lo prometto

<< Derek ti prego fermati >> dico rincorrendolo.

Non si ferma, non mi ascolta. Prosegue dritto e niente e nessuno può fermarlo.

Spalanca la porta d’ingresso facendo risaltare il ragazzo che per poco non finiva spiaccicato contro il muro. Si fa strada tra i ragazzi per cercare la causa di tutta questa sua rabbia: Justin.

<< Der ti prego >> insisto.

<< Ehi cugino >> lo saluta William vedendolo.

<< Will non posso adesso >> risponde senza fermarsi.

<< Ma cosa…? >> mi chiede stupito William.

<< Cerca di fermarlo >> rispondo con il fiatone per la corsa.

William comincia a stargli dietro cercando di raggiungerlo e afferrarlo per la maglietta pur di farlo fermare.

C’è la fa.

<< Will non immischiarti >> dice duramente Der.

<< Derek cosa è successo? >> risponde Will.

Der riprende a camminare e William lo segue. Vedo in fondo Justin, la sua “preda”.

Der si scaraventa su Justin sbattendolo contro il muro, stringendo nei suoi pugni il colletto della sua maglietta.

<< Pensavi di avere campo libero con la mia ragazza non è così? >> gli dice Der furente.

<< Ma che ti prende amico? >> risponde Justin.

<< Io non sono tuo amico >> dice Der duramente prima di sferrargli un pugno.

Interviene William per dividerli e altri due ragazzi che vedendo questa scena cercano di aiutare. Che bella festa….

<< Stai alla larga da Lila hai capito? >> urla Der venendo in pratica trascinato via da William.

<< Ragazzi la festa è finita, scusate per questo piccolo inconveniente… >> urlo cercando di farmi ascoltare da tutti.

Vorrei sprofondare adesso dalla vergogna. Non vedevo Der così furioso da quando eravamo in Pennsylvania, quando si è scaraventato addosso a Luck. In quel momento aveva ragione, ma adesso no. Perché è così geloso di Justin? Gli ho per caso mai dato motivo di esserlo? Non può Justin semplicemente aver dimenticato di invitarlo alla festa?

Alice, Cathy e Cloe fanno uscire tutti da casa, mentre io vado con Der e Sam con Justin.

<< Grazie di essere venute ragazze >> dico salutandole.

<< Grazie a te di averci invitato >> risponde Cathy.

Non torniamo sull’argomento degli inviti.

<< Ah e grazie anche a te Will di essere intervenuto >> dico.

<< Tranquilla, non devi nemmeno ringraziarmi >> risponde.

Saluto tutti e restiamo soli finalmente, così avrò modo di parlare tranquillamente con Der.

<< Ti sei calmato adesso? >> dico sedendomi accanto a lui su un gradino in giardino.

È immerso nei suoi pensieri.

<< Mi spieghi cosa ti è preso? >> chiedo dolcemente.

<< Non lo so nemmeno io >>risponde.

<< Ti ho visto così arrabbiato solo una volta e speravo di non doverlo rivedere più >> dico.

<< Non ci ho visto più dalla rabbia >> risponde sinceramente.

<< Sì ma perché? Non capisco il motivo >> dico.

<< Perché non posso perderti >> risponde.

<< Der tu non mi perderesti nemmeno se lo volessi >> dico prendendogli la mano.

<< Io invece ho paura di sì, ho paura che ti possa piacere qualcun altro e ti scordassi di me >> risponde.

Cosa può passare nella testa di un ragazzo quando vede la sua ragazza scherzare con un altro? È questo quello che mi chiedo io, cosa? Der non è mai stato eccessivamente geloso, un po’ possessivo questo sì, ma è anche normale dopo tutto quello che ha passato. Un’infanzia infelice, senza affetti e persone accanto; quanto deve aver sofferto il mio Der. È normale quindi che si sia legato a me, il nostro legame è duro come la roccia, è riuscito a resistere a molti ostacoli e riusciremo a superare anche questo.

<< Sembri un bambino adesso >> dico scherzosa.

<< Perché? >> chiede serio.

<< Perché quanto puoi essere stupido se pensi che io mi possa scordare di te? >> rispondo sarcastica.

Mi stringe tra le sue braccia e mi sento di nuovo felice. Quanto può mancarti una sensazione che sembra così naturale? Per qualche istante ho creduto di non poterla rivivere più. Ho temuto di perderlo, di perderlo definitivamente.

<< Non credi che adesso che ti sei calmato tu debba almeno una spiegazione a Justin? >> chiedo.

<< Sì, forse hai ragione >> risponde.

<< Dai su entriamo a cercarlo >> dico alzandomi in piedi.

Entriamo dentro casa che sembra sia stata infestata dai banditi. Prima con la confusione non sembrava così “sporca”. Ci sono bicchieri ovunque, cuscini per terra… il vaso della nonna in mille pezzi. Questo mi costerà caro, mamma ci teneva molto.

<< Justin >> dico vedendolo andar via.

Si  volta verso di noi e…ha ancora una volta qualcosa di diverso, ma adesso gli manca qualcosa.

Adesso ho capito, la guancia rossa. Il pugno di Der gli aveva lasciato il segno, possibile che sia svanito del tutto?

Der non dice nulla, gli pesto il piede come per invitarlo a dire qualcosa.

<< Mi dispiace per come ho reagito prima >> dice deciso.

Forse. So che lo sta facendo solo per me.

<< Reagito prima? >> risponde Justin.

<< Per il pugno, non avrei dovuto reagire così solo che non potevo accettare che tu avessi avuto campo libero con Lila >> dice Der senza molti giri di parole.

<< Ti sbagli di grosso, tra me e Lila non c’è niente, per me è una cara amica ma niente di più, neanche sapevo che si ricordasse di me >> dice Justin.

Ecco, infatti, la pensiamo allo stesso modo.

Boom.

Che è stato?

<< Sembrava una finestra che sbatte >> dice Der.

<< Viene dal piano superiore >> dico.

Salgo a controllare e Der viene con me.

Apro tutte le porte del piano ma tutto sembra apposto se non per la confusione della festa. Apro la porta della stanza di Sam e vedo la finestra aperta. Dov’è Sam?

<< Dov’è Sam? >> chiede Der.

<< Me lo stavo chiedendo anch’io >> rispondo.

<< Sam, Sam >> comincio ad urlare girovagando per la casa.

Comincio a preoccuparmi, Sam non si trova.

<< Non c’è >> dice Der.

<< Neanche qui >> dice Justin entrando dal giardino.

<< Comincio a preoccuparmi, Sam non è mai uscita senza dirlo a nessuno e poi è notte fonda cosa le potrà essere successo? >> dico preoccupata.

<< Quando è stata l’ultima volta che l’hai vista? >> mi chiede Der.

<< Non so, io poi sono venuta con te >> rispondo.

Deve esserle successo qualcosa.

Non può sparire adesso, non ora che sono sola ed è sotto la mia responsabilità. È tutta colpa mia, dovevo impedirle di organizzare questa maledetta festa.

<< Tranquilla, non preoccuparti, vedrai che la troveremo >> mi rassicura Der.

<< Dividiamoci, io vado verso il centro e tu verso la periferia >> propone Justin.

<< Ed io? >> chiedo.

<< Tu resta a casa, magari dovesse tornare >> risponde Justin.

<< No, non posso restare qui, portatemi con voi >> dico.

<< Ha ragione Justin, devi restare qui >> mi dice Der.

<< Trovatela vi prego >> dico quasi anzi del tutto disperata.

Escono di casa e ognuno si attiene al proprio piano.

Resto sola in casa ad aspettare.

Un’ora.

Due ore.

Adesso sono davvero spaventata. Ho bisogno di sapere qualcosa, qualsiasi cosa.

Toc toc.

Ecco la risposta che aspettavo.

<< Sam >> urlo dalla felicità.

Apro la porta e… non è Sam.

<< Ditemi che l’avete trovata >> dico a Der.

Non dice niente, ma il suo sguardo dice tutto.

No.

Mi invita tra le sue braccia e comincio a dare sfogo alle lacrime, ho bisogno di liberarmi, sfogare tutte le preoccupazioni che adesso mi assillano.

<< Dove sarà finita? >> chiedo piangendo.

<< Non lo so, ma la troveremo te lo prometto >> risponde Der dolcemente.

 

 

___________________________

 

 

Che fine ha fatto Sam? Sembra sia stata inghiottita dalla Terra. Non ho sue notizie da due giorni ormai, abbiamo esposto denuncia alla polizia, ma ancora niente. In quale guaio si sarà cacciata questa volta? Possibile che debba stargli dietro come una bambina di due anni? E ovviamente la colpa di tutta questa storia è solo mia. I miei genitori me l’hanno affidata ed io sono riuscita a perderla di vista. Se non riusciamo a trovarla prima del loro ritorno sono nei guai, in grossissimi guai.

<< Novità? >> chiede Alice al telefono.

<< No, ancora niente, non so più dove cercarla ormai, abbiamo girato per tutta New York nella speranza di trovarla, da Brooklyn a Manhattan, ma niente, neanche l’ombra di Sam >> rispondo dispiaciuta.

<< Hai avvisato i tuoi? >> chiede.

<< No, non vorrei farli preoccupare, spero di trovare Sam prima del loro rientro >> rispondo.

<< Hai una vaga idea dei posti che frequenta di solito, dei suoi amici… >> dice Alice.

<< Siamo a New York da meno di due mesi, non la conosce ancora bene e oltre alla scuola non so dove andasse di solito >> rispondo.

<< E per quanto riguarda le amicizie? Conosci qualcuno? >> chiede.

<< No, mi ha parlato di una nuova amica Julia mi sembra che si chiami, ma non so altro >> rispondo.

<< E che tipo è questa Julia? >> chiede.

<< Non so, l’ho vista una sola volta dall’interno della sua macchina ma sembrava una tipa un po’ strana >> rispondo.

<< In che senso? >> chiede.

<< Non so, sai quei tipi alternativi, un po’ metal, non so come spiegarti meglio… >> rispondo.

<< Credo di aver capito il genere e hai provato a chiederle di Sam? >> continua a chiedermi Alice.

<< No, in realtà non ci avevo pensato, potrei chiederle se sa qualcosa di Sam >> rispondo.

Uno spiraglio si è acceso in me.

<< Tentar non nuoce >> dice.

<< Grazie Alice sei stata davvero d’aiuto >> rispondo.

<< Di niente, tienimi aggiornata >> dice.

<< Lo farò >> termino riattaccando.

Come ho potuto non pensare agli amici di Sam? O perlomeno a questa Julia? Sam non parlava molto di questa ragazza, l’ho vista sì e no un paio di volte accompagnare Sam a casa dopo la scuola. Magari può aiutarmi a trovare Sam.

Mi riverso sui social alla ricerca di Julia. Vado tra gli amici di Sam e… eccola.

Julia Smart, è lei ne sono sicura. Segno il suo indirizzo su un post-it prima di chiamare Der per accompagnarmi a casa di questa ragazza.

 

 

Eccoci. È un quartiere non molto accogliente, bambini per la strada, scarpe appese ai fili elettrici delle strade, un’altra faccia di New York a me estranea fino a questo momento.

Ci dirigiamo verso l’indirizzo dove credo abiti questa Julia. Una casa… che non sembra proprio una casa.

Toc toc.

<< Salve >> dico cordialmente appena una signora con in braccio un bambino piccolo apre la porta.

<< Chi siete? >> risponde con tono duro.

<< Io sono Lila e lui è Derek, cercavamo Julia >> dico un po’ spaventata dalla presenza di questa donna.

<< Julia non è in casa >> risponde freddamente.

<< Ah e sa quando rientra? >> chiedo.

<< Non rientra, è tornata al suo paese natale. Ma cosa volete da lei? >> risponde secca.

<< Cercavo mia sorella Sam, sono diventate amiche e… >> dico.

<< E ha detto che era qui >> m’interrompe Der.

Mi volto verso di lui con sguardo indagatorio…

<< Qui non c’è nessuna Sam >> risponde la donna.

<< Ma era con Julia fino a poco fa >> dice Der.

<< Non è possibile perché mia figlia è partita due giorni fa >> risponde la donna.

Due giorni fa? Quando è scomparsa Sam.

<< E dove è andata? >> chiedo.

<< Alle Hawaii >> risponde.

Alle Hawaii?

 

 

Salve a tutti! Eccomi di ritorno con un nuovo capitolo come promesso! Tornando alla storia… dove sarà Sam? Ancora è presto per capirlo ma se avete qualche idea ditemi la vostra, ne sarei molto contenta!! A presto J

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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