Carpe Diem-cogli l'attimo

salve a tutti amici sono tornata^^questa volta vi porto il penultimo capitolo di "Febbre d'amore" allora dove eravamo rimasti????ah si che Hinata aveva confessato i suoi sentimenti a Naruto!!Mamma mia che emozione chissa che cosa succederà adesso??Ehi ma che cosa combina Sakura??Volete scoprirlo??allora leggete il capitolo che segue!vi spiegherò alla fine ogni cosa

Il cuore di Naruto non resse più e dopo essersi alzato dal letto si accasciò al suolo svenendo. I medici subito furono pronti a soccorrerlo e di nuovo quella porta grigia si richiuse lasciando dietro di se un silenzio agghiacciante.

Tutti si domandavano che cosa era successo,i loro volti stupiti cercavano qualche conferma negli occhi del compagno accanto.

“glielo ha confessato”

Kiba alzandosi da terra e con pugno serrato pareva aver urlato quelle parole confuse da un desiderio di gioia e di gelosia.

“La piccola Hinata finalmente ce l’ha fatta”

Tutti in quella sala d’attesa sapevano che cosa intendesse dire Kiba:i suoi continui svenimenti,l’imbarazzo che si poteva leggere quando vedeva Naruto,i suoi occhi sempre celati al suo sguardo quasi non volessero incontrarli,tutto era ben chiaro e da molto tempo speravano questo giorno in cui Hinata avrebbe finalmente aperto il suo cuore uscendo dalla scatola in cui era vissuta.

Ma allora perché tutti in quella stanza rimanevano in silenzio?Perché nessuno accennava un sorriso?

Hinata si dirigeva velocemente verso l’uscita dell’ospedale,sapeva ciò che aveva fatto ,sapeva che era stata la scelta giusta ,ma pur ammettendo di avere ragione continuava a darsi della stupida.

Continuava a correre fino ad arrivare all’uscita dell’ospedale.Appena varcò la soglia si sentì subito libera da qualsiasi sentimento ,da qualsiasi angoscia ,emozione che potevano frenare le sue lacrime che scendevano copiosamente sulle guance bianche. Non poteva guardare indietro, non ci riusciva era troppo stanca di scappare eppure non poteva permettere che i ricordi lasciati alle spalle potessero impedirle di guardare davanti a se. Così prese un elastico con cui legò i lunghi capelli corvini e poi continuò per la sua strada senza avere rimpianti

“hai visto mamma non mi sono pentita di ciò che ho fatto”

Nella sua mente si offuscavano ricordi che per molto tempo la tirannia del padre le avevano fatto dimenticare.

“Hinata…Hinata”

“si madre”

“Hinata sei sicura di ciò che fai”

“no ecco…non so”

“no no no Hinata cara”

“scusa”

“Hinata ricorda qualunque cosa farai non pentirtene se quando l’hai fatta eri felice….arg”

“mamma mamma!!che cosa hai?Mamma!Aiuto!”

quelle immagini passarono veloci nella fredda mente di Hinata mentre vagava tra le strade della città.

Intanto all’ospedale…

“Cavolo!Ma si sono rinchiusi a chiavi lì dentro!!”

Sasuke e Neji erano impazienti e il loro nervosismo diventava comune a tutti i ragazzi.

“Shikamaru maledetto è stata tutta colpa tua non dovevi lasciarlo solo a casa conciato così”

“ehi Uchiha guarda che io ci sono stato a casa sua ma ho trovato Hinata così pensavo che fosse in buone mani e poi lui era ancora lucido quando sono arrivato io”

“e tu saresti quello che hai il quoziente di intelligenza pari a 200?Ma fammi il piacere!Anche Akamaru se ne sarebbe accorto meglio di te!”

“Stai forse insinuando che Akamaru è stupido?”

“sta zitto Inuzuka tu non ti immischiare”

“ah non mi devo immischiare ora ti faccio vedere io…”

“ehi calmatevi ragazzi…”

“e tu che vuoi Neji?”

le urla che poco prima avevano invaso la sala d’attesa si assopirono all’entrata del medico.

Sakura e le ragazze si alzarono con gli occhi lucidi mentre i ragazzi cercarono di mantenere i nervi saldi

“purtroppo le sue condizioni non sono migliorate di molto. Gli abbiamo somministrato una sostanza che dovrebbe del tutto guarirlo ma visto che ancora non è stata testata bisogna tenerlo sott’osservazione e se non avrà effetto entro 6 ore purtroppo dovremmo solo sperare in un miracolo!La sua malattia è stata aggravata a causa della pressione bassa e dell’insufficienza di anticorpi”

“in effetti mi aveva informato che stava vivendo un brutto periodo”

“già dopo la morte di Jiraya non è stato più lo stesso”

“Ragazzi se volete vederlo l’orario delle visite è appena iniziato credo che dopo aver passato una notte qui abbiate il diritto di vederlo”

Il medico si allontano dalla porta che per pochi secondi rimase aperta facendo intravedere il letto dove giaceva il povero Naruto.

La tensione in quella sala si faceva sempre più alta. Ognuno rimaneva lì in silenzio coi propri pensieri nell’attesa che qualcuno si alzasse e sciogliesse quell’interminabile silenzio.

“Vado io”

Sakura con tanto coraggio si alzò e si diresse decisa verso la porta grigia  davanti alla quale molti avevano esitato. Con terrore aprì la porta e la richiuse velocemente dietro di sé.

Questa era la prima volta che faceva una cosa del genere ma ora non poteva più tornare indietro.

Davanti ai suoi occhi si manifestò uno scenario mostruoso:il corpo del suo amico giaceva in quell’esile letto tra le lenzuola che puzzavano di disinfettanti e con al polso un ago conficcato che nutriva il dormiente di quella sostanza che doveva essere la sua salvezza.

I suoi occhi non poterono che gettare via poche lacrime che a lungo aveva trattenuto.

“oh Naruto…quanto tempo abbiamo trascorso insieme”

il suo silenzio venne interrotto dal “tic” della macchina posta vicino al letto

“sigh…è da una vita che ti conosco…da quando eravamo solo dei bambini..ti ricordi?sob…a scuola con il maestro Kakashi mmm quante gliene combinavi…sigh e quando quella volta mi misi a piangere…sob sigh sob perché Sasuke mi aveva mollata al primo appuntamento…sigh sigh…tu eri lì a consolarmi…sob e ora invece…sta succedendo l’inverso o forse mi stai aiutando anche tu…sigh…”

dagli occhi di Naruto scese un’impercettibile lacrima

“Sai ho sempre sperato che un giorno Sasuke mi chiedesse di diventare la sua ragazza ma più i giorni passano più diventa improbabile questo mio sogno…sigh…Naruto tu mi hai amato sin dal principio e scusa ora..sob se..sigh..se sto piangendo mi dispiace!Naruto non lasciarmi sigh sigh Naruto io ho bisogno di te..sob”

Il petto di Sakura stava quasi per scoppiare:non credeva che i suoi sentimenti verso il suo compagno di scuola fossero diventati così profondi e decisi. Di essi era quasi gelosa.

*  *  *  *

“Naruto non so che dire tu hai sempre saputo che queste cose sono una seccatura per me ma ti volevo dire che tu per me sei sempre stato un amico sin dai tempi dell’elementare quando marinavamo la scuola e ci rifugiavamo in palestra!A quei tempi eravamo spensierati felici chi poteva sospettare che ora saremmo giunti a questo punto. Ascolta Naruto…”

Il tono ironico di Shikamaru calò del tutto e la sua espressione si fece immediatamente seria.

“ascoltami tu devi resistere non puoi abbandonarci così ,ricorda che qua tutti ti vogliamo bene. Naruto resisti!”

*  *  *  *

“Razza di testa quadra come hai potuto conciarti così!Cadere giù per un semplice raffreddore!….Naruto tu ce la devi fare!”

Sasuke prese con forza una delle lenzuola.

“Noi due siamo come fratelli anche tu sei rimasto orfano quando ancora eri piccolo perciò devi resistere a maggior ragione!Naruto…non farci soffrire inutilmente!Se è arrivata l’ora di andartene vattene libera le tue ali ma se rimani qui solo per farci soffrire….smettila non è ora di scherzare!”

* * * *

“non avrei mai immaginato di dover piangere per te!Tu lo sai non mi sei mai piaciuto hai illuso sempre di più Hinata sigh…ti ho sempre considerato un rivale……aaaaaaaaaargh”

Kiba avvicinò il pugno al viso di Naruto con una foga capace di stenderlo in quelle condizioni ma poco prima si fermò

“ecco perché non sono mai stato come te ,tu eri diverso e questo Hinata lo sapeva”

“warf warf”

Akamaru che era salito sul letto aveva notato che qualcuno aveva aperto la porta

“Kiba smettila !Se questo era il suo destino noi non possiamo impedirlo”

“ma che cosa dici Neji?”

“un qualcosa che poco tempo fa avrei detto in una condizione del genere!Ecco perché deve resistere fallo almeno per le persone che ami,per tua madre che vorrebbe vederti crescere almeno fallo per lei!”

Intanto Hinata camminava persa nei suoi pensieri tra le vie della città.Da quando stava camminando?Pochi minuti?Ore?Il tempo sembrava che si era fermato come il suo cuore..

Dopo tanto peregrinare Hinata era arrivata nella piazza principale. Al centro di essa si ergeva un imponente orologio. Le lancette si muovevano velocemente negli occhi increduli della povera Hinata.Ogni secondo che passava ,il terrore si manifestava nei suoi occhi,immaginava tutto ciò che sarebbe successo se Naruto fosse morto:le venivano in mente le immagini di quel letto d’ospedale vuoto,la sua casa vuota,la fotografia di sua madre impolverata dai ricordi e dal tempo.

Ma poi gli venne in mente quel bacio quel dolce e tenero bacio datogli in fronte in quell’attimo.

“oh Naruto”

Le ore passavano,il tempo stava per scadere

“scusate ma credo che il tempo sia ormai scaduto. Dottoressa richiami altri due medici  per il controllo”

la porta si aprì e si richiuse velocemente. Quegli furono attimi carichi di tensione.

“Naruto ti prego resisti”

i passi di Hinata rimbombavano per le vie affollate dell’ospedale.

Sakura era attonita e dai suoi occhi cadevano lacrime cristalline come quelle degli altri ragazzi.

Quel corridoio sembrava interminabile…

“Naruto!….cof cof..”

Hinata arrivò col fiato sospeso mentre la porta si riaprì

“ragazzi abbiamo i risultati…”

Il volto del dottore aveva uno sguardo a dir poco inquietante