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Autore: Theresa    08/08/2014    0 recensioni
Gli artigli affondarono nella sua carne fino all'osso prima di ritirarsi.
La vista di Hanabi si annebbiò e le sue forze si prosciugarono.
Il cane lupo la lasciò e corse verso la compagna ma non si fermò, girò e saltò addosso al ragazzo...
Andrè cadde e Asky affondo le sue zanne nel fianco del ragazzo, di nuovo il silenzio fu squarciato da un urlo mentre Hanabi cercava di riprendere il controllo del suo corpo...
...Andrè era a pochi metri da terra all'interno della bestia, la ragazza guardava terrorizzata, incapace di muoversi, incapace di capire cosa fare per salvarlo.
A Dracu basto muovere una mano e lo stregone cominciò a contorcersi e a urlare, persino i suoi contorni sembravano sfasarsi come se ci fosse un interferenza contorni sembravano sfasarsi come se ci fosse un interferenza con l'immagine.
Tornò il silenzio mentre cadeva a terra, si sentì chiaramente il tonfo di quando atterrò.
Hanabi si trascino fino a lui...
premetto che la storia inizia dalla fine dell'anime anche se ho un po' cambiato la trama.
La storia forse non è adatta ai deboli di cuore ma non ne sono sicura, è la prima volta che pubblico.
Genere: Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Death the Kid, Hiro Shimono, Liz Thompson, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Hanabi'
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39 EPILOGO

Era buio, ero nel buio da molto tempo ma il dolore c’era, delle volte era più forte tanto che urlavo anche se dalla mia gola non usciva alcun suono, della volte era sopportabile.
Dovevo essere all’inferno, infondo me lo ero meritata quel posto, azioni buone non ne avevo compiute molte, si avevo salvato Hero ma per una ragione puramente egoistica inoltre ne avevo commessi di peccatti per finire lì e non uscirci mai più.
Il dolore era sempre presente, non sentivo il mio corpo, ero una presenza eterea che provava dolore e basta.
Era buio, pensavo di essere morta ma poi sentii il mio corpo, ogni centimetro della mia palle mi faceva male, capii di non esserlo.
Aprii gli occhi, per quanto tempo erano rimasti chiusi?
La luce che entrava dalla finestra mi accecò.
Li socchiusi per poter mettere a fuoco la stanza .
La riconobbi come la infermeria della Shibusen ma non avevo idea di come ci fossi arrivata e perché mi trovassi in quel luogo, io ero una strega.
Sentii qualcuno stringermi la mano.
Alzai lo sguardo e sorrisi nel vedere Hero, lì affianco a me, con le occhiaia agli occhi che aveva per colpa delle notti insonni che doveva aver passato al mio capezzale.
Cercai di alzarmi ignorando il dolore, come facevo sempre, il dolore non era importante, non in quel momento.
-Hei! Che hai intenzione di fare?- Si allarmò lui, mi posò addosso uno sguardo apprensivo continuando a tenermi la mano.
-Oh, stai zitto!- dissi quasi ridendo.
Lui si alzò dalla sedia indeciso su cosa dovesse fare se prendermi e rimettermi sul letto o lasciarmi fare.
Mi sedetti sul letto con le gambe penzolanti, forse quello che stavo per fare non era la cosa migliore per la mia convalescenza ma sentivo di essere rimasta su quel letto per troppo tempo in più io non facevo mai niente di buono per le mie convalescenze.
Appoggiai i piedi scalzi a terra e mi alzai.
Lui mi guardò a bocca aperta per la sorpresa e per l’orrore nel potermi veder cadere da un momento all’altro.
Sbiancai mentre le forze mi venivano meno e la mia testa cominciò a girare, lui subito mi si avvicinò per sorreggermi.
I suo occhi sempre più preoccupati, erano verdi e malinconici come sempre ma ancora innocenti, erano di un verde chiaro non come i miei verde scuro e pieni di peccati.
Mi chiesi cosa ci facessi con un tipo come lui, con un Pendragon, con una ragazzo dai sani principi e sempre pronto a fare la cosa giusta, io non sapevo nemmeno cosa fosse giusto o sbagliato.
Gli buttai le braccia al collo e lui mi strinse.
-Grazie.- Gli sussurrai.
Lui mi strinse più forte ed io mi sentii al sicuro per la seconda volta dopo tanto tempo avevo trovato una nuova famiglia, lui era la mia famiglia.
Sentimmo la porta aprirsi e ci staccammo sorridendoci.
-Hanabi!-Mi voltai e Liz mi travolse tra le lacrime.
Quando mi lasciò andare mi sedetti non avendo più la forza per restare in piedi, fu strano sentire uscire dalla lebbra della ragazza il mio vero nome ma pensai che mi sarei dovuta abituare.
Poi Liz parlò per una buona mezz’ora raccontandomi tutto quello che era successo, lo scontro suo e di Kid, i racconti di Maka e Black Star.
-Non avrei mai lasciato te e Hero. Siete i miei migliori amici.-
Black Star spalancò la porta urlando seguito dagli altri ragazzi.
Circondarono il mio letto parlando tutti insieme.
-Ragazzi! si è appena svegliata.- Disse Liz esasperata.
Tutti si zittirono ed io sorrisi.
-Grazie Liz, e non lo dico per averli zittiti. In verità ringrazio tutti voi, avete rischiato la vita.- abbassai lo sguardo,avevano rischiato la vita perché io non ero stata abbastanza forte e abbastanza fredda.
-Non sarebbe dovuto accadere, avrei voluto cavarmela da sola. Non volevo coinvolgervi.-
-Tu avresti fatto lo stesso per noi- La risposta venne da Maka.
-Credo di si. Comunque mi dispiace di averti trattata male.- Lo dissi per cortesia, non sopportavo quella ragazza ma avevo un debito con lei.
-Anche a me.-
-Lo sappiamo tutti che tornerete a litigare.- commentò Soul e tutti si misero a ridere.
Io rimasi in silenzio sorridendo chiedendomi come mai ero lì, alla Shibusen, una strega con i miei peccati non avrebbe dovuto essere giustiziata? Uccisa a vista?
Spirit si fiondò nella camera urlando come un forsennato chiedendo come stava sua nipote e perché nessuno lo avesse informato subito del mio risveglio.
Ci fu un enorme abbraccio di gruppo, un abbraccio che quasi mi soffocò.
Mi ritrovai a pensare che coloro che erano stati la mia famiglia ormai non c’erano più, era tutti morti ed io aveva una parte della colpa per ciò che era successo loro, o meglio tutto era colpa mia ed ora non sapevo come potevo comportarmi con quella che sembrava la mia nuova famiglia, forse era meglio per tutti che io me ne andassi, meglio per Hero? Lui mi avrebbe seguito e sarebbe morto nel farlo, forse non potevo andarmene.
Tra non molto sarei dovuta andare dal sommo Shinigami per parlare del mio futuro ma non me ne importava molto, futuro o no era un buon segno che non mi avessero ancora uccisa.
Dopo l’abbraccio di gruppo comparì Stein, mi chiese se potevo alzarmi ad andare da Shinigami ed io ovviamente annuii.
Mi alzai ed Hero e Spirit mi aiutarono a camminare.
Stavamo uscendo dalla stanza quando il dottore si voltò girandosi quella enorme vita nella testa.
-Dovresti nascondere la tua anima. Per ora è meglio non far allarmare gli studenti, sono stati tre settimane con la presenza di una strega ignota a scuola.-
-Deve essere stata dura.-Dissi mentre attivavo lo scudo dell’anima ma in realtà mi faceva divertire pensare agli sguardi tesi che dovevano aver avuto gli alunni.
Passammo per i corridoi vuoti.
Entrai nella camera della morte con Hero ed Spirit mentre gli altri rimanevano fuori.
Il Sommo Shinigami mi stritolò con una abbraccio che mi tolse fiato.
-Master, non riesco a respirare. Non starà cercando di uccidermi?-
Lui mi lasciò andare.
-Non capita spesso di avere una strega che frequenta la shibusen, non lo farei mai.-
-In che senso frequento la Shibusen? Pensavo che al massimo mi avrebbe fatto un salva condotto per non essere uccisa.-
-E’ tutto qua il tuo ottimismo?-
-Si.- Risposi, di ottimismo non ne avevo mai avuto molto.
-Comunque sei un’arma iscritta, una mia studentessa, sempre che ti vada di rimanere e nascondere la tua anima, sai? Spaventa parecchia gente la tua anima.-
-Avrò un salva condotto?-
-Avrai un salvacondotto.-
-Ma è sicuro che mi vuole? Insomma...-
-Non dire cose di cui potresti pentirti. Lo prendo come un si?-
-Certo.- Risposi accennando un sorriso.
-E Hero, sarei contento se riprendessi gli studi.-
-Ne sarei onorato.- Io lo guardai storto, che razza di risposta era quella? Si vedeva che proveniva da una buona famiglia fissata con l'onore.
-Ho una lettera per te.- Si intromise Spirit porgendo una lettera ad Hero.
Lui la prese e se la mise in tasca senza guardarla ma io notai che proveniva dalla sua famiglia, doveva essere successo qualcosa se gli scrivevano.
Uscimmo dalla sala della morte ed Hero mi accompagnò fino al piazzale.
-Andiamo, Hanabi?- Mi chiese sorridendo.
Cominciai a piangere come se tutto quello che avevo passato mi fosse esploso dentro, ricordi compresi.
Lui mi abbracciò mentre io cercavo di riprendermi, mentre cercavo di nascondere la mia stupida debolezza.
-Forza Hanabi, andiamo.- Io ricacciai indietro le lacrime ma non vi riuscivo.
-Smettila di ripetere il mio nome.-
-Mi piace il tuo nome.- Sorrisi con il volto premuto contro il suo petto.
Mi lasciò e fece qualche passo ma vedendo che non lo seguivo si fermò e si voltò verso di me.
Io mi stavo asciugando con stizza gli occhi da quelle ultime lacrime che non volevano andarsene e lui disse l’unica cosa che mi avrebbe fatto sorridere, l’unica cosa giusta da dire in quel momento.
Mi porse la mano mentre sorrideva, e mentre ammiravo il sorriso più bello che avessi mai visto lui disse quelle parole che non sapevo di voler sentire ma che erano tutto ciò di cui avevo bisogno.
-Andiamo a casa.-




Ta ta ta taaa finito!
Prima che mi dimentichi devo ringraziare Namae e jastrilly21 che hanno recensito, grazie davvero :)
E ora passiamo alle cose serie non saprete mai cosa c'è scritto nella lettera, cosa è successo a Lily e come andrà avanti la vita di Hanabi, che sarà ovviamente piena di problemi, perchè non so se pubblicare il seguito.
Insomma mettermi lì a riprendere in mano una cosa che ho scritto un anno fa più o meno è un gran lavoraccio! Anche se è più corta della prima parte.
Comunque se andrò avanti a fine capitolo potrei mettere delle curiosità su Hanabi, la sua famiglia o quella di Hero che non posso scrivere perchè se no non finirei mai.
Grazie davvero di aver letto e spero che vi sia piaciuto fino a qui anche se non ho grandi doti da scrittrice e sarei contenta di sentire qualsiasi critica su questa parte, voglio migliorare :)
take me down to the paradise city
where the grass is green
and the girls are pretty!

Il mio sclero finale :)
 

  
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