Ciaooooooo!!!!!!!!!!Ecco a voi l’ultimo capitolo…Ho scritto un finale un po’ triste e forse un po’ ambiguo, ma siete voi che dovete scoprirlo… perciò lascio immaginare come andranno le cose in futuro…

Buona lettura!!!!!!!!!!!!!!^^

                                                                                                 

 

 

 

 

CAPITOLO 8: MISSIONE COMPIUTA!

 

 

Circa una decina di cadaveri giaceva al suolo inerme, davanti agli occhi di un ragazzo.

La lama della sua spada era intrisa di un liquido verdastro, il sangue degli Oscuri.

Sentì una fitta di dolore al braccio e strinse i denti. Poi ispezionò l’arto destro: sangue mescolato a liquido verde usciva a fiotti. Era troppo debole per curarsi, così si strappò un lembo di tunica e ne avvolse il braccio, legandolo stretto. Cercò di rinfoderare la spada e

si voltò per mettersi a correre in direzione della montagna che si stagliava fiera   all’orizzonte.

Quando vi arrivò, alzò gli occhi al cielo: la luna piena era coperta da nuvole scure.

Appena arrivato in cima scorse una piccola caverna illuminata e vi entrò. Quello che vide lo lasciò senza fiato: il Cristallo di Rocca era sospeso a mezz’aria ed emanava una luce così intensa che si dovette coprire gli occhi con un braccio. Dopo qualche minuto si abituò alla luce e vide una figura inerme al suolo: era proprio Yukiko!

 

  * * *

 

Yukiko aprì gli occhi e un’esplosione di colori l’accolse. Cercò di rammentare cosa era successo prima di trovarsi in quella stanza che riconobbe la sua. Ricordava di essere giunta alla montagna del Cristallo di Rocca e, mentre stava per donare il vigore originale alla sfera, un Oscuro l’ha aggredita e ha mandato in frantumi il Cristallo. Lei gliela aveva fatta pagare e lo aveva ucciso. Poi aveva cercato di ridonare lo stesso il vigore alla sfera, spargendo tre gocce del suo sangue nei resti del Cristallo. Così facendo la sfera si era ricomposta ed era ritornata a brillare più forte che mai. Poi non riusciva a ricordare altro.

Avvertì una mano calda che sfiorava la sua: era suo fratello. Aveva passato tutta la notte al suo capezzale. Yukiko sorrise e gli passò una mano fra i capelli. Lui aprì piano gli occhi:-Sorellina…ti sei svegliata…-. Lei gli sorrise.

Ad un tratto sentì che la porta si apriva lentamente e qualcuno entrò: -Ti sei risvegliata, finalmente!-, disse una voce femminile che conosceva fin troppo bene. -Shitsune…-disse lei in un filo di voce. -Per fortuna hai ripreso conoscenza!Temevo non ti svegliassi più!-, le riferì l’amica. -Cosa è successo?-, chiese debolmente Yukiko. Shitsune stette un attimo in silenzio: -Kosuke ti ha trovata svenuta nella caverna che custodisce il Cristallo e ti ha portata qui. Lui però…-, s’interruppe l’amica adombrandosi. -Però?-, la esortò Yukiko.

-…non c’è l’ha fatta…era ferito gravemente al braccio ed era troppo debole per curarsi…ho cercato di medicarlo ma non c’è stato nulla da fare, la ferita ha fatto infezione e…-, s’interruppe di nuovo scrutando il volto di Yukiko. Shizu le strinse una mano. -Mi dispiace…-, disse ancora Shitsune. Poi si alzò e indugiò alla porta, tornando a guardare l’amica. Vedendo che continuava a guardare fuori dalla finestra, decise di lasciarla sola e chiamò Shizu. Lui si avvicinò alla sorella e le sussurrò: -Non devi sentirti in colpa…Tu hai fatto la cosa giusta e hai salvato la base. Lui si è sacrificato perché tu riuscissi nell’intento. Sarebbe fiero di te, proprio come lo sono io…-, così dicendo si chinò e le diede un bacio sulla fronte. Poi raggiunse Shitsune, lasciandola sola.

Lacrime silenziose scesero lungo le guance della ragazza: “Ho salvato la base ma non sono stata capace di salvare una persona…Non avrei dovuto lasciarlo solo…sono stata una sciocca ed ora lui non c’è più…”, pensò triste.

Se ne stette tutto il giorno a letto, rifiutando i pasti e desiderando solo di stare da sola con il suo dolore. “Ho perso quasi tutte le persone che amavo…Ora mi rimangono solo tre persone: Shizu, Shitsune e la vecchia Chogi che per me è come una seconda nonna…Devo tenermi strette queste persone e difenderle a costo della vita perché sono tutto ciò che mi restano…”, si disse infine, scivolando nel sonno.

 

 

 

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Bene! Spero solo che questo ultimo chappy vi sia piaciuto….fatemi sapere mi raccomando…^^

 

Grazie a chi ha letto e/o commentato!

 

Baci,        

 

giuly ^^