Dopo un po’ chiedo di stare da sola e le ragazze raggiungono gli altri, lasciandomi un bacio sulla guancia.
Decido di fare un giro per la casa. Caspita se James non è ricco sfondato!
La maggior parte dei ragazzi sono tutti brilli e iniziano a pomiciare con le ragazze nelle camere da letto, appoggiati alle pareti, perfino sui divani e sulle poltrone.
Mi allontano schifata. Vado al piano di sopra. Sul corridoio si affacciano una ventina di camere da letto, dalle quali provengono gemiti di piacere e immagino già cosa stanno facendo le persone che le occupano.
“Bleah!”penso.
Continuo a camminare in punta di piedi, e trovo una porta socchiusa. Mi avvicino tanto per curiosità.
Da quel giorno ho capito che la curiosità può far molto, ma molto male.
Due ragazzi: il ragazzo sotto mentre lei sopra con le mani dietro al collo del ragazzo. Sembra che le loro labbra siano state appiccicate con la colla.
Due nomi: Julie e…Logan.
Le lacrime iniziano a scendere silenziose finchè non arrivano i singhiozzi perciò decido di andarmene per non “disturbarli”.
Scendo le scale di corsa, sorpasso la cucina, i ragazzi mi notano e una lacrima scende sul viso di Carlos, che si precipita fuori dalla cucina per fermarmi.
Apro la porta di botto e mi fiondo in strada senza sapere dove vado. Corro fino allo sfinimento. Mi accorgo di essere al parco…quanta strada ho fatto?
Poi mi accascio a terra sbattendo la testa contro lo spigolo di una panchina. Prima di perdere del tutto i sensi sento qualcosa di freddo scivolarmi lungo la tempia sinistra poi chiudo gli occhi.
CARLOS P.O.V.
Corro, corro e corro finchè non perdo le tracce di Katia.
“E’ stato Logan lo so…si sarà portato a letto Julie e Katia li ha visti!”mi dico rabbioso “non avrei dovuto lasciarla da sola!”
Arrivo al parco,ma non la trovo…però qualcosa mi dice che lei è qui.
Girovago nel parco finchè tocco qualcosa con il piede.
Accendo il telefono e lo abbasso e con lo schermo illumino cosa c’è sotto di me…o meglio qualcuno che c’è….Katia!
Sono terrorizzato. Chiamo prima i ragazzi per avvisarli dell’accaduto poi chiamo l’ambulanza, che arriva dopo una mezz’oretta.
Ovviamente vado anch’io con lei, non la lascerò più sola….Avviso i ragazzi e dico di raggiungerci più tardi in ospedale.
Arrivati all’edificio, all’inizio mi lasciano per un po’ fuori dalla stanza dove hanno messo Katia poi mi danno il permesso di entrare.
Prima di entrare l’infermiera che era dentro mi ferma:
“Tranquillo non preoccuparti lei sta bene tra qualche giorno potrà uscire dall’ospedale. Ma… tu sei il suo ragazzo?”
Divento rosso alla domanda ma rispondo fermamente:
“No sono il suo migliore amico. Comunque grazie signora.”
Poco convinta della mia risposta l’infermiera lascia la stanza con un cenno del capo in segno di saluto.
Mi avvicino al letto, prendo una sedia e afferro dolcemente la mano sinistra di Katia che pende dal bordo del letto.
Le tengo per tutto il tempo la mano, è fredda e un brutto pensiero inizia ad affacciarsi nella mia mente, ma lo scaccio immediatamente.
Arrivano i ragazzi compreso Logan che sembra davvero dispiaciuto e ha gli occhi rossi. Non mi importa, gli salto addosso sbraitandogli:
“Guarda! Vedi cosa le hai fatto?”
I ragazzi mi fermano e Logan non fa niente per difendersi.
“Lo so…” mormora poi scoppia a piangere.
Questo mi contagia e lacrime silenziose mi solcano le guance.
Quando rimaniamo da soli io e Katia avviso i suoi genitori così possono venire a trovarla.
KATIA’S P.O.V.
Apro gli occhi al sussurrarmi di parole dolci come il miele nel mio orecchio. Penso che le stia dicendo Logan, scusandosi per quello che ho visto io.
Provo una fitta di dolore nel vedere che non è Logan, ma Carlos. Però sono strafelice di rivederlo!
Appena mi vede sveglia a Carlos si illuminano gli occhi: ma quanto è dolce!
“Ciao Katia”mi sussurra dolcemente.
“Ciao Los” dico con un sorriso.
Ha la faccia stanca e provata, sarà stato sempre con me…ma da quanto tempo dormo?
“Che è successo?” chiedo e mi tocco la testa fasciata ricordandomi del sangue che colava lungo la mia tempia sinistra.
“Sei svenuta e hai battuto la testa allo spigolo di una panchina” mi spiega Carlos. Faccio una smorfia di dolore.
“E Logan?” chiedo cautamente.
“Bè…è venuto almeno un’ora fa, ha visto che dormivi ancora e se n’è andato non voleva disturbarti. E’ molto dispiaciuto, di quello che ti è successo e di quello che hai visto l’altro ieri sera a casa di James”
Quel ricordo  mi fa ancora male.
“Ormai tra noi è finita”dico triste”non posso stare con un ragazzo che si porta a letto un’altra!”
Detto questo Carlos mi abbraccia. Quanto mi mancavano lui e i suoi abbracci!
Dopo giorni che mi sembrano interminabili i dottori mi dimettono dall’ospedale e io posso finalmente tornare a casa.
Appena entro sento le forti braccia di papà intorno al collo e dei singhiozzi di mamma. Li tranquillizzo dicendo che sto bene poi ci abbracciamo. Passo l’intera giornata insieme e ci divertiamo come non abbiamo mai fatto prima.
Mentre siamo seduti sul divano in salotto a guardare un film sento il campanello suonare.
“Vado io! dico alzandomi.
Attraverso di corsa il salotto e vado verso la porta.
La apro e la persona che mi trovo davanti….non l’aspettavo proprio!
 
Ciaooo a tutti rieccomi con il nuovo capitolo spero vi piaccia! Scusate la luuuunga assenza sono stata in vacanza! Lasciatemi qualche recensione please!:D