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Autore: damnlouis    15/08/2014    7 recensioni
Luogo: Oratorio estivo, detto anche CRE (Centro Ricreativo Estivo).
Lei: Alessia Jepsen, occhi verde smeraldo e capelli neri, è solare, creativa, estroversa, orgogliosa (fin troppo), simpatica, sicura di sé, combattiva, determinata, romantica e testarda come un mulo.
Lui: Louis Tomlinson, occhi azzurri cristallini e capelli mori a schiaffo, è divertente, cretino, estroverso, disordinato, estremamente testardo, se ne fotte di cosa pensano gli altri di lui, sincero, orgoglioso, idiota, romantico, buffone e sfacciato.
Messi insieme: litigano in continuazione, eppure c'è una qualche attrazione che li spinge a stuzzicarsi l'uno con l'altra.
Tra litigi, momenti di dolcezza, sfuriate, canzoni traboccanti di sentimenti, scenate di gelosia, sguardi sognanti, baci rubati, coppie che scoppiano, segreti, istinti omicida, sentimenti che vengono a galla, pensieri sessuali e ormoni da tenere sotto controllo; che combineranno i protagonisti?
Entrambi si odiano a morte, ma alla fine della storia sarà ancora così?
Si dice che da odio nasce amore..

Fic Trailer: http://www.youtube.com/watch?v=LzpFf4-aTcE
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Mercoledì 23 giugno 2012

«Veramente volevo dirti che ti amo, ma poi mi è venuto spontaneo baciarti.» dissi, disegnando dei cerchi immaginari sul dorso della mano della sua mano. 
Louis trattenne una risata e mi lasciò un bacio tra i capelli, prima di abbracciarmi, ancora più stretta tra le sue braccia. «Ti amo anche io Ale, dalla prima volta che siamo stati costretti a passare ogni singolo minuto insieme» disse Louis e questa volta cercò le mie labbra per stampargli un bacio sopra. 
«Oh certo mi ami, la mia bellezza non risparmia nessuno» esclamai ridendo e mi sedetti davanti a lui, in modo da poterlo guardare in faccia. 
«Dovrò appenderti un cartello con su scritto: proprietà di Louis Tomlinson, guardare e non toccare bello, è roba mia.» scoppiai a ridere e mi sdraiai sul letto, mentre Louis si sdraiava in parte a me. 
«Dovrò fare la stessa cosa, altrimenti se succede come a Liam e Nicole, le tue ex potrebbero saltarti addosso e stuprarti al posto mio.» 
Louis scoppiò a ridere e mi lasciò un altro bacio a fior di labbra. 
«Eleanor, la mia unica ex, vive a chilometri da qui e non credo che vorrebbe sentire ancora nominare il mio nome. - fece una pausa, come se stesse riflettendo su qualcosa. - Ma torniamo a noi. Quindi tu mi trovi stuprabile? Sapevo di essere bellissimo, ma addirittura stuprabile...» chiese e scoppiò a ridere, buttando la testa all'indietro. 
Sbarrai gli occhi e spalancai la bocca senza far uscire nessun suono, dato che non sapevo cosa dire e in più mi aveva pure beccata. 
«Sto scherzando - disse, appena mi vide rossa come un peperone - Se ti fa stare meglio... Anche tu sei stuprabile» esclamò Louis, poi mi fece l'occhiolino. 
È strano sentirlo dire da un ragazzo, di solito sono le ragazze a dirlo. 
Del tipo: “Oddio gli salterei addosso e lo stuprerei!” Non so se ho reso l'idea. 
«Anzi, meglio ancora: ispiri sesso violento» disse Louis, soffocando una risata. 
Sbarrai gli occhi: perché quelle parole le avevo già sentite? «S-sesso violento?» chiesi, con la voce roca. 
E poi i ricordi mi invasero. “Ale, guarda Louis e dimmi la prima cosa che ti viene in mente” “Mi ispira sesso violento.” 
«Ero ubriaca!» urlai sottovoce, come difesa. 
Louis scoppiò in una fragorosa risata. «Gli ubriachi dicono sempre la verità» disse e subito dopo si alzò dal letto, mentre mi prese il panico. 
Dove sta andando?! Non rimane a dormire? 
«Ma... Non rimani qui a dormire?» chiesi subito dopo, dando voce ai miei pensieri.
Louis si voltò verso di me accigliato, poi sorrise. «Okay, vado su a prendere il mio pigiama e arrivo» disse, prima di correre fuori dalla stanza e chiudere la porta d'ingresso. 
Mi spogliai e misi la mia maglia del pigiama senza i pantaloncini, faceva troppo caldo; poi mi distesi sul letto mentre le palpebre mi si chiudevano dalla stanchezza. 
E così, alla fine mi sono innamorata di Louis. 
Se me lo avessero detto due settimane fa, sarei scoppiata a ridere come una cretina. Ma... Eravamo insieme adesso? Ero la sua ragazza? Lui non ha mai detto che io lo fossi e lui non ha mai parlato di essere il mio ragazzo. Oddio tra poco vado in crisi. 
Con quei pensieri contrastanti tra loro, stavo quasi per addormentarmi, quando due braccia mi circondarono i fianchi e un corpo si distese in parte a me. Subito dopo sorrisi e io e Louis ci addormentammo abbracciati.


«Stanno dormendo insieme?!» una voce urlò esaltata dalla cucina, facendomi sussultare nel letto e costringendomi ad aprire gli occhi. 
Oh no chi cazzo è adesso?! 
«Shh Elena! Così rischi di svegliarli!» esclamò mia sorella di risposta. 
Mi sedetti sul letto, strofinandomi la faccia con l'intento di svegliarmi, ottenendo scarsi risultati. 
Che cretina, ci ha già svegliati. 
Mi alzai dal letto, lasciando un Louis cuccioloso e addormentato abbracciare il cuscino. 
Mi diressi verso la cucina e trovai mia sorella, mia madre e Elena a sghignazzare davanti ad un cellulare. 
«Elena Efron - tossii e la bionda si voltò verso di me - che minchia ci fai qui?!» esclamai, mettendomi le mani sui fianchi e facendo la finta sorpresa. 
Elena si illuminò appena mi vide e mi corse in contro per abbracciarmi... Anzi sarebbe meglio dire: strapazzarmi. 
«Sei sana e non incinta?! Avete fatto sesso?! Com'è Louis a letto?! Dimmi: ce l'ha grosso o piccolo?!» cominciò a sparare domande a raffica, quasi neanche respirava. 
Mia madre curiosa quanto lei e mia sorella che se la rideva. Stronza. 
Ma questa è sana di mente? Un, due barra tre mesetti potrebbe farseli in un manicomio. 
«Eh che cazzo, fammi parlare! - Elena si interrompe, mentre prendevo un profondo respiro - Allora: sì, no, non ne ho la più pallida idea e-» 
«Grosso» mi interruppe una voce maschile. 
Mi voltai e trovai Louis appoggiato allo stipite della porta della camera con tutti i capelli spettinati. 
Oh dio, crepo. 
Si avvicinò a noi e poi mi circondò le spalle con il braccio destro. 
«Ma tanto non te lo faccio vedere, Elena» rispose e fece l'occhiolino ad Elena, la quale alzò gli occhi al cielo con un sorriso. 
«Lo so, sempre meglio tentare, no?» Elena alzò le spalle con non calanche e rise. 
Sbarrai gli occhi e tirai una gomitata nel fianco di Elena, mentre quest'ultima si lamentò. 
«Elena e Louis, restate per colazione?» chiese mia madre esaltandosi. 
Elena e Louis guardarono l'orologio appeso alla parete: erano appena le otto, così annuirono e ci sedemmo tutti a tavola. 
«E quindi state, tipo... Insieme, giusto?» chiese Giulia, con un sorrisetto furbo stampato in faccia. 
Arrossii e guardai Louis, io non sarei stata capace di rispondere. 
Non me lo aveva chiesto, ma ci eravamo baciati. Per me potevamo benissimo essere una coppia, come non esserlo! 
«Certo» rispose Louis, mettendomi un braccio sulle spalle e sorridendo a Giulia. 
«E quando avete intenzione di fare...?» chiese Elena, lasciando in sospeso la domanda, appoggiando i gomiti sul tavolo e incrociando le mani. Sapevo già dove voleva arrivare, ormai pensava solo a quello. 
Questa volta oltre ad arrossire, volevo pure sprofondare sotto il tavolo. 
Louis arrossì e deglutì rumorosamente. 
Tirai un calcio a Elena sotto il tavolo, con un'espressione a dir poco scandalizzata.
Elena si lamentò e si massaggiò la gamba colpita. «Semplice curiosità!» si giustificò lei, mentre faceva smorfie di dolore. 
«Eh, vedi di tenere a freno, non solo la curiosità, ma anche le fantasie perverse che ti frullano nella mente 25 ore su 24» rispose Louis, ancora rosso in volto. 
Elena alzò le mani in segno di difesa, mentre scoppiavamo a ridere.
«E avete intenzione di produrre dei nipotini?» chiese mia madre, arrivando con del the caldo, del latte e del ginseng. Okay se prima stavo morendo di vergogna, adesso mi trovate direttamente nel giardino di casa mia a scavarmi una buca. 
«Mamma!» esclamai, completamente rossa in volto. 
Mia madre alzò le spalle, Giulia scoppiò a ridere con Elena e Louis mi guardò con un sorrisetto malizioso sulle labbra. Alzai un sopracciglio e lo guardai malissimo, incrociando le braccia. 
Ma sti stronzoni si sono messi d'accordo?! 
«Che c'è? Adoro i bambini!» esclamò, poi mi lasciò un bacio veloce sulle labbra e scoppiammo entrambi a ridere. «Comunque adesso è troppo presto, se rimani incinta ti strozzo. 
Ma se il padre è Louis va benissimo!» squittì mia madre, quasi si metteva a saltellare per la stanza e ci mancava solo che ci buttava in camera a produrre un nipotino. 
La fissai e arrossii di botto, un altra volta.
Cioè lei non si fida di me, ma si fida di Louis?! Ah no okay. Mamma stronzona che si fida solo del fidanzato. Pff.
«Mamma! Non ho intenzione di rimanere incinta, punto. Ora possiamo finire la colazione? Grazie!» esclamai, facendo ridere tutti e finimmo di mangiare. 
Poi io e Louis ci andammo a cambiare e uscimmo con Elena per andare in oratorio. 
A metà tragitto, Louis mi prese la mano e intrecciò le dita con le mie, mentre mi sorrideva. 
Sorrisi pure io, mentre le guance mi diventavano leggermente rosse. 
Quando arrivammo in oratorio, tutti, e sottolineo tutti, osservavano me e Louis mano nella mano. 
C'era chi aveva la mascella a terra, chi spalancava gli occhi e ci osservava, chi faceva l'urlo di Munch e chi semplicemente corrucciava la fronte. 
Louis staccò la sua mano dalla mia e mi aprì la porta, facendo passare per prima me e poi Elena, subito dopo ci raggiunse e mise il braccio intorno alle mie spalle. 
Sorrisi: voleva che lo sapessero tutti, voleva che tutti guardassero quanto era felice, ne ero assolutamente certa. Nei tavoli, Zayn alzò la testa e ci osservò insieme a Nicole, completamente sconvolti, Liam, Harry e Karin restarono ammutoliti e con la bocca aperta per la sorpresa, infine Daniela e Niall si esaltarono e saltellavano sul posto, come due bambini al giorno di natale.
Nei tavoli, Zayn alzò la testa e ci osservò insieme a Nicole, completamente sconvolti, Liam, Harry e Karin restarono ammutoliti e con la bocca aperta per la sorpresa, infine Daniela e Niall si esaltarono e saltellavano sul posto, come due bambini al giorno di natale. 
Subito dopo Nicole sorrise debolmente e si alzò e si allontanò velocemente dal tavolo. 
Harry ci osservò tristemente e si alzò dal tavolo, seguendo Nicole. Ma che le prende a Nicole? E Harry mica l'aveva superata? 
«Ora ci raccontate tutto!» esclamò Zayn e tutti ci trascinarono al tavolo per farci parlare.

Nicole’s mind

Lo so. Lo so perfettamente che non dovrei essere nello sgabuzzino a piangere come una deficiente. Dovrei essere felice per Alessia e Louis e invece eccomi qua, ad essere quasi invidiosa della loro relazione, perché so che Louis non tradirebbe mai Alessia. 
Liam invece mi ha tradita. 
Mi asciugai le lacrime e tirai un lungo sospiro. Dovevo cercare di calmarmi e respirare profondamente. Poi sentii qualcuno che aprì la porta e si sedette in parte a me e cercai di sistemarmi e di rendermi presentabile. Anche se ormai tutto il trucco era colato sulle guance. 
«Che cos’hai?» mi chiese una voce roca, profonda ed inconfondibile. 
Harry chi altri sennò?
«Niente.» risposi fredda e il riccio in parte a me scosse la testa con veemenza. 
«E “niente” ti fa stare così male da piangere?» Harry raccolse una lacrima che mi stava giusto per scendere e poi mi sorrise. Alzai lo sguardo e feci un mezzo sorriso forzato, poi di slancio lo abbracciai.

Harry’s mind 

Fece un mezzo sorriso tirato e poi si buttò tra le mie braccia. All’inizio rimasi sorpreso dal suo gesto, poi ricambiai l’abbraccio e la strinsi al mio petto, coccolandola leggermente. 
Ma che sto facendo? 
Nicole poi si staccò da me lentamente e si asciugò le lacrime. 
Quando alzò lo sguardo per guardarmi negli occhi, il mio cuore perse un battito. 
Il suo sguardo era magnetico, non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso. 
Rettifico: che mi sta succedendo? 
«Liam mi ha tradita.» disse all’improvviso e cominciò a guardare altrove, come in imbarazzo. 
«Liam? Liam Payne? Quel Liam che conosco?” chiesi sconvolto, prendendole il viso tra le mani. 
Nicole alzò gli occhi al cielo. 
«Noo. Parlo di Liam James Payne che lavora nel bar di suo padre il fine settimana e che ha 19 anni» rispose lei ironica, incrociando le braccia e io corrucciai la fronte. 
«Ma allora parliamo della stessa persona!»
«Ehh banana, Harry!» Okay mi stava letteralmente prendendo per il culo. 
La guardai e non potei fare a meno di sorridere per la sua strafottenza.

Alessia's mind

Ok, chi aveva dato il permesso a questi curiosoni di fare domande a ruota libera? Non ne posso più!
Mi limitai a sorridere sperando che la finiscano, ma anzi, sembrano ancora più invogliati a sapere tutti i particolari.
Louis sembrò molto orgoglioso di sé e rispondere a tutti senza problemi.
Bravi, andate da lui a fare l'interrogatorio.
La folla andò a riunirsi attorno a Louis e io tirai un sospiro di sollievo.
Che ve ne fotte di cosa ho fatto con Louis e come ci siamo messi insieme, io non vengo mica a chiederlo a voi.
«Allora Louis, lo farete presto vero?» gli chiede ad un certo punto Zayn.
«Ovvio ovvio» rispose Louis sicuro di sé.
Ma che minchia racconta? Un attimo, e se lo volesse fare davvero? Elena! Dove cazzo sta?
Mi guardai in giro cercando la mia amica ma si era come volatilizzata.
Perfetto, quando serve non c'è mai. Adesso a chi chiedo di accompagnarmi a comprare i preservativi?
Mi alzai in piedi e cominciai a girovagare per tutto l'oratorio alla sua ricerca.
Nessuno notò che me ne stavo andando, erano tutti impegnati a stare ad ascoltare Louis e tutte le cazzate galattiche che stava raccontando per stupire ed interessare il suo pubblico di civette.
Almeno ha detto che non abbiamo scopato.
Maschi. Finché sono con la propria ragazza sono docili e paurosi, poi quando si trovano nel loro gruppo di amici minchioni si sentono i più forti e saputelli.

Elena's mind
Alessia e Louis erano troppo presi a rispondere alle domande, nessuno si era accorto che mi ero allontanata per cercare Harry e Nicole.
Perché lui le era andato subito dietro? Coincidenza? Non credo. Qualcosa mi aveva spinto a seguirli, non so bene cosa ma mi è venuto spontaneo. Gelosia forse? Chi? Io gelosa di Harry? Non stavamo nemmeno insieme! Eravamo scopamici.. possibile che quella parola continuava a tornarmi in mente? Mi dava fastidio pensarlo. Avevo fatto sesso con Harry solo perché è il più figo della zona? Insomma, doveva esserci un motivo più sensato.
Volevo perdere la verginità? Ok, ma perché? E soprattutto, perché Louis non se li tiene per se certi commenti.
Mi fermai un attimo per cercare di capire dove andare.
Ecco, li ho persi di vista.
Cominciai a girovagare a caso finché finalmente sentii delle voci provenire dallo sgabuzzino.
Mi avvicinai ed accostai un orecchio alla porta chiusa per sentire qualcosa di più.
Qualche risata, parole dolci di conforto, che stava succedendo?
«Lo hai lasciato?» chiese Harry ad un certo punto.
Chi?
«Sì, più o meno. Gli ho fatto una scenata e me ne sono andata»
«Come l'ha presa?»
«Non gli ho fatto aprir bocca, sembrava stupito»
«Quindi sei single?»
«Sì»
Harry dove vuoi arrivare?
«Bene» disse.
«E tu ed Elena? State insieme?» chiese.
Il mio respiro si bloccò.
Ci pensò un po' su.
Rispondi cazzo!
«No»
Mi sentii mancare. Allora Louis aveva ragione.
«Ma voi avete..»
«Sì, ma non c'è niente tra noi. Lo facciamo per divertimento, senza amore»
Non prova un cazzo per te Elena! Sei solo il suo giocattolo.
Zitta vocina minchiona! Chi ti ha chiesto il parere?
Dovevo farti aprire gli occhi.
Perché la verità fa così male?
«Anche lei la pensa così?»
«Certo, non mi ha mai detto che vuole avere una relazione più seria»
E dovevo chiedertelo io?
«Capisco.. quindi sei libero, cioè puoi andare con altre?»
«Sì»
No che non puoi coglione! Tu scopi con me e basta!
«Elena che ci fai attaccata alla porta?» mi chiese Liam comparendo all'improvviso.
«Ecco.. io..» dissi allontanandomi dalla porta.
«Elena?» chiese Harry uscendo dallo sgabuzzino mentre mi guardava con aria stupita, quasi colpevole.
«Liam?» chiese inviperita Nicole uscendo a passo di carica.
Oh cazzo qui si mette male.
«Che ci fate voi qui?» chiese e mi guardò in malo modo.
No allora, precisiamo che io non ho fatto niente a parte origliare.
«Sono arrivato adesso» sbottò lui.
«Piuttosto voi due che ci facevate chiusi lì dentro?» chiese Liam indicando Nicole ed Harry.
«Chiacchieravamo» disse Harry facendo le spallucce per rilassare la tensione creatasi.
«E di cosa?» chiese Liam sospettoso.
«Non sono affari tuoi! Noi non siamo più una coppia, lasciami in pace!» urlò Nicole.
Nicole è pericolosa quando si arrabbia.
Indietreggiai di qualche passo.
«Mi puoi spiegare il motivo?» alzò la voce Liam.
Liam che alza la voce, questa sì che è una novità.
«Mi hai tradito coglione! Con quella troia di Danielle!»
«Che cosa? Io non.. è stata lei a.. te l'ho già spiegato come stanno le cose! Non è stata colpa mia, devi credermi!» urlò Liam, disperato.
«Certo, come no! Però non mi sembravi molto contrario a quel bacio!» rispose Nicole incazzata come pochi.
«I-io.. Nicole, Danielle non conta niente per me» sospirò Liam infine.
Mi sentii improvvisamente di troppo ed anche Harry sembrava percepirlo.
«Pure io non conto niente per te!» gridò Nicole e se ne andò infuriata seguita da Liam.
No, non lasciatemi qui da sola con Harry.
«Come stai?» mi chiese d'un tratto il riccio.
Ah adesso mi chiedi pure come sto?!
«B-bene» risposi stupita per la domanda.
Di solito non mi chiedeva mai come sto, passava subito all'azione.
«Hai sentito tutto vero?» mi domandò accennando un sorriso per poi tornare subito serio. Sembrava un sorriso nervoso, forzato.
«Già» risposi sospirando.
Non disse altro e fece per andarsene.
«Ti piace Nicole?» chiesi facendolo fermare di colpo.
Si girò verso di me ed aprì la bocca per rispondere ma non ne uscì alcun suono.
Accennai un sì con la testa e me ne andai.
«Io..» iniziò a dire, ma lo interruppi subito.
«Ciao Styles» dissi e me ne andai velocemente via.
Tornai al tavolo dove erano seduti Louis e gli altri ma erano tutti spariti.
Oh perfetto.
Mi voltai e presi a cercarli per l'oratorio finché mi trovai davanti Alessia.
«Finalmente ti ho trovato!» disse saltellando allegramente.
Va beeeeene.
«Mi serve il tuo sostegno morale» disse prendendomi per un braccio e trascinandomi non so dove.
«Scusa?» chiesi confusa.
«Devi venire in farmacia con me»
«Come?»

Alessia's mind
«Devi venire in farmacia con me»
«Come?»
Come sarebbe a dire come? Volando?
«A piedi, come se no?»
«Cretina! Intendevo che non avevo capito! Spiegati, che andiamo in farmacia a fare?» chiese Elena, non capendo il motivo.
Ma spiegati tu!
«Argomento preservativi» sbottai arrossendo.
«E non puoi chiedere a me?»
«Non devo chiedere, devo comprare»
«Mi scusi allora»
Arrivammo di fronte alla farmacia e mi fermai davanti ad ammirarla e mi sentii improvvisamente diventare piccola piccola e impotente.
«Entri tu, vero?» dissi ad Elena che mi stava fissando stranita.
«Che cosa? Io non ci entro a chiedere preservativi»
«Muoviti! Non ti mangiano»
«Oh sì invece, mi guarderanno male pensando a chissà cosa»
«Infatti i preservativi servono per scopare scusa a che vuoi che pensino se no? A una festa di compleanno? Per cosa li vuoi usare? Li gonfi e distribuisci palloncini? È ovvio che ti guarderanno male»
Ok, che cazzo avevo detto?
Una delle tue solite cazzate.
Zitta voce minchioide.
Elena mi guardava allibita e con la bocca aperta pensierosa.
Tornai a guardare la farmacia e la gente che entrava e usciva da quella stupida porta.
«Però non sarebbe una brutta idea» disse la mia amica di punto in bianco.
«Cosa?»
«I palloncini» disse tranquillamente.
Perché? Perché me la sono portata dietro?
«Entra e stai zitta» dissi e cominciai a spingerla verso la porta.
«Ma sei stata tu a..» si mise a ridere.
«Sssstt»
Entrammo e ci mettemmo in fila.
«Guarda i preservativi sono lì» mi disse indicandomi uno scaffale apposito.
Mi avvicinai e diedi un'occhiata.
Allora.. questo è sottile, questo è spesso, questo colorato, quello aromatizzato, l'altro senza lattice, quell'altro ancora ritardante, quello anatomico, poi questo è stimolante, l'altro è classico..
«Questo!» urlò Elena facendomi prendere un colpo.
Mi guardai in giro e noto che tutti, e sottolineo tutti, i presenti nella farmacia ci stavano fissando in modo alquanto sconvolto.
«Che cazzo vuoi?» sbottai paonazza dall'imbarazzo.
«Questi fluo sembrano stupendi»
«Fluo?»
Esistono pure quelli fluo?
«Certo! Guarda, si illuminano al buio, che figata!»
«No grazie» dissi a denti stretti.
Perché non capisci di abbassare la voce?
«Su insomma, sono carinissimi»
No.
«Non li voglio»
«Quelli aromatizzati? Ci sono diversi gusti»
«No, voglio qualcosa di normale, niente di strano e stravagante»
«Ci sono quelli classici» disse senza molto entusiasmo.
Ne prese una confezione e me la mise in mano.
Glieli restituì schifata.
«Non mordono mica» rise lei divertita dalla mia reazione.
«Sì ok, ma tieni tu»
«Non ti ci vedo a scopare. Scusa quando deve mettertelo dentro che fai? Gli chiedi di disinfettarselo per bene prima?»
«Elena Efron!»
«Oh insomma, prendine uno a caso!»
«Voglio quelli normali!» alzai la voce pure io.
«E allora prendi quelli classici ma sono scomodi!»
«E allora quali prendo?»
«Quelli anatomici! Ma se ha il cazzo troppo grosso e lungo non vanno bene!»
«Cosa ne so io se lo ha grosso, lungo, largo, stretto, paffuto, piccolo?»
«Bhé fagli una sega»
«Non voglio fargli una sega!»
«Allora digli di fartelo vedere! Insomma, vieni a comprare dei preservativi e non sai neanche come ce l'ha?»
«Ma vuoi abbassare la voce?»
«Anche tu stai urlando e solo per degli stupidi preservativi! Prendi quelli aromatici per il sesso orale allora!»
«Che schifo! Non voglio succhiarglielo!»
«Ma si può almeno sapere con chi devi farlo?»
«Con Louis! Con chi sennò?»
«Ma vi siete appena messi insieme!»
«E allora? Tu non sei fidanzata con Harry!»
«Ragazze vi serve qualcosa?» ci chiese la farmacista avvicinandosi a noi sorridendo.
«No, grazie» disse Elena.
«Sì, noi vorremmo..»
«Lei vorrebbe» mi corresse Elena indicandomi.
«Io vorrei» dissi io irritata «Una confezione di preservativi ma non saprei quale scegliere»
«Bhé su ogni confezione sono scritte tutte le informazioni in base al tipo i preservativo che scegliete»
«Che sceglie» precisò ancora Elena.
Appena esco la picchio.
«C'è anche un distributore automatico fuori dalla farmacia» ci informò.
Cosa?
«Sì, l'ho visto» disse Elena.
Ripeto: cosa?
«Io no» dissi.
«Fuori da ogni farmaci ce n'è uno» mi informò Elena.
«E non potevi dirmelo prima?» sbraitai.
«Ma hai voluto tanto entrare..»
«Oh vieni con me»
Uscimmo salutando e ringraziando la farmacista dopo aver dato spettacolo e trovai quel cazzo di distributore.
«Quale prendo?»
«Io non ti dico più niente, arrangiati»
Sbuffai e comprai quelli classici.
Tornammo velocemente in oratorio, avevamo perso anche troppo tempo.
«Dove eravate finite?» ci chiese Louis con le braccia incrociate spuntando davanti a noi mentre entravamo.
«Farmacia» disse Elena volatilizzandosi.
Idiota torna subito qui!
«Farmacia? Chi si è fatto male?» chiese lui cominciando a preoccuparsi.
«Nessuno»
«Allora perché..»
«Nulla, hai finito di dare spiegazioni ai nostri amici?» chiesi cominciando a camminare.
«Sì, ma che hai in mano?»
«Niente!»
«Fammi vedere!»
«Non è niente»
«Cos'hai comprato?»
«Niente» cominciai a correre e lui mi inseguì.
«Presa» mi circondò con le sue braccia muscolose e mi portò di peso in un angolino appartato.
Si sedette a terra con le gambe incrociate e mi fece sedere in mezzo alle sue gambe.
Mi prese la scatola appena comprata dalle mani.
«Preservativi?» disse stupito.
«Sì.. ho sentito che lo volevi fare»
«Quando ho detto..»
«Ai ragazzi. “Lo farete presto vero?” E tu: “Certo”»
Mi guardò con la bocca aperta e gli occhi socchiusi mentre cercava di ricordarsi la scena. Poi scoppiò a ridere.
«Ma io scherzavo»
«Che cosa?» dissi arrabbiata. Avevo fatto una figura di merda colossale per niente?
«Sì, ammetto di aver gonfiato un po' le cose mentre parlavo»
«Un po'?»
«Un po' tanto» ammise sorridendo.
«Sei un cretino» dissi ridendo.
«Perché?»
«Perché hai raccontato un sacco di balle e io adesso ho qui dei preservativi che non possiamo usare»
«E chi ti ha detto che non li possiamo usare?» mi fece l'occhiolino.
Oh cazzo.
Arrossii di colpo mentre lo guardavo in quegli occhi azzurri stupendi che sembravano pieni di passione.
«Questi, me li tengo io» rise e se li mise in tasca.
Come gli ci stanno in tasca?
«E che te ne fai?»
«Li metterò sul mio comodino, così quando verrai a trovarmi saranno già lì pronti» disse sorridendomi in modo pervertito.
«E così tua madre avrà il suo tanto atteso nipotino» rise felice.
«Ma col preservativo non..»
«E chi ha detto che li dobbiamo per forza usare?»
Oh porca merda, no, fermatelo, questo mi potrebbe scopare seduta stante.
Louis mi cinse la vita con le sue braccia ed appoggiò le labbra sulle mie, poi le nostre lingue iniziarono a girare vorticosamente.
Ok, forse potrei cedere.




____Autrice____

Okay. HAHHAHAHA
*Schiva le patate, i pomodori, le lattughe, le banane (?) e le angurie (?!)*
Lo so, lo so. Non aggiorno da tipo credo otto mesi. Faccio schifo. Sul serio.
Volevo ringraziare Elena perché metà capitolo lo ha scritto lei e io non voglio per niente prendermi il merito per qualcosa che per metà non ho scritto io. Davvero un ringraziamento speciale va solo a lei, anche perché la parte che ha scritto lei fa morire HAHAHAHAHAHA
Io spero davvero che mi perdonerete perché io vi voglio bene, uhm. AHHAHAHHA 
E così niente Harry va a consolare Nicole e sbabam colpo di fulmine.
Ahha si fa pena come capitolo (solo l'inizio, da metà in poi fa morire perché lo ha scritto la mia elenuccia uhm). HAHAHAHHA 
Cioè boh sto concludendo davvero la mia prima ff pubblicata su efp?! No davvero adesso piango. 
Ringrazio vivamente tutte le ragazze che hanno seguito questa storia, credo che farò un epilogo decente HAHAHAHHAHA 
Oks vi saluto anche perché non so nemmeno se riuscirò a pubblicare dato che internet qui fa letteralmente schifo.
Vabbuò ciao AHHAHAHA vi lovvo❤️
   
 
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