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Autore: Restart    16/08/2014    3 recensioni
James aveva (quasi) diciassette anni. E diciassette lividi, tra addome e braccia e gambe. Il Quiddich a volte era doloroso. Ma il Quiddich era la sua vita. Lui era il cercatore dei Grifondoro. Come suo nonno James e suo padre Harry. Suo padre. Lo ammirava così tanto, ma era difficile sostenere il peso di un padre che si chiama Harry Potter: il bambino sopravvissuto, il Salvatore del mondo magico, bla bla bla.
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Alexandra aveva altro a cui pensare. Seguiva attentamente la lezione. Quell'anno c'erano i M.A.G.O. e lei doveva essere pronta. Nessuno sapeva cosa celava sotto la sua veste da secchiona. Nessuno doveva sapere del suo doloroso passato. Lei affogava il suo dolore nello studio, a volte forsennato.
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-Quindi vorresti dire che il bambino, un bambino di sette mesi, può riportare ad una guerra magica?- chiese sarcastica Ginny.
-Non ora, ovviamente. In un futuro non troppo lontano. James non sa niente. Però la profezia che dice Hermione?- chiese Harry all'amica.
-Non posso prenderla. Non è proprio una profezia è più una maledizione. Quel bambino è stato maledetto quasi cento anni fa. Nessuno può sentire cosa dice quella "profezia-maledizione" se non Alexandra
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, Lily/Scorpius, Ron/Hermione, Sirius/Lily, Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nuova generazione
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Harry tolse la testa dal pensatoio e si massaggiò le palpebre stanche. Sua moglie Ginny lo stava fissando dalla poltrona verde smeraldo con una tazza di the bollente in mano. Gli chiese sorridendo se voleva del the e lui annuì. Doveva riposarsi. Aveva passato un pomeriggio intero a guardare nel passato e ora gli serviva un po' di relax. Si accomodò accanto a Ginny e si portò la tazza alla bocca, senza però bere un sorso. 
-Hai finito il pomeriggio di immersioni?- chiese sarcastica Ginevra. Il marito mosse la testa in segno di assenso. Da quando si erano sposati ogni tanto a Harry accadeva di chiudersi nel pensatoio a giornate. E questo accadeva ancora più frequentemente dopo la nascita dei bambini. A volte le sembrava che a Harry infastidissero le voci di James Sirius e di suo fratello Albus Severus. E peggio ancora forse i lunghi monologhi di Lily Luna. Ormai, però, quei tempi erano passati e i ragazzi frequentavano Hogwarts, e in casa regnava spesso il silenzio. Ma Harry si chiudeva sempre più in se stesso. I baci tra di loro erano sempre più scarsi e il sesso ancora di più.  E questo preoccupava Ginny. Aveva paura che Harry potesse cadere in depressione. 
-Con oggi ho terminato veramente tutto il ciclo- disse Harry, sorprendendo la moglie.
-Cosa?- chiese lei
-Cioè penso di aver finito i pensieri da analizzare e che ora tutto può diventare come prima- rispose lui semplicemente. Ginny, non poté fare a meno di avvicinarsi al marito e lasciargli un dolce bacio sulle labbra. Ora poteva veramente godersi il suo Harry. 
-Lily mi ha scritto stamattina. Ha detto che Scorpius le sta dedicando alcune attenzioni di troppo- Disse la donna con un sorriso malizioso stampato in viso. Harry si voltò di scatto a quelle parole. La sua bambina non poteva mettersi con un ragazzo. Né tantomeno con quel ragazzo. Non avrebbe sopportato un Malfoy in famiglia. Nonostante Scorpius fosse diverso dal padre e fosse anche amico di Albus, non poteva essere imparentato con un Malfoy
-Non è possibile!- disse lui
-Calmati Harry. È bene che tu metta da parte le rivalità e che tu rispetti tua figlia e che tu gli dia degli spazi. Prima o poi Lily dovrà comunque sposarsi- rispose tranquilla Ginny. A quelle parole, però Harry si irrigidì. Non permetterà che sua figlia si sposi. 
-Lily non si sposerà con nessuno- disse brusco, ma la moglie scoppiò a ridere. 
-Succederà. Anche io non voglio questo per James e Albus, ma so che prima o poi succederà. Ah per poco non dimenticavo. È arrivata una busta per te- così dicendo gli consegno la busta. Nel cartoncino, scritto con un'impeccabile calligrafia c'era
   Ai signori Harry e Ginevra Potter  siete invitati al matrimonio di Teddy Lupin e Victoire Weasley che si svolgerà il giorno 24 Dicembre nel giardino della Tana. È gradita la risposta a quest' indirizzo. 
Saluti,                            
 Victoire
PS ; sono invitati anche James Sirius, Albus Severus e Lily Luna Potter

Il sorriso che era apparso sul volto di Harry era un sorriso di amarezza, misto a tristezza. Ora il suo figlioccio si sposava. L'ha sempre considerato il quarto figlio e ora si sposava. Però sentiva anche una grande gioia dentro di sé. A Ginny le si spalancarono gli occhi a quelle parole. Una forte felicita la pervase. Non vedeva l'ora. Aveva sempre amato i matrimoni. E poi era una scusa perfetta per andare a comprare un vestito nuovo. Sia per lei che per Lily. 

A Hogwarts nel dormitorio del quinto anno di Grifondoro Lily stava sfogliando una rivista, a pancia in giu sul l'enorme letto. Quel pomeriggio aveva un'ora di buco tra le ore di Pozioni e Incantesimi. Non aveva voglia di andare fuori a spettegolare con le sue compagne. Il più delle volte parlavano  di quanto fossero belli lei e Scorpius insieme. Oggi non ce la faceva. Pochi istanti dopo arrivò il suo gufo, per consegnarle una lettera. L'invito al matrimonio di Teddy e Victoire. Me lo immaginavo. Pensò. Ormai erano quattro anni che stavano insieme. Era l'ora. Sono così dolci insieme. Pensò subito a sua madre e a quanto fosse elettrizzata all'idea. Anche lei lo era. Vestito nuovo, scarpe nuove. Anzi, damigella. Si, sicuramente sarebbe stata una damigella. Prese la borsa e si avviò verso l'aula di incantesimi. Era un'ora condivisa con Serpeverde. Mentre scendeva le scale andò incontro a un Scorpius appena tornato  dagli allenamenti di Quiddich. 
-Lily!-
-Hey! Senti devo scappare ma ti devo fare una domanda veloce. Verresti con me al matrimonio di mia cugina Victoire?-
-Certo. Quando e dove?-
-Il 24 dicembre alla Tana. Ora devo andare, ciao amore- e gli lasciò un veloce bacio sulle labbra. Quell'ora di incantesimi non fu tanto male.
~
 Albus era sempre l'ultimo ad uscire dall'aula di erbologia. Si fermava a discutere col professor Paciock. Quella mattina però si erano dilungati troppo ed entrambi arrivarono in ritardo al pranzo. Mentre si gustava il dessert il suo gufo gli consegnò l'invito al matrimonio di Teddy e Victoire. Albus sorrise. Teddy era il suo secondo fratello, ma a volte si sentiva imparentato di più con lui che con James. Ma un'ombra di tristezza invase il suo volto. Teddy sarebbe appartenuto a sua cugina. Che tra l'altro non gli stava neanche simpatica. Scorpius si sporse verso di lui per leggere. E poi si concentrò di nuovo sul suo budino al cioccolato. Severus inclinò la testa per vedere cosa stesse facendo Alice. Appena lei lo guardo gli sorrise e lui le fece segno di uscire, per parlare. Lei si alzò scusandosi alle amiche Grifondoro, tra cui Luna e insieme si diressero verso l'ingresso della scuola. 
-Ciao Albus- disse lei con voce melodiosa. 
-Alice. Ho una domanda importante da farti-
-Oh Al non sono ancora pronta per sposarmi- disse lei con sarcasmo. Entrambi risero. Poi Albus riprese la parola
-Vuoi venire il 24/12 alla Tana al matrimonio di mia cugina Victoire, con me?- chiese con voce leggermente supplichevole.
-Ma certo!- rispose lei. Albus ora poteva essere tranquillo.
~
James aveva (quasi) diciassette anni. E diciassette lividi, tra addome e braccia e gambe. Il Quiddich a volte era doloroso. Ma il Quiddich era la sua vita. Lui era il cercatore dei Grifondoro. Come suo nonno James e suo padre Harry. Suo padre. Lo ammirava così tanto, ma era difficile sostenere il peso di un padre che si chiama Harry Potter: il bambino sopravvissuto, il Salvatore del mondo magico, bla bla bla. Quando poi sei anche il figlio ribelle, che va bene solo nel Quiddich, ti senti ancora più distruttivo. Ebbene si. Lily, è la cocca di papà. Albus il genio, il Serpeverde. James il confusionario, lo strafottente. Suo padre gli diceva che rappresentava al meglio i suoi due nomi, che tra parentesi ha sempre amato. James Sirius. Suo nonno e il suo miglior amico, nonché padrino di suo padre. A quanto visto nel pensatoio di suo padre, lui assomiglia molto ad entrambi. Solo che poi suo nonno trovò la sua Lily, alla sua età. Lui sta ancora aspettando. Si rinfilò la camicia stropicciata e la cravatta rossa e oro e si diresse verso i sotterranei per la lezione di Pozioni. Poco prima di uscire la sua civetta, Edvige, planò sul suo letto. Aveva l'invito per il matrimonio di Victoire. Perfetto. Ora doveva trovare l'accompagnatrice. Sperava solo che Dominique fosse libera

--SPAZIO AUTRICE-- Ho amato la saga di Harry Potter per questo ho provato a scrivere questa FF. Scusatemi tanto per il nome della civetta di James, ma ho pensato che fosse un gesto di affetto e ammirazione di James verso il padre. Mi piacerebbe sapere che cosa ne pensate della storia. Vi prego recensite!--
   
 
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