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Autore: JioCullen98    17/08/2014    4 recensioni
Li dove finisce il mondo.
Li dove regna il silenzio.
Li dove giacciono le anime stanche.
Li affronteremo il nostro ultimo nemico.
La morte.
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Emmett/Rosalie
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
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~~I custodii
Li dove finisce il mondo.
Li dove regna il silenzio.
Li dove giacciono le anime stanche.
Li affronteremo il nostro ultimo nemico.
La morte.

Come al solito la nostra Bellina è depressa per l'abbandono del suo Edward e cerca di liberarsi di quel dolore che la sta affliggendo. Decide così di gettarsi dalla scogliera, riuscirà nel suo intento oppure forze di cui anche lei ignora l'esistenza interverranno per salvarle la vita?


Pov. Bella

Perché? Edward perché? Perché mi avevi lasciato da sola?
Dicevi di amarmi. Che ero tutto per te, che ero tutto il tuo mondo e poi mi hai lasciato.
Mi hai abbandonato. Mi avete abbandonato tutti. Vi consideravo la mia famiglia.
Carlisle e Esme i miei genitori, Alice,Emmet, Japer e Rosalie i miei fratelli. E tu il centro del mio mondo. Ma tu te ne eri andato ed io ero rimasta sola. E tutti quelli intorno a me soffrivano con me.
Ma è per il mio adorato papà che mi dispiaceva di più. Lui non meritava di soffrire cosi per me anzi meritava di essere felice. Perciò avevo pensato di prendere in considerazione l'idea di andare a vivere con mia madre. Lontano da qui. Lontano da te. Ma anche solo il pensiero di abbandonare Forks e tutti i ricordi che ho qui (ricordi di te, di noi) mi fece soffrire ancora di più. Allo stesso tempo però non potevo più rimanere a Forks. In mezzo al compatimento e alla pietà di tutti quelli che mi circondavano e che mi rivolgevano sguardi impietositi non appena mi fissavano. In mezzo alle male lingue. No, non potevo più farlo. Dovevo mettere la parola fine a tutto quel dolore.
Perciò fu cosi che una mattina mi svegliai di buona lena anche se era domenica.
Scesi di sotto e preparai la colazione per me e mio padre. Una volta pronta la servii in tavola conscia che lui si sarebbe svegliato a breve. Infatti pochi secondi dopo lo sentii alzarsi e scendere di sotto. Si fermo sulla soglia della porta, era scioccato. Ma potevo capirlo erano settimane ormai che mi aggiravo come un fantasma e che appena potevo mi chiudevo in camera mia soffrendo in silenzio e dando sfogo al mio dolore.
-Buon giorno papà.- cerco di riprendersi dallo stupore e si avvicino
-Buon giorno tesoro. Come mai sveglia a quest'ora di domenica?-
-Niente, è che oggi volevo risistemare un po' la casa cosi ho pensato di alzarmi prima. Tutto qui. Tu stavi uscendo?- sembrava un po' imbarazzato, forse non voleva lasciarmi da sola
-Dovrei andare a pesca con Billy. Ti dispiace?-
-No, certo che non mi dispiace anzi divertiti.- mi apparve più sollevato dopo questa mia affermazione
-Bene allora io vado.- si alzò dalla sedia dopo aver finito il suo caffè e si avviò alla porta
-Certo ciao papà.-
Appena fu uscito anche io mi alzai lavai tutto e cominciai a pulire in giro. Se non l'avessi saputo non avrei detto che quella era casa mia perché anche se negli ultimi tempi non ero stata particolarmente attenta evidentemente Charlie era stato più attento nell'ultimo periodo meglio cosi.
Alla fine terminai verso l'ora di pranzo ma non avevo molta fame. Cosi andai a fare una doccia e mi cambiai. Quando scesi al piano di sotto e mi guardai intorno notai un blocco degli appunti sul tavolo della cucina. Mi avvicinai molto lentamente e ne strappai uno. Presi una penna e scrissi le uniche parole che mi vennero in mente in quel momento: “Perdonatemi vi prego. E sappiate che vi voglio bene. A tutti voi.” mi avvicinai al frigorifero e con una calamita ve lo applicai.
Poi mi diressi verso l'uscita, presi una giacca e uscii.
Salii sulla mia auto e mi diressi senza fretta verso il bosco. Andavo piano, molto piano.
Ma ad un certo punto arrivai comunque a destinazione. Non mi ero neanche accorta che avesse cominciato a piovere. Perciò fuori dall'abitacolo era buoi pesto. Normale amministrazione per Forcks. Scesi dall'auto e mi diressi verso la scogliera. Mi avvicinai lentamente e guardai di sotto.
Li dove le onde si infrangevano sugli scogli. Guardai il cielo e le nuvole da cui intanto la pioggia cadeva e si abbatteva su di me.
Ero li,in cima al mondo, e aspettavo di essere accolta nell'abbraccio dell'oceano. Ma prima volevo godere ancora un po' di quella bella sensazione.
Solo che ad un certo punto sentii uno strano rumore dal bosco dietro di me. Mi voltai ma persi l'equilibrio e caddi. Solo che non urlai. Infondo era quello che volevo. La morte era ciò che desideravo. Anche se fu piuttosto strano. Non sentii nulla tranne che il rumore dell'acqua che si infrangeva sugli scogli per l'ultima volta.


Ecco qui la revisione del primo capitolo. Ora lavorerò su gli altri.
Sperò che vi piaccia. Fatemi sapere che ne pensate. Alla prossima.

 

   
 
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