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Autore: smelly13    20/08/2014    4 recensioni
“Non posso credere che sto entrando in un negozio del genere” disse un’incredula Emma Swan “mi sto davvero sposando…”
Uno sguardo sul matrimonio della nostra Emma, sceriffo di Storybrooke e Principessa della Foresta Incantata.
[One-Shot in 3 capitoli]
La storia non è mia, l'ho tradotta, adattata alla lingua italiana e pubblicata qui con il permesso dell'autore. Link della storia originale all'interno.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Killian Jones/Capitan Uncino, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cap. 3- Capitano e Miss Jones

“Killian” sussurrò lei perplessa mentre lui la conduceva fuori dalla sala principale, lasciando basiti tutti gli invitati. Ripetè il suo nome ancora, più e più volte mentre si allontanavano, passando attraverso una porta in un’altra parte della chiesa. Dietro di lei poteva sentire un ovattato vociare sorpreso e confuso, e Archie tentare di dire qualcosa alla folla.
In tutto questo, Killian continuava a camminare imperterrito.

 “Dove mi stai portando, pirata?”
Lui sorrise, ma non disse nulla.
“Se stai cercando di fuggire dal matrimonio non dovresti portarti dietro la sposa, lo sai, vero?”
Lui ridacchiò, ma continuò a camminare, guardando dritto davanti a sè.
“Killian, abbiamo lasciato di là l’intera Storybrooke ad aspettarci”
“Non l’intera città, tesoro” la corresse lui con un occhiolino “I tuoi genitori e Henry sono esattamente dietro di noi”
Lei si girò per assicurarsene, quel tanto che le permetteva la salda presa di Killian sulla sua vita. Suo padre camminava scortando sua madre, la quale aveva un braccio attorno alle spalle di un sorridente Henry. Anzi, a dir la verità, stavano sorridendo tutti, ammiccando nella sua direzione.

 “Che cosa state complottando voi quattro?”
“Shht, pazienta, sceriffo Swan” disse Killian in finto tono solenne.
Finalmente si fermarono, subito dopo aver oltrepassato un’ultima porta in legno massiccio.
Emma boccheggiò.
Erano appena entrati in una sala piccolina e intima, illuminata da numerose candele appese alle pareti. In fondo c’era un piccolo altare tutto addobbato, esattamente di fronte ad una grande finestra istoriata di vetro colorato, raffigurante due colombe in volo.

 
“Ma che cosa…?” cominciò Emma quando ritrovò un minimo di respiro.
Killian, che fino a quel momento era rimasto alle sue spalle, la girò per guardarla in quegli splendidi occhioni verdi “Stai tranquilla, più tardi torneremo nell’altra sala, e daremo all’intera cittadinanza lo spettacolo che si aspettano dalla loro salvatrice, ma sarà una seconda cerimonia”
“Una seconda cerimonia?”
Lui le sorrise “Ti conosco, Emma. Quel matrimonio in grande stile, di là, non fa per te.”
Lei arrossì e si girò a guardare sua madre con aria colpevole.
Quella le sorrise di rimando “Va bene così, Emma. So benissimo che l’hai fatto per me, per noi, per la città.”
“No, non completamente” si affrettò a replicare la sposa “Era anche un pochino per me… per sentirmi almeno in parte una principessa.”
“Ma tu non sei solo una principessa, giusto?” le chiese suo padre. Come al solito, la voce della verità.
Lei infatti abbassò lo sguardo e scosse la testa, poco prima che Killian le afferrasse il mento tra le dita per costringerla a guardarlo negli occhi “Dunque, due cerimonie”. 
Lei lanciò un’occhiata a suo figlio: Henry sorrideva e annuiva con aria divertita.

“Ho pensato a qualcosa di semplice e per pochi intimi, solo i nostri affetti più cari” disse Killian, citandole le esatte parole che gli aveva rivolto lei qualche tempo prima “Dopo, potremo riunirci all’intera città e scambiarci di nuovo i voti, stavolta in modo spettacolare e con una buona dose di regale fascino principesco  concluse con tono pomposamente sarcastico occhieggiando a suo padre, che rise di rimando.
Emma non resistette: si buttò fra le sue braccia e prese a ridacchiare come una ragazzina innamorata “Ti amo, Killian Jones”
Lui sorrise, e si chinò per baciarla.

“Non ancora!” sbottò un divertito Archie, appena entrato nella stanza, facendo scoppiare tutti a ridere.
“E allora muoviamoci!” disse Emma con un ghigno.
“Non ancora, tesoro” la interruppe lui sorridendo “Credo sia necessario un cambio d’abito”.
“Scusami?”
“Voglio sposarti con qualcosa che sia… meno principessa Emma, più sceriffo Swan”
Emma spalancò gli occhi “Killian, mi ci sono volute 4 ore e 5 persone per infilarmi in questo vestito!” sbottò in tono esasperato.
Mary Margaret ridacchiò “sì, ora più, ora meno. Non importa, io concordo con il mio quasi- genero”.
Emma non poteva credere alle sue orecchie. “Voi siete tutti matti! La gente di là ci sta aspettando!”
“Oh, io non mi preoccuperei della gente” intervenne Archie “Ho provveduto a spiegare loro tutto, e all’unanimità pensano sia stato un gesto terribilmente dolce e romantico da parte del pirata” disse, facendo l’occhiolino a Killian “Inoltre, Robin e i suoi compari stanno distribuendo qua e là qualcosa da bere, e Regina e Gold li stanno intrattenendo con dei numeri di magia. Insomma, nessuno sta sentendo la vostra mancanza ora come ora, credimi”
David sorrise “Avanti, Emma, vai a cambiarti” la incitò.
Lei scoccò al piccolo gruppo un’occhiata alla voi-siete-tutti-pazzi, ma seguì sua madre in uno stanzino attiguo, ancor più piccolo del precedente se possibile, dove su un appendiabiti trovò un vestito semplice, classico ma anche moderno.

Ad Emma si fermò il respiro “è... è lui
“Già, quello che avevi visto in atelier” gongolò sua madre “Avevo visto come lo guardavi, e ne ho parlato a Killian. Pensa, il tuo fidanzato è addirittura venuto con me a vederlo al negozio!”
Emma scoppiò a ridere “Lo sposo non dovrebbe vedere il vestito prima del matrimonio, è tradizione!”
Sua madre alzò gli occhi al cielo “Non esattamente… lo sposo non deve vedere te con indosso il vestito, tesoro. Inoltre, lui non aveva visto l’altro abito, per cui la sua sorpresa l’ha già avuta”
Emma sorrise “Io… non so che dire”
Mary Margaret le accarezzò la guancia “Sei contenta?”
“Assolutamente si!”
Sua madre sorrise “Appena Killian l’ha visto, gli si sono illuminati gli occhi. La prima cosa che ha detto è stata “Emma””
La sposa aveva gli occhi lucidi di commozione “Mamma… a me piace questo vestito, dico davvero” cominciò, occhieggiando l’enorme abito che indossava.
“Ma?”
Emma arrossì “Ma…penso che questo qui appeso sia più da me”
“Sono d’accordo, cara. Ho già avuto il mio momento di gloria: ho avuto le farfalle nello stomaco e le lacrime agli occhi nel vedere mia figlia con indosso il vestito che avrei scelto per lei. Anzi, ho avuto più di questo: ho avuto l’orgoglio di vedere mia figlia fare tutto questo per me, solo perché mi voleva bene. Ora tocca a me ricambiare… è il tuo momento, tesoro”
Emma Swan, sceriffo di Storybrooke e principessa della Foresta Incantata, abbracciò sua madre “Ti voglio bene, mamma”
“Anch’io amore, tanto. Orsù, ora muoviamoci, abbiamo un matrimonio da celebrare!”
Emma sorrise, asciugandosi le lacrime, e cominciò a slacciarsi il vestito.

 
Poco tempo dopo David venne chiamato nello stanzino, per scortare Emma al piccolo altare. Mary Margaret uscì e si unì a suo nipote, vicino allo sposo che pazientemente aspettava.
Regnava un silenzio carico di aspettative quando David uscì dalla stanza con sua figlia sotto braccio. Il viso di Killian si aprì in un enorme sorriso quando incontrò gli occhi della sua Emma.
Lei camminava elegante, il materiale leggero e fresco del vestito scendeva aderente lungo le sue curve: le stava davvero a pennello, sia nella forma che nel colore: i piccoli ricami dorati accentuavano infatti l’oro dei suoi capelli, e una spessa fascia dorata (un’aggiunta successiva all’abito originale) le fasciava la vita; a quest’ultima erano attaccate due spille: un cigno smaltato di un bianco perlaceo stava di fianco ad un’ancora in metallo scuro. Emma camminò sicura, portando il suo bouquet di orchidee, e arrossì dall’emozione quando arrivò di fronte a Killian.
“Sei maledettamente bella, Swan”
Lei si illuminò “Grazie”.
Killian le sorrise di rimando e fece per girarsi, ma lei lo richiamò “No, Killian. Davvero, grazie… per conoscermi meglio di me stessa, per amare ogni parte di me, sia la principessa che lo sceriffo. Grazie, per essere tutto quello che ho sempre voluto”
Lui sorrise ancora e fece un passo verso di lei, avvicinandosi per baciarla.

“Non ancora!” intervenne Archie, e il piccolo gruppo scoppiò a ridere di nuovo.  
“Allora, pronta a diventare Mrs Jones?” le chiese lo sposo impaziente.
Emma gli rivolse un’occhiata ammiccare, e poi con un ghigno sentenziò un “No”.
Lui parve profondamente scioccato “Scusami?”
Lei gli ammiccò, sempre sorridendo “Non ancora, ho solo bisogno di qualcosa prima di cominciare” e così dicendo rivolse a Henry uno sguardo d’intesa. Il ragazzino le sorrise di rimando e si chinò, recuperando una piccola scatoletta d’argento con un fiocco di un profondo blu oltremare, e gliela porse.
Lei, raggiante, dopo aver disfatto il fiocco sollevò il coperchio e tirò fuori dal contenitore un oggetto scintillante.

Il suo uncino.

“Swan?” chiese titubante lo sposo, guardando incredulo quel pezzo di metallo.
“Mi sono innamorata di Capitan Uncino, ed è solo lui che sposerò” disse sorridendogli teneramente.
Lui prima fissò l’uncino, poi lei. Infine, con gli occhi lucidi, le sorrise “Come desidera, milady”
Emma rise, prese la sua mano e con delicatezza smontò la protesi, passandola a Henry, attaccando poi l’uncino con attenzione.
“Perfetto” disse.
Lui la guardò negli occhi, oceano dentro smeraldo “Non hai mai cercato di cambiarmi…mi hai sempre accettato per come sono, pirata e uncino compresi”
“Sempre” sussurrò lei, alzandosi per baciarlo.

“Non ancora!!” urlò un davvero esasperato Archie quando stavolta si baciarono sul serio, incuranti degli spettatori che ridacchiavano divertiti

 Quando si staccarono, rimasero ancora a guardarsi negli occhi con uno sguardo talmente carico d’amore che Archie decise di prendere in mano la situazione e concludere in fretta.
“Ok, vi siete già scambiati le promesse e baciati un sacco di volte” brontolò infatti l’officiante “Non mi resta altro che dichiararvi ufficialmente Capitano e Miss Jones!”
Henry applaudì divertito, seguito a ruota da David.

“No, no no!! Questa non è… una cerimonia!” protestò invece una sgomenta e quasi in lacrime Mary Margaret.
David rise “Beh, se non altro li rispecchia bene… è spontanea, modesta e assolutamente fuori dal comune”.
La coppia sorrise, prima di baciarsi di nuovo riprendendo quello interrotto poco prima.
“Prometto che farò del mio meglio per essere un marito degno di te, amore mio. Non ti lascerò mai”.
Lei sorrise e si asciugò le lacrime “Prometto di aprirti il mio cuore e… e di non scappare più. Con te ho finalmente trovato la mia casa. Ti amo” concluse, e si soprese del fatto che anche Killian avesse detto quelle ultime parole contemporaneamente a lei, sempre guardandola fisso negli occhi con uno sguardo pieno d’amore.  

“Oh, al diavolo la tradizione!” concluse Mary Margaret con un sussurro, asciugandosi le lacrime di commozione “è stata una cerimonia perfetta e dolcissima”.
David annuì.
Henry corse ad abbracciare la madre e subito dopo il suo nuovo patrigno, che gli rispose scompigliandogli affettuosamente i capelli.
“Dunque…pronto per la cerimonia numero due?” chiese Emma. Killian annuì convinto.
“Avanti, mamma, andiamo a rimettere l’abito da principessa”
“Se vuoi, cara” rispose sua madre “Ma io penso che tu sia incantevole esattamente così come sei”
Emma guardò sua madre, poi corse ad abbracciarla, prima lei e poi suo padre.
Si rivolse dunque al suo sposo, prendendolo sottobraccio “Fai strada, pirata
“Come desidera, Mrs Jones”
Sua madre e suo padre li seguirono, ognuno tenendo Henry per mano. Archie osservando da dietro il bizzarro quadretto familiare, non potè che commentare. “Strana coppia. Bellissimi, ma strani” borbottò infatti con un sorriso.
Il piccolo gruppo camminò felice fino alla sala principale, per dare il via al matrimonio. Ancora. E stavolta, di fronte a niente di meno che l’intera cittadina di Storybrooke.

 

Ok, siamo giunti alla fine ^^ Grazie per aver letto fin qui, spero vi siate divertiti voi a leggerla quanto io a tradurla :D Ancora complimenti all’autrice, pinkcat4569, e… alla prossima!

smelly13 ^^

  
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